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Telemetro e mirrorless. Ma le usate davvero?


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avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 0:52

Leica costano tanto non per il telemetro!
É un azienda europea, ... anche se da anni collabora con altre!

Il telemetro, mostra un rettangolino, pallino più luminoso all interno di un mirino galileiano! Formando due figure sovrapponibili, che quando per l appunto sono sovrapposte é a fuoco!
Fare un telemetro di alta precisione é costoso, più di un pentaprisma! Leica possiede una delle.basi telemetriche fra le.più larghe in circolazione, il che vuol dire che la mf sarà più precisa!
Costano esattamente come.le.ammiraglie giapponesi, o giur di li!

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 1:16

" Preciso che la.foto postata dall.autore, ...non mostra un telemetro, ma un mirino multifocale, sprovvisto di mf"

Non sono un esperto di cose Leica, ma non è un mirino a telemetro anche quello esterno che si vede in quella foto? Dovrebbe essere un Leica VIDOM. Credo si focheggi nel mirino per determinare la distanza, e poi la si riporta sull'obiettivo.


Ciao a tutti!

In effetti quello montato sulla Leica di Cartier-Bresson non è un telemetro, ma un mirino multifocale VIDOM. Era una specie di mirino "zoom" (che ho usato) che copriva se non ricordo male da 28mm a 135mm, con una precisione...beh...diciamo d'epoca!! Non aveva alcun telemetro associato e serviva solo a inquadrare.

Nella storia delle Leica, dopo la Leica I con ottica fissa e telemetro separato, l'avventura continua con i modelli Leica II e Leica III che avevano introdotto le ottiche intercambiabili con passo a vite (Leica a Vite) e il telemetro a sovrapposizione d'immagine integrato nel corpo macchina, ma NON accoppiato al mirino. Il mirino si affacciava ad una diversa finestrella e prevedeva solo l'inquadratura del 50mm. Per tutte le altre focali si usavano mirini esterni mono o multifocali. L'ultima Leica III fu la IIIg, con mirino integrato che prevedeva le cornicette per il 50mm e il 90mm.

Le Leica a vite si caricavano dal fondello (ci voleva un corso apposito !!!!) e avevano, come anche le successive M l'otturatore in tela gommata.

Nel 1953 uscì la Leica M3, la prima della nuova serie M.
Rispetto alle Leica a Vite usava un innesto a baionetta per le ottiche, aveva un mirino con le cornicette per 50mm, 90mm e 135mm e il telemetro integrato e accoppiato al mirino. Il telemetro della M3 è stato il telemetro con la base più lunga di tutte le M e quindi il più preciso, secondo gli autori più accreditati. Inoltre per la prima volta il caricamento dell'otturatore era finalmente a leva (le Leica a Vite si caricavano con un nottolino zigrinato).
Una vera rivoluzione e una delle Leica più belle di tutti i tempi. Aveva anche l'otturatore con lo scatto più morbido e silenzioso di tutte le Leica M (anche se io ho amato ancora di più la M2, che aveva le cornicette per 35, 50 e 90).

La serie proseguì con la M2, la M4, la M5, la M6 (la più prodotta di tutti i tempi), la M7 e la MP. Ciascuna aveva qualche differenza nelle cornicette, nei comandi e nel telemetro (più o meno lungo di base) ma fondamentalmente sono tutte macchine molto simili.

Sono diventate nel tempo oggetti "cult", grazie alla qualità delle ottiche, alla robustezza della fabbricazione e, inutile negarlo, alla bellezza estetica davvero curatissima.

I vantaggi che i fotografi Leicisti hanno sempre invocato rispetto alle Reflex, derivano dalla costruzione particolare delle Leica a Telemetro.
Il fatto di avere un otturatore in tela molto silenzioso e che vibra poco e di essere "mirrorless", consente alle Leica a Telemetro di poter essere decisamente più discrete di una Reflex e di poter agevolmente scattare anche in contesti dove la Reflex non può farlo, ad esempio a teatro, nei tribunali (nei tribunali americani per decenni venivano consentite solo le Leica), in chiesa nel corso di cerimonie di particolare solennità.

Sempre grazie alla scarsità di vibrazioni, con Leica si poteva inoltre scattare con tempi più lenti delle reflex; questo fatto, unitamente ad una gamma di obiettivi superluminosi (la serie Summilux f/1.4 e i Noctilux f/1.2 - f/1 e f/0.95 che costavano come un appartamento) permetteva di usare pellicole con "ASA" più bassi.

Altro vantaggio storico era legato al mirino che, non essendo connesso all'obiettivo come nelle Reflex, aveva sempre la massima luminosità e permetteva di inquadrare correttamente anche in condizioni di luce molto scarsa.

Il mirino delle M poi, avendo una inquadratura più ampia rispetto a quella effettivamente utilizzata con le cornicette, e permetteva di vedere anche al di fuori del campo inquadrato, tenendo quindi d'occhio eventuali cambiamenti della scena.

