| inviato il 16 Febbraio 2017 ore 17:30
Mentre cercavo informazioni sulla stampa di file digitali (a cui ho fatto ricorso in maniera sporadica e occasionale), mi sono chiesta che fine facciano i file che si inviano ai laboratori di stampa una volta che le foto sono state trasposte su carta.
Se ci pensiamo, i laboratori che offrono servizio di stampa online, ma anche diversi negozi fisici, trattengono una mole enorme di immagini di ogni tipo. Eppure non ho trovato nei vari siti, tra le FAQ o all'interno dell'esplicitazione del servizio, alcunché che rassicuri l'utente sulla distruzione di quei file dopo la stampa.
Non penso solo al caso in cui una foto valida possa essere utilizzata senza l'autorizzazione e la conoscenza di chi l'ha scattata, ma anche e soprattutto alle immagini contenute in quei file, che raccontano storie, che sono immagini di bambini, di relazioni sentimentali, di vita privata; ed un conto è sapere che l'operatore stamperà la foto e poi cestinerà l'immagine, verosimilmente anche dalla propria memoria. Un conto è sapere che quell'immagine, magari l'immagine di un bambino, o di una bella ragazza, può prestarsi involontariamente ad altri scopi non richiesti.
Capisco che nell'era di fb e dell'apparire magari queste riflessioni possano sembrare oziose, ma vorrei capire se c'è qualche tutela al riguardo. |
| inviato il 16 Febbraio 2017 ore 19:12
Da un punto di vista di "uso pubblico" di immagini chiaramente scattate per ritrarre persone, la tutela c'è per Legge, nel senso che senza una liberatoria firmata dal soggetto ritratto (o da chi ne detiene la tutela legale, se si tratta di minori) queste immagini non possono essere diffuse; quanto ad un loro eventuale utilizzo "privato", credo che siamo come sempre nelle mani dell'onestà del negoziante di turno. |
| inviato il 16 Febbraio 2017 ore 19:35
Nel mondo della stampa fotografica non ho mai sentito di questioni a riguardo, però invece un mio amico si è trovato in mezzo ad una situazione del genere su un altro tipo di immagini.
Dopo essersi fatto fare delle grafiche da applicare sulla moto da un ragazzo che lo fa per hobby, ha mandato i file ad una ditta per farle realizzare. E fin qui tutto ok. Dopo qualche mese il disegnatore gli scrive alquanto alterato perchè aveva trovato in vendita il suo lavoro, il sito che le aveva realizzate le aveva messe in vendita pubblica nonostante fossero interamente ricoperte del soprannome del mio amico.
Come già scritto si è nelle mani del negoziante. |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 0:07
A me è capitato di trovare una mia foto esposta nella vetrina del negozio dove andavo a stampare agli albori del digitale (era l'unico in tutta la provincia a stampare in proprio). Ovviamente gliel'ho fatta eliminare e da allora non gli ho mai più portato nulla. Da quanto so, al loro posto ora c'è un ristorante self service. |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 1:02
io a un service di stampa, che aveva vinto una gara d'appalto per stampare 42 foto di paesaggi e natura 70cmx200cm,gli ho scritto "distruggere i file dopo l'uso". |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 1:25
“ io a un service di stampa, che aveva vinto una gara d'appalto per stampare 42 foto di paesaggi e natura 70cmx200cm,gli ho scritto "distruggere i file dopo l'uso". „
Ti hanno mandato la prova della "distruzione" con l'addetto che lancia per terra l'hard disk? |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 6:37
Fatta salva la liberatoria prevista per legge e ricordata da @Daniele Ferrari, mi giunge comunque strano che i laboratori non rassicurino al riguardo o che molti clienti non si pongano la questione.
Se ci pensate, per ogni servizio di cui usufruiamo accettiamo liberatorie su liberatorie, incluse quelle relative al trattamento dei dati personali.
