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Il Telescopio Orbitale Spitzer della nasa conferma pianeti abitabili a 40 anni luce da noi


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avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 15:19

Alessandro, ai tempi del lancio dell'Hubble e relativi problemi di "miopia" poi risolti con alcune passeggiate spaziali avevo letto che c'era stato un misunderstanding tra pollici e centimetri in una delle tante ditte appaltatrici del telescopio, ma non ho più trovato conferme. Ne sai qualcosa ?

user14286
avatar
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 15:19

Ho già rinunciato.
In passato qualcuno disse che non si può riempire una coppa già piena. Cool

Nessuno ha il diritto di scardinarti dalla tua ignoranza.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 15:23

@Veleno

"....sono tutte stronzàte... "

Non va bene, ti prego di smetterla, è la seconda volta che usi parolacce: non ci sarà una terza volta.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 15:34

@Paolo Iacopini

"Alessandro, ai tempi del lancio dell'Hubble e relativi problemi di "miopia" poi risolti con alcune passeggiate spaziali .."

Non fu un problema di conversione tra sistema metrico decimale ( tool of the Devil! per molti americani) e pollici, ma semplicemente sbagliarono il raggio di curvatura dello specchio di Hubble, di circa un micron, che è tanto, e le fotocamere davano immagini sfocate.

Non puoi cambiare lo specchio, devi rifare il telescopio, dunque misero "gli occhiali", ossia delle lenti ottiche, sulle fotocamere, anche quelle IR, per correggere l'errore dello specchio.

Ed ha funzionato.

Gli interventi sono stati fatti con un paio di missioni dello Shuttle, la navetta della NASA, ed il pilota della NASA che ha pilotato lo Shuttle per quegli interventi (molto difficili, impegnativi, con il braccio meccanico, la gru, canadese, lunghissimo e complicato, tonnellate di ricambi da sistemare con la gru ed a mano, etc,) è stato Scott Altman, detto "Scooter", ex pilota della US Navy, che fu quello che ha girato a suo tempo le sequenze più impegnative con l' F 14 per il film "Top Gun".

Il mondo, a certi livelli,........ è veramente piccolo!

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 15:37

infatti non avevo trovato più conferma a questa notizia che avevo letto. Sarebbe stata l'occasione giusta per uniformare anche gli Anglosassoni al sistema metrico decimale.....

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 15:41

"...per uniformare anche gli Anglosassoni al sistema metrico decimale....."

Loro cercano di farlo con noi, e Trump............. gli darà due mani, non una!

A parte gli scherzi, gli USA non ci pensano nemmeno a passare al decimale, ed hanno ragione, gli costerebbe delle cifre immense, come del resto a noi: resterà tutto come è adesso.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2017 ore 20:21


avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2017 ore 9:48

Torno per un momento su questa discussione perché stavo leggendo un testo francese sul concetto di infinito in fisica, introdotto circa 2700 anni fa, ed osteggiato, sempre e comunque, dalle religioni ed in secoli passati anche dall'establisment governativo del momento e del luogo.

Fondato nel V secolo avanti Cristo in Grecia, da Leucippo, e poi rinnovata da Democrito circa 200 anni dopo, l'Atomismo era una corrente filosofica e fisica che prevede l'esistenza di particelle indivisibili ed inalterabili che formano la materia, l' "atomo" appunto, elemento primo dell'Universo, che è infinito, e sono gli Atomi a formare il nostro Mondo, quello che oggi chiamiamo Terra.

Uno dei principali sostenitori dell'Atomismo fu Epicuro, sempre circa 300 anni prima della venuta di Cristo.

Ecco un brano di una lettera scritta da Epicuro a Erodoto, circa 2350 anni fa:

" .................
I mondi sono infiniti, quali simili a questo nostro e quali dissimili.

Gli atomi infatti percorrono anche le più grandi lontananze e quegli atomi che sono capaci di formare un mondo non si esauriscono nella formazione di uno solo né di un numero di mondi illimitato, si tratti di mondi simili o dissimili dal nostro.

Così niente si oppone che vi siano infiniti mondi.
.............."

Detta in altre parole, Epicuro, 2350 anni fa, ci aveva preso, ed in pieno!

Sta a noi trovare la maniera di andare a vedere quei Mondi che stanno là fuori, ed è solo questione di tempo, a parer mio personalissimo, nemmeno tanto su scala storica dell'Uomo, 100 o 200 anni non sono nulla.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2017 ore 10:34

grande Democrito, grande Epicuro, grande Eratostene che con uno gnomone (un pezzo di legno) è riuscito a provare che la Terra è rotonda e non solo, ha determinato il diametro con un margine d'errore ridicolo se si pensa che era il 230 a.C.
www.vialattea.net/pagine/astro1/p1Eeratost.html
" ma esiste l'aria? e il vuoto laggiù sarà solo spazio o profondità? " Eeeek!!!
ma a volte una bella camminata a piedi, da Alessandria a Siene che sono solo 846 Km e magari ci schiariamo un po' le idee? MrGreen ;-)

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2017 ore 14:26

Gran bella discussione davvero.
Sul fatto che ci siano altre forme di vita nell'universo è naturalmente e statisticamente molto probabile.
Sul fatto che che in un futuro potremo incontrarle sono molto più scettico per via delle distanze che si interpongono, dovrebbe verificarsi una rivoluzione scientifica straordinaria, del resto solo 100 anni prima di andare sulla luna solo la fantascienza di Jules Verne lo aveva immaginato.
Speriamo!

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2017 ore 15:41

".... dovrebbe verificarsi una rivoluzione scientifica straordinaria..."

