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Viaggio al Nord della Norvegia


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Viaggio al Nord della Norvegia, testo e foto by Aldo Menini. Pubblicato il 05 Aprile 2017; 11 risposte, 3565 visite.


A 62 anni ho la fortuna di potermi permettere un viaggio in uno dei pochi posti al mondo dove la passione per lo scialpinismo può ottenere il meglio: il Nord della Norvegia.
L'idea è stata ispirata da due giovani fratelli: Davide 23 anni e Daniele 30, conosciuti da qualche anno, con cui abbiamo in comune la passione per la montagna e realizzato alcune uscite scialpinistiche e Sandro, la nostra guida, che di anni ne ha 63, reduce da un viaggio in Norvegia negli anni scorsi compromesso dal maltempo. Sandro, valutandone le potenzialità, ha assecondato l' aspirazione dei due giovani, alla quale mi sono timidamente accodato, non avendo alcuna esperienza di spedizioni o viaggi oltre le Alpi.
Daniele ha provveduto per tempo mesi prima alle prenotazioni aeree, delle residenze locali , della macchina per gli spostamenti, come una professionale agenzia di viaggi, sfoderando il suo inglese maccheronico, che però ha sempre funzionato.
Giovedì 9 marzo.
Due giovani zelanti e due anziani si sono così presentati a Malpensa alle ore 12 con bagagli essenziali e sci.
Volo puntuale e dopo scalo a Oslo, arriviamo all'aeroporto delle isole Lofoten di Evenes, sotto una fitta nevicata alle 20 della sera, preleviamo la macchina :una Subaru 4x4 con gomme chiodate e imbocchiamo la E 10, la strada che consente di aggirare, scavalcare e in qualche caso passando sotto il mare, di raggiungere ogni punto di luoghi apparentemente inaccessibili.
La prima destinazione sarà Svolvaer, bella cittadina che troviamo dopo 120 KM su strada bianca e dove l'unica forma di vita sembrano i camion che sfrecciavano nel senso opposto e le luci accese alle finestre delle tipiche casette di legno sparse lungo la strada: ci accompagneranno per tuo il nostro viaggio.
Alle 22,30 arriviamo a Svolvaer e inizia subito la caccia fotografica al porto e all'ambiente da fiaba del nostro villaggio di notte con la neve. Alle 23 troviamo ancora un supermercato aperto dove riusciamo a fare acquisti per colazione e giorno successivo.
Venerdì 10 marzo.
La prima giornata sulle isole Lofoten inizia con calma, da Svolvaer, spostandoci verso ovest per 30 km in macchina possiamo ammirare con la luce la tipicità dei luoghi, raggiungiamo un punto che guarda il mare aperto e il parcheggio per risalire Cima Varden m. 715.?Il tempo è variabile, superiamo questo modesto dislivello in poco più di 1h30' su belle pendenze e neve farinosa su fondo duro. Purtroppo sulla cima la nebbia ci impedisce di vedere lo spettacolo a 360 gradi che oggi è a disposizione solo in parte; la discesa sarà piacevole e, arrivati in fondo, decidiamo di ripellare per risalire un nuovo fronte. Con qualche difficoltà raggiungeremo solo una spalla del versante e, mentre le cime si aprono, scendiamo ancora su neve divertente.?Alla macchina il tempo peggiora e sul mare incomincia a piovere: tipica variabilità della Norvegia.


Sabato 11 marzo:
Sveglia non troppo presto, colazione molto abbondante e partenza da Svolvaer per affrontare il Geitgalien da Laupstad. Sotto una leggera nevicata raggiungiamo la paretina da superare che eviteremo di affrontare a causa della presenza di pericolosi lastroni di neve ventata . A poca distanza in macchina, ci aspetta un 'altra salita , il Kvittinden m. 710, che risaliremo fino in cima nonostante il forte vento e le nuvole minacciose.
Resterà solo qualche scatto di quanto visibile dall'alto, ma la neve della discesa sarà splendida farina fino quasi al mare.
La serata sarà dedicata alla fotografia: al piccolo porto, tra le case di Svolvaer, alle imponenti strutture di legno dove vengono lasciati seccare i merluzzi.

Poi a sera inoltrata a piedi armato di cavalletto, alla ricerca di inquadrature interessanti con la speranza di immortalare l'aurora boreale che purtroppo non si farà vedere...