E perché mai chi stampa non dovrebbe impegnarsi a rispettare le nostre immagini e distruggerle dopo l'utilizzo? Trattengono i nomi, i recapiti, le nostre preferenze, ma trattengono anche le nostre immagini.
Capisco bene, come fa notare @Fabiopol, che la prova provata non la si avrà mai, ma un impegno formale è sempre meglio di un tacito glissare su una questione che dovrebbe rimettersi al buon senso e al rispetto e quindi finisce per rimettersi all'onestà di chi lavora allo sviluppo delle foto.
*****Edit*****
Ho fatto una breve ricerca sull'argomento. Probabilmente ho utilizzato le chiavi sbagliate, ma i risultati sono scarsi. Qui una delle poche testimonianze in lingua italiana, di dubbia affidabilità anche se razionalmente non assurda:
it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20130123190055AACSZ9Z
Poi qualcosa in lingua inglese: un tutorial su come utilizzare il servizio di stampa online:
www.steves-digicams.com/knowledge-center/how-tos/photo-software/how-do
Notare il brano che riporto:
“ Most companies delete their copies of your file after printing, but it is a good idea to request their policy in such matters if that is a concern. „
Mah... sempre più perplessa! 
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| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 8:39
Diciamo che la questione "on line", se non altro, è un'arma a doppio taglio, perché un eventuale uso improprio di quelle immagini da parte dello stampatore, una volta sgamato, verrebbe anch'esso stigmatizzato in rete con conseguente calo di clienti per il service. Se non altro è un deterrente, come ci ricorda anche Fabiopol con la storia del ristorante self-service al posto del service di stampa 
Anche la Legge sull'editoria dovrebbe aiutare in questo perché, pur distinguendo tra diritti d'autore e diritti dell'editore (che, in mancanza di accordi scritti di senso contrario, diventa proprietario dei diritti di riproduzione delle immagini), non credo proprio che consenta di equiparare un semplice stampatore (esecutore materiale della versione stampata) ad un editore (figura ben più complessa) che, in quel caso, rimane pur sempre il soggetto che gli ha inviato i file (cioè in genere l'autore delle immagini). Comunque, conoscendo i problemi di applicabilità delle Leggi italiane non mi stupirei nemmeno se qualcuno inventasse un cavillo per aggirarle. |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 9:43
I grossi service online mi pare trattengano quasi tutti i file per un po', per permetterti la ristampa al volo (e lo fanno solo per quello, visto che lo spazio costa).
Per ulteriori considerazioni sulla privacy etc. consiglio la visione di One Hour Photo, film di qualche anno fa con Robin Williams :-) |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 10:07
A sto punto meglio comprarsi una stampante decente e stampare in casa. |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 10:12
In alternativa si potrebbero filigranare le foto. |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 10:20
Personalmente non credo che un servizio di stampa serio al quale interessi monetizzare e diffondere il proprio servizio possa permettersi un utilizzo fraudolento di immagini con il rischio del penale o di vedersi screditato; nonchè trattenere quantità enormi di file stivati sui propri server che alla fine si farà fatica nella gestione. Almeno per la filosofia aziendale si dovrebbe stare tranquilli.
Diversa cosa è l'onestà degli operatori ed addetti che vanno ad interagire con i sistemi, che potrebbero sottrarre file e farne un uso poco lecito. Tuttavia anche lo storage sui sistemi personali non garantisce la sicurezza e non lo è già dal momento in cui una qualsiasi ws accede alla rete. |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 12:33
Bisogna basarsi sulla fiducia. Io le stampe dei clienti le conservo su un PC ed un backup a cui accedo solo io e una mia collega. Le foto preferisco conservarle perché i clienti potrebbero aver necessità di ristampe e siccome apportiamo piccole correzioni per ottimizzare la stampa, note sulla carta, formato ecc... preferiamo tenere tutto.
Ad oggi nessun cliente mi ha mai chiesto di distruggere le foto, ma se dovesse succedere non avrei nessun problema. |
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