RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Aurora Boreale on the Road


  1. Altro
  2. »
  3. Articoli
  4. » Aurora Boreale on the Road


Aurora Boreale on the Road, testo e foto by Ricky79. Pubblicato il 17 Ottobre 2016; 16 risposte, 3848 visite.


Adoro la fotografia di eventi climatici, soprattutto notturni.

Così un giorno di Dicembre prendo la decisione di intraprendere un viaggio avventura alla ricerca dell'aurora boreale nella Lapponia Svedese, la prima settimana di Gennaio 2016.

Se avessi avuto un budget elevato avrei potuto prendere un aereo e raggiungere comodamente la location, ma i prezzi proibitivi di Voli ed Alberghi non mi lasciavano che un'alternativa: percorrere il tragitto in auto, all'avventura.

Le previsioni del tempo consigliano di rinunciare, gli amici ed i conoscenti mi dicono "bello, ma magari ci verrò la prossima volta", ogni sito internet e forum sostiene la stessa cosa:
La mia idea di percorrere 3200 km in 4 giorni su strade ghiacciate per poter vedere le luci del nord è un idea folle, ma sono testardo e decido di partire.

1° Gennaio
Il mio volo atterra a mezzanotte a Stoccolma, di fatto brindo all'anno nuovo sulla navetta che mi porta all'autonoleggio. Mi consegnano l'auto.
La prima fermata prevista è Pitea, a 900 km di distanza verso nord, arrivo previsto dopo circa 12 ore di viaggio.

Si parte !





Il viaggio in superstrada è gradevole, le strade sono pulite; l'inverno ha risparmiato anche la penisola Scandinava.

Dopo qualche stop per fare rifornimento e dopo molti caffè, alle 10.00 del 1° gennaio inizia a farsi giorno. La luce è iniziata e la bellezza del paesaggio Svedese richiama la voglia di scattare qualche fotografia.

Vedo un caratteristico capanno con un parcheggio completamente ghiacciato. Ho bisogno di fermarmi per capire esattamente dove mi trovo. Sono senza navigatore, per qualche motivo sconosciuto la presa accendisigari dell'auto mi ha abbandonato. Per fortuna il tragitto è piuttosto semplice: superstrada, sempre dritto.

Ghiaccio su ghiaccio. Ghiaccio sulla terraferma, ghiaccio sul mare, ghiaccio sulle case, ghiaccio sulle auto.

Il freddo, l'umidità ed il sonno paralizzano bloccano la capacità di pensare.

Dopo questa breve sosta arriva il momento dell'ultimo sforzo automobilistico, raggiungere Pitea che dista ancora circa 300 km, a nord.

Le strade iniziano ad essere meno scorrevoli. Molti lastroni di ghiaccio. Un sonno pazzesco.
Mi domando "chi me lo ha fatto fare?", ma la voglia di vedere le luci del nord è troppa.

Sono circa le 13 quando arrivo a Pitea, dove è stata effettuata l'unica prenotazione per il pernottamento.

Pitea E' una città industriale, fortemente industriale. C'è uno strano senso di desolazione. Scatto qualche foto dall'auto.





Gli occhi faticano sempre di più, ma bisogna assolutamente scattare qualche fotografia. Mi perdo nelle piccole strade che costeggiano il mare.
In lontananza vedo avvicinarsi un'anziana signora in bicicletta. Io fatico a guidare con tutto questo ghiaccio, ma la gente del posto gironzola tranquillamente sulle due ruote, non avevo mai avuto a che fare prima d'ora con una bicicletta con gomme chiodate.

Tutto è davvero surreale, casette prefabbricate, rigorosamente bordeaux e tanto bianco intorno.
Devo essere sincero, quell'ambiente così cupo e gelido ha qualcosa di magnetico.

Finalmente trovo un posto interessante in riva al mare. Sta calando la notte e non ho molto tempo. Sistemo velocemente il treppiede cerco una prospettiva che riesca a trasmettere il senso del luogo.





Trascorrerò la notte in una sorta di capanno all'interno di un Golf club. L'albergo è sostanzialmente chiuso per il capodanno, perciò dopo aver ricevuto la chiave della "camera" il primo pensiero è quello di andare a mettere qualcosa sotto i denti.

Il centro città è piccolo ma gradevole. Tuttavia sono sorpreso dal fatto che nonostante l'ora di cena non ci sia un solo locale aperto. Così guardo l'orologio e mi rendo conto che sono soltanto le 14.30 . E' già notte.
Una breve sosta al supermercato a far provviste e poi a letto. Il sonno ha preso il sopravvento. Sono le 17 circa.


2 Gennaio

Sveglia presto, bisogna muoversi. Direzione Narvik, Norvegia.




Mi aspetta un tragitto di 700km, ho circa 12 ore per raggiungere la location stabilita per osservare l'aurora.
Incontro per strada un paio di ragazzi che mi confermano le pessime condizioni dell'asfalto o meglio,del ghiaccio che sovrasta l'asfalto.

