| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 19:41
Ma, e qua sono curioso questo problema affligge anche lenti fisse con messa a fuoco interna? |
user78019 | inviato il 20 Febbraio 2017 ore 19:50
Sì. E anche senza IF. |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 19:55
Cavolo, la notizia mi ha lasciato un (bel pò) sorpreso! Farò attenzione anche a tale dettaglio..non pensavo potesse arrivare ad essere così rilevante! |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 21:07
R =F/(F-D) Deriva dalla formula dei punti coniugati 1/D+1/D'=1/F È una approssimazione, per questo chiedevo l'origine dell'altra |
user78019 | inviato il 20 Febbraio 2017 ore 22:06
Dal sito di Pierre Toscani risulta (giustamente) 1/p + 1/p' = 1/F e R = (p'-F)/F, dove p' è la distanza tra sensore e piano principale immagine (che è cosa MOLTO diversa dalla distanza di maf). Inoltre, p è la distanza tra piano principale soggetto e soggetto. La distanza di messa a fuoco (che ho chiamato D) è p+p'+InD (con InD distanza tra i due piani principali). Non è che stai facendo confusione? Guardare le Figure 22 e 23 qui: www.pierretoscani.com/focale.html P.S.: fare attenzione al segno dell'ingrandimento, che lui indica con g (il cui segno, nella costruzione geometrica, può essere sia + sia -) P.S.2: non c'è bisogno di fare nessuna approssimazione. |
user78019 | inviato il 20 Febbraio 2017 ore 22:35
“ Cavolo, la notizia mi ha lasciato un (bel pò) sorpreso! „ In casa Nikon la storia comincia col 24/2.8 e la nascita del sistema CRC: imaging.nikon.com/lineup/lens/glossary.htm#crc www.nikkor.com/story/0014/ Più che di IF, si tratta di lenti flottanti (tutti gli IF sono a lenti flottanti, ma non tutti gli obiettivi a lenti flottanti sono IF). |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 22:50
“ Dal sito di Pierre Toscani risulta (giustamente) 1/p + 1/p' = 1/F e R = (p'-F)/F, dove p' è la distanza tra sensore e piano principale immagine (che è cosa MOLTO diversa dalla distanza di maf). Inoltre, p è la distanza tra piano principale soggetto e soggetto. La distanza di messa a fuoco (che ho chiamato D) è p+p'+InD (con InD distanza tra i due piani principali). Non è che stai facendo confusione? Guardare le Figure 22 e 23 qui: www.pierretoscani.com/focale.html P.S.: fare attenzione al segno dell'ingrandimento, che lui indica con g (il cui segno, nella costruzione geometrica, può essere sia + sia -) P.S.2: non c'è bisogno di fare nessuna approssimazione. „ Guarda che è la stessa formula che ho scritto io. Tu hai risolto rispetto a p', io rispetto a p Ora, la formula dei punti coniugati è relativa ad una singola lente, ed in questo caso, per mettere a fuoco dovresti cambiare il tiraggio, cosa che non è possibile. Considerare InD pari a 0 dovrebbere essere equivalente ad approssimare a singola lente. Al di là del segno, che ho invertito per avere un valore positivo, sul sito viene riportato p=f'(1/g-1), la stessa formula mia. Dal sito però mi sembra di capire che la messa a fuoco venga modellizzata come una modulazione della focale, una esplicitazione del focus breath. Credo che quella formula salti fuori calcolando la focale modulata f', con F intesa come quella all'infinito |
user78019 | inviato il 20 Febbraio 2017 ore 22:55
“ Tu hai risolto rispetto a p', io rispetto a p „ Né p né p' sono la distanza di messa a fuoco (D). p e p' possono essere uguali, o uno maggiore dell'altro. Per una lente sottile, R = p'/p. In genere R è minore di 1 e quindi p > p'. |
| inviato il 21 Febbraio 2017 ore 7:42
Boh, credo che per arrivare a quella forma serva almeno una modellizzazione a due lenti |
user78019 | inviato il 21 Febbraio 2017 ore 12:29
Assolutamente no. Per le lenti sottili basta combinare insieme le seguenti espressioni: 1/p + 1/p' = 1/F R = p'/p D = p'+p Con qualche passaggio arrivi alla relazione: D = F[(1/R) + R + 2] E' molto semplice. Per le lenti spesse (e gli obiettivi) devi aggiungere i piani principali e la loro interdistanza (InD). Tutte le relazioni, compresa la costruzione geometrica, sono - ripeto per l'ultima volta - nelle figure 22 e 23 di cui al link al sito di Pierre Toscani. |
| inviato il 21 Febbraio 2017 ore 13:18
OK, mi scrivi i passagi mancanti, per cortesia |
user78019 | inviato il 21 Febbraio 2017 ore 15:30
Se R = p'/p, allora p' = pR. Sostituisci nella prima formula e poi metti in evidenza (1/p); arrivi a (1/p)[1+(1/R)] = 1/F poi, sapendo che D = p'+p hai che p + pR = D ovvero p(1+R)=D e p = D/(1+R) Sostituisci p = D/(1+R) nella formula cui eravamo arrivati sopra (dove ancora compare 1/p), fai un po' di passaggi e sei arrivato (scriverli con l'editor del forum è praticamente impossibile). Devi insomma far sparire p e p' e far rimanere solo D, R e F. |
| inviato il 21 Febbraio 2017 ore 16:42
Scusami openmind, è proprio quello che ho fatto, ed ottieni la prima formula che ho postato, non quella che hai scritto tu Se vuoi quando ho tempo scrivo tutti i passaggi. Il punto è: io con 1/p + 1/p' = 1/f non ottengo quella formula. Se tu ci riesci, scrivimi tutti i passaggi, così capisco dove sbaglio Io ho il sospetto che bisogna partire almeno da un modello con 2 lenti sottili, in cui la seconda si muove per mettere a fuoco |
user78019 | inviato il 21 Febbraio 2017 ore 16:47
“ io con 1/p + 1/p' = 1/f non ottengo quella formula. „ Io sì. Bisogna avere un minimo di dimestichezza con l'algebra elementare. “ Io ho il sospetto che bisogna partire almeno da un modello con 2 lenti sottili „ Assolutamente no. |
| inviato il 21 Febbraio 2017 ore 16:51
OK, cercherò i passaggi mancanti altrove |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |