| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 0:00
Salve a tutti, ho una domanda. Spesso sento dire che alcune lenti lavorano meglio e danno migliori risultati fotografici in un certo range del valore f. Solo che non ho ben capito il significato: per 'migliore risultato' cosa si intende? nitidezza, velocità di maf o cosa? Se qualcuno fosse così gentile da spiegarmi, ne sarei grato! |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 0:26
Possono essere svariate... Migliore sfuocato=a un certo F quell'obiettivo ha una resa più morbida, migliore nitidezza=a un certo F quell'obiettivo è più nitido, migliore resistenza alla diffrazione=a un certo F quell'obiettivo tiene meglio la diffrazione, minore resistenza flare=a un certo F quell'obbiettivo fa più palle  ecc. ecc. ecc. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 1:56
“ Possono essere svariate... Migliore sfuocato=a un certo F quell'obiettivo ha una resa più morbida, migliore nitidezza=a un certo F quell'obiettivo è più nitido, migliore resistenza alla diffrazione=a un certo F quell'obiettivo tiene meglio la diffrazione, minore resistenza flare=a un certo F quell'obbiettivo fa più palle Sorriso ecc. ecc. ecc. „ up |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 18:03
grazie Gianguido
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| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 18:23
il diaframma essenzialmente modifica la pdc, tantopiù è chiuso tantopiù questa è estesa.
poi si verifica anche che:
- a seconda dell'obiettivo, i migliori risultati di risolvenza si ottengono con un certo tipo di diaframma, e questo n° di diaframma può essere differente anche nello stesso obiettivo tra centro e bordo immagine, in cui l'intermedio tra max al centro a max al bordo è il compromesso.
- a seconda del numero e forma delle lamelle, il disegno fantasma, su sfocato, riflessi (differenti tipi di riflessi a stelle) e altro, può essere pentagonale, esagonale, ottagonale, ecc... più o meno in forma netta, e questo è annullato completamente dalla TA che invece è perfettamente circolare. Alcuni obiettivi conservano un diaframma abbastanza circolare anche chiudendