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Telemetro e mirrorless. Ma le usate davvero?


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avatarsenior
inviato il 30 Marzo 2017 ore 22:57

Indubbiamente il fotografo, soprattutto dilettante, insicuro di se presentarsi con una reflex a marchio Canon o Nikon magari con battery grip e un mostruoso ingombrante zoom può anche fare un po' di carica iniziale, però visto che chi si trova davanti all'obiettivo non è completamente fesso se poi alla sceneggiata iniziale non eseguono i fatti si fa una brutta figura e dei commenti tipo: "...l'attrezzatura faceva molta scena ma il fotografo era scarso". MrGreen
Io quando ho iniziato a fotografare le modelle l'ho fatto con il 70mm pancake e all'inizio mi rendevo conto che quel cosino di pochi centimetri non ispirava molta fiducia. Però dopo pochi scatti le impressioni cambiavano a mio favore.

avatarsenior
inviato il 30 Marzo 2017 ore 23:22

Vedi Wideanglerock...non mi pongo il problema di paragonarla.
L'ho usata (ancora ai tempi della X-Pro1), mi è piaciuta ed ora lavora con me...;-)
Vero è che per esempio le Leica hanno un fortissimo argomento a loro sfavore, per quel che mi riguarda...che non me le fa neppure degnare di uno sguardo (battutaccia, ovviamente)...il prezzo da fuori di testa, a mio avviso!!!!
A dire il vero, anni fa, per qualche tempo sono stato "fuori di testa" anch'io usando per un po' una M6 ed una Voigtlander Bessa...ma è proprio, al di là dei costi, il vero è proprio telemetro che non ho mai digerito....la messa a fuoco con quello strumento che non mi è mai andato a genio...
Quello della X-Pro2 è si un mirino ottico (commutabile in EVF), ma è AF e non è neppure parente al telemetro Leica. Quest'ultimo non lo mai digerito e sopportato. Punto. In questo caso si che un mirino a smerigliatura finissima di una reflex analogica, bello luminoso (anche qui, su certe analogiche di alta gamma...schermi di messa a fuoco che le migliori reflex digitali odierne si sognano...)...quello si che per una messa a fuoco manuale (magari con immagine spezzata d'ausilio) era il top (lasciando da parte ovviamente certi mirini a pozzetto delle medio formato di una volta...splendidi).
A mio avviso la X-Pro2 (o la X-Pro1...il concetto è quello), per me ovviamente, per come la vedo io...ha un mirino ibrido fantastico, che può essere commutato ed usato all'occorrenza, molto moderno ed efficiente, dotato di diversa tecnologia che nel caso sia impostato in OVF permette un controllo dei dati, un' efficacia comunque di AF e volendo di MF molto molto sfruttabile...tutto molto avanzato.
Io con il telemetro Leica non ci sono mai andato d'accordo...con l'ibrido delle Fujifilm rangefinder style (ricordiamolo..."style", non "di fatto")...mi trovo benissimo...

avatarjunior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 1:00

Ciao a tutti!
Le fotocamere si possono suddividere in categorie diverse, secondo le tecnologie utilizzate per:
- sistema di messa a fuoco --> "A stima" - "A telemetro" - "Su vetro smerigliato" (con "ausili": corona di microsprismi - telemetro a immagine spezzata) - "Autofocus".
- sistema di mira (mirino) --> "A traguardo" (sportivo) - "Galileiano" - "Reflex"
- dimensione del mezzo di memorizzazione --> "Piccolo Formato" - "Medio Formato" - "Grande Formato"

Ovviamente questo vale sia per sistemi a pellicola che per quelli digitali, con qualche piccolo aggiustamento. Ad esempio il "Piccolo Formato" nel mondo analogico corriponde al 24x36mm, che in digitale è chiamato "Full Frame". Ma il Medio Formato invece corrisponde perfettamente nei due mondi.

Fini all'inizio degli anni '30 si usavano per la fotografia "seria" fotocamere Grande Formato a lastra a banco ottico, pesanti e ingombranti; per la fotografia amatoriale imperavano invece le Medio Formato 6x9 a rullino 120, spesso "Folding", cioè pieghevoli a soffietto per una migliore portabilità. Il negativo 6x9 veniva poi normalmente stampato a contatto, producendo una stampa 6x9 appunto.
Poi sul finire del '20 nasce Leica, che sfrutta per le proprie fotocamere la pellicola cinematografica 18x24, raddoppiando per prudenza la lunghezza del singolo fotogramma e creando di fatto il formato 24x36.
Grazie alle sue ottiche di alto livello, permetteva una buona qualità d'immagine con ingombri e pesi ridottissimi, conquistando rapidamente tutti coloro che dovevano effettuare reportage di viaggio e cronaca.

Le Prime Leica avevano ottica fissa e non intercambiabile da 5cm f/3.5 (Elmar). Il sistema di mira (per l'inquadratura) era a mirino galieiano posto sulla calotta superiore e la messa a fuoco si effettuava a stima con la scala graduata delle distanze incisa sul barilotto dell'obiettivo. Non era presente inizialmente alcun telemetro.

Successivamente Leica iniziò a mettere a disposizione dei telemetri esterni, che potevano essere montati sulla slitta porta accessori; si misurava la distanza grazie al telemetro e poi si riportava tale distanza sull'obiettivo.
Evolvendosi la tecnica Leica (e altri costruttori ovviamente) incorporò il telemetro all'interno della fotocemera (telemetro a sovrapposizione d'immagine) e lo integrò nel mirino galileiano. A questo punto nelle Leica e nelle fotocamere genericamente chiamate "Telemetro", il mirino integra in un'unico strumento sia il sistema di mira (mirino galileiano) che il sistema di messa a fuoco (telemetro), in modo che il fotografo inquadra e regola la messa a fuoco in modo integrato e "veloce". Questa commistione delle due funzioni, ha creato un po' di confusione, perchè spesso di parla di macchine a Telemetro come alternativa alle Reflex; ciò in realtà è scorretto, perchè il sistema Reflex non è un sistema di messa a fuoco, bensì un sistema di visione e di mira e costituisce l'alternativa al mirino galileiano.

