| inviato il 22 Marzo 2017 ore 17:14
Secondo me, pur tra tantissime concorrenti, anche dello stesso autore, la foto più significativa del secolo scorso è questa di Cartier-Bresson:
pro.magnumphotos.com/Asset/-2S5RYDI9CNRQ.html
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questa perché racchiude in sé il concetto di "predizione" del risultato fotografico in maniera talmente forte da riuscire a mostrare quanto non racchiuso nell'inquadratura, il mondo reale che stava per precipitare nell'orrore della guerra. Specifico, se ce ne fosse bisogno, che questa la lettura non è farina del mio sacco, ma trovo che sia un'interpretazione plausibile di uno scatto incredibilmente perfetto.
Immagino che molti di voi abbiano una foto preferita e sappiano il perché della scelta. |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 17:17
(ripeto il testo per intero perché nel primo post risulta corrotto ed impossibile da modificare)
Secondo me, pur tra tantissime concorrenti, anche dello stesso autore, la foto più significativa del secolo scorso è questa di Cartier-Bresson:
pro.magnumphotos.com/Asset/-2S5RYDI9CNRQ.html
Questa fotografia perché racchiude in sé il concetto di "predizione" del risultato fotografico in maniera talmente forte da riuscire a mostrare quanto non racchiuso nell'inquadratura, il mondo reale che stava per precipitare nell'orrore della guerra. Specifico, se ce ne fosse bisogno, che questa la lettura non è farina del mio sacco, ma trovo che sia un'interpretazione forte di uno scatto incredibilmente perfetto.
Immagino che molti di voi abbiano una foto preferita e sappiano il perché della scelta. |
user105183 | inviato il 22 Marzo 2017 ore 18:07
Per me è Death of a loyalist militiaman di Robert Capa, del 1936:
Cattura un momento tragico e cruciale all'interno di un momento storico altrettanto tragico e cruciale come la Guerra Civil spagnola. Nella foto c'è tutto: c'è la scena che parla da sé, c'è il movimento che amplifica la tragedia (singola e collettiva), c'è il coraggio del fotoreport in trincea e il suo occhio che è al tempo stesso quello di un artista e quello di uno storico. |
user39791 | inviato il 22 Marzo 2017 ore 18:45
Una sola è difficilissimo. Forse questa.
Philippe Halsman - Dalì Atomicus
L'idea della foto viene dal quadro di Dalì che si vede nell'immagine sul lato destro, la “Leda atomica”, e dall'affermazione di un fisico, “la materia pende da un costante stato di sospensione”.
Non è un fotomontaggio, per realizzarla sono servite sei ore di lavoro nelle quali sono stati fatti 28 scatti, quindi per 28 volte Dali ha dovuto saltare e gli assistenti gettare secchiate d'acqua e gatti per la stanza per raggiungere la composizione ed esposizione che Halsman aveva in mente.
In rete si possono trovare anche le foto di “prova”, in una di queste si può notare la mano di un'assistente che tiene la sedia sollevata e di un altro che tira le secchiate d'acqua, si può quindi capire come è stata realizzata.
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| inviato il 22 Marzo 2017 ore 20:30
Per me è l'Hubble Deep Field
In breve: nel 1995 venne deciso di puntare Hubble in una zona del cielo in cui non si vedeva alcun oggetto e "lasciare l'otturatore aperto" per 10 giorni... il risultato è quello che si vede.
Tranne un paio di stelle (che si riconoscono dalle figure di diffrazione) ogni macchiolina che si vede nell' immagine è un' intera galassia, le più distanti arrivano a diversi miliardi di anni luce.
Quanto è grande il campo inquadrato nella foto? La superficie è circa un 1/150 di quella della Luna piena.
L'esperimento è stato ripetuto in seguito agli aggiornamenti di Hubble producendo l'Hubble Ultra Deep Field e l'Hubble Extreme Deep Field.
Per la storia completa c'è Wikipedia it.wikipedia.org/wiki/Campo_profondo_di_Hubble
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| inviato il 22 Marzo 2017 ore 21:12
Seguo... |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 21:18
Migrant Mother ... di Dorothea Lange, 1936.