Le prime due giornate sono state soddisfacenti, ma il tempo molto incerto incominciava a preoccuparci… Davide e Daniele tenevano sotto controllo i meteo locali scoprendo che la domenica era previsto brutto tempo a Svolvaer ma in miglioramento a Nord, verso la penisola di Lyngen dove avremmo dovuto andare dal lunedì. Quindi: repentino cambio di programma e decidiamo la partenza per Lyngen domenica mattina ore 6,30, cambio della prenotazione e bagagli in macchina per il lungo viaggio di oltre 400 Km. e in base alle condizioni che avremmo trovato, eventuale salita nel primo pomeriggio: Previsione quanto mai azzeccata

Domenica 12 marzo.
Partiamo da Svolvaer alle 6,30, sotto una fitta nevicata, viaggio su strada completamente bianca incontrando 2 alci che mi colgono con la macchina fotografica non pronta e, via via che saliamo le nuvole si diradano fino a che, a pochi chilometri dalla penisola del Lyngen, a Kvalvik. Alle 13,30 sci ai piedi, imbocchiamo una valletta che Sandro ricordava di avere risalito nel viaggio precedente, poco dopo incrociamo un piccolo rifugio e risaliamo a destra la dorsale Nord del Rundfjellet m. 1413.
Dopo 400 Km in auto, la salita sarà lunga e impegnativa e con un freddo pungente riusciamo a raggiungere l'anticima a circa a circa 1200 m., non la vetta a causa poca neve e percorso per raggiungerla incerto.
La vista sarà per la prima volta fantastica quasi sgombra dalle nubi e la discesa ottima su neve bella e farinosa.
Al buio raggiungiamo a Svensby , località composta da poche case e l'attracco del traghetto per Tromso, la nostra nuova casa è molto bella e confortevole ma la necessità principale è trovare un locale per la cena. Purtroppo e' domenica e anche l'unico bar avvistato durante il viaggio è già chiuso, rapido rientro per organizzare con le scarse scorte rimaste cena a base di tre etti di pasta in bianco e due buste di minestra liofilizzata portate dall'Italia: pasto povero ma molto gradito dopo una giornata tanto impegnativa!
Le schiarite della giornata fanno pensare che possano esserci le condizioni per l'aurorea Boreale, cosi mi apposto vicino a casa per qualche foto al cielo stellato, rientro e scarico sul tablet le foto e sorpresa Davide guardando un mio scatto rileva una decisa nota verde nel cielo che a occhio nudo non si era potuta apprezzare. Evidentemente il sensore della mia Nikon è stato più sensibile dei miei occhi: da questo momento inizia la caccia della aurora Boreale : ancora scatti vicino a casa poi in macchina a cercare i posti senza illuminazione. Evidentemente si trattava di un fenomeno debole apprezzabile quasi solo dalla macchina fotografica, però il primo incontro con l'aurora Boreale era avvenuto così come la dedica alla mia amata cugina Paola.


Chiudiamo una giornata intensa, di enorme soddisfazione anche per avere centrato in pieno il cambio di programma: dalla neve di Svolvaer al cielo stellato di Svenby.
Lunedì 13 Marzo
Sveglia con un bel sole promettente e partenza verso Lingseidet, il paesino più importante della zona, per integrare la colazione e individuare il supermercato per la spesa necessaria.
Ogni tratto di strada in macchina coinvolge la nostra attenzione per i continui cambi di fronte e di paesaggi. Iniziamo a vedere anche qualche segno di vita come i bambini imbacuccati che aspettano lo Scuolabus dimostrano che le casette colorate con le luci accese di notte, sparse lungo tutte le strade sono effettivamente abitate e non solo una piacevole decorazione!
La salita che sceglieremo dopo qualche ricerca sarà una delle più classiche del Lingen: Cima Fastaldinden m. 1275. Gia alla partenza vediamo molti scialpinisti che risalgono , ma gli spazi sono talmente ampi che c'è posto per tutti.
Bella salita con una parte piana che costeggia un grande lago per poi affrontare le pendenze più impegnative e concludere con una dorsale fino in vetta in 2h30' con viste emozionanti che fanno mancare il fiato! Scatti a volontà e foto in vetta poi la discesa che, nonostante fosse già tartassata dai passaggi, ci offre parti vergini di farina stupenda in particolare ai miei 3 compagni duri che decidono di scendere un canale intonso per poi risalire leggermente e ricollegarsi con il percorso normale.
Al ritorno a casa una una bella sauna e piacevole cenetta a base di cucina messicana preparata da Daniele che si rivelerà un ottimo cuoco.
Martedì 14 Marzo
Sveglia con cielo sereno, decidiamo di provare l'esperienza di andare a sciare con il traghetto. A Lingseidet lasciamo la macchina e per passare sull'altra sponda a Olderdallen prendiamo il comodo traghetto che in pochi minuti ci deposita sull'altra sponda: poche decine di metri e siamo già sci ai piedi per risalire il Giilavari m. 1160.