Infine il peso ridotto e la compattezza, facevano di Leica M uno strumento comodo da portare ovunque e "visivamente" poco intrusivo, quindi più adatto a non incutere nervosismo ai soggetti nella street photography, rispetto alle grandi e bitorzolute Reflex.

La gamma di ottiche andava da 21mm (erano ottiche prodotte su Licenza Schneider) a 135mm, passando per il 28mm, il 35mm, diversi modelli di 50mm, 75mm e 90mm. Le serie f/2 sono chiamati "Summicron", gli f/1.4 Summilux. Oltre il 135 il telemetro non riesce più a garantire la precisione dovuta e non esistono nemmeno mirini dedicati.
Esisteva per la Leica a Vite un farraginoso marchingegno chiamato "Visoflex" che, come dice il nome, trasformava la Leica a telemetro in una specie di rudimentale Reflex antidiluviana. Sconsiglio caldamente di provare a usarlo !!

L'ottica che classicamente era adatta al telemetro era il 50mm che era anche quella che aveva a catalogo più varianti, da f/2.8 (Elmar) a f/2 (Summicron) a f/1.4 Summilux a f/1 (Noctilux). Come dicevo nel post precedente la messa a fuoco del Noctilux a f/1 non era e non è cosa facile, perchè la PdC sfida il limite fisico della precisione del telemetro. Tra l'altro quando la luce è molto fioca, telemetrare se non si ha una vista da pilota da caccia, diventa difficile perchè il telemetro si oscura parecchio e giudicare la sovrapposizione della doppia immagine non è così semplice come ci si potrebbe immaginare.

I limiti delle telemetro sono anch'essi legati alla particolare architettura della macchina; il maggiore è ovviamente il fatto che oltre i 135mm non si può andare, unitamente al fatto che l'inquadratura quando si cambia focale si effettua con le cornicette "immaginando" l'inquadratura e senza avere la reale visione della stessa, come accade invece nel mirino Reflex al 100%.
Inoltre non è possibile utilizzare ottiche a focale variabile continua (zoom), sempre per il tema della impossibilità di inquadrare correttamente con esse. (L'unica "specie" di zoom è il Tri-Elmar, che di fatto però è un obiettivo tri-focale).

Altro limite operativo è la lentezza della messa a fuoco a telemetro rispetto a quella con vetro smerigliato delle reflex; tra l'altro le reflex più evolute, oltre al semplice vetro smerigliato, hanno spesso al centro altri "ausili" alla messa a fuoco, quali la Corona di Microprismi e il telemetro Centrale a immagine spezzata.

La maggior velocità operativa e la maggior versatilità delle Reflex ha progressivamente "ucciso" il mecato delle telemetro, relegandole ad una nicchia di appassionati.

Leica nasce dall'idea di un Ingegnere della Leitz a Wetzlar, la quale fino al 1920 non costruiva fotocamere. L'ingegnere si chiamava Oskar Barnak e costruì la prima Leica (la UR Leica di cui esistono solo due esemplari) come esposimetro per le pellicole cinematografiche. Si accorse poi che con una buona lente ci poteva uscire una fotocamera compatta interessante e convinse Ernst Leitz a costruirla in piccola serie. La chiamò Lei(tz) Ca(mera) cioè "acronimato" in Lei-ca.

E' di nuovo tardissimo e mi sono ancora una volta spinto a sproloquiare troppo.... buonanotte a tutti.
A presto; appena posso vi massacro di nuovo !! :-P:-P

Ilmarsigliese

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 1:21

Il telemetro è un sistema di messa a fuoco che ti costringete a ragionare sulle inquadrature ,a pensare prima di scattare, ritengo non sia indicato solo per i paparazzi ed i cacciatori fotografici questo tecnicamente parlando , nella realtà visto che siamo tutti abituati alle cose veloci non tutti apprezzano questo sistema che è ottico e meccanico ma non elettronico ,ergo ,devi essere predisposto, poi può piacere o non piacere,ma questo dipende dal singolo.
Leica costa molto perché è una azienda che costruisce le cose bene, con un processo industriale serio ed affidabile, una assistenza accurata e molto puntuale . Usa materiali di prim'ordine da sempre . Se tenuti bene, puoi comprare obbiettivi costruiti 40 anni fa che hanno assemblaggi e ghiere ancora perfetti e vetri non degradati.
La mia fotocamera è del 1967 e funziona ancora benissimo ,non la tengo come una reliquia , bensì come una normale macchina da uso. La comprai usata da un fotografo professionista, quindi non ho idea di quanti scatti abbia fatto. Ho due obbiettivi dello stesso anno ed un altro del 96 .
Molti pensano che sia solo blasone o marketing pagare così tanto una fotocamera , ma la verità è che sono oggetti d'eccellenza meccanica e sopratutto ottica.

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 1:25

Ragazzi con tutta l'umiltà del mondo vorrei chiedere a voi esperti cosa è veramente una telemetro, in cosa fa la differenza, perché queste Leica costano un occhio della testa.

Non lo so, o meglio lo so in maniera generica e teorica e basta, quindi ammetto la mia ignoranza in materia dal punto di vista pratico.