Non ho un alloggio prenotato a destino. Di fatto la disponibilità di camere è praticamente pari a zero.
Si prosegue, l'unica cosa che conta è vedere le luci del nord.

1 ora, 2 ore, 3 ore in auto. Strada diritta, ghiacciata e totalmente deserta.

Non nego la mia preoccupazione. La Scandinavia sembra essere completamente immersa nel maltempo, da Nord a Sud. Anche i ragazzi incontrati in mattinata confermavano le condizioni meteo pessime su tutta la penisola.
Il viaggio continua. Chilometro dopo chilometro, ci si avvicina alla meta, ma il cielo non cambia.

Cerco di godermi comunque la bellezza del Circolo Polare.
Spesso si è costretti a rallentare improvvisamente per evitare Renne o Caribù che sostano nel bel mezzo della strada. D'altra parte siamo noi ad invadere il loro habitat.







Sono le 18 circa, mancano soltanto 5 chilometri al Lago di Abisko, la meta finale.
L'umore è basso, la stanchezza peggiora le cose.
Avevo percorso 1600km in auto, in condizioni avverse, ed il risultato era un cielo totalmente coperto. Speranze poche, anzi, nulle.

Cerco di distrarmi osservando dal finestrino bagnato le montagne che circondano la strada statale. Sul lato sinistro della vallata vedo tre lampioni allineati, in lontananza, sulla cima di una collina. E' forse una seggiovia?

E' la cintura i Orione.
Sorrido. Sorrido ancora

Mi fermo immediatamente e scendo dall'auto. Il cielo è meraviglioso, si possono vedere tutte le stelle, è tutto incredibilmente perfetto.
Decido di scattare una foto, ma durante la posa una motoslitta irrompe e con i fari rovina lo scatto. Normalmente la cosa mi farebbe innervosire ma mi faccio una sana risata e riprendo a guidare. Mancano davvero pochissimi chilometri all'arrivo.

Ora la preoccupazione è un altra, non più le nubi.
L'aurora non si fa viva tutte le sere.
Quante probabilità ci sono che proprio questa sera compaia l'aurora? E' il mio pensiero fisso oramai.
Raggiungo in pochi minuti il lago, guardo il cielo ma tutto è completamente scuro. Per qualche strano motivo davo per scontato che l'aurora fosse lì, ma sbagliavo.

Vedo stelle ovunque, ma nulla che assomigli ad una Aurora Boreale.
Improvvisamente vedo una sorta di alone chiaro, ma è solo un pochino di foschia.

Deluso mi sposto per mangiare un panino in un locale da quelle parti.

Sono le 20.00 circa. Esco a fare due passi, ho poca speranze di vedere le luci del nord.

Decido di chiamare l'Italia, ho bisogno forse di distrarmi dalla delusione di un viaggio a vuoto.
Sono al telefono con la mia famiglia e nel frattempo percorro il sentiero che conduce al lago. Sto proprio raccontando che il posto è bellissimo, il clima anche, ma anche che credo proprio che la serata non sia quella giusta.

Sono un pochino triste, ma continuo a chiacchierare al telefono per non essere sopraffatto dalla paura della delusione.

Mentre sono sovrappensiero, il cielo sembra assumere una tonalità strana. Tra me e me penso "sarà foschia".
Continuo al telefono.
La foschia si addensa ulteriormente. Questa volta è una foschia verde. Spalanco gli occhi e fisso il cielo.
Per un attimo mi si blocca il respiro, e gli occhi mi si riempiono di lacrime.
L'aurora si sta formando.

Ho paura che svanisca velocemente, così apro il treppiede, compongo e scatto la mia primissima foto dell'aurora boreale. E' meravigliosa.





Corro sulla riva del lago, accompagnato da stanchezza stanchezza fisica e commozione.
C'erano pochissime possibilità di riuscire a far collimare tempi di viaggio, clima ed attività solare.
La fortuna mi assiste ed io non posso fare altro che scattare una buona serie di fotografie.
Tutto è perfetto. La temperatura è di -16 gradi, favorevolissima. Umidità nulla. Il cielo è terso, tutto è completamente tinto di un verde acceso. Sono sulla riva di un lago, ho tutto ciò che mi serve per comporre uno scatto, così come lo avevo immaginato.
La riva è cosparsa di lastroni di ghiaccio. Non manca proprio nulla. E' arrivato il momento di premere l'otturatore.

Scatto dieci, venti, trenta fotografie. Mi rendo conto che è molto difficile; l'aurora continua a muoversi, le linee compositive cambiano ogni 10 secondi.
Devo regolare continuamente la posizione di fotocamera e treppiede.

La mia routine è "composizione, scatto e verifica. Regolazione, scatto e poi ancora verifica." Trascorro circa due ore spostandomi e scattando foto....




Allora penso che sia il caso di fermarmi. Ho dedicato il mio tempo ad una macchina fotografica, dimenticando che lei era lì per servire me, e non viceversa.

Spengo la fotocamera, chiudo il treppiede, trovo un cumulo di ghiaccio comodo e decido di sedermi, lontano da tutto e tutti, in silenzio.

