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Ink Claria homemade, o quasi


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avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 0:52

Tutto è cominciato circa una decina di anni or sono quando scoprii che con il software QTR (quad tone rip) potevo gestire la mia Epson come volevo. Potevo usare i canali separati e caricare le cartucce con quello che volevo. E lì è cominciata la sperimentazione...non potete immaginare cosa ha dovuto sputare quella e le povere stampanti a venire.
A parte gli scherzi, vista la tecnologia piezoelettrica utilizzata da Epson nelle sue stampanti e il fatto che i protocolli di gestione sono a disposizione degli sviluppatori, queste macchine sono in grado di gestire qualsiasi liquido che abbia una adeguata densità e non sia in grado di danneggiare il sistema.
Assieme ad un gruppo di amici ci accorgemmo ben presto che qualsiasi ink pigmentato (era il periodo in cui le case spingevano per i pigmenti) non era in grado di competere con i vecchi dye in quanto a lucentezza sulle carte glossy ma soprattutto nella resa sulle carte opache. Nessun pigmentato infatti anche nelle moderne formulazioni riesce ad eguagliare la densità e la saturazione di un dye su carta cotone. Il problema però era la durata delle stampe. I dye vengono aggrediti abbastanza in fretta dai raggi uv e dall'ozono presente nell'aria causando un viraggio e deterioramento della stampa.
Dopo qualche prova ci accorgemmo che i Claria di Epson erano e sono i dye che si comportano meglio sul mercato. In parole povere Epson (in collaborazione con Fuji) ha sviluppato il modo di schermare le molecole di ink proteggendole dall'ossidazione dell'ozono...e funziona, non c'è paragone con gli altri dye. Non siamo a livello di pigmenti ma con opportuni accorgimenti la stampa non avrà problemi per anni anche se esposta.
Il problema era il costo. Epson distribuisce i Claria solo in cartuccine da 14cc ergo ci si scorda i grandi formati. Ma non ci siamo arresi, abbiamo notato che i sistemi di stampa drylab Fuji (quelli comunemente utilizzati per la stampa di foto nei laboratori) utilizzavano hardware Epson, abbiamo fatto due conti e abbiamo capito che i cartuccioni di un certo tipo di drylab Fuji hanno al loro interno ink Claria (o perlomeno l'equivalente commerciale visto che il gamut finale è praticamente sovrapponibile).
Ora il problema rimaneva nel trasformare il kit ink Fuji composto da nero, giallo,magenta e ciano in uno adattabile alle nostre macchine ovvero trovare la maniera di fare le diluizioni light magenta, light ciano, light black, e light light black ad esempio di una macchina con i K3 Epson. Ci ho messo un pochino per mettere a punto solvente e diluizioni ma alla fine il risultato è stato appagante. Ho trasformato un 7800 a dye con una corrispondenza in gamut sovrapponibile ad una 1400 che di suo usa già i Claria.
Trovando questi cartuccioni in vendita sulla baia inoltre si ha un bel risparmio oltre al fatto di poter utilizzare i dye su grande formato o su macchine che non li prevedevano.
Scusate se vi ho annoiato con questa lungaggine ma volevo fare una premessa.
Se qualcuno è interessato al proseguo continuo la storiella e fornisco le ricette per solvente e diluizioni.
Fatemi sapere

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 7:21

Volevo aggiungere una cosa: le formulazioni sono studiate per essere direttamente sostituite in una qualsiasi stampante Epson che verrà poi pilotata coi normali driver di serie senza bisogno di rip o altro ed e collaudata ormai da qualche annetto

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 10:45

Spettacolare!

Adesso non riesco a seguirti bene su tutto, ma mi ripropongo di tornare sull'argomento, dati i risultati che hai ottenuto.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 13:35

seguo interessato, ho una epson RX685 con su un bel adesivo Claria MrGreen... ma a parte testi, di foto a casa ne stampo veramente poche, non essendo pratico preferisco affidarmi al laboratorio fotografico vicino casa.
Chissà che tu riesca a farmi utilizzare questa benedetta stampante con onore ;-)
saluti e grazie in anticipo, Tiziano

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 14:29

Manda, manda... che può sempre tornare utile ;-)
Se poi hai voglia anche di raccontare tutto il percorso per arrivarci, leggo sempre volentieri le imprese da "hacker", a qualunque ambito si riferiscano ;-)

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 14:54

Quindi trasformeresti una stampante a pigmenti in una dye?

Seguo interessato...