Ciao!
Penso che dopo il mio sproloquio di poco fa ti sia ormai chiaro che cosa è una Telemetro e quali vantaggi e svantaggi principali ha rispetto alle Reflex.

Le Telemetro e Leica in particolare son molto costose, perchè si tratta di oggetti molto curati, di grande precisione meccanica e ottica, prodotti in piccole serie, praticamente a mano.

Se poi tutto questo valga realmente il prezzo richiesto è un altro discorso, che approfondiremo nel prossimo "capitolo" di questa "saga" del Telemetro che - lo so bene - mi fa rischiare di essere bannato dal Forum !!!

Un caro saluto.
Ilmarsigliese

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 2:01

Leica 2f la mia preferita, perché sta nella tasca dei jeans, con il suo elmar 3,5 rigorosamente numeri rossi!

3g la più bella e da i riparatori considerato il capolavoro insieme alla.più innovativa e generica m3

M3 la prima dell immaginario collettivo! Il telemetro più contrastato! Ho sempre preferito la versione moderna, perché la due colpi, pur avendo uno scatto un filo.più morbido, rallentava l operazione!

M5 l ultimo vero capolavoro! La camera che fece rischiare il fallimento dell azienda per i troppi soldi spesi in ricerca e produzione! Purtroppo o per fortuna alla.massa non é mai piaciuta!

Puntualizzo solo, che caricarle, una volta presa.la.mano é rapido, na.soprattutto a prova di sgancio accidentale!

Altra puntualizzazione quando uscì, il 35mm stava alla.fotografia a pellicola, come oggi il m4/3 sta al digitale! ;-)

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 2:21

Semplicemente estasiato dal vostro sapere...

Grazie!

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 8:27

La Leica costa molto soprattutto perché ha il telemetrio che come ti hanno ampiamente descritto gli amici che mi hanno preceduto è uno strumento di complessità meccanica estrema.
Tenendo in mano una Leica ti accorgi subito che è frutto dell'opera della mano dell'uomo, curata e assemblata dall'uomo, testata e verificata dall'uomo. Come un grande orologio assemblato peZzo per pezzo ha un costo adeguato alle ore e ai materiali impiegati per realizzarlo.
Direi che la Leica ti obbliga ad un approccio diverso, forse più maturo, alla fotografia e unisce piacere di scatto al piacere tattile di avere in mano un pezzo unico.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 10:11

Grazie dalla seconda puntata marsigliese

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 10:29

Secondo me qui sta la differenza tra le ottiche Leica classiche e quelle m4/3.
Quelle attuali m4/3 ereditano l'esperienza, la ricerca di un certo risultato, gli schemi ottici Leica, però la produzione è quella industriale.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 10:38

Scusate, vorrei mettere in evidenza una cosa.

Una Leica a telemetro non "costringe" nessuno.
La teoria che se hai una Leica a telemetro allora sei obbligato da questa ad approcciare la fotografia in un certo modo è una cosa che non sta in piedi. Perché mai uno dovrebbe castrarsi apposta? Non è come indossare un cilicio per farsi del male, far penitenza e guadagnarsi la salvezza eterna.

Dovrebbe essere il contrario, semmai:
Ti approcci alla fotografia in un certo modo --> preferisci usare una Leica a Telemetro

Se quest'ultimo approccio non è nelle tue corde allora usare una Leica a telemetro non ti piace e non ci vedi valore aggiunto (per tantissimi fotografi molto bravi è così, non ci vedono valore).

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 11:35

Io, grazie anche alle delucidazioni raccolte qui sopra, sto pensando seriamente alla Panasonic GX80/85. Che non è a telemetro ma intanto mi monta anche le ottiche Leica. Già un inizio per chi vuole affiancare un altro sistema alle DSLR.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 11:38

Monta Leica che sono.però delle.Panasonic!
L unica che può ricordare, come uso.una Leica per me éfuji x100, xpro.
Peraltro la xpro1 ora si trova a pochissimo, e magari con adattatore ecc ci monti un vero Leica .
Oppure m8mk2...

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 11:54

Però l'M-mount non ti consente di montare anche le classiche lenti Leica? La X-pro ha un fascino incredibile ma il sistema fuji è molto più costoso del Panasonic. Costa quanto una reflex FF il 23 1.4 per dire costa quanto il 35 1.4 L che ho preso pochi mesi fa!

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 11:56

Sì infatti come dicevo sono delle Panasonic, ma valutando il risultato finale comunque qualcosa di Leica c'è.
L'abbinamento ad una gx80 che non ha il filtro AA, pur non avendola mai provata ho l'impressione che possa essere buona cosa.
Come ergonomia sarebbe invece da valutare la gx7 o 8 che hanno il mirino inclinabile.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2017 ore 11:59

Si monti anche le classiche...
Io ho m4/3... ma qui non si parlava di solo.marchio, ma approcio alla fotografia a telemetro!

Oppure con pochi soldi ti prendi una Leica a pellicola, scatti in bw, sviluppi da solo.e poi scansioni! Ecco così hai fatto.13 secondo me
E quando hai i soldi prendi una M digitale usata e l ottica ce l hai già! ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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