| inviato il 11 Maggio 2017 ore 23:15
Siamo arrivati a 15 pagine per cui continuo qui visto che l'argomento secondo me è molto interessante |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 23:19
Rispondo al messaggio di chiusura di Claudio Cortesi “ Attilio: semi lardo e tenebrionidi sono esche, alimetazione artificiale come i piccioni che legano a terra gli spagnoli per avvicinare le aquile. Le abitudini alimentari dei selvatici cambiano, si alterano. Informati. I carnai come qualcuno ha gia' detto sono vietati. Queste attivita' di nutrimento artificiale sono frequenti nelle riserve di caccia per attirare un gran numero di prede da far abbattere dai cacciatori: ad es. le valli venete dove svernano decine di migliaia di codoni. Al Circeo ce ne sono 100 quando va bene. „ Tra semi e qualche larva e un piccione legato secondo me c'è un oceano di differenza, a parte l'ovvia crudeltà sul piccione... Esche vive e carnai sono un'altro discorso, oltre a essere vietati come dici giustamente possono alterare le abitudini dei predatori e il numero degli stessi (ma la stessa cosa la fanno le discariche...). Non mi sembra corretto però accomunare a queste pratiche esecrabili le comunissime mangiatoie per passeriformi nei mesi invernali, tant'è che sono raccomandate dalla stessa lipu. |
user17361 | inviato il 11 Maggio 2017 ore 23:24
Ho trovato le foto in questione di quel tipo che trovava normale ammazzare un piccione per cercare di sfamare il gufo

 Vedete l'emulazione e voglia di "like" fino a dove porta ??? Se lo fanno in Spagna con l'aquila del bonelli, e perchè è legale, c'è un motivo, se lo fa la Skua e perché forse avranno dei permessi, ma non è che tu prendi e ti fai un carnaio fatto in casa, è illegale Le foto le ho prese sulla pagina facebook della Riserva Naturale il 23 settembre 2015 |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 23:26
Comunque tornando in topic mi piacerebbe che si riuscisse a dare una definizione condivisa di fotografia naturalistica, perchè da quanto vedo ognuno ha la sua personale visione... si va dal "vale tutto, compresi animali in cattività" al "se non vai a vivere tre mesi coi lupi non è wildlife" ovviamente sto estremizzando il concetto, ma il succo è quello... |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 23:32
Grazie per il contributo Vinx83, penso che davanti a una cosa del genere siamo tutti d'accordo nel dire che si è abbondantemente superato il limite. Ma allora, rimanendo sull'esempio dei rapaci, che cosa può essere considerato accettabile per cercare di avvicinarli? Esca viva? Esca morta o finta? Richiami? Competitor (stampi di gazze o gufi)? Oppure niente? La domanda è volutamente provocatoria, so già cosa verrà risposto dai più, eppure le gallerie sono piene di foto di rapaci fatte a 3 metri sommerse di like... |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 23:56
Fotografia naturalistica è una definizione troppo generica e potrebbe raggruppare tanti generi e tanti modi di fotografare. Wildlife photography , invece, secondo me indica inequivocabilmente un determinato genere fotografico e non può essere tradotta in maniera sbrigativa con il termine di fotografia naturalistica. Per quanto riguarda le esche: 1) sono convinto che una delle migliori esche per attirare fauna/avifauna (compresi i rapaci), sia una bella pozza d'acqua. I risultati potrebbero arrivare dopo qualche mese, ma potrebbe anche riservare molte sorprese 2) per i mammiferi esistono delle esche olfattive che si possono acquistare online. Sono un po' care, le utilizzo con parsimonia, ma posso dire che i risultati sono abbastanza buoni Se poi uno vuole tornare a casa con la scheda di memoria mezza piena, sono sicuro che non si farà problemi ad utilizzare anche animali congelati. Altri ancora, potrebbero superare il limite e ricorrere ad altre pratiche...ma a loro rischio e pericolo (denuncia per maltrattamento di animali, sputt@n@mento online...ecc.) |
user46920 | inviato il 12 Maggio 2017 ore 2:16
“ Comunque tornando in topic mi piacerebbe che si riuscisse a dare una definizione condivisa di fotografia naturalistica, perchè da quanto vedo ognuno ha la sua personale visione... „ non è che sia molto difficile, perché lo dice già la parola stessa: NATURA quindi se devi pasturare un animale per farlo avvicinare (in qualsiasi modo), dovresti inserirti pure tu nella fotografia, così avresti effettivamente ripreso davvero la natura dell'uomo in approccio con la natura dell'animale selvatico Foto alle galline in gabbia, non son certo fotografie naturalistiche! Per cui nemmeno qualsiasi foto di animali addomesticati o attirati con pasture. Però se per qualcuno invece questa è fotografia naturalistica, allora possiamo chiudere tranquillamente questo topic, perché tanto non credo si arriverà molto più in là dal: io faccio un pò come mi pare, voi fate lo stesso! |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 7:54