Affrontiamo pendenze rilevanti ma per noi cultori dello sci alpinismo molto belle fino alla cima dove troveremo fortissimo vento e cielo coperto; poi ottima discesa su neve bella fino al mare.
Al ritorno il cielo si apre fino a diventare completamente stellato: che sia la volta buona per lo strano fenomeno di particelle che rendono il cielo verde verso il polo Nord? Per avvistare l'Aurora Boreale?
Il giorno prima avevamo notato che la luminosità della luna piena alta nel cielo contrastava l'effetto della debole aurora. Invece, questa sera alle 21, la luna è ancora nascosta dietro le montagne, il cielo è molto scuro e stellato; da subito la macchina fotografica registra i colori dell'Aurora che via via si intensificano disegnando nel cielo forme diverse:

uno spettacolo entusiasmante che si apprezza molto di più anche a occhio nudo!
Di seguito ci spostiamo alla ricerca di una zona priva di luci, cavi e tralicci; muniti di tutta l'attrezzatura individuiamo il punto ideale: lo troveremo su un altopiano innevato procedendo con fatica sprofondando nella neve, ma raggiungendo una postazione che ci consentirà di ammirare i profili delle montagne alle nostre spalle e davanti a noi il mare. Forse gli scatti che seguono non saranno perfetti per l'entusiasmo e la fretta di non perdere l'attimo… Il risultato fotografico sarà soddisfacente ma indimenticabile resterà l'emozione vissuta da... "attimo fuggente"!
Mercoledì 15 marzo
Narturalmente cerchiamo di raggiungere più zone possibili, anche il percorso in macchina è curioso: dietro ad ogni curva si rinnova il paesaggio.

Oggi decidiamo di andare verso la punta estrema della penisola del Lingen, circa 30 Km a nord di Svesby, raggiungendo la zona più vicina al polo Nord.
La giornata è fantastica e abbiamo l'obiettivo di risalire un facile pendio. Alla partenza incrociamo un gruppo di 4 scialpinisti con i quali scambiamo qualche commento e scoprendo che provengono dal lago di Garda. Di questo incontro rimane una fotografia che li ritrae mentre risalgono uno dei tanti Zig Zag, Purtroppo scopriremo che il giorno successivo uno dei quattro, Luca, moriva travolto da una valanga. A volte anche un paradiso come quello in cui ci trovavamo, può trasformarsi in un tragico inferno…
La nostra salita continua per conquistare la visione di altri pezzi di orizzonte e di mare, siamo infatti dove il mare stesso si fa più strada tra i fiordi, ci disinteressiamo della cima ufficiale Storgalten, perché spuntano molti sassi e ghiaccio e ci accontentiamo di queste anticime da cui affronteremo una bella discesa su neve discreta per poi risalire da altro fronte e ridiscendere.
Arrivati in fondo, sulla desolata punta della penisola del Lingen avvistiamo un piccolo supermercato che ci consentirà di rifornire le scorte in esaurimento e Daniele preparerà una gustosa cenetta a base di pasta con zucchine e gamberetti.