Nel 1959 Nikon presentò la "F", la prima Reflex professionale a larga diffusione, che in pochi anni soppiantò Leica e le fotocamere a telemetro e mirino galileiano, praticamente uccidendole. Dai primi anni '60 tutti i più famosi fotografi di guerra, reportage, moda fotografano con Nikon F e le "Telemetro" diventano una micro nicchia per appassionati irriducibili. Il vantaggio epocale delle reflex era che, usando come sistema di mira l'immagine catturata dall'obiettivo, si poteva usare qualsiasi focale, avendo una perfetta visione, cosa che con le "Telemetro" a mirino galileiano era impossibile. Focali oltre 90, massimo 135mm erano ingestibili (se non con macchinosi marchingegni chiamati "Visoflex", che di fatto trasformavano la Leica in una... Reflex !!).

Venendo a tempi più moderni, va detto che il sistema di messa a fuoco a telemetro Leica era ed è preciso, ma quando la messa a fuoco diventa super critica (ad esempio con ottiche f/1 o f/0.95) mostra comunque delle criticità. Ricordo che quand usavo le Leica M6 a pellicola, mettere a fuoco il Noctilux 50 f/1 a f/1 era un vero delirio; veniva a fuoco una foto ogni 10, perchè a distanza di ritratto (1m - 1,5m) a f/1 la PdC era di un paio di millimetri. E l'osannato telemetro....non ce la faceva .....

Le moderne tecniche di messa a fuoco automatica hanno di fatto reso i telemetri una sorta di gadget per gli irriducibili che vogliono a tutti i costi usare le Leica M; l'elettronica sarà meno poetica, ma ci mette a disposizione degli ausili alla messa a fuoco che sono inavvicinabili dai vecchi sistemi ottici, quando la criticità della MaF diventa estrema.

Per ora - è tardissimo - chiudo qui il mio sproloquio storico sui sistemi di mira e di MaF. entro il fine settimana vi romperò ancora un po' le scatole e approfondiremo vantaggi e svantaggi delle "Telemetro" e delle Reflex.

Non bannatemi e abbiate comprensione di un vecchio fotografo.

Un caro saluto a tutti.

Ilmarsigliese

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 2:15

Il Marsigliese ha spiegato bene il.tutto!
E condivido pure!
Però per me, che ci sono.cresciuto, il telemetro ha ancora il suo perché! ...in MF manuale con ottiche da 35 a 90 é più rapido e preciso di una reflex, sempre manuale intendo!
Ma, il vero vantaggio é che ti abitua a previsualizzare la.foto, perché tanto c é solo.una cornicetta per delinitare ciò che stai per registrare!
Ancor di più lo é il mirino a traguardo di una Rolleiflex! ...ma sono cose che nulla hanno a che vedere con gli hipster dell epoca Lomo! ;-)

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 3:11

Seguo...

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 7:40

Aspetto la seconda puntata, grazie dal racconto

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 8:05

Quindi col telemetro la messa a fuoco la si fa solo manualmente? Oppure anche in automatico? Se così non fosse, non capirei come lo si possa usare in street, dove praticamente non hai tempo per focheggiare o mettere a fuoco ....

avatarjunior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 8:15

Iperfocale???MrGreen

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 8:20

Interessantissimo?. Seguo

avatarjunior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 8:24

Si con il telemetro la messa a fuoco si fa solo manualmente.
Ma poi chi lo ha detto che nella street non si ha il tempo di focheggiare?

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 8:36

Ma poi chi lo ha detto che nella street non si ha il tempo di focheggiare?

In certi casi (approcci) per me è così. Parlo di pdc infinita.

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 8:39

@Jnash in parole molto povere e semplici (e non scientifiche) il fuoco manuale in street è più facile di quanto sembra, scegli un diaframma chiuso (f8-f11) e metti il punto di fuoco a 1-1,5m e tutto tra +- 0,7m e 5m sarà a fuoco, dipendendo dalla focale, dimensioni del sensore etc la profondità di campo sarà più grande o meno.;-)

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 8:40

Jnash dixit:
Quindi col telemetro la messa a fuoco la si fa solo manualmente?

ovviamente! :-) La messa a fuoco con il telemetro per chi ha buoni occhi, per chi ha fatto un sufficiente training e per chi e' "portato" e' velocissima... comunque in ambito street si lavora molto pre-impostando il fuoco e in iperfocale ;-)

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 8:42

tornato alla reflex .... e non tornerei mai al telemetro ha fatto il suo tempoCool

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 8:58

Quindi col telemetro la messa a fuoco la si fa solo manualmente? Oppure anche in automatico? Se così non fosse, non capirei come lo si possa usare in street, dove praticamente non hai tempo per focheggiare o mettere a fuoco ..

L'autofocus è necessario con le reflex digitali perché le migliori hanno un mirino che non supera il 70% d'ingrandimento nelle FF, le APS-C hanno un mirino che anche se sfiora il 100% è piccolo, per non parlare poi di quelle che hanno il pentaspecchio che è ancora più piccolo.
Ma con una reflex a pellicola dove si ha un ingrandimento quasi del 100% mettere a fuoco è un gioco da ragazzi e si fa in un attimo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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