| inviato il 11 Aprile 2017 ore 14:02
Ciao a tutti,
al tempo in cui la pittura era l'arte figurativa per eccellenza i dilettanti si ispiravano alle opere dei grandi pittori, oggigiorno nella fotografia sembra che i dilettanti preferiscano ispirarsi... alla pubblicità, ai suoi soggetti e al suo stile. (non vale per tutti, ovviamente!)
Voi che ne pensate?
Saluti a tutti, Roberto
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| inviato il 12 Aprile 2017 ore 20:43
Ci può stare: i "modelli" (in senso lato) pubblicitari hanno un considerevole appeal e non bisogna dimenticare che si basano su ricerche di mercato che, almeno in teoria, dovrebbero rivelare i gusti e le preferenze del pubblico. |
| inviato il 12 Aprile 2017 ore 22:40
Beh, ma se uno vuole "fare l'artista" l'ultima cosa che deve fare è seguire la moda, o peggio ancora il gusto medio calcolato sulla base di una ricerca di mercato.
Ciao, Roberto |
| inviato il 13 Aprile 2017 ore 5:02
Giusto, ma non per nulla i veri artisti, sia in campo pittorico che fotografico, non abbondano! |
| inviato il 13 Aprile 2017 ore 8:53
Io non credo sia così o meglio il discorso è più complesso.
Bisogna avere un'idea forte, ma poi lo sviluppo si può rifare a quello che si ritiene più adeguato, LaChapelle indubbiamente si rifà alla famosa pop art e ha riferimenti alla pubblicità, ma direi che sua opera non è in discussione come valore.
La stessa cindy sherman si rifà a stereotipi di film o pubblicità per creare la sua opera.
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| inviato il 13 Aprile 2017 ore 9:04
Ciao Labirint,
mi fa piacere sentirti, visto che su questi temi sei molto competente.
Per quanto riguarda l'arte vera, penso che il discorso sia effettivamente diverso e molto più complesso.
La mia era semplicemente una riflessione riguardante i fotoamatori, specialmente quelli all'inizio della loro attività.
Non voglio con questo sminuire la bravura dei fotografi pubblicitari, che fanno un ottimo lavoro (quasi quasi potrei dire purtroppo... visto che riescono ad abbindolarci qualunque cosa ), ma mi fa un po' specie che i modelli presi da esempio e da metro di misura per iniziare a cimentarsi nella fotografia siano proprio le immagini pubblicitarie che si vedono ogni giorno sui cartelloni e nelle riviste.
E' vero che sono belle e ben fatte, ma cavoli, servono a vendere scarpe, auto, borsette, e telefonini.
Mi fa tristezza, perchè c'è dell'altro, di meglio, di diverso, con dei contenuti che non siano messaggi pubblicitari.
Ciao, Roberto
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| inviato il 13 Aprile 2017 ore 9:11
C'è anche da dire che in passato la pittura seguiva parecchio i gusti dei "clienti" che commissionavano i quadri, quindi fondamentalmente i gusti del pubblico generico. Logico che i dilettanti si infilassero nel medesimo filone, dato che provenivano dalle fila di quel pubblico.
Oggi che i maestri (pittori o fotografi poco importa) battono strade spesso divergenti dai gusti della gente comune, è altrettanto logico che i dilettanti continuino invece per la vecchia strada che, guarda caso, è mantenuta viva e ben visibile proprio dalla pubblicità (fermo restando che anche alcuni grandi fotografi si cimentano spesso con la pubblicità). |
| inviato il 13 Aprile 2017 ore 10:11
Skylab59 capisco cosa intendi.
Io la vedo così: devi partire e vuoi fare ritrattistica per esempio o comunque lavorare con modelle.
Il primo pensiero va alla moda e alle riviste patinate, non ti fai tanti pensieri di logica, ragionamenti ecc.. ma punti all'estetica.
Poi magari usi amiche/conoscenti che si prestano per apparire belle e fighe come nelle pubblicità |
| inviato il 13 Aprile 2017 ore 10:40
Ciao Daniele, ciao Labirint,
è chiaro che se si deve vendere (per la pagnotta) bisogna in qualche modo seguire l'onda.
