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Piscina Mirabilis


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Piscina Mirabilis, testo e foto by C.monty. Pubblicato il 16 Marzo 2017; 9 risposte, 3845 visite.


Nelle vicinanze di Napoli - a pochi chilometri di distanza - e adiacente all'uscita della tangenziale ( uscita 14 verso Pozzuoli /Arco Felice/ Bacoli ), situata nel comune di Bacoli , c'è un monumento antico a dir poco singolare: si tratta di una cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua dolce di epoca romana, Augustea per la precisione.


Probabilmente si tratta della più grande cisterna costruita dagli antichi romani e giunta fino a noi.
Misura circa 70 metri di lunghezza e 25 metri di larghezza, quindi circa 1.750 metri quadrati per un'altezza di circa 15 metri , con una capacità di contenimento di 12.600 metri cubi di acqua. Siamo perciò, evidentemente, di fronte ad un'opera di dimensioni colossali.


A pianta quadrangolare, scavata nel tufo, con quattro file di dodici pilastri cruciformi, che dividono lo spazio interno in cinque navate lunghe e tredici corte, e che ne sorreggono la volta a botte. Su di essa è impostata la terrazza di copertura, pavimentata in cocciopesto.
La cisterna è uno spazio senza alcuna visibilità esterna, nulla dal di fuori, anche per un attento osservatore, rivela o suggerisce la presenza sotterranea di uno spazio tanto vasto. La parte esterna della struttura, purtroppo, non è ben tenuta , abbandonata a se stessa, e non visitabile. La cisterna è accessibile esclusivamente tramite una porta esterna, che a sua volta dà su una scalinata in discesa che si sviluppa tutta all'interno della stuttura/cavità.
La sensazione che si avverte durante il percorso di discesa fin in fondo alla profondità della cisterna è quella di star scivolando in un antro magico - e allo stesso tempo arcaico -, non ben definito così com'è tutto ricoperto dalle muffe, e dai funghi rilasciati dal tempo che ne hanno snaturato la struttura classica della costruzione romana donandogli in contraccambio colori improbabili e quasi onirici, dalle inaspettate cromie .Le parole ed i suoni si alterano, a tratti mutandosi risuonano in una eco che confonde e disorienta, si ha all'improvviso la percezione di essere in un non luogo, nel senso di un luogo collocato completamente fuori dal tempo, un luogo non paragonabile a nessun altro già visto, una sensazione unica e rilevatrice. Si continuano a scendere le scale con una sorta di sopravvenuta reverenza come quella che si consuma nei luoghi sacri. Senza parlare, ma guardandosi intorno stupiti, ammirando quello che man mano si svela alla vista e cercando di capire la natura del luogo man mano che si discende . Si scende quindi con il timore dell'inatteso e il desiderio della scoperta.


La piscina è come un tempio dedicato ad una divinità antica. Un tempio custode di un bene primario per gli uomini: l'acqua. Ora vuoto, ma pur sempre, in un certo senso, è come se contenesse comunque l'acqua: evocativo dell' elemento prezioso a suo tempo in esso custodito.


Prima di andare via ho notato un graffito rosso, un segno, per me incomprensibile, inciso sul muro, forse indice del passaggio di qualche visitatore dei tempi andati .
La cisterna , in un primo tempo conosciuta con il nome le “Carceri di Nerone” e solo successivamente con il nome di “Piscina Mirabilis” costituiva il serbatoio terminale di uno dei principali acquedotti Romani, l'acquedotto Augusteo, che portava l'acqua dalle sorgenti del fiume Serino, nei pressi del monte Terminio in Irpinia , a circa 100 chilometri di distanza, fino a Napoli ed ai Campi Flegrei. Si tratta di un acquedotto che serviva numerose città e Ville di Patrizie e che con tutte le sue diramazioni raggiungeva circa 140 chilometri di lunghezza, probabilmente uno degli acquedotti più lunghi costruiti dai Romani, un piccolo tratto è ancora visibile a Napoli e dà il nome alla zona “ Ponti Rossi “ che deriva dagli archi tipici degli acquedotti romani e dal colore dei mattoni usati.