Quel momento è solo per me, per me e nessun altro.

Ritengo che ci siano momenti in cui bisogna smettere di pensare e ragionare, momenti un cui tutto ciò che si debba fare è lasciarsi andare.

Le migliori fotografie sono quelle che ci portiamo dentro.

Trascorro così gli istanti successivi nella contemplazione di un qualcosa che non sono sicuro di poter rivedere in futuro.

Di fatto adoro considerare quel momento sia unico ed irripetibile.

Passano i minuti, piano piano le luci del nord iniziano ad indebolirsi, fino a svanire del tutto.
E' circa mezzanotte del 2 Gennaio, sono immerso nel gelo polare, non ho dove dormire ma sono inspiegabilmente sereno e felice.

Decido di affrontare tutto di un fiato i 1600 km fino a Stoccolma.

Non so quanto tempo impiegherò o quante soste dovrò fare. A questo punto non me ne importa davvero nulla. Non ho voglia di pensare. Sto bene così.

Prendo l'auto e comincio a guidare...

Il viaggio di ritorno è interminabile. Provo un percorso alternativo ma mi ritrovo in contesto collinare dove i saliscendi innevati e la stanchezza rendono tutto tremendamente complicato.

Raggiungo Stoccolma intorno alle 22.00, ovvero 22 ore dopo, ma la mia mente è ancora lassù al nord, in riva al lago, immersa nel verde di uno spettacolo che poche settimane prima sembrava essere solo un sogno lontano.




Note:

Attrezzatura utilizzata:

Sony a7r
Canon 5d MK1
Nikon 24mm 2.8
Nikon 105 Ais f2.5
Canon 50mm 1.8 II
Treppiede




Risposte e commenti


Che cosa ne pensi di questo articolo?


Vuoi dire la tua, fare domande all'autore o semplicemente fare i complimenti per un articolo che ti ha colpito particolarmente? Per partecipare iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti, partecipare alle discussioni e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





avataradmin
inviato il 18 Ottobre 2016 ore 8:57

Un bel racconto, mi piacciono molto queste avventure nordiche! :-)

avatarjunior
inviato il 20 Ottobre 2016 ore 17:51

veramente emozionante...
complimenti per il viaggio e le foto

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2016 ore 19:58

Bel racconto, complimenti, anche a me piacciono molto i racconti di avventure al nord.
Spero un giorno anche io di viverlo ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Ottobre 2016 ore 11:53

Complimenti.un racconto scorrevole ed emozionante come sicuramente questa tua avventura che,condivisa in questa maniera,ha la capacita di regalare altrettante emozioni.
Foto che esprimono la bellezza del momento e che fan sognare,a chi le guarda leggendo le tue parole,di essere lí,al tuo posto,seduto su un cumolo di ghiaccio ed ammirare questa meravigliosa forza della natura chiamata aurora.
Grazie :-)

avatarsupporter
inviato il 24 Ottobre 2016 ore 22:12

Complimenti per l'avventura...ben descritta dalle tue parole. Molto interessanti i tuoi scatti che raccontano del grande nord, come amo definirlo...foto dell'aurora veramente ben realizzate. Complimenti! ciao. Davide

avatarjunior
inviato il 25 Ottobre 2016 ore 14:48

Foto bellissime raccontate in modo magnifico.

avatarjunior
inviato il 27 Ottobre 2016 ore 12:33

Grande avventura, lo sforzo ne è valso la pena, come si vede dalle splendide fotografie! Congratulazioni!

avatarjunior
inviato il 31 Ottobre 2016 ore 17:46

Bellissimo! alla fine, come sempre quando si va in quei posti, ne è valsa la pena...

avatarjunior
inviato il 15 Novembre 2016 ore 18:03

grande, l avventuriero per eccellenza Questi racconti e queste foto fanno crescere in noi avventurieri la voglia ti prendere e ripartire la curiosità nella vita e tutto

avatarjunior
inviato il 15 Novembre 2016 ore 18:07

grande, l avventuriero per eccellenza Questi racconti e queste foto fanno crescere in noi avventurieri la voglia ti prendere e ripartire la curiosità nella vita e tutto

avatarjunior
inviato il 16 Novembre 2016 ore 14:01

Grazie a tutti, è stata un avventura meravigliosa che ripeterò quest'anno :-)

avatarsupporter
inviato il 30 Novembre 2016 ore 8:24

Bellissimo racconto!!!!

avatarjunior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 9:45

Che figata!MrGreenMrGreenMrGreen

avatarjunior
inviato il 08 Gennaio 2017 ore 15:03

leggo il tuo racconto dopo un anno e spero che tu sia riuscito a ritornarci,voglio ringraziarti per le immagini che ci hai portato,a testimoniaza di quei luoghi meravigliosi,intraprendere un Avventura cosi in solitaria ci vuole veramente molto coraggio. un saluto ventu66

avatarjunior
inviato il 04 Aprile 2017 ore 11:31

Bellissimo racconto che mi sono letto tutto in un fiato e bellissime fotografie!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me