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Proteggere la Fotocamera: Freddo e Condensa _ OLD


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avatarsupporter
inviato il 18 Dicembre 2016 ore 19:11

ho preparato la versione nuova della mia guida .. aggiornata tenendo di conto delle vostre osservazioni e di nuovi casi reali. la trovate a questa pagina :
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2580249

o sul mio sito:
www.giovannigambacciani.com/fotografando/proteggere-fotocamere-condens

QUESTA LA VECCHIA VERSIONE
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Viaggiare ci costringe ad affrontare ambienti di tutti i tipi, come ad esempio il freddo estremo, e così la nostra attrezzatura fotografica si espone al rischio derivante dalla CONDENSA. Per ogni problema però c'è una soluzione e con alcuni accorgimenti possiamo continuare a fotografare anche quando le condizioni ambientali diventano difficili.


In questo articoletto, riporto una mia guida sul MODO CORRETTO di PROTEGGERE LE NOSTRE FOTOCAMERE, frutto dei tanti anni di viaggi in luoghi freddi e di una discreta conoscenza teorico / pratica delle meccanica dei fluidi e dei relativi cambi di fase. Cercando di sfatare anche certi miti e bufale varie.






Io, la reflex, tanto ghiaccio e tanto freddo (-18 circa) || Godafoss, Marzo 2016



PREMESSA 1 : Bisogna mettersi in testa che non è affatto raro avere problemi con la propria attrezzatura fotografica quando si viaggia in ambienti freddi. Nei miei viaggi ne ho visti di tutti i colori! I problemi possono sorgere infatti sia con le macchine entry level, che con quelle più professionali cioè vendute come "resistenti e tropicalizzate". Nessuna attrezzatura elettronica è immune da rischi ed anche lo stesso Smartphone può essere in pericolo. Ma i problemi possono verificarsi anche con oggetti che riteniamo intrinsecamente affidabili come il treppiede, i filtri, lo zaino ecc. Però, per fortuna o per sfortuna, quasi tutto dipende dal nostro comportamento, e con la giusta attenzione si possono prevenire molti problemi.

* PREMESSA 2 : NON sono il freddo o il caldo a danneggiare le macchine fotografiche elettroniche, ma il passaggio repentino da una situazione all'altra (in particolare dal freddo esterno al caldo dell'interno). Questo può avvenire in ogni luogo della terra, in Italia come in Lapponia, in pianura come in montagna, e dipende da come sono fatti gli ambienti che attraversiamo e su questo come è evidente non abbiamo nessun controllo.

* PREMESSA 3 : Un'altra cosa da mettersi in testa è il fatto che coprire la macchina fotografica non aiuta in caso di freddo/caldo. E' una macchina, non un bambino. Una macchina elettronica non produce calore, quindi anche se la coprite o l'avvolgete come un pupo non ne modificherete la temperatura.



* LA CONDENSA è il problema più pericoloso per le macchine fotografiche moderne, e si crea quando dal freddo si va verso il caldo (NON VICEVERSA). Questo avviene perché l'aria calda è piena di acqua sotto forma di vapore ed il vapore si appiccica alla macchina fotografica fredda (perché si è freddata stando fuori). Il vapore dell'aria calda che tocca la macchina fredda si trasforma istantaneamente in acqua liquida. Così appena entrate in un luogo caldo come la vostra auto o all'interno di un edificio, il rischio è che la vostra attrezzatura fotografica si ricopra di gocce d'acqua come se qualcuno l'avesse spruzzata ben bene.

* LA CONDENSA è SUBDOLA perché si può formare dappertutto, fuori e dentro la macchina fotografica, nel vano batteria, tra le lenti, e persino dentro il vano del sensore o sulle schede elettroniche interne. Questo, per fortuna, avverrà solo nei casi più estremi come conseguenza di azioni maldestre. La pioggia invece cade e scorre, e difficilmente entra nei pertugi della macchina (che sono abbastanza protetti), e in più, per risolvere il problema con la pioggia basta una banale protezione (vedi seconda parte di questo articolo). La condensa invece deriva dall'interazione tra gas e vapori e questi sono molto più fini dell'acqua e possono più facilmente superare le guarnizioni delle macchine.

* I DANNI : La condensa solo nei casi più gravi provoca danni immediati (come il blocco della macchina). Nella maggior parte dei casi può lasciare aloni sulle lenti, od innescare processi di degradamento dell'elettronica interna. Spesso è difficile accorgersi di questi problemi e poi, dopo giorni o mesi, si iniziano ad avvertire strani malfunzionamenti a cui magari non si sa dare risposta. Certamente se la condensa, quindi l'acqua arriva alla parte dei circuiti elettronici può innescare l'ossidazione che un processo degenerativo aggressivo e irreversibile.