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 15:46

La notizia fornita da almafoto è vetusta quanto irritante. Vecchia perché come lui stesso ammette è collaudata da diversi anni; irritante perchè riassume un articolo a firma Spinoza apparso nel 2014 sul sito nikoland, ben dettagliato, ma che a sua volta faceva riferimento, ma senza citarlo, come sarebbe stato doveroso, al vero ed unico autore di studi e ricerche sul tema, cioè di Alberto Maccaferri, vero guru della stampa, il quale aveva reso note le fonti di cui si era avvalso e le formulazioni create per il Magenta chiaro e il ciano chiaro, non contenuti nel kit Fuji. Ecco, anziché trincerarsi dietro locuzioni generiche tipo "gruppi di amici", penso sarebbe stato corretto riconoscere i meriti a chi realmente spettano. Non posso sapere, ovviamente se almafoto è spinosa siano la stessa persona, ma conosco la vera identità del secondo, già frequentatore del sito phoactivity, gestito appunto da Alberto, in cui ricordo si presentò vantando un suo preteso asso nella manica, cioè la stampa su carte opache fine art con ink dye, al che gli fu fatto presente che era poco professionale vendere ai clienti stampe destinate ad una durata effimera. Allora i claria non esistevano, ma questa è un'altra storia...

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 16:19

Fabio, sei proprio sicuro di quello che affermi?
Sei informato si, ma male, molto male.
Spinoza ha scritto un articolo pubblicizzando un prodotto che poteva offrire presso il suo lab ovvero una stampa a dye grande formato. Se leggi bene l'articolo trovi anche un ringraziamento ad una persona che è il vero artefice di tutte le prove per arrivare al prodotto finale. Secondo te chi è? Forse ti sei confuso un po' visto che mi chiamo Alberto anche io.
Per la cronaca e i sapientoni come te ho passato le formulazioni a Michele (Spinoza nel forum) perchè un amico. Io non ci ho mai lucrato in questa storia e non lo sto facendo nemmeno ora. Maccaferri, un amico anche lui, è stato molto prezioso con i suoi consigli e nel recuperare un componente per il solvente.

Se non credi alle mie parole vai nel forum di Photoactivity del quale faccio parte e cerca un 3d su un 7800 modificato a dye...vedi anche di chi è magari...
Io penso che prima di scrivere certe cose dovresti almeno informarti bene.

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 16:43

In questo forum ultimamente ho trovato parecchi consigli e materiale utile (grazie Raamiel) e volevo condividere gratuitamente un poca della mia esperienza...solo che ti passa la voglia quando leggi certe cose.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 17:14

Alberto, forse sono informato male, ma ho sempre saputo che il primo a tracciare la via sia stato l'altro Alberto. Comunque non ho mai neppure pensato che tu abbia avuto la minima intenzione di lucrare su questa cosa (tant'è che ti sei offerto di divulgare a chi interessato formulazione e dettagli). Certe cose le ho scritte solo perché anche tu non hai citato il Maccaferri, che lo avrebbe meritato, senza alcuna volontà di offenderti. In ogni caso ti chiedo scusa. Anche io, come forse saprai, sono iscritto a photoactivity (fin dalla sua nascita). Ciao

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 17:26

Ok Fabio, scuse accettate.
Il Maccaferri è stato veramente prezioso perchè in un certo senso ha indicato la via, tra l'altro quando ha saputo quello che volevo fare mi ha fornito una R800 mezza rotta con una pila di cartuccine vuote perchè anche lui interessato.
Non avevo la minima intenzione di tenere nascosto chissà cosa anche perchè ho scritto solo una premessa per vedere se in questo forum ci poteva essere interesse nella cosa.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 17:30

Ciao Alberto, ho ritrovato il 3D che hai citato è che in effetti mi era sfuggito all'epoca. Ho visto che lì hai pubblicamente ringraziato Maccaferri ed ammesso che senza di lui non ci saresti mai riuscito. Questo ti fa onore. Credimi, mi aveva infastidito il fatto che qui, come su nikoland, non era stato citato Maccaferri. Ti rinnovo pubblicamente le mie scuse per avere male interpretato il tuo atteggiamento. Cordialmente.

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 17:47

Sorriso
Il Maccaferri è sempre stato un riferimento. Quando si aveva un dubbio, un post o una telefonata e via.
Un grande

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 18:11

Ma questa spiegazione? MrGreen
Sono curioso

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2017 ore 18:31

abbi pazienza, recupero gli appunti che ho in lab e poi faccio due righe.;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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