| inviato il 27 Febbraio 2017 ore 21:13
Apro questa discussione per avere un luogo dove confrontarsi e scambiare idee su questo genere fotografico, spesso fatto di nascosto ed etichettato come " lato oscuro" della fotografia. Spesso dietro a quello che sembra lo scatto dell'ennesimo corridoio scrostato o un semplice HDR c'è una storia e un insieme d'emozioni più profonde di quanto si possa credere.
In questa discussione si può parlare di emozioni in determinati luoghi, dei luoghi stessi, portare le gallerie o gli scatti fatti e scambiarsi idee a riguardo.
Opinioni rigirando l'ultima galleria :
www.juzaphoto.com/me.php?pg=197803&l=it
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| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 20:47
Dispiace non ricevere nesun tipo di collaborazione, evidentemente questo forum non è adatto a questo genere di fotografia. |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 16:36
Ottima idea Alberto...se dovesse nascere una discussione parteciperei molto volentieri.
Io ritengo che un bravo Urban Explorer dovrebbe fare proprio quello che dici te: raccontare la storia che un luogo ha da raccontare. Io ho avuto qualche approccio con l'Urbex e sono interessato a continuare le sperimetnazioni |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 18:57
Caro Filippo è un piacere ritrovarti qui, trovo che sia un genere appasionate perchè ogni oggetto che pare abbandonato a se stesso, in realtà ha una lunga storia da raccontare quasi sempre. Penso che per rendere il giusto omaggio al luogo che si visiti, sia indispensabile unire gli scatti ad un lavoro scritto e creare così un progetto basato sull'emozioni e sul posto.
Inizia con le cose che più o meno hanno visto tutti per evitare spiacevoli sorprese, naviga su internet in particolar modo : urbexitalia miniera d'informazioni per molti posti  |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 19:28
Come ti dicevo mi piacerebbe fare qualche uscita in compagnia proprio per sicurezza perché le location non mancano |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 1:13
urbex da soli non conviene mai, le implicazioni sono infinite dalla possibilità di trovare tossici o un barboni poco amichevoli, al finire in buchi o banalmente alla possibilità che ti cada della roba in testa e ti debbano portare via in una cassa di legno.
Io urbex lo pratico come sempre nelle mie attività fotografiche a modo mio, ho deciso di tralasciare in parte per mancanza di voglia e soprattutto per mancanza di tempo i luoghi più noti anche se so più o meno tutti dove sono dopo lunghe serate passate tra google earth e siti vari, nella mia città e regione ce ne sono parecchi di luoghi, ma per ovvi motivi è giusto non diffonderne troppo dati e informazioni per evitare che vengano danneggiati come spesso accade.
Per questo motivo l'obiettivo delle mie esplorazioni sono i paesi abbandonati che qui nel nostro entroterra sono praticamente ovunque e che in breve tempo rischieranno di sparire ed essere dimenticati se nessuno li documenta e ne racconta le storie, chiaramente è un urbex decisamente più macchinoso e pesante di quello urbano perchè ti porta spesso a combattere con i rovi o a ore di cammino, ma poi quando sei lì e scopri qualche scrigno di tesori è un emozione unica, personalmente molto più bella del fare l'ennesima foto della chiesa blu o di qualche manicomio o dell'ennesima villa sventrata (cosa peraltro che da ingegnere civile definire pericolosa è poco).
Oltre a ciò poi mi piace in notturna ridare vita ai luoghi con le mie tecniche di lightpainting, è bello mettersi lì e immaginare come ridare vita ad una scena con puri strumenti fotografici e senza artifizi di PS, oppure dato che mi piace talvolta svarionare far partire la cosa per la tangente e immaginare situazioni a metà tra sogno, incubo e realtà.
Qui c'è una parte dei miei lavori
www.juzaphoto.com/me.php?pg=192487&l=it
Altri sono nella categoria urbex-photoart sempre nel mio profilo, purtroppo carico poco di quello che faccio perchè ho poco tempo di elaborare e poi sto ancora molto sperimentando e voglio condividere solo risultati perfetti, tra tutti uno dei miei migliori è secondo me questo.
