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Come si legge nell'articolo, Frank Hurley seguì le truppe australiane durante la Grande Guerra, a partire dall'agosto 1917. I risultati, considerate anche le condizioni e le attrezzature dell'epoca, mi sembrano eccezionali.
Tra tutte le tragiche novità che ha introdotto, la Grande Guerra è stato anche il primo conflitto di cui abbiamo un'ampia documentazione fotografica. Insomma possiamo sapere "com'era".
In queste grandissime foto c'è tutto quello che ci deve essere sull'essenza della prima guerra mondiale come avvento catastrofico della modernità: la distruzione tecnologica della natura ("The shell shattered areas of Chateau Wood." è notissima, non ne conoscevo l'autore), le nuove armi ipertecnologiche (le artiglierie, i carri armati, gli aerei, l'arma chimica, l'arma simbolo della guerra mondiale e della morte seriale: la mitragliatrice), l'approdo della modernizzazione industriale nell'incubo della vita trogloditica (le trincea), la guerra totale e il coinvolgimento dei civili, il fango e i cadaveri in putrefazione incorporati nei parapetti divenuti compagni dei vivi. In pratica c'è tutto quello che si legge nei testi classici sulla Grande guerra, dalla memorialistica alla storiografia, da Ernst Jünger a Paul Fussel.
"...come ce n'era a mucchi nelle Fiandre ... fosse intere... venti ... cento cristi ... un autentico sfattume con tanto di sugo ...e vermi ... tutto ... e persino serpi ... Là sì che era violento sul serio ... ti prendeva alle narici, le frattaglie con gli odori, chilometri e chilometri! Non si discute! ... " (L. F. Céline, Guignol's band II)
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