* PER NON FAR FORMARE LA CONDENSA l'unica strategia possibile è evitare che la macchina fredda entri in contatto diretto con l'aria calda. Non c'è altro modo. Ogni altra soluzione più o meno magica che si legge in giro, è una fesseria e va contro le elementari leggi della fisica dei fluidi.



* PROCEDURA 1 : Quando siete ancora all'eterno/freddo sistemate tutto con cura, chiudete le lenti con i tappi, chiudete il vano batteria e quello della memoria, mettete la macchina nell'opportuno scompartimento, poi chiudete bene lo zaino con tutte le zip (lo zaino deve essere di buona qualità e senza macro aperture). A questo punto entrate al caldo, posate lo zaino e scordatevi tutto per alcune ore. Meglio se non lo toccate per tutta la notte. In questo modo la macchina e le ottiche, protette dalla sacca d'aria creata dallo zaino, potranno scaldarsi piano piano, e non entreranno in contatto con l'aria umida e quindi non formeranno condensa.

* PROCEDURA 2 : Mentre siete ancora all'esterno/freddo, mettete la macchina fotografica dentro un sacchetto di plastica ermetico, tipo quelli per i surgelati. Deve essere chiuso perfettamente, cioè completamente ermetico, se no entra l'aria calda ed il gioco non funziona. Esattamente come nel caso precedente non toccate la macchina per un bel pò di tempo (anche ore), cioè finché essa non si sia tornata ad una temperatura simile a quella dell'ambiente . Questa procedura è un poco più noiosa della prima, ma è anche più sicura perché il sacchetto è certamente più sigillato di qualunque zaino. In più la macchina si scalderà più in fretta, e potrete vederne lo stato o anche toccarla per capire se ha raggiunto una temperatura accettabile.

* PROCEDURA 2 BIS : Qualcuno dice che dentro il sacchetto di plastica, insieme alla macchina/lente andrebbe messo anche qualche sacchetto di silica gel. Personalmente penso sia solo una perdita di tempo, che vi complica la vita inutilmente. Certamente il silica gel assorbe l'umidità, ma se il sacchetto l'avete messo fuori ed è davvero sigillato non c'è nessuna umidità che dovete assorbire. Il punto resta unicamente quello di evitare che si presenti la condensa!

* PROCEDURA di EMERGENZA : Se avete avuto la sciagurata idea di entrare in hotel con la macchina al collo o avete aperto lo zaino troppo presto, e tutta l'attrezzatura è coperta di goccioline ... calma e sangue freddo! Prendete il panno micro-fibra che avete con voi nello zaino (perché siete previdenti e l'avete messo prima di partire) e asciugate tutto bene. Aprite il vano batteria e asciugate anche lì dentro. Continuate ad asciugare, perché la condensa di riformerà e si riformerà ancora. Non andare fuori al freddo per nessun motivo se no trasformerete tutto in un cubetto di ghiaccio (come nella foto qui sopra). Non smontate l'obbiettivo se no formerete condensa proprio dentro la macchina e saranno grossi guai.



* NOTA 1 : Le procedure che ho descritto implicano di non poter usare la macchina per alcune ore e questo può essere un problema. Ad esempio non si possono ricaricare le batterie, vedere le foto ecc. Io consiglio sempre di estrarre memorie e le batterie dalla macchina prima di lasciarla a riposo nello zaino. Meglio se le tenete vicino al corpo (una tasca interna) in modo che si scaldino in fretta (stessa cosa per il cellulare). Anche se si formasse condensa su di esse non è un problema, perché sono oggetti sigillati. Abbiate solo cura di asciugarle con il panno. Dopo che si saranno scaldate (fanno in fretta perché sono piccole), potete scaricare le foto o caricare le batterie.

* NOTA 2 : Se proprio non potete fare a meno di dover aprire lo zaino, magari perché vi siete scordati qualcosa di importante (tipo le batterie da ricaricare) allora la cosa migliore è uscire al freddo, fare velocemente tutto quello che dovete fare, richiudere tutto e rientrare al caldo. NON APRIRE E USCIRE --> USCIRE E APRIRE !!

* NOTA 3 : Quando viaggiate in auto, evitate di scaldare troppo velocemente l'abitacolo e sopratutto evitare di fare il classico effetto sauna, se no tutto quello che portate con voi sarà a rischio. Anche con il riscaldamento acceso, tenete attiva l'aria condizionata e mai il ricircolo. Questo permetterà di seccare l'aria.

