user25280 | inviato il 22 Febbraio 2017 ore 20:38
“ Inoltre anche la ricerca e gli incontri con i "candidati clienti" giusti è impegnativa. „
Molto impegnativa, quello che molti, anzi i più, non realizzano, é che la sole foto, contano poco.
Io all'inizio ho perso molti possibili clienti, avevo la qualità (con il tempo ho anche migliorato, ci mancherebbe), ma non sapevo per nulla parlare nella "lingua" di una clientela di un certo tipo.
Quando ho imparato, allora le cose hanno iniziato a cambiare.
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| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 20:50
chi inizia, spesso non sa fare i preventivi e sottovaluta drammaticamente i costi.
Pero' quelli non preoccupano nessuno.. in genere , dopo due o tre lavori in perdita o con guadagni risicati alzano il prezzo e si allineano.
Si parla tanto degli hobbisti e ci si dimentica facilmente della grande industria.
quella che ha la capacita' e la forza di pilotare e deviare il mercato. Quella e' la vera responsabile della morte di molti professionisti. Amazon, uber, couchsurfing, flixbus etc... accopperanno il mercato nei prossimi dieci anni. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 21:13
“ ...accopperanno il mercato nei prossimi dieci anni. „
Appunto. E allora?
Dai torniamo ad accendere ancora il fuoco sfregando i legnetti!
Non badiamo al fatto che in tutto il mondo, i taxi li guidano i pachistani, gli indiani e le altre fasce sociali più basse.
Dimentichiamoci che tra poco, anche quelli saranno disoccupati perchè le auto "di linea" saranno senza autista.
Consideriamo pazzo chi già vede un futuro dove il fotografo se ne sta a casa e pilota 100 fotocamere tenute da pachistani o addirittura sospese in aria. Un fotografo potrà fare le foto nelle ville di lusso, in Papuasia, o aiutare una modella a farsi le foto da sola...in remoto, come già stanno pensando di farlo con i chirurghi. Solo che nella sanità avanzano più lenti, perchè la casta dei medici è più forte di quella dei fotografi.
Ma sì dai...proteggiamo l'orticello.
Troppa fatica a cambiare il mondo. Che lo facciano quei co..glioni dei nostri figli o nipoti. Meglio morire ricchi e con la bara piena di roba.
Questa non è politica, è l'evoluzione. Non si ferma neanche con le rivoluzioni. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 21:18
Il problema non è mai il nuovo che avanza e soppianta il vecchio, ma piuttosto la mancata conversione e riqualificazione dei vecchi prodotti e dei vecchi processi.
Se l'economia viene semplicemente potata, muore o ricresce con tempi lunghi.
Se viene invece trasformata, si potenzia. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 21:52
motofoto.. 35 anni lavorando con l'elettronica avanzata... son partito a progettare con le valvole termoioniche ed ora siamo agli asic ed oltre...
NON puoi tacciarmi di voler riaccendere il fuoco con i legnetti.
L'evoluzione l'ho vista da dentro. Ho partecipato.
Nell'84, quando al salone di torino facevano girare un pdp8 che diceva 4 parole in croce.. noi avevamo progettato e costruito il prototipo funzionante di un computer che lavorava in sintesi vocale completa.
Non e' questione di proteggere l'orticello.
il concetto di base e' che si stanno aprendo possibilita' enormi.. siamo oltre l'incredibile.
Strutture come la rete che cabla il pianeta sono superiori di decine di ordini di grandezza alle più grandi opere umane.
Le piramidi, la muraglia cinese.. e l'arte.. si anche l'arte scompaiono di fronte alla complessita' e alla bellezza di queste strutture cosi fragili e nello stesso tempo cosi resistenti.
L'arte e' gia' stata cambiata, travolta. Son cambiati i media, gli strumenti, le codifiche, i messaggi, i contenuti... e tre quarti del mondo non e' piu in grado di leggere i segni. La percentuale di analfabeti funzionali e' in aumento vertiginoso.
Non sono sicuro che la sensibilita' del fotografo sia indispensabile. I nuovi algoritmi hanno gia soppiantato la sensibilita' del campione di turno...in quasi ogni sport. La lungimiranza di un uomo, la sua logica, la strategia e la tattica oramai sono parte di un algoritmo. Il risultato? il campione del mondo di scacchi e' un computer.
Se il segreto della bellezza e' nascosto nelle proporzioni e nei rapporti... beh ... |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 21:55
Caneca, prova a pensare di disegnare ... a me sono venuti a cercarmi a casa dei perfetti sconosciuti perchè avevano visto dei disegni di scarto che avevo dato a mia madre da regalare alle sue amiche, e questi, che li avevano visti, volevano dei lavori fatti apposta, fatti come li volevano loro, e ovviamente, gratis ... "perchè tanto io a farli mi diverto".
In questi casi il "no" non basta, serve il "vaffa". |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 21:59
Certo, quella è un'altra macchia endemica: "gli piace farlo, quindi facciamoglielo fare a'ggratis"
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| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 22:41
“ NON puoi tacciarmi di voler riaccendere il fuoco con i legnetti. „
Figurati! Non taccio nessuno di qualcosa. Semplicemente constato. Quello che vorrei fare passare è che solo l'osservazione fredda dei fatti e delle tendenze può servire per cercare soluzioni globali. Se le soluzioni sono "per gruppi ristretti e fanc..o gli altri", NON sono soluzioni. Generano squilibri che prima o poi si riequilibrano con la stessa moneta.
@Caneca
Concordo totalmente nella "trasformazione", ma per trasformare qualcosa in modo controllato, bisogna avere una idea di dove si vuole andare e il perchè (oltre che il consenso). Lasciando andare le cose da sole, come vedo accadere, non c'è dubbio che la trasformazione ci sarà, ma nel modo e con la destinazione che l'evoluzione sceglie. Poi non ci si può lamentare qualcuno ci lascia le penne...specie quelli che negavano l'ineluttabilità del cambiamento.
Anche il "gli piace farla, facciamogliela fare gratis"...non è che lo si combatte con i vaffa. E' nella natura dell'uomo. Mozart è morto povero.
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| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 22:42
ma infatti come gia detto MAI far vedere che ti piace quellomche fai, io son falegname e a casa dei clienti rispondo a monosillabi e rofiuto pure il bicchier d'acqua o lo sconto diventa obbligato. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 22:43
Lo avevo già detto pure io facendo notare che tutte le foto nei profili dei pro qui su Juzaforum sono con facce incazzate |
user25280 | inviato il 22 Febbraio 2017 ore 22:48
Prima di diventare pro della fotografia avevo un'azienda in società con mio padre, siamo stati i primi nella regione(inteso come azienda artigianale con meno di 15 dipendenti) ad avere un ufficio progettazione con cad 3D, io progettavo e mio padre mi dava gli input basati sulla sua esperienza decennale di altissimo livello (perché aveva due p@lle grandi come il duomo di Milano).
Lavoravamo conto terzi per varie aziende, tra cui una multinazionale, di quelle che innovano.
Allo stesso tempo, progettavamo e creavamo macchine per industria alimentare che sul mercato non esistevano, su necessità del cliente o su nostro progetto, ma tutte molto innovative e con brevetti.
Poco prima di arrivare a presentare la macchina che ci avrebbe potuto far fare il salto di livello, la multinazionale (di quelle che innovano alla Amazon e alla Uber ad es.), dopo aver chiesto ampliamenti e modernizzazioni ai fornitori, improvvisamente annulla tutti gli ordini annuali in essere e trasferisce la produzione tra Cina, Marocco e un'altro paese che non ricordo.
Controllava indirettamente le banche con cui lavoravamo noi e molti altri artigiani come noi, le banche stesse erano già informate dell'accaduto e per non rischiare di perdere fidi e soldi di finanziamenti a valanga le banche stesse chiedono rientro entro 24 ore.
La famiglia proprietaria di questa (e molte altri multinazionali, banche, giornali, ecc) é un vero impero finanziario e sono dei mondialisti/globalisti tra i più accaniti.
Risultato, grazie alle multinazionali che innovano, che fanno progresso e che mondializzano, noi e molti altri ci siamo trovato senza più nulla.
A dover ripartire dal nulla, rischiando anche di finire sotto un ponte.
Morale della favola, non prendo lezioni di morale da nessuno, ne su quello che é l'innovazione, ne su quello che é la modernizzazione, meno ancora su quello che é la follia odierna della mondializzazione dove il Pakistano deve andare a Londra per lavorare e fare il lavoro di un Londinese che é costretto ad andare in India a fare il lavoro di un Indiano che viene a morire affogato in mediterraneo per tentare una vita migliore.
Sono tutte immense c@zzate queste, il finto progresso odierno ha portato solo guerre, distruzione ambientale, devastazione culturale, annichilamento delle culture e dei popoli.