Giovedi. 16 marzo
Oggi previsione di riposo per trasferimento a Tromso, ultima tappa del nostro viaggio: fuori casa c'è il traghetto che in pochi minuti ci porta sulla sponda opposta e dopo una trentina di km "ritorniamo nella civiltà": Tromso è la capitale della regione, conta circa 70000 abitanti ed è organizzata su una isola allungata, il nostro villaggio si trova a est della città, all'imbocco del ponte che porta sull'isola e di una valle dalla quale si accede a numerose importanti cime. Siamo a metà giornata notiamo delle aprerture tra le nuvole e non riusciamo a rinunciare a una salita panoramica sul panettone che sovrasta la città da cui si gode di ottima vista. Sci ai piedi appena fuori dalla porta di casa, ci aspettano solo 600 m. di dislivello e la discesa sarà divertente, anche tra gli alberi stretti del boschetto finale.
Per la serata è prevista vita notturna: ci mettiamo in contatto con Anita, guida turistica italiana che vive a Tromso da 3 anni che conosce Daniele. Anita ci propone di cenare in un tipico locale antico, ma il menù non soddisfa il nostro appetito; le porzioni sono buone, saporite, ma troppo scarse per noi e, così passeggiando in città ci infiliamo nella paninoteca degli scialpinisti e ci facciamo 4 grandi panini con hamburgher che divoriamo con avidità. Anita ci ha spiegato molti particolari sulla vita in Norvegia, sul carattere dei suoi abitanti, sui loro pregi e difetti tra i quali emerge l'atteggiamento di accontentarsi di una condizione di vita mediamente superiore alla nostra a partire dai livelli reddituali che sono intorno ai 4000 € mese grazie alle rimesse del petrolio di cui la Norvegia dispone. Anita ama il suo lavoro nonostante sia lontano da casa e dalle sue abitudini ma ci ha riferito che sopporta i sacrifici che la lontananza comporta in vista di un ambizioso progetto da concretizzare in Italia: aprire un ponte tra Italia Norvegia e resto del mondo rompendo lo schema pessimistico sul nostro paese alimentando una speranza. Anita è una bella dimostrazione di coraggio, creatività e visione positiva.
È' ora di lasciarci e ci incamminiamo verso il porto, il cielo è limpido e subito si presenta sulla città un'altra bellissima aurora boreale che riprenderò solo con il telefonino ma che rimarrà nella mia memoria come regalo per la ricca e intensa giornata.
venerdì 17 marzo
I consigli ricevuti la sera prima ci indicano l'isola di kvaloy, poco oltre la città risaliamo la valletta desolata, dove a un certo punto si trova una piccola casetta di legno con scritto Sauna… e li vicino lasciamo la macchina per mettere gli sci.
Bella salita , questa volta ci sembra di essere sulle nostre alpi per l'alternarsi di dorsali vallette e laghi, dall'alto vediamo le slitte con i cani che percorrono il fondovalle, raggiungiamo anche qui l'anticima per non tagliare traversi troppo ripidi. Subito dopo la discesa splendida sarà un susseguirsi divertente di curve in neve farinosa fino al lago, Questa neve merita una risalita! Ripelliamo e risaliamo fino in cima. Qui verrò raggiunto dalla telefonata (Ricezione e connessione eccellente) di mia moglie che piuttosto allarmata mi chiede notizie sull' incidente mortale del giorno prima di cui non sapevo ancora nulla, notizia che naturalmente era già arrivata in Italia. Giornata un po' mesta ... e il tempo si guasta.
Sabato 18 marzo
Basandoci sui consigli di persone del posto, decidiamo di andare a fare il Buren. Il tempo sembra in miglioramento, ma la notte ha nevicato. Risaliamo questa montagna tipica: pendenze notevoli,
su distanze brevi. Durante la salita faremo il piacevole incontro con le renne immortalate grazie al mio 300 mm

e alcuni paesaggi bellissimi fino a che il tempo ha tenuto, quasi sulla cima arriva la nebbia e la neve. Rapida discesa aiutati ad orientarci dai numerosi scialpinisti che c'erano alle nostre spalle che hanno fatto da punti di riferimento e ancora bella neve anche se con visibilità pessima.


Torniamo a casa già alle 12,30 e, rimessi i ordine, andiamo in città per ultimi acquisti e saluti ad Anita che incontriamo in un bel locale in centro.
Siamo sulla via del ritorno e ormai a casa ci sono solo le ultime vettovaglie ma basteranno per invitare anche Anita per l'ultima cena del grande viaggio.
Piacevole cenetta, antipasto tipico di salmone in tutti i modi, salame nostrano e pasta con i broccoletti verdi tra preparativi , chiacchiere e bagagli ... l'aereo è domani mattina alle 8,45...
Domenica 19 Marzo
Alle 5,45 nevica ancora e la sveglia ci dice che il viaggio si conclude con il volo di ritorno.