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1926152 |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 7:15
Caro Matteo benvenuto nella discussione, complimenti per i tuoi grandi lavori. Nella mia zona abbondano fabbriche dismesse e qualche ospedale. Mentre per i paesi c'è ne sono 3 o 4 abbandonati da talmente tanto tempo che sono ormai più solo delle leggende. Cercherò di informarmi a riguardo per riuscire a fare degli scatti. Ho fatto un giro nelle tue gallerie e devo dire che il tuo stile è ottimo e i tuoi lavori accompagnati da un breve testo sono un progetto completo, hai un modo di interpretare i posti simile al mio (fotograficamente no perché io devo ancora fare strada).
Se hai piacere e tempo sarei lieto di sapere i tuoi pareri su qualche scatto nelle mie gallerie, ricambio il favore facendo un giro nelle tue chiaramente.
Sicuramente la cosa principale di questo genere sta nella sicurezza e legalità delle cose che facciamo. Non dico proprio a tutti i posti non per gelosia ma per evitare che poi con la fama vengano rovinati.
P.s ti ho aggiunto tra i miei amici |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 10:17
Dico la mia: l'urbex non è certo il lato oscuro della fotografia. L'urbex è memoria storica, è documentato, è denuncia, è ricordo o persino rimpianto. È spesso malvisto? Certo! Come potrebbe non essere malvisto chi ci ricorda la decadenza economica, sociale, culturale che stiamo vivendo? Ma c'è anche un fraintendimento di fondo: entrare in un luogo abbandonato per fotografarlo non è la stessa cosa che entrarci per occuparlo o vandalizzarlo. Per questo credo che nei prossimi anni sia indispensabile un lavoro di sensibilizzazione verso i privati e verso le amministrazioni. Non penso che per essere urbex la foto deve essere rubata, al contrario credo che un servizio fotografico possa essere non solo concordato ma proprio condiviso coi proprietari degli immobili. Qualcuno all'estero già lo ha capito: guardate ad esempio questa splendida galleria dell'amico Asterix.1970 www.juzaphoto.com/me.php?pg=184688&l=it#iniziopaginagalleria |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 12:22
Sono d'accordo con te Fabio, di fatti solitamente chiedo tutti i permessi per entrare in un determinato luogo. Così una volta all'interno posso concentrarmi solo sullo scatto senza paure di essere visto o denunciato. A molti piace anche l'idea di entrare si nascosto e l'adrenalina che esso comporta. Quando entro in un luogo cerco di portare il massimo del rispetto, specialmente se quel posto ha visto parecchia sofferenza (ospedali, manicomi..). |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 21:59
Sono riuscito solo ora a fare un giro sui vari profili, ottimo il lavoro di tutti si nota una cura nel dettaglio e nel tentativo di raccontare una storia. |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 19:57
Bella osservazione! In effetti raramente un racconto di urbex si esaurisce in uno scatto; molto spesso la storia ha bisogno di essere raccontata con una serie di scatti. Magari ci sarà quello che rappresenta il climax, ma solo con la visione dell'intero portfolio si riesce a respirare l'atmosfera del luogo. |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 20:03
grazie! Si anche secondo me le solite foto di urbex trite e ritrite dei soliti posti con i soliti hdr iper lavorati senza magari nessuna riga di commento o narrazione lasciano il tempo che trovano, se la fotografia non riesce a raccontare qualcosa secondo me è un lavoro fine a se stesso, bisogna sempre riuscire a raccontare qualcosa con le foto. |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 23:59
Eccomi qui...accidenti questo thread mi era sfuggito!
Intanto ringrazio l'amico Fabio per le belle parole nei miei confronti.
Urbex, il mio genere fotografico.
Per me è un racconto, un'emozione, un ricordo.
Una ricerca intimistica, per non dimenticare e per comprendere i valori che possediamo e spesso trascuriamo (scusate la rima non voluta).
È il mio modo di vedere attraverso l'oculare ed il mirino della reflex.
Mi trasmette sempre forti sensazioni e, quando a casa rivedo i miei scatti, mi immedesimo nei contesti fotografati e cerco di focalizzare la mia attenzione sulle persone che hanno vissuto, lavorato e sofferto in questi luoghi.
Questo è urbex per me.
@Alcy, grazie di aver aperto questa discussione!
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| inviato il 10 Marzo 2017 ore 12:56
Eh si scusa Fabio...hai ragione, chiedo venia! |
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