La struttura , ancora quasi completamente intonacata è nel complesso ben conservata considerando che ha più di duemila anni, ma avrebbe bisogno di interventi di restauro urgenti per non peggiorare la situazione. Si vedono chiaramente gli archi ed i pilastri che sostengono il soffitto .
La cisterna è stata scavata in gran parte nel tufo vicino al porto in posizione rialzata rispetto a questo. La parte in muratura è realizzata in opus reticulatum, tipico delle costruzioni antico-romane , il tutto è rivestito con malta idraulica per dare impermeabilità, inoltre gli angoli sono smussati per impedire il depositarsi di detriti e non impedire il normale flusso dell'acqua, come era in uso nelle costruzioni analoghe dell'antica Roma .
L'illuminazione era ed è garantita da una serie di finestre laterali e dai pozzetti superiori, sicuramente non è un'illuminazione a giorno, ma è sufficiente per vedere agevolmente gli ambienti e contribuisce a creare un atmosfera davvero particolare .
I pozzetti superiori erano utilizzati per prelevare l'acqua,
presumibilmente con macchine idrauliche, e poi distribuita per gravità fino al porto adiacente, e sottoposto alla struttura, dove serviva la flotta romana di Miseno .


Sul fondo, nella navata centrale, si trova una piscina limaria sottoposta al piano di calpestio che serviva a raccogliere per deposito i sedimenti presenti nell'acqua della cisterna . Tale piccola ( si fa per dire è lunga circa 20 metri per 5 metri per 1,10 metri ) piscina limaria veniva utilizzata come vasca di decantazione e per la pulizia e lo svuotamento periodico della cisterna.
Questa struttura dimostra, ove ce ne fosse ancora bisogno, l'alto livello ingegneristico raggiunto dagli antichi romani.


La visita e le foto sono state effettuate una prima volta nel 2011 nell'ambito della mia partecipazione ad un workshop tenuto a Napoli dal fotografo Nicolas Pascarel , www.pascarelphoto.com/ che per l'occasione aveva avuto il permesso di fare fotografie (ma senza né cavalletto né flash ovviamente ) , e per un periodo di tempo limitato , anche perché piovve e l'acqua entrò abbondantemente dalle aperture sul tetto. Mi sono adattato poggiando la macchina a terra mettendo a fuoco ad occhio, e scattando con il telecomando, in altri casi ho appoggiato la macchina al muro cercando di tenerla ferma, visti i tempi di posa lunghi . Ed una seconda volta nel 2015.Tecnicamente ho usato una Canon 7d equipaggiata con i seguenti obiettivi: Sigma con 10/20 f.4/5.6 EX DG HSM , Canon E-FS 60mm f. 2.8 macro USM , Samyang 8mm f.3.5 fisheye la prima volta e la seconda una Canon 7d il Sigma 8/16mm 4.5-5.6 HSM ed il 24mm Canon 2,8 STM . Le foto sono state scattate principalmente con il Samyang 8mm f.3.5 fisheye perché al momento era l'unica lente che poteva consentirmi di abbracciare quella vastità che mi si presentava di fronte e darmi la possibilità di amplificarla per trasmettere meglio la mia visione del luogo . Poi ho post-prodotto in Lightroom esaltando la saturazione per portare alla luce i colori delle muffe e dei funghi che ad occhio nudo anche per la bassa luminosità non sono così evidenti , ed aprendo le ombre.