* NOTA 4 : Le coperture anti pioggia sono ottime per la pioggia, la neve, e gli spruzzi delle cascate, ma col freddo e con l'umidità non servono a nulla. Anzi esse possono essere controproducenti, perché se l'umidità si infila sotto le protezioni ci resta e non ne esce più, inizierà a penetrare dentro la macchina fotografica.



* LO SBALZO TERMICO. Molti credono che più fa freddo, o più è lo sbalzo termico e peggio è. In verità se la condensa si forma vuol dire che la vostra macchina stava sotto la temperatura che genera la condensa detta "temperatura di rugiada", poi se lo fosse di 2 gradi di 40 gradi cambia davvero poco. Non è che se era più freddo si forma più condensa o per lo meno possono formarsi gocce più grosse, ok, ma è pericoloso uguale, la goccia piccola come quella grossa. Le gocce non devono formarsi. Zero! Certamente se la vostra macchina è estremamente fredda, dovrete avere più cura nel proteggerla perché ci metterà molto più tempo a scaldarsi e quindi il rischio di formare condensa si protrarrà per molte ore. Ma la soluzione è la stessa ... lasciarla nello zaino o meglio nel sacchetto per molto tempo.

* LA TROPICALIZZAZIONE. Spesso riponiamo troppa fiducia nella qualità delle protezioni delle macchine, specie quelle di fascia alta. Leggendo bene i manuali ci si rende conto che le "condizioni operative" dichiarate dei produttori sono molto diverse da quelle che ci immaginiamo per questi prodotti e che spesso gli stessi produttori sbandierano nelle pubblicità. Ad esempio sia Nikon che Canon per le loro D800, D810, 5D mk3/4 o S dichiarano : "Ambiente operativo 0-40°C / Umidità 85% o meno (senza condensa)" . E' un po' come dire: se fa freddo o è umido non ci andate a fotografare o noi non saremo responsabili.

* LA CONDENSA SI PUO' FORMARE SUL SENSORE ? Se lascerete la lente attaccata alla macchina, è praticamente impossibile che accada. Con l'attrezzatura moderna, la zona del sensore è come una camera stagna e non sentirà gli effetti di quel che succede fuori. Ci sono solo due casi in cui può avvenire la formazione di acqua liquida sul sensore, ma bisogna proprio andarli a cercare : 1) quando avete montato la lente in un ambiente molto caldo e molto umido intrappolando così molto vapore (ad esempio l'avete fatto in un bagno dopo una doccia) e poi uscendo siete stati a temperatura freddissime per così tanto tempo che anche l'aria nel vano sensore si sia raffreddata sotto la temperatura di rugiada. 2) che stiate utilizzando un' ottica vecchia e di pessima qualità cioè costruita così male che praticamente non faccia da barriera all'aria tra dentro e fuori. A quel punto non essendoci distinzione tra fuori e dentro tutto può accadere. In generale però le ottiche meccaniche di una volta sono molto molto ben costruite, ma dipende da caso a caso.



* EXTRA 1 : Non centra nulla con i danni che potete fare alla vostra attrezzatura, ma portatevi dietro sempre diverse batterie (almeno 2, ma meglio 3 o 4), e quelle che non sono in macchina tenetele sempre vicine al corpo. Le cariche elettriche rallentano con il freddo e quindi le batterie durano meno, anche molto meno. Le batterie che sembrano scariche al freddo potrebbero non esserlo davvero. Dopo averle riscaldate con il vostro corpo dovreste riuscire ad usarle ancora per molti scatti.

* EXTRA 2 : Usate memorie di qualità. le condizioni ambientali potrebbero danneggiarle e farvi perdere le foto. Le marche più famose, tipo Sundisk, Komputerbay, Lexar costano di più perchè resistono meglio. E poi ovviamente scaricate tutti i giorni le foto su di un HD esterno e tenete l'HD sempre in hotel al sicuro.






Questa è una Canon 5D mk III, precisamente la mia 5D mk III del 2014, dopo che li ho rimosso la scatola esterna (quella che impugniamo e che contiene i comandi). Come si vede è una concentrazione estrema di schede elettroniche, cavetti e piccoli connettori. Da un senso di estrema fragilità. A questo livello non c'è nulla che impedisca all'umidità di fare disastri. Se del vapore passa la barriera esterna, e arriva qui dentro i danni saranno irreparabili. Quindi ogni soluzione che prevenga un'eventuale infiltrazione è da perseguire


Giovanni




altri dettagli qui :
www.giovannigambacciani.com/fotografando/proteggere-le-nostre-fotocame

avatarsupporter
inviato il 18 Dicembre 2016 ore 19:52

Grazie Giovanni per l'articolo molto dettagliato ed esposto in modo chiaro :-)
Sono consigli utilissimi.
Ciao

avatarsupporter
inviato il 18 Dicembre 2016 ore 22:25

Una esauriente ed utilissima guida, grazie anche da parte mia.