Quello che noi, tutti, non teniamo nella giusta considerazione è il TEMPO.

Noi misuriamo gli eventi tecnologici con scala temporanea umana, da poche decine al massimo a qualche centinaio di anni, e questa scala è completamente errata in certi contesti.

In un contesto planetario, dove l'esistenza di pianeti si misura in miliardi di anni e l'esistenza e l'evoluzione di esseri viventi si misura in centinaia di milioni di anni, il nostro metro di misura dello sviluppo della tecnologia nel tempo, su scala umana, decine o centinaia di anni, è completamente errato, ridicolo.

Ci sono esseri viventi oggi sulla Terra che hanno un'età, come specie, di centinaia di milioni di anni, tipo i coccodrilli, le tartarughe, i serpenti o le formiche.

Bisogna cambiare la scala del tempo umana per fare ragionamenti che hanno una probabilità più elevata di essere consoni alla realtà che ci attende.

Noi abbiamo tecnologia degna di questo nome da MENO di 2000 anni, che in termini planetari corrisponde ad un infinitesimo positivo, ma molto prossimo allo zero: quale sarà e che cosa permetterà la tecnologia umana tra 5000 - 10000 anni?

E............... anche 10000 anni sono sempre un infinitesimo molto vicino allo zero su scala temporale di milioni di anni.

Con una Terra che ha 4,5 Miliardi di di anni, ed esopianeti che hanno la stessa età, o più, nulla vieta che potremmo incappare in una civiltà tecnologica che usa la tecnologia da 500000 anni o da 1 Mlione, o diversi milioni di anni: che saranno in grado di combinare con una tecnologia sviluppata ed evoluta in tutti quegli anni per noi incommensurabili?

Non si sa, ma non bisogna precludere assolutamente nulla a priori, nemmeno le fantasie più sfrenate.

Delle rivoluzioni tecnologiche ci sono state in questi 2000 anni, figuriamoci che cosa può accadere alla tecnologia in centinaia di migliaia o milioni di anni.

...e va tenuto ben presente che per quanto concerne le velocità, dal veliero a tre alberi, un veliero veloce con velocità di pochi nodi, all'YF 22, il Raptor, son passati circa 150 anni, idem per il Saturno 5 con la sua velocità di fuga, sui 40000 Kmh, mentre la stazza è passata dalle 60 - 80 alle 3000 tonnellate.

Ad essere ottimisti, non vedo perché non potrebbe benissimo volerci altrettanto, se non di più, per passare dal Raptor ad un trabiccolo che vola tranquillo, ma soprattutto, veloce, tra i pianeti, un paio di secoli.

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2017 ore 15:59

Concordo Alessandro con quanto scrivi, sempre che il genere umano viva abbastanza, ed anche questo, sulle scale temporali ipotizzate da te, non è del tutto scontato.

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2017 ore 16:02

"...sempre che il genere umano viva abbastanza.."

Questo non si sa, un asteroide potrebbe terminare il genere umano entro ben poco tempo, non sappiamo che cosa ci potrebbe cascare addosso nemmeno a tempi brevissimi, tipo 10 - 20 anni.

Un trabiccolo come quello che ha impattato nello Yucatan nel passato remoto, farebbe un reset planetario in un paio di anni, camperebbero solo batteri,virus e gli scarafaggi o le lucertole, come a suo tempo quell'asteroide resettò il pianeta, facendo fuori tutto quello che era grosso ed aveva bisogno di tanto ossigeno e tanto mangime, e dal reset camparono solo i batteri, virus, qualche insetto e dei topolini minuscoli, e.......... noi veniamo da quei topolini, siamo una loro evoluzione.


Mai pensare a cose simili, altrimenti ..ti metti a letto ed aspetti di morire!

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2017 ore 17:14

l'epoca della pioggia d'asteroidi è passata da un pezzo, e l'ultimo importante, seppur grande, è caduto 65 milioni di anni fa, e se succedesse oggi, il genere umano prenderemme una mazzata ma non si estinguerebbe.
Certo che cause d'estinzione del nostro genere non ne mancano all'orizzonte, ma spesso si va su scenari apocalittici poco credibili.
Per il surriscanldamento globale, diciamo che siamo anche fortunati, poichè quest'era d'industrializzazione primitiva è sorta all'inizio di un periodo glaciale che contrasterà il surriscaldamento nei prossimi millenni.

Sono un po' scettico sulle possibilità di mezzi tecnici che possano ravvicinare la velocità della luce, e la distanza sembra quasi messa lì apposta per impedire che civiltà troppo primitive possano scorazzare per l'universo.

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2017 ore 21:04

Gli asteroidi sono sempre un pericolo, così come le comete e non solo: volendo proprio guardare il lato apocalittico di ogni cosa anche il Sole ha tutte le capacità di spazzare via la vita dalla Terra, non dimentichiamoci poi che la Luna si sta allontanando lentamente e non sappiamo quello che potrebbe causare. Ovviamente sono solo ipotesi.
Avvicinare la velocità della luce è quasi impossibile anche per un fatto di fisica, all'aumentare della velocità aumenta l'energia necessaria e di conseguenza aumenta la massa in modo tale da non permettere a niente di raggiungere o superare la velocità della luce.

La cosa che probabilmente dobbiamo smettere di pensare è quella di concentrare le missioni spaziali nell'arco di una singola vita umana, se vogliamo veramente viaggiare nello spazio allora la tecnologia si arriverà ad averla, ma bisognerà convincersi che chi partirà non farà mai più ritorno e dovrà creare una "colonia" spaziale. Sembra una stupidata ma secondo me sarà la cosa più difficile da affrontare.

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