| inviato il 28 Aprile 2019 ore 12:26
“ Cavina, che è l'unico di una certa affidabilità, ... „ Di Marco Cavina conosco questo ottimo articolo sul 28mm f/2 "Holliwood": www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Glatzel-2-28/00_pag.htm En passant acenna anche all'f/2.8, confrontandolo appunto con l'"Holliwood": "Il Distagon 2/28 è uno dei monumenti nella storia recente della Zeiss perchè rappresenta da un lato un punto di arrivo, presentando caratteristiche quali alta luminosità, correzione uniforme sul campo, messa a fuoco molto ravvicinata (0,24m) con floating system e vetri dalle caratteristiche molto spinte che lo connotano come un progetto all'avanguardia e con ridotti margini di ulteriore miglioramento; d'altro canto è un obiettivo ancora "filosoficamente" legato ai granitici concetti di Erhard Glatzel, quelli che hanno declinato l'identità, l'anima ed il linguaggio fotografico degli Zeiss "classici" mentre il successivo Distagon 2,8/28 di Woeltche, a suo modo anch'esso eccellente, era più "anonimo" e concettualmente più vicino alla marea di cloni giapponesi oltre che meno uniforme sul campo; ..." |
| inviato il 28 Aprile 2019 ore 12:38
Sottoscrivo parola per parola, persona competente “ a suo modo anch'esso eccellente „ L'Hollywood lo vedi a ta e da vicino, vedi una foto diversa dal solito. Il 2.8 ti dà una foto nitida e perfetta, ma è un'altra cosa |
user92023 | inviato il 28 Aprile 2019 ore 15:04
Non vorrei suscitare vespai ma, pur avendo letto fiumi di recensioni più o meno negative sul Distagon 25/2.8 (a cominciare dal test di "Tutti Fotografi" dell'epoca) devo dire che la mia copia (Germany, comprata usata-come nuova nel '90, serial no. 6,311,590), impiegata in diapositiva, mi ha sempre entusiasmato (saturazione, risolvenza si, ma "morbida" nel ritratto). Che dire? Pur senza saperlo, devo aver iniziato ad acquistare materiale "Lourdes import" sin da 29 anni fa! Ciao. G. |
| inviato il 28 Aprile 2019 ore 15:42
Probabilmente era una copia di quelli rifatti |
| inviato il 28 Aprile 2019 ore 16:02
riconfermo che il distagon 28f2 è fantastico.. pure per lo sfocato |
| inviato il 28 Aprile 2019 ore 22:36
Sottoscrivo su distagon 25, tuttora su file raw con canon 6d e 5d mark2, matricola 6456775, made in West Germany... |
| inviato il 28 Aprile 2019 ore 22:55
I grandangolari "vintage" non rendono bene in digitale da 35mm in giu te li scongliglio, non ritroverai la resa che avevano in analogico a causa dell'inclinazione dei raggi luminosi alla periferia del sensore che degrada l'immagine, meglio l'85 che ha una resa simile al planar 50mm o il sonnar 135 o 200... |
| inviato il 29 Aprile 2019 ore 0:52
“ I grandangolari "vintage" non rendono bene in digitale da 35mm in giu te li scongliglio, non ritroverai la resa che avevano in „ ma quando mai il 28f2 e il 21 2.8 distagon sono eccezzioni e invece hanno i raggi che scendono molto perprendicolari e vanno benissimo in digitale... |
| inviato il 29 Aprile 2019 ore 10:01
“ Senza offesa per nessuno, ma quello che dice Nadir non è che faccia questo gran testo „ Io mica lo dico perchè lo dice Nadir,i motivi li ho spiegati E per quanto mi riguarda la resa ai bordi del 28 f 2.8 è buona ma non eccezionale (riferito alla prima versione che possiedo) |
| inviato il 29 Aprile 2019 ore 10:10
Si qualche eccezione c'è non dimentichiamo che è zeiss che ha inventato lo schema retrofocus, ma sono rare generalmente le cose vanno come dico io ma se li avete provati allora vuol dire che fanno parte delle eccezioni ...buono a sapersi.. |
| inviato il 29 Aprile 2019 ore 11:08
"ma quando mai il 28f2 e il 21 2.8 distagon sono eccezzioni e invece hanno i raggi che scendono molto perprendicolari e vanno benissimo in digitale... " Infatti sono lunghi come quelli moderni Ma costano anche di più di quelli moderni, quindi non vedo motivo di prenderli |
| inviato il 29 Aprile 2019 ore 12:36
“ Ma costano anche di più di quelli moderni, quindi non vedo motivo di prenderli „ usati non costano di piu e lo zeiss 28f2 è piccolo non è cosi grande... il distagon 21 quando lo si trova usato di solito ha un bel prezzo rispetto a un nuovo zf ad esempio io li avevo cera un periodo che se ne trovavano tanti |
| inviato il 29 Aprile 2019 ore 13:04
Zeiss ha sempre prodotto grandangolari superbi. In effetti il C-Y 28/2, coi suoi 530gx76mm, rispetto ad esempio all'opposto Zuiko da 248gx43mm o, nel mezzo, al Nikkor da 345gx69mm, è sempre stato più simile a un medio tele che a un grandangolo. Lo stesso il C-Y 21/2.8, 530gx90.5mm e un gran diametro, pure. Tuttavia, se in un dato momento vuoi il meglio esistente, qualcosa devi pagare. E' chiaro che per raggiungere determinati risultati, come il primato assoluto, le dimensioni entrano in gioco, 45 anni fa, come ora. Con la differenza che negli anni 70 determinate prestazioni tutti gli altri se le sognavano. Effettivamente alcune ottiche attuali costano meno, sono più compatte, forse sono migliori, ad es. hanno l'af, come il Sony, che effettivamente usato si trova a meno, tanto di cappello. Per un uso rapido e a prova di errore, sono migliori. Se invece si vuole gustare la messa a fuoco manuale, o proprio la fotografia con ottiche vintage, e una resa eccellente e paragonabile ai migliori attuali, ottiche di questo tipo sono molto soddisfacenti Ovviamente nessuno obbliga a prenderle, o a criticare chi li prende, ora come 40 anni fa |
| inviato il 29 Aprile 2019 ore 13:17
Questo è un bel tema. Il 28/2 C/Y ha un prezzo analogo al nuovo ZF/ZE. Ho letto che la resa del C/Y è da alcuni preferita all'ultimo che tra l'altro è l'unico ancora non rinnovato sulla linea Milvus. Non ho mai capito quanto ci fosse di sostanza e quanto di legittimo desiderio di collezionismo |
| inviato il 29 Aprile 2019 ore 13:50
Provalo se hai modo mi ha stupito nelle prime foto che avevo fatto... sembrava la resa microcontrasto del canon 85mm 1.2 da medio tele insomma e volumi 3d riprodotti davvero 3d |
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