avatarjunior
inviato il 18 Dicembre 2016 ore 22:41

Bell articolo! grazie!

avatarsenior
inviato il 18 Dicembre 2016 ore 22:48

Bell articolo Gio

avatarjunior
inviato il 18 Dicembre 2016 ore 22:52

Molto utile ed interessante. Grazie. Massimo

avatarjunior
inviato il 18 Dicembre 2016 ore 23:31

Complimenti e grazie....ben fatto e molto utile!
Ciao

avatarsenior
inviato il 19 Dicembre 2016 ore 1:04

Ottimo! Grazie!

user44306
avatar
inviato il 19 Dicembre 2016 ore 1:32

Ottimo Giovanni!!! Non sapevo proprio queste procedure!

avatarsenior
inviato il 19 Dicembre 2016 ore 4:55

Un mondo sconosciuto !
Grazie per il bel articolo

avatarjunior
inviato il 19 Dicembre 2016 ore 6:20

Molto utile questo articolo , grazie mille

avatarsenior
inviato il 19 Dicembre 2016 ore 8:45

grazie anche da parte mia, utilissima guida.

avatarjunior
inviato il 19 Dicembre 2016 ore 9:00

ciao Giovanni
grazie mille per aver condiviso le tue esperienze e suggerimenti! Ne farò tesoro.

Solo un appunto quando dici:" Una macchina elettronica non produce calore "... non è del tutto vero poichè quando è accesa, in particolare in liveview, il sensore e lo schermo si scaldano.
Ovvio che se sei a -20 probabilmente si compensa con la temp esterna ...ma considerando che sei stato molto scrupoloso nel fare questa analisi mi sembrava corretto fartelo notare.

ciao
db

avatarsenior
inviato il 19 Dicembre 2016 ore 9:22

Ottima analisi, utilissima.
Ricordate questi concetti di fisica tecnica:
1) l'aria può trattenere allo stato di vapore tanta più acqua quanto più è calda. Una massa d'aria calda riuscirà a trattenere nel suo interno allo stato di vapore più acqua della stessa massa d'aria a una temperatura inferiore. Ciò comporta che raffreddando una massa d'aria sotto una certa temperatura (detta di rugiada) si provoca condensa, una parte dell'acqua passerà allo stato liquido.
2) una massa d'aria può contenere in partenza una certa quantità di vapore, essere cioè secca o umida. Questa è misurata dalla sua umidità relativa. Masse d'aria calda e relativamente "secca" saranno comunque tendenzialmente più umide (conterranno più acqua allo stato di vapore) delle stesse masse d'aria fredda e relativamente "secca".

Personalmente ho notato che il caldo intenso non crea alcun problema all'attrezzatura, ma solo al fotografo ;-) e comunque entrare poi in un ambiente climatizzato comporterà il graduale raffrescamento della macchina. Questo passaggio dal caldo al freddo potrebbe creare problemi di condensa interna solo se in precedenza, nel montare la lente, l'abbiamo fatto in un ambiente caldo e "umido". In questo caso, l'aria intrappolata nella fotocamera, quando scaldata all'esterno non darà problemi, ma potrà condensare quando raffreddata nell'ambiente climatizzato. Quindi l'accorgimento è quello di montare la lente in un ambiente che sia già climatizzato e "de-umidificato" prima di uscire al caldo. Il rientro non comporterà problemi, se lasceremo il tutto a riposare un pò, ad acclimatarsi.

Il passaggio dal freddo al caldo, invece, provocherà condensa almeno all'esterno della macchina e sulla lente frontale. Seguiamo i consigli di Gambacciani !
Se proprio non abbiamo la busta di plastica o lo zaino in cui riporre il tutto, spegniamo la macchina prima di entrare nel luogo caldo, asciughiamo la condensa che si formerà e lasciamo acclimatare il tutto per il tempo necessario, quando vedremo che non si forma più nuova condensa sulla lente frontale. La macchina va tenuta SPENTA perchè la condensa, se si forma all'interno, può creare un corto-circuito. Quando la condensa sarà evacuata, allora non avrà fatto certo i danni di un corto circuito, al più avrà accelerato un pò il naturale processo di ossidazione superficiale dei conduttori della parte elettronica.




avatarsenior
inviato il 19 Dicembre 2016 ore 9:24

Qualcuno che se l'è letta, può riassumere in uno schema tutta quella pappardella?

Ringrazio l'autore del topic ma devo dire che la capacità di sintesi non è il suo forte

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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