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e' sempre fotografia?


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avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:15

Se giochiamo con l'etimologia, allora non potremmo più definire «tipografica» la stampa che si effettua da qualche decennio.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:23

Come al solito ci si diverte con le parole,se ne scrivono tante,ma alla fine non si dice mai nulla.

Si vede che si ha del tempo da perdere,beato lei Signor Perazzetta.


avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:23

Quindi sono o non sono fotografie quelle nei libri, chessò, wilder Mann di freger? Perché ho capito cosa è per te la fotografia, mi chiedo però se quando prendo una pubblicazione di un fotografo (edizioni steidl, mack, contrasto, witty kiwi, aperture, skira, quella che vuoi), che ha lavorato con il digitale, per cui ovviamente ha stampato a inchiostro o simili, senza alogenuri, collodio e altro... Consideri fotografia quella, si o no?

user90373
avatar
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:25

Infatti esistono la xilografia, la litografia ecc. ad ognuno la sua "grafia"!

user90373
avatar
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:31

Quindi sono o non sono fotografie quelle nei libri, chessò, wilder Mann di freger? Perché ho capito cosa è per te la fotografia, mi chiedo però se quando prendo una pubblicazione di un fotografo (edizioni steidl, mack, contrasto, witty kiwi, aperture, skira, quella che vuoi), che ha lavorato con il digitale, per cui ovviamente ha stampato a inchiostro o simili, senza alogenuri, collodio e altro... Consideri fotografia quella, si o no?


Considero tutto "fotografia" ma non "una fotografia", Quindi no!

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:36

bè definizione tua ovviamente non generica

user90373
avatar
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:41

@Labirint
bè definizione tua ovviamente non generica


Logicamente, tutto soggettivo, nulla di generalizzato ne generalizzabile.Sorriso

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:46

Perfetto, hai confermato che quelli che usano il digitale, non potranno mai stampare fotografie, perché il procedimento usato non implica la proiezione della luce sulla superficie della carta sensibile, ma usa inchiostro.
Ora è tutto chiaro.
Rimango curioso cosa penserebbero molti autori seri di questo.
Ad esempio, rehinII di cui si parlava prima, essendo stampata con i metodi odierni. A meno di non avere un ingranditore per 6x3 metri. Quindi han non-foto, ma una... Boh.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 15:46

Ma più che altro è colpa mia... Dio santo

user90373
avatar
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 16:01

@Matteo Fiorelli
Non si dia colpe che non ha.
Rhein II è cromogenica (si definiscono materiali cromogenici quelle sostanze capaci di mutare le proprie caratteristiche ottiche in risposta a stimolazioni esterne), i pigmenti colorati sono già presenti nell'emulsione quindi è quasi assimilabile alla mia definizione, poi c'è Salgado che scatta in digitale e stampa su supporti sensibili tradizionali, chissà perchè succedono queste cose? Era questa la domanda alla quale cercavo risposta, all'inizio. Sorriso

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 16:10

perchè credo che la mia foto funzioni su quel supporto.
credo che quel modo di lavorare mi rappresenti
credo sia scelta qualitativamente migliore
ecc...
tante risposte, dipende dallo scatto, dal tipo di lavoro fatto, dipende dipende dipende

user90373
avatar
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 16:12

Il vecchio, caro, buon San Dipende, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo!

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 16:21

Be cosí è, non credo che una foto di lachapelle e una di salgado necessitinino di stesse scelte

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2017 ore 16:33

ahahaha ma si, dipende!

user14286
avatar
inviato il 14 Febbraio 2017 ore 12:51

Ma più che altro è colpa mia... Dio santo

devi riconoscere nella tua condotta una certa dose di masochismo, alla ricerca esasperata di topics dallo sviluppo improbabile...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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