Mi venite a parlare di Amazon, una multinazionale che fa lavorare i dipendenti a ritmi che nemmeno sulle navi che trasportavano gli schiavi erano ammessi, che paga le tasse in paradisi fiscali e che chiede ai governi di aumentare l'afflusso di migranti da paesi che vengono devastati da guerre create apposta, perché in questo modo si trovano manodopera da pagare un calcio in culo e una palla di riso ( e Amazon é solo uno dei tanti nomi che si possono dire, l'ho presa ad esempio).
E questa la modernità che si ambisce?????
Non venitemi a dire che questo é il mondo che avanza, perché ogni volta che comprate da queste aziende, siete loro complici diretti e lo fate sapendo benissimo tutto questo, ma lo fate per il vostro breve e immediato tornaconto personale, per appagare la brama di equipaggiamento fotografico per fare i photographer sui forum, ma nel lungo termine, pagherete a carissimo prezzo tutto questo.
Quindi, BASTA, dateci un taglio con queste baggianate, io non ho nulla da imparare da nessuno di voi su questi argomenti, siete solo una massa di puri incoscienti e ipocriti che credono di sapere come gira il mondo e siete solo abbagliati dagli specchietti per le allodole. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 23:42
“ E questa la modernità che si ambisce????? „
No, non è questa, ma tu sei così incazzato per la tua storia, che non vedi, non leggi, non capisci altro che quello che vuoi vedere, leggere e capire.
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| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 23:48
personalmente non ho comprato neppure uno spillo da amazon...
ma non posso non essere realista e nascondermi il fatto che fermare movimenti simili e' come voler cercare di fermare la marea.
Puoi solo navigare e cercare di sfruttare le correnti, se sai leggerle e prevederle. |
| inviato il 23 Febbraio 2017 ore 7:30
Se la mettiamo sul piano della complicità siamo finiti:
qualsiasi cosa facciamo, quotidianamente, miete vittime da qualche altra parte nel mondo o provoca disastri ambientali.
Mentre pigiamo i tasti di un computer o strofiniamo i polpastrelli sui telefoni e sui tablets, la guerra per il coltan fa nuovi morti e nuove devastazioni territoriali.
Nel nostro piccolo, ciò che possiamo limitarci a fare, banalmente parlando, è sopravvivere, esattamente come qualche milionata d'anni fa, tra cacciatori e raccoglitori, dove si uccideva animali per la loro carne da mangiare e la loro pelliccia per proteggersi. Oggi è la stessa cosa, trasposta in avanti di millenni, dove l'evoluzione ci ha portati ad una libertà tale, che ci siamo dovuti inventare un sistema di prigionia (denaro/potere) che governi tutti quanti, alla stregua della morte e della fame di una preistoria fa.
Io personalmente misuro attentamente i miei acquisti, e se compro qualcosa su Amazon non è per sete di consumismo compulsivo, ma per semplice bisogno di risparmio.
Magari, ci sono quelli che bandiscono la globalizzazione, facendone una questione morale, e poi in città, guidano le loro auto a 70-90Km/h, o non fanno la raccolta differenziata, o vogliono alzare i muri contro i flussi migratori. |
| inviato il 23 Febbraio 2017 ore 7:59
Sono d'accordo Caneca,
Aggiungerei che storicamente i confini ed i muri moderni sono il risultato di migliaia di guerre sanguinose, combattute negli anni, per ottenerli e difendere una sorta di equilibrio.
Non si puo' dimenticare che il voler abbattere un muro genera quasi sempre, come conseguenza immediata, una guerra.
E, come dicono gli africani: quando due elefanti litigano,l'unica a farne le spese e' l'erba.
Per Steve, mi spiace per la tua storia. Ma, credo che chiunque di noi sia stato colpito da disavventure simili.
Nessuno di noi ,in un modo o nell'altro, ne e' esente. C'e' chi negli anni 80 aveva sei dipendenti che montavano elettronica ed e' stato travolto da doppiolavoristi cantinari prima e cinesi poi. O chi un buon cantiere di barche da diporto, portato al fallimento dalle politiche scellerate dei primi anni 90 e da un fisco demagogico e cieco...o semplicemente tutti gli operai/impiegati licenziati dalla delocalizzazione..... giu fino agli esodati della Fornero.
Insomma, conviene rendersi conto che nulla e' per sempre e non investirci troppo su. In un mondo in guerra le speculazioni si trasformano spesso in rovine e drammi personali. |
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