Il motivo? ... onestamente credo che l'immagine parli da sola e che pertanto non abbisogni di alcun commento anche perché, e lo dico in assoluta franchezza, se una immagine ha bisogno di essere spiegata significa che non comunica alcunché! |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 21:20
Per me non esiste una foto "più significativa" di un anno figuriamoci di 100. Ogni foto ha un suo perché. Ci sono decine di migliaia di fotografie che raccontano significativamente il XX secolo, alcune di autori sconosciuti altre di autori famosi ma ognuna di esse da sola non racconta più nulla. |
user105183 | inviato il 22 Marzo 2017 ore 21:35
PaoloMcmlx: credo Max B. chiedesse i nostri motivi personali, non una spiegazione razionale. Foto come quelle che stiamo citando non hanno bisogno di essere spiegate, è vero, ma sono convinto che tocchino in ognuno di noi corde emotive differenti. |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 22:11
Ognuno ha i motivi che meglio si aggradano alle proprie corde. Se guardo le foto che trovo allegramente sulla Rete ne do un giudizio estetico ma non investo tempo per cercare di capire cosa c'è dietro, viceversa per le foto considerate capolavori faccio quello che sono solito fare quando un soggetto mi interessa: approfondisco, comprendo, e poi mi confronto. Se la si vuol chiamare spiegazione e sottrarsi per principio, mi sembra una posizione ragionevole (è sempre un'interpretazione, del livello comunicativo) ed è sufficiente passare oltre, ma anche Migrant Mother ha i suoi punti di riferimento che ci si può permettere di esporre con del testo scritto. Mi esprimerei anche, ma conosco poco la Lange, non vorrei azzardare baggianate. Sicuramente è la foto più significativa del XX secolo per gli americani, vista la storia che c'è dietro.
Mario: è naturale che ci siano molti candidati al podio, ma la restrizione (una sola immagina) permette di concentrarsi sulle ragione della significatività - se lo si desidera |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 22:15
Per dire: gli interventi di Ciak, Filiberto e Bubu dimostrano che hanno compreso il senso della cosa: anche se la foto non la vuoi "spiegare", puoi esporre le ragioni della sua significatività: la tragedia della storia, la rivoluzione scientifica e la scoperta di nuovi mondi vecchi di migliaia di anni. Sono eventi significativi, raccolti con maestria dagli autori (anche i "fotografi" di Hubble non li sottovaluterei eh, altro che mirroless compatte). |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 23:07
Occorrerebbe chiarisci sul termine significativa e chiarirsi su cosa si intente con XX secolo, il secolo delle guerre mondiali? Il secolo dei genocidi? Il secolo delle rivoluzioni? Il secolo dei nazionalismi? Il secolo del pacifismo? E mi sono tenuto ma se parliamo di foto significative allora che dire di Minamata di Eugene Smith? Ma è riferita solo all'inquinamento allora la foto del Che di Korda? Le rivoluzioni comunale e l'idea di un'America latina forte. Le foto della famiglia di raccoglitori di cotone di Walker Evans ? ma è solo la crisi del '29 Allora le foto dei campi di stermino? O le foto del D day di Capa? La foto di Tina Modotti scattata da Weston? Il più bel nudo di donna fotograficamente parlandoDi foto significative che ti obbligano a pensare o a comprendere l'estetica ce ne sono un'infinità... se poi con significativa intendiamo quella che ci piace di più allora si ci siamo anche se io non ho una foto preferita del XX secolo ma alcuni, alcune decine, autori preferiti. Sapresti dire la poesia più significativa del XX secolo? O il romanzo? |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 23:13
Troppe domande, la faccenda è molto più semplice: scegli un'immagine, spieghi perché l'hai scelta. Tutto qui. |
user120016 | inviato il 22 Marzo 2017 ore 23:35
Ero e sono molto indeciso su quale foto giudicare come più bella del XX secolo....
Ero tentato di scegliere la ragazza Afgana di Mc Curry o ancora una foto dello Yosemite Park di Ansel Adams, per motivi che sono facilmente intuibili ed universali. Ma se dovessi dire quale foto sia più rappresentativa per il mio gusto e la mia concezione di fotografia, direi che è questa di Gianni Berengo Gardin:
www.tgtourism.tv/wp-content/uploads/2016/06/6.jpg
L'apparente casualità del momento catturato, nasconde in realtà una paziente attesa che la composizione si materializzasse, uno studio della luce e del movimento ma soprattutto l'idea racchiusa in questo scatto di un mondo (quello della coppia di innamorati) completamente estraniato dai rumori e dal caos della vita circostante... Penso sia un capolavoro del genere Street-photo
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user105183 | inviato il 22 Marzo 2017 ore 23:44
Domenico Mancuso: quella è stata in bilico anche come mia foto. L'ho ammirata per la prima volta a una mostra dedicata a Berengo Gardin una quindicina d'anni fa e non me la sono mai tolta dalla testa. Mi colpisce ancora di più del bacio rubato di Doisneau, con cui secondo me ha molto in comune:
Probabilmente per la composizione più originale, per la sensazione di movimento più evidente, e per come i due soggetti in primo piano sono isolati dal contesto urbano, ma al tempo stesso ne sono parte integrante. |
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