“ io faccio un pò come mi pare, voi fate lo stesso! „ Questo è poco, ma sicuro! ...tutti continueranno a fare come gli pare, e non penso che basterà qualche discussione per convincere altri utenti che esistono comportamenti più etici per avvicinare gli animali o, che si possono fotografare uccelli anche senza richiami acustici e senza pasturare (camole) dopo il periodo invernale. Le esigenze di ognuno di noi sono molteplici, e la maggior parte dei fotoamatori, vuole vivere la fotografia naturalistica con leggerezza e come un bel passatempo: - poca fatica - tanti soggetti - più siti dove pubblicare gli scatti e ricevere tanti apprezzamenti per ripagare gli "enormi sforzi" fatti. E' vero, alla fine lo facciamo tutti, ma se non riusciamo (o non vogliamo) vedere le differenze che esistono tra i vari modi di approcciare, perseguire e ottenere risultati... Alla fine, contano solo i like. Probabilmente fanno bene i soliti 10 utenti che postano foto con frequenza quotidiana, e dedicano molto tempo (...ore...) in "area commento" per scrivere commenti banali e inutili, solo per tornaconto personale e per apparire continuamente nella homepage del sito. ...pertanto, io chiudo qui |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 8:19
Attilio: ho iniziato a 4 anni (li' iniziano i miei primi ricordi) a osservare la natura. Pochi anni dopo a disegnarla. Per me fotografare la natura e' farlo senza interferire, perche' dare cibo agli animali cambia le loro abitudini e percio' i loro comportamenti: spesso li rende dipendenti dall'uomo. Mi interessa il giusto che la lipu consigli di mettere mangiatoie invernali: questo per me, pur con rare eccezioni, fornisce immagini che non sono autentiche, naturali, wild. |
user17361 | inviato il 12 Maggio 2017 ore 8:22
“ soliti 10 utenti che postano foto con frequenza quotidiana, e dedicano molto tempo (...ore...) in "area commento" per scrivere commenti banali e inutili, solo per tornaconto personale e per apparire continuamente nella homepage del sito. „ Ridicoli, non capisco come non se ne rendano conto, oltretutto cliccando sul profilo e poi sul numero dei messaggi ti appaiono i loro ultimi interventi.... Si capisce come niente che i loro "like" sono costruiti, eppure non smettono mai |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 8:24
A ognuno il suo diceva Sciascia. Vivi e lascia vivere e' il motto triste di questo nostro tempo. |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 8:30
La pasturazione non è garanzia di foto certa. Io ci ho provato e in moltissimi casi non si è visto niente In certi casi poi , come qualcuno ha già fatto notare, è anche ammessa soprattutto in inverno. Domanda: come giudicate le foto di rapaci scattate in ambienti cittadini? Qui da me nidificano in città una coppia di falchi pellegrini che ho visto volare alcune volte sopra casa mia. Vale lo stesso come wild??? |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 8:32
Assolutamente wild. Se i pellegrini nidificano in citta' perche' predano uccelli che vivono liberi in citta', questo e' un adattamento e le foto a questi falchi sono wild. |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 8:35
Visto che questa è la seconda parte di un'altra discussione metto il link della precedente: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2322930 per far capire quale era l'intento del precedente autore, cioè evidenziare i comportamenti che di naturalistico non hanno proprio nulla, fotografare la natura significa esserne spettatore non protagonista, la partecipazione continuativa e sistematica a concorsi fotografici e la ricerca spasmodica dello scatto perfetto ed unico/inedito allontana da qualsiasi intento foto naturalistico. |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 8:39
La natura e' bella ma non e' perfetta. Volerla "perfezionare" allontana dalla realta' e fa perdere il senso di cio' che si fa. Inoltre il perfezionismo e' SEMPRE nemico dell'uomo e delle sue opere: snatura la realta' e fornisce risultati che non esistono: sono false riproduzioni della natura. Le foto dei set/teatrini (libellule che si danno la zampa) di Ghizzi Panizza e compagni NON sono wild ne' fotografia naturalistica. E' il risultato di cercare il successo, non della volonta' di documentare la realta'. |
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