Le mie fotografie non sono state realizzate pensando ad una documentazione del luogo visitato , ma sono state fatte sotto l'impatto emotivo del luogo stesso, e quindi non con la ricerca di una interpretazione del luogo “pensata” ma totalmente emotiva, nell'intenzione di catturare soprattutto la magia del luogo, il suo “Genius Loci “ . E' la cosa che mi ha colpito di più, l'atmosfera del luogo, - in fondo è una semplice cisterna - ma in quel suo essere semplice contenitore di semplice acqua c'è qualcosa di grande , non solo nelle dimensioni, ma nel fatto che è sopravvissuta, quasi come un organismo vivo, al passare dei millenni ed è ancora lì, in piedi in tutta la sua grandiosità, ad emozionarci ancora.
Spero di essere riuscito a trasmettervi parte delle emozioni che ho vissuto, se così non fosse , vi prego di soprassedere a questa mia incapacità espressiva ed alle notevoli carenze tecniche, e se potete, andate a vederla da vicino, che ne vale la pena . Vi do qualche indicazione .
La piscina è visitabile tutti i giorni feriali e festivi tranne il lunedì, previa richiesta all'assuntore di custodia Sig. ra. Lucci Immacolata +39.3336853278. L'ingresso è libero e l'indirizzo è il seguente :
Via Piscina Mirabile località Baia comune di Bacoli NA, per maggiori informazioni potete anche consultare il sito: www.cir.campania.beniculturali.it/luoghi-della-cultura/piscina-mirabili.
La visita quasi a “conduzione familiare “ si svolge così, ci si dà appuntamento con la Signora Lucci in prossimità dell'ingresso del monumento, poi una volta aperto il cancello si può scendere tramite una moderna scala in ferro, la discesa è agevole e sicura. Non c'è illuminazione artificiale ma è sufficiente la luce del giorno che entra dalle aperture superiori e laterali, comunque ci vuole un certo adattamento dell'occhio .
Non è possibile visitare tutta la struttura, perché in parte è chiusa al pubblico. Una raccomandazione: non sarebbero permesse le fotografie, ma chiudono un occhio, non bisogna però mostrare un'attrezzatura fotografica definita “professionale “ e chiaramente niente cavalletto o flash, in genere la custode vi lascia da soli per un po' di tempo nella piscina, lei non scende se non di tanto in tanto giusto per controllare o esortarvi ad uscire. Il biglietto d'ingresso è gratuito come dicevo, ma sarebbe giusto e credo anche opportuno invece far pagare qualcosa ed investire il ricavato nella manutenzione del monumento, per conservarlo e renderlo totalmente fruibile ai visitatori, inoltre sarebbe anche da auspicare un'adeguata pubblicizzazione del luogo, attualmente il monumento è noto solo a pochi e chi ne ha sentito parlare se lo deve andare a cercare e poi concordare un appuntamento, il che rende tutto più macchinoso e soprattutto non contribuisce a valorizzare il monumento e tanto meno i luoghi adiacenti dove c'è la famosa casina Vanvitelliana del Fusaro, altro luogo meritevole di visita.




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avatarjunior
inviato il 23 Giugno 2017 ore 15:43

Ottima la descrizione, io sono di Bacoli, per me quel luogo è casa, con uno scatto di Piscina Mirabile sono finito su Master Drawings.
Per quanto riguarda la foto, sinceramente non rendono giustizia all'immensità della struttura, molto approssimative, PP male e composte davvero malissimo, ciò non toglie però che hai fatto un gran lavoro di propaganda e per questo ti ringrazio.

Carlo

avatarjunior
inviato il 23 Giugno 2017 ore 15:59

Molto interessante. Sorriso
La metto in nota per una visita, se mi capiterà di trovarmi in zona

avatarsenior
inviato il 23 Giugno 2017 ore 17:05

Grazie a tutti per il passaggio.
Per quanto riguarda le foto riporto quanto detto nell'articolo :
"Le mie fotografie non sono state realizzate pensando ad una documentazione del luogo visitato , ma sono state fatte sotto l'impatto emotivo del luogo stesso, e quindi non con la ricerca di una interpretazione del luogo “pensata” ma totalmente emotiva, nell'intenzione di catturare soprattutto la magia del luogo, il suo “Genius Loci “
Non avevo pretese, nè attrezzatura, nè l'intento di fare foto tecnicanmente "buone" ( ammesso che ne avessi avuto la capacità ovviamente ), ma solo di trasmettere quello che ho visto/sentito , tutto qui .

avatarjunior
inviato il 31 Luglio 2017 ore 23:20

Io ci sono stato un paio di volte alla piscina Mirabilis ed ho apprezzato molto il tuo articolo.
Hai ben documentato il sito e questo è già tanto.
Complimenti

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2017 ore 20:36

Grazie Argesal per il tuo commento.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 17:37

Molto bella la descrizione e le foto

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2017 ore 20:44

Bellissimo domemento...grazie di avermi portato a conoscenza.

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2017 ore 7:31

Grazie Nmario e Tore per l'apprezzamento

avatarjunior
inviato il 05 Novembre 2022 ore 22:35

Complimenti per la descrizione e comunque belle alcune foto che mostrano anche se in parte la magia del luogo...
il maestro che ha divulgato tra i primi ed in bianco e nero foto di questo luogo è Mimmo Jodice
ovviamente in analogico.
Ho visitato e fotografato con Kodak Portra B/N credo nel 2002 piscina Mirabilis e per chi è intenzionato a farlo
segnalo anche le Centocamerelle li nei pressi, sempre realizzata dagli antichi romani e meraviglioso l'ingresso con
degli archi, stesse modalità una signora che abita vicino vi accompagna.

utilissimi questi reportage per i viaggatori






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