| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 8:25
Ciao io credo che ci siano persone che quando si avvicinano alla fotografia, tentino di fare pratica "Aggratis...", e li giustifico. Poi ci sono quelli che preferiscono la famosa visibilità sui social, illudendosi che qualcuno un giorno busserà alla loro porta con un contratto planetario, ecc... e infine ci sono i peggio: gli "Aggratis" che danneggiano il professionismo, ma ormai questa è vecchia storia... conosciuta e risaputa...
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| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 9:26
“ Chi regala foto toglie comunque una fetta della torta dal piatto: la fetta peggiore, certo, la fetta di coloro che comunque avrebbero cercato il professionista più economico, tirato sul prezzo fino all'inverosimile (e magari si sarebbero beccati dei vaffa) e che invece, trovando tutto gratis, si accontentano di quello che riescono ad ottenere appunto gratis. „
vero
“ Detto ciò ognuno ha il diritto di fotografare chi e cosa vuole senza troppe paranoie, se un professionista ha paura di perdere clientela per dei fotografi della domenica probabilmente ha sbagliato mestiere ... „
Beh, se i fotografi della domenica possono permettersi di farsi pagare 50 euro o gratis, senza pagarci le tasse, senza avere costi di affitto, ammortamento, spese, credo che si possa tirare in ballo il termine "concorrenza sleale".
Ma non sono sicuro.
“ Come insegnano decenni di ricerca psicologica ci vuole competenza per riconoscere l'incompetenza.... Se non hai un briciolo di cultura visiva (molti solo per il fatto di possedere un paio di occhi "funzionanti" pensano di poter giudicare quello che vedono) non ti rendi nemmeno conto pienamente della differenza qualitativa tra fotografi „ |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 9:31
Mettiamo che tu sia un geometra.
Hai da pagare l'affitto dello studio, la cassa del collegio, il teodolite, benzina, il materiale da ufficio, pc, licenze, corsi, stare dietro ai clienti, ecc.
Arriva un tipo che dice: Ho l'hobby di fare il geometra. (E già qua capiamo che suona male, cazz.o vuol dire?!?)
Dice: io la pratica di frazionamento te la faccio gratis, mica 200 euro, perchè "mi ci diverto" .
A te, che fai il geometra, ti rode un po il culo? Eh, sì. |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 14:27
bah.. alla fine, se fai il geometra, te ne freghi abbastanza del tapino che fa il geometra per hobby. Ti toglie solo un rompiballe dalle tasche. Diverso e' se il geometra che lo fa per "hobby" e' invece un geometra "pensionato" che arrotonda. Li in effetti e' concorrenza sleale... pero' io ricordo che oltre 30 anni fa sentivo gia amici neofotografi lamentarsi per gli stessi motivi.
Non e' cambiato nulla.. c'e' chi fa il contadino per hobby, chi il meccanico, chi l'idraulico.... non ho ancora mai sentito nessuno pero' che faccia il direttore generale dell'ikea per hobby. Nessuno neppure che faccia il campione di calcio a gratis anche se ci sono milioni di persone che giocano a calcio per hobby :) |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 15:04
Dalla gente "normale", la fotografia amatoriale è sempre stata stereotipava come "perditempo", a tempo perso ecc... e non c'è niente da fare. Fare foto agli amici, su loro richiesta, significa rischiare "e i negativi quando me li dai?", oppure te li "sequestrano", con conseguente imbarazzo. A me è successo diverse volte di perdere negativi importanti di cui una ad un ballo delle debuttanti a Milano. La madre della ragazza (straordinariamente bella), entrambe amiche di famiglia, non volle più restituirmi i negativi, poiché temeva che li avrei usati per altro. E le foto erano pure gratis. La ragazza era per me come una figlia e non me ne preoccupai troppo, ma quando tornano i ricordi che mi fanno arrabbiare, questo è uno di quelli.
Secondo me il fotoamatore deve avere qualche pelo sullo stomaco, soprattutto per non passare per quello a cui si può chiedere tutto... Se invece è professionista, deve sempre chiarire i suoi costi.
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| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 17:53
Già, ricordo una ex amica che si è fatta fotografare in analogico, poi non mi voleva più restituire le foto.
Risultato: foto e negativi tagliati a pezzettini davanti ai suoi occhi, mai più scambiata una parola con 'sta str.. |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 18:23
come diceva Picasso: "qualcuno trasforma un punto giallo nel sole. Qualcun altro trasforma il sole in un punto giallo".
La differenza di capacita' (e di quotazione) sta tutta li.... |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 18:23
Prima di tutto se lo si fa gratis come fa ad essere concorrenza sleale ? sul gratis non si pagano le tasse.
Io sono davvero convinto che molta gente si fa troppe paranoie.
Nessuno detiene l'esclusività sul fare le foto.
Sono un manager in una multinazionale e non mi interessa fare soldi con la fotografia che ho sempre vissuto come un bellissimo hobby, posso fare le foto o è un esclusiva di pochi ? Io nel mio lavoro incontro fenomeni tutti giorni, gente che dice di fare o di saper fare, poi stringi stringi sono tutti solo dei bla bla bla, io nel mio lavoro non temo questa gente.
Chi si reputa un professionista nel proprio settore cosa teme ?
Ripeto, sono davvero convinto che chi ha deciso di intraprendere la carriera da fotografo sia conscio della concorrenza e dei rischi, tuttavia non comprendo assolutamente queste paure.
Un cliente che vuole un servizio di alto livello pagherà, chi non lo vuole non pagherà lo stesso.
Chi vuole spendere poco o niente probabilmente non gli interessa nemmeno di avere delle fotografie.
