| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:00
Ciao, ciò che mi fa più paura nella stampa digitale è la sua durabilità e costanza cromatica nel tempo. Non mi sono mai affannato più di tanto per quelle quattro foto da album che spesso faccio stampare attraverso i soliti servizi web. Però oggi vorrei stampare qualcosina di più importante, da tenere da parte oppure anche da appendere al muro. Pensare che con il tempo sbiadiranno mi rattrista un pò. E' una paura fondata? Se volessi una stampa il più durevole possibile quali scelte dovrei fare? A chi dovrei rivolgermi? E in casa per piccole stampe posso agire in autonomia? cosa ne pensate? thx |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:12
Ciao Le stampe a pigmenti,praticamente tutte quelle a inkjet vendute ad oggi, hanno durata ben superiore alla stampa chimica. Se hai bisogno di qualità puoi rivolgerti ad un lab fineart. Puoi stampare in casa e ottenere gli stessi risultati, dipende dal budget. Oramai le stampe a pigmenti su carta adeguata sono testate per oltre 100 anni e se utilizzi protezione la durata si estende notevolmente |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:17
grazie @Almafoto, cos'è "se utilizzi protezione" ? Poi, insieme alla carta e agli inchiostri esiste uno strato protettivo o è tutto demandato all'inchiostro? |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 10:20
I pigmenti già si comportano bene ma esistono degli spray protettivi che funzionano molto bene. |
| inviato il 15 Marzo 2017 ore 8:29
ok, mi sono letto tutto questo www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2234698 sul tema di "stampare a casa" meglio lasciare perdere, più di tutto per il fatto che significa farlo in modo non assiduo ma sicuramente costante nel tempo, e non posso garantirmelo. |
| inviato il 15 Marzo 2017 ore 9:27
Vetro protettivo contro i raggi UV!!! Non quelle porcherie (superficie matte, fortissime dominanti, ecc.) che si trovano dai corniciai comuni ma roba bella (e costosa) tipo quelli TreVue: tru-vue.com/ |
| inviato il 15 Marzo 2017 ore 9:30
Io personalmente odio il vetro davanti alle mie stampe. Si perde tutta la matericita' del supporto. Esistono altri metodi di protezione efficaci tipo degli spray opportuni che funzionano molto bene senza cambiare la resa della carta |
| inviato il 15 Marzo 2017 ore 10:27
Hai mai provato il vetro "Museum" della TruVue? Se non tocchi con il dito non puoi credere che sia presente un vetro! |
| inviato il 15 Marzo 2017 ore 10:31
No, mai provato. Lo proverò. Comunque sempre una superficie liscia sarebbe. Io amo a volte le carte molto materiche. Dove lo compri? |
| inviato il 15 Marzo 2017 ore 10:52
A milano da Shades Interantional, in altre città non saprei. |
| inviato il 15 Marzo 2017 ore 10:56
Si conosco. Io compro li il printshield. Grazie |
| inviato il 15 Marzo 2017 ore 14:43
La luce e l'aria sono due possibili fattori che "usurano" le stampe. Per la luce, la differenza tra avere una esposizione diretta al sole ed una stampa in ombra (o comunque con illuminazione artificiale) è elevata. Per l'aria, il vetro è l'unica possibilità (vetro che se fatto apposta eventualmente può anche schermare alcune frequenze, come gli UV). Ma non solo. Se le carte contengono "sbiancanti ottici", potrebbero alterarsi nel tempo. Le carte prive di sbiancanti e certificate dovrebbero durare a lungo (ma mi fido sino ad un certo punto. Tra 30 o 50 anni, se si saranno scolorite, fai causa alla ditta che le ha prodotte? Del resto i test di usura sono tutte simulazioni accelerate, nessuno ha mai testato una stampa a pigmenti per 100 anni, per il semplice fatto che è una tecnoclogia relativamente nuova). Altra cosa: il tipo di inchiostri. Gli inchiostri a base d'acqua (oggi mi pare che siano poche le stampanti ad usarli) rendono meglio sul lucido, colori più vividi, ma durano poco. Gli inchiostri a pigmenti (almeno quelli originali epson o canon) dovrebbero durare molto di più. |
| inviato il 15 Marzo 2017 ore 14:55
Il vetro non è l'unica maniera di isolare una stampa dall'aria e quindi dall'ozono che è il responsabile del deterioramento dei coloranti. Ci sono ,come ho già detto in altre occasioni, spray protettivi molto efficaci e poco conosciuti a quanto pare. Ce ne sono che alterano l'aspetto estetico delle stampe e altri che non lo fanno affatto. Ce n'è uno addirittura certificato da Epson. PS: gli ink dye rendono meglio sia su lucido che su opaco. Il tallone d'Achille è solo la longevità |
| inviato il 16 Marzo 2017 ore 8:48
di quale spray in particolare stai parlando? hai un riferimento? A casa ho una piccola stampante a sublimazione, canon cp910 questa mi sembra applica una velatura trasparente a protezione della stampa, giusto? Non avrebbe senso anche sulla stampa a pigmenti? |
| inviato il 16 Marzo 2017 ore 9:02
Parlo del printguard Lyson oppure del printshield della premier Art. Sono lo stesso prodotto rimarchiato. È una vernice ad alcool completamente invisibile su supporti semigloss o perlati. Elimina completamente gloss differential e bronzing. Non so compatibilità con ink a sublimazione. |
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