Per fortuna molti fotoamatori scattano per puro divertimento e soddisfazione personale. Quindi perchè seguire l'onda e sfornare immagini molto simili fra loro e spesso, specialmente nella ritrattistica, totalmente vuote?
Sì, è vero, c'è l'aspetto estetico, la qualità del fotogramma in sè stesso. Ma mi chiedo che importanza abbia la perfezione tecnica, se poi manca la sostanza? Lo so, è il solito discorso... ma credo che sia sempre ancora necessario.
A cosa serve un bel ritratto tutto perfettino se poi la modella non emana proprio nulla? Un esercizio di stile? Nemmeno quello, poiché a parer mio, la vera bravura sta proprio nel riuscire a captare e fissare nello scatto qualcosa dell'anima del soggetto. A me personalmente piace molto di più uno scatto imperfetto, ma dal quale posso leggere qualcosa, paesaggio o ritratto che sia. La pubblicità mi dà fastidio, ma proprio parecchio, poiché il suo scopo è quello di condizionarci all'acquisto di qualcosa in modo subdolo, tramite immagini ingannatrici. E quindi mi dà fastidio che la si usi come modello per la fotografia amatoriale. Lo so che è quello che abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni e che cercare libri in biblioteca o vedere mostre è più difficile.
Un vero peccato... 
Ciao, Roberto |
| inviato il 13 Aprile 2017 ore 10:57
qui però è anche una questione di cultura o voglia di fare qualcosa di diverso.
quanti che fanno paesaggio ti dicono: ma a me interessa fare solo una bella cartolina!
e non c'è nulla di male, niente pensieri particolari, ninete studio approfondito, solo piacere di fare quell'immagine.
Ovviamente se fai vedere/pubblichi una foto in stile Saudek molto probabilmente ti chiederando: ma perchè??? non potevi usare una modella figa?
www.thyorisons.com/Jan%20Saudek%20004.jpg
E questo è anche altro punto, la ricerca dell'apprezzamento da parte degli altri, è più facile riceverlo con certi tipi di foto che con lavori concettualmente complessi che ti portano via alla fine più tempo rispetto a trovare bella ragazza e scattarla con il superluminoso che fa lo sfocato che è "cremoso" ecc... |
| inviato il 13 Aprile 2017 ore 11:22
Poi sai, c'è anche da vedere quanti fotoamatori siano in grado di mettere in piedi un linguaggio personale, quanti sappiano decodificare (e seguire) linguaggi complessi come quelli di certi maestri, quanti invece non vogliano proprio seguirli ecc. Infine, come ricorda Labirint, la ricerca dei like è una brutta bestia, che si rende mansueta più facilmente seguendo una moda concettualmente più semplice. |
| inviato il 13 Aprile 2017 ore 11:35
Noto un po' la ricerca della perfezione fine a sè stessa, un po' come quelli che hanno sempre la bicicletta perfetta da 4000 Euro, e poi non hanno i muscoli per pedalare...
Si ricerca la perfezione nell'attrezzatura, nell'esecuzione ed elaborazione dell'immagine, trascurando un po' quello che potrebbe essere la ricerca di un tema o di un contenuto. Spesso lo faccio anch'io, per carità! Ma mi dispiace.
La ricerca del contenuto, di un messaggio, o semplicemente il fatto di comunicare un'emozione provata rimane purtroppo spesso secondaria.
Gli spunti a mio parere non si troveranno MAI nella pubblicità, poiché il messaggio veicolato è un altro, ed è nascosto.
Se poi il likometro diventa quello che dirige la nostra ricerca, così come lo share per la TV, siamo rovinati...
Quello che fai tu Labirint, di proporre in continuazione autori da seguire, è un'ottima cosa. Si possono così trovare modelli validi e spunti interessanti. Altro che 85mm f/1.4 con sfumato cremoso. Divertente la foto di Saudek: si presta a diverse interpretazioni. |
| inviato il 13 Aprile 2017 ore 11:40
Ciao Labirint,
le foto che hai citato sono interessanti dal punto di vista tecnico, infatti ho likato le ultime due. Purtroppo però non dicono nulla di autentico delle modelle ritratte, a parte forse la seconda.
E' chiaro che questo modo di fare sta diventando l'onda da seguire. Nemmeno io voglio fare polemica, sia ben chiaro! |
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