Questo discorso vale in tutti i settori.
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| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 19:48
complimenti, non aggiungo altro.
anzi si, buon lavoro |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 20:14
@ViktorBe:
Cerco di spiegare un po' com'è la situazione (romanzerò un po').
Immagina che la tua multinazionale all'improvviso si trovi una schiera di persone che erogano il servizio che voi vi fare pagare a gratis.
La prima cosa che succederà sarà il taglio dei benefit, poi inizierai a fare le trasferte, anche quelle intercontinentali in economy, poi invece che darti un'auto premium made in germany, ti daranno una coreana del cavolo. La qualità della tua vita scenderà, e probabilmente non lavorerai più sereno come prima.
Supponi di non poterti licenziare e passare a fare altro perché hai investito i tuoi risparmi in azioni della tua amata società, che ovviamente vista la concorrenza degli appassionati, saranno svalutati in maniera incredibile. Il tuo concorrente non sarà più il manager, ma l'appassionato che avrà un decimo della tua formazione, e una fonte di reddito sicura, magari è un fotografo di successo.
Ma questo è solo l'inizio. Tua moglie, abituata al tuo tenore di vita ti lascerà per il fotografo che per hobby ti sta mandando in frantumi la vita. La tua amata società avrà problemi di liquidità, taglierà anche gli stipendi, e tu non riuscirai più a pagare il mutuo e finirai solo, in affitto in una casa da 4 soldi.
Ma non è ancora finita. Nessuno assumerebbe un manager di quella società e tu sarai ancora li a suonare come l'orchestrina del titanic con l'acqua alle ginocchia. La tua carriera sarà rovinata. Nel mentre altre multinazionali avranno il tuo stesso problema e ti ritroverai a competere con ragazzi non istruiti per un posto come lava cessi, lo stipendio sarà poco e andrai a mangiare alla caritas perché di quel poco che guadagni una parte andrà per pagare gli alimenti a tua moglie, che nel mentre se la sta spassando con il fotografo.
Ovviamente ho esagerato, ma situazioni del genere sono successe a molti fotografi.
Un conto è uscire dal mercato perché si sono fatti errori professionali, un conto è uscirne perché il tuo concorrente è una persona che compete su un altro livello, non ha da pensare ai soldi perché guadagna da un altra parte.
Detto ciò, per il genere che faccio io, la concorrenza praticamente è assente, posso anche fregarmene, e gli stessi giornali che cercano i fotoamatori a pochi soldi i miei scatti li pagano il giusto.
Non ho bisogno di visibilità e non cado nel tranello.
Mi spiace per molti colleghi seri e rispettabili, oltre che bravi che si sono visti la vita distrutta da persone che Cipolla collocherebbe nella categoria "Disgraziati", Dannosi per la società e per se stessi.
Per approfondire: www.giovis.com/cipolla.htm
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| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 20:19
secondo me..Steve..e Fabio sbagliate.
Comprendo il tuo punto di vista ,ma non lo accetto. E' profondamente sbagliato.
E non e' neppure questione di prostituirsi.... se un hobbista puo' regalare il suo tempo/lavoro. A te ,professionista, non dovrebbe toccare nemmeno.
Altrimenti significa che tu stai cercando di vendere qualcosa che in giro si trova gratis. SEI OBSOLETO.
Irrimediabilmente.. e lo dico senza nessuna vena polemica. Come una semplice constatazione.
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| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 20:26
ora perdonatemi la lezioncina noiosa...
Il commercio ed il lavoro si basano su asimmetrie di mercato. Si lavora e si guadagna quando c'e' una penuria di una qualsiasi cosa, servizio,lavoro, o prodotto.
Al polo nord nessuno metterebbe in piedi una rivendita di ghiaccio.. e nel deserto nessuno venderebbe sabbia.
Il mondo cambia velocemente fior di fotografi sono falliti sul passaggio pellicola/digitale... e fior di fotografi sono nati.
Societa' come la Nokia son fallite perché uno "×" come il signor Google ha messo on line un servizio gratuito chiamato Google maps..
Il mondo cabia e chi rifiuta di adeguarsi e' obsoleto e muore. |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 20:28
Come ho già scritto prima, la cosa non mi tocca personalmente
Sabato sera avevamo amici a cena, mica gli abbiamo fatto pagare il conto alla fine della serata.
Se domani mi chiama lo stesso amico che è venuto a cena e mi chiede di cucinare per la festa aziendale che fa tutti gli anni per i sui dipendenti, la mia risposta è no, sia a gratis, sia per soldi perché non sono un cuoco e non ho un catering.
Seguendo il tuo ragionamento i ristoranti sono ladri e obsoleti, qualcuno che ti offre un piatto a scrocco lo si può sempre trovare, idem per gli alberghi, ci si può arrangiare facendosi ospitare, idem i Taxi, un passaggio lo si trova, basta alzare il pollice.
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| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 20:33
Salt, quello che non capisci è che google non l'ha fatto perché non sapeva cosa fare, netflix non ha fatto saltare blockbuster per "gioco", ma perché il suo modello di business era diverso e migliore.
Quello che tu stai invece osannando è la pirateria istituzionalizzata. tollerabile (entro certi limiti) per uno privato, sempre e giustamente combattuta per uso professionale.
Il tuo mondo è quello in cui le Radio trasmettono scaricando da Torrent e non pagano la SIAE. |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 20:36
Grazie Fabio per la tua risposta.
Personalmente ho deciso di non commentare più, soprattutto quando il livello decade in intimidazioni di basso rango.
bye |
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