Ho raccontato un viaggio fortunato, in posti esclusivi e in condizioni ideali ma mi piacerebbe che emergesse anche la sintonia e collaborazione che ha caratterizzato le splendide giornate norvegesi dove le cose semplici della vita tra mare, monti e neve hanno rinforzato un' amicizia . Due splendidi giovani, intelligenti e capaci hanno saputo convivere alla pari con due anziani malati di sci alpinismo... si è concretizzato un incontro perfetto.
Si è trattato di un viaggio intenso, ricco, impegnativo che ha superato nettamente le più rosee aspettative, Questo viaggio mi è anche stato reso possibile perchè i miei famigliari hanno protetto il mio diritto a godere di tanta gioie tenendomi nascosto che il mio papà in quella settimana era dovuto ricorrere alle cure ospedaliere, nulla di grave, ma...
E'semplice raccontare una esperienza , dopo averla vissute con tanta intensità , ma adesso riesco meglio a focalizzare la bellezza della vita semplice di tutti i giorni: i miei affetti famigliari, un sorriso rubato, una inquadratura mai fotografata, una parola che ti rende felice, un problema che con fatica riesci a risolvere...certo non impressionano la pellicola fotografica o il sensore... ma aggiungono senso alla mia esistenza.

P.S. Alcuni numeri del viaggio
11 giorni impegnati
3 luoghi di residenza
1600 foto scattate
1000 km in auto
9 salite in 9 giorni in 39 ore
109 km percorsi con gli sci
10.083 m. Di dislivello in salita
1350 € costo sostenuto (tutto compreso)

Forse quanto presentato non è un perfetto reportage fotografico: solo da pochi mesi ho sostituito la mia compatta digitale con una reflex e lo scopo principale del mio viaggio non era solo la fotografia...
Aggiungo però che un pò di preparazione mi ha permesso di acquisire nuove conoscenze che si sono rivelate un valore aggiunto estremamente gratificante, anche se chiedo di tollerare qualche inevitabile imprecisione e sarò felice di ricevere vostre osservazioni, consigli per migliorare.

AldoNeve



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avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2017 ore 0:17

Complimenti e grazie x questo bellissimo reportage!

avatarsupporter
inviato il 08 Aprile 2017 ore 19:47

Sono io che ringrazio te per il complimento e per il lusinghiero giudizio!!

avatarjunior
inviato il 12 Aprile 2017 ore 15:43

Sempre stupendo "il nord"..

avatarjunior
inviato il 12 Aprile 2017 ore 17:25

Bella esperienza, bel racconto ed anche foto più che buone.
Complimenti.
Emanuele

avatarsupporter
inviato il 20 Aprile 2017 ore 8:32

Grazie dell'incoraggiamento!

avatarjunior
inviato il 08 Giugno 2017 ore 17:18

Ciao Aldo complimenti per il tuo reportage... Ma io so che hai ottime doti narrativeSorrisoSorrisoSorriso

avatarsupporter
inviato il 30 Giugno 2017 ore 8:54

Grazie Paolo, bisogna saper raccontare le storie...
La verità è nella profondità di una esperienza in un paradiso di bellezza!

avatarjunior
inviato il 01 Ottobre 2017 ore 9:16

da 15 giorni sono tornato da questi posti fantastici. Gran racconto e gran belle foto

avatarsupporter
inviato il 09 Ottobre 2017 ore 18:35

Ho già nostalgia... In attesa di reportage grazie!

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2018 ore 20:12

Di grande emozione ammirare e leggere questo Tuo diario di bordo...
hai fatto molto bene a descrivere le tue emozioni e giornate...
lo scrivere, rimane nella memoria,sempre ,anche quando i ricordi si sbiadisco...
Noi purtroppo non abbiamo potuto vedere molto..
ci siamo avvalsi di un tour operetor ingannevole la "Giver"..
un viaggio fatto in autobus,poche soste e pochissimo ammirare..
tanta delusione ...e soldi rubati

grazie per avermi resa partecipe della tua storia,ma sopratutto per avermi fatto emozionare ...
Biz

avatarsupporter
inviato il 23 Agosto 2018 ore 15:25

Grazie per l'incoraggiante commento, scusa se rispondo così tardivamente ma ho trascorso un periodo di impegni di altro tipo, anche se sono incoraggiato a pubblicare altre immagini nuove raccolte nelle mie modeste esperienze nella meravigliosa natura che abbiamo a disposizione anche senza andare molto lontano...





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