| inviato il 27 Luglio 2018 ore 16:44
Se ad uno piace la pellicola, come colori, intonazione del B&N, come processo di lavoro, gli piace la chimica, pensa sia un miracolo ed una poesia vedere l'immagine che si forma sul foglio bianco nello sviluppo, etc, che usi la pellicola e non usi il digitale,
Faccia quello che più gli aggrada, ma, per favore, che tecnicamente NON venga a sparare razzate e che, soprattutto, non venga a rompere i maroni a quelli che fanno le Fotografie e che di tutte quelle menate lì, dei rifrulli col cadavere, con la pellicola, "nun gliene potrebbe fregà de meno". |
user33434 | inviato il 27 Luglio 2018 ore 17:58
Alessandro continui a paragonare "tecnicamente" immagini che vengono generate in modo diverso. Bisognerebbe essere felici di avere diversi procedimenti per poter raggiungere diversi risultati, non definire come sorpassato o addirittura come "cadavere" un procedimento o un altro. Se a te il workflow interamente digitale soddisfa tanto meglio per te ma perché additare come antiquato chi usa altri mezzi? |
| inviato il 27 Luglio 2018 ore 23:38
“ Tecnicamente, la Fotografia Vera è quella che più si avvicina al mondo reale inquadrato nel mirino, con tutte le sue infinite sfumature di colori e di grigio.
E, misure alla mano, la Fotografia Vera è dunque quella digitale, la pellicola non può in alcun modo competere col digitale sia nella resa dei colori, che in digitale modifichi a piacere, e della dinamica di una immagine, che in digitale controlli con una perfezione assoluta. „
E cosa sarebbe il reale? Non certo quello che tu vedi nel mirino e nemmeno quello che registra un sensore e neanche quello che vedono i tuoi occhi.
E quali sarebbero i colori? Sicuramente non un qualcosa di reale, o almeno non un qualcosa di materiale e tangibile, dato che sono una convenzione umana.
“ Mai confondere la luce con l'energia elettrica, può esser fonte di confusioni. „
Sei tu ad essere molto confuso: la luce è energia; come tale, la usiamo nel modo che riteniamo migliore: sia per sviluppare reazioni chimiche che elettriche. |
user90373 | inviato il 28 Luglio 2018 ore 7:31
Affermo solo, senza tema di smentita, che il processo fotografico chimico>argentico>analogico, o qual dir si voglia, e' organoletticamente diverso da quello digitale. In quanto a realta', interpretazione, arte, energia ognuno e' libero di farsi tutte le seghe che vuole con la mano che sa usare meglio. |
| inviato il 28 Luglio 2018 ore 10:15
Fotografare significa "DISEGNARE con la luce" ... |
| inviato il 28 Luglio 2018 ore 14:44
Gli interventi in questo thread mi fanno pensare ai due partiti pro e contro gli e-book .
C'è chi sostiente che leggere un libro su carta non ha paragoni per il piacere di leggere, altri che invece dicono che su un kindle di un centinaio di grammi si possono avere molti libri che se fossero libri stampati peserebbero moltissimi chili.
Il ritorno di interesse verso il vinile (e in misura minore verso le pellicole) segnalano un certo interesse nel non voler abbandonare antiche abitudini. Non penso che questo sia condannabile visto che non crea problemi ai sostenitori del digilate o dell'analogico.
Credo però che sarebbe preferibile che gli interventi non fossero così drastici nei giudizi , in alcuni casi si può leggere tra le righe "se non la pensi come me sei un c.retino ".
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| inviato il 29 Luglio 2018 ore 10:40
“ Gli interventi in questo thread mi fanno pensare ai due partiti pro e contro gli e-book „
Non hai tutti i torti: si dicesse lettura contro cinema sarebbe comprensibile, ma due diverse tecnologie che alla fine consentono la medesima cosa, leggere, non dovrebbero prevedere beghe su aspetti "filosofici". Di fatto, due diverse tecnologie che consentono di ottenere una fotografia non sono diverse dal discorso lettura, non abbiamo a che fare con fotografia tradizionale vs ologrammi o cose simili; a qualcuno piacerà ottenere foto con la tecnologia digitale, a qualcun altro con la pellicola e ad alcuni con entrambe. |
| inviato il 29 Luglio 2018 ore 11:31
Alla fine dipende sempre da due parametrei di base: 1) quelle che sono le proprie preferenze personali, che essendo soggettive sono pure insindacabili; e 2) come intendiamo fruire delle nostre fotografie e in questo caso, a parte le solite insindacabili preferenze personali è ovvio, è evidente come a seconda dell'uso una tecnolgia prevalga sull'altra e viceversa  |
user33434 | inviato il 29 Luglio 2018 ore 14:02
Mi sa che siamo tutti concordi. Alla fine é sempre la stessa persona che parla di cadaveri, carne morta e putrefazione. Mi chiedo se andando a sentire un quartetto jazz gli vada bene pagare per sentire il tutto realizzato con un launchpad o se in quel caso pretenda di ascoltare batteria, contrabbasso, pianoforte e sassofono  |
| inviato il 29 Luglio 2018 ore 18:47
Che poi a sentire come racconta di mirabolanti risultati di stampa con quella carne morta della pellicola mi immagino chissà di che capolavori sua capace oggi con la tecnologica carne fresca. Aspettiamoci di sentirne presto parlare a livello internazionale. |
| inviato il 30 Luglio 2018 ore 9:04
Anche perché, come al solito, anche parlando di stampa chimica io personalmento ho avuto modo di osservare attentamente, e si parla di vent'anni orsono, dei 70x100 tratti da Ektar 25 (in formato 35 mm chiaramente) che facevano piangere di commozione.
Fare di più col digitale certamente si può, in realtà non lo so per certo ma lo voglio dare per scontato , ma in ogni caso la tecnologia di cui parlo è una tecnologia vecchia di almeno trent'anni, il che significa che se la aggiornassero ...
E in ogni caso lasciamo perdere quello che si può ottenere, ancora oggi, stampando (se possibile pure con un Apo-Rodagon) certi negativi Bianco & Nero ... |
| inviato il 30 Luglio 2018 ore 10:50
ah ma continua ancora la discussione? |
user90373 | inviato il 30 Luglio 2018 ore 20:41
@ Matteo Fiorelli
Certo che continua. Cosa mi si può dire se nel mondo reale, diciamo nel sistema museale piuttosto che collezionistico o galleristico, rivestano una certa importanza anche le tecniche e i materiali che hanno contribuito alla realizzazione della parte visibile di una qualsivoglia espressione dell'umano ingegno? |
| inviato il 31 Luglio 2018 ore 8:47
ah ma continua ancora la discussione?
... ma non è obbligatorio partecipare. |
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