| inviato il 22 Gennaio 2017 ore 15:36
Ho bisogno di mandare delle foto in stampa e il sito richiede foto in ProPhoto RGB o Adobe RGB, e raccomanda di non fare conversioni. Ora il problema è questo: sulla mia canon 400d nelle impostazioni c'è scritto Profilo Colore sRGB /Adobe RGB, e a quanto ho capito questa impostazione vale solo per i jpeg, non per i raw. Quindi se io scatto in Raw, e importo la mia foto su lightroom, come faccio a capire qual è il profilo colore usato da lightroom? Poi, quando faccio modifica in PS, mi succede spesso che mi appare una finestra in cui mi si chiede se convertire il profilo o usare quello incorporato...insomma ho una gran confusione e vorrei fare in modo che i due programmi LR e PS utilizzino lo stesso profilo (vorrei impostare ProPhoto) in modo tale che non ci siano conversioni da un programma all'altro. Spero che possiate aiutarmi |
| inviato il 22 Gennaio 2017 ore 16:19
up |
| inviato il 22 Gennaio 2017 ore 23:19
Nelle opzioni di esportazione del file trovi il profilo colore da scegliere.
Ti consiglio di usare Adobe rgb. Il ProPhoto come intuibile dal nome, avrà i suoi vantaggi ma meglio lasciarlo ai Pro 
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| inviato il 22 Gennaio 2017 ore 23:29
Oppure usa il RaamielRGB  |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 9:45
sono riuscito a impostare tutto...come mai il prophoto è per gli esperti? |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 9:50
“ Oppure usa il RaamielRGB „
purtroppo il sito a cui devo mandare le foto mi chiede profilo adobe rgb o prophoto |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 9:58
Ciao Raamiel. Che peculiarità ha il tuo spazio colore?
Hai un link da dove scaricarlo?
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| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 13:39
Se lo stampatore che hai scelto utilizza delle stampanti a getto di ultima generazione con Adobergb potresti andare un po' strettino e precluderti dei colori.
Se ti ha detto che puoi utilizzare Prophoto non vedo perché non farlo.
Così andresti tranquillo |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 14:28
Il più delle volte l'srgb è più che sufficiente per contenere tutti i colori dell'immagine e quando sconfinano sullo spazio Adobe rgb facendo un controllo sui fuori gamma si può vedere che rimangono solo punti o piccole aree. Insomma i casi in cui è necessario il prophoto non sono poi così tanti.
Pertanto, in gran parte dei casi non ci sono vantaggi ma solo svantaggi, cioè file giganti a 16 bit ed immagine visibile campionata in un minor numero di sfumature rispetto alla stessa inserita in uno spazio più piccolo.
Cioè se devo conservare una macchina non è che sia indispensabile un capannone, può bastare un normalissimo garage.
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| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 14:49
Vabbè non è che Prophoto sia così enorme da introdurre errori di quantizzazione.
Poi perché non usare il capannone sempre? Potrei girarmi senza far retromarcia
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| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 14:52
Se per esempio avessi a disposizione una Epson serie x900 e avessi scattato una foto ad un bel tramonto (con degli aranci belli saturi) Adobe sarebbe alle corde. La x900 sarebbe in grado di fare degli aranci che escono da Adobergb.
Anche nei verdi per certi valori di L.
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| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 15:35
Tempo fa ne discussi con Ramiel che era per il Prophoto sempre, anche se penso che ora usi i suoi profili... , chissà se sta seguendo per confermare.
Io sono rimasto del parere che faccio prima a guardare l'istogramma del raw con Camera raw e da quello decido che profilo usare per ciascuna foto, in maniera da non tagliare nulla, ovviamente. Non saranno quei dieci secondi persi in questa operazione che mi rovineranno la giornata.
Ma se l'immagine è semplice e non è di grande importanza, non ha senso portarla a 16 bit e farne un file da oltre un giga, allungando i tempi etc. per non beneficiarne in alcun modo.
Poi non ho fatto prove di comparazione, ma sarebbe interessante vedere un confronto nella comparsa di artefatti quando si lavora una immagine dal gamut ristretto sia in prophoto che in srgb, perché ripeto, anche campionando a 16 bit è possibile che gli artefatti si presentino prima col prophoto visto il minor numero di sfumature in cui è suddiviso il campo visibile dell'immagine.
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| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 15:48
Come fai dall'istogramma raw a capire se ci saranno colori fuori gamut?
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| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 15:50
Ogni spazio ha il suo perché e il suo campo di impiego.
Il ProPhoto, cioè il ROMM, consente l'uscita da CameraRAW e Lightroom senza perdita dati, ma va usato a 16bit.
La quantizzazione a 16bit è sufficiente nel ProPhoto, mentre quella a 8bit è sconsigliata.
Il limite maggiore però non è sulla precisione del colore, ma sulla gamma dinamica.
Il ProPhoto ha TRC in gamma 1.8 e se quantizzato a 8bit risulta 256^1.8=21618
Il mio RaamielRGB è più piccolo del ProPhoto, ma abbastanza grande da inglobare tutti i gamut di destinazione. La TRC è in L* e con una codifica a 8bit consente circa 256^2.2=198668. Inoltre non ha errori di quantizzazione interni e codifica senza errori verso il PCS.
Qui l'articolo : www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1328046
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| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 16:01
“ Come fai dall'istogramma raw a capire se ci saranno colori fuori gamut? „
Non ci devono essere segni di saturazione, deve avanzare spazio al lati dell'istogramma. Il programma ti avvisa anche con i triangolini che cambiano colore anziché essere neri. Cambiando profilo vedrai che cambia l'istogramma. In questo modo puoi vedere anche quando l'immagine del raw va oltre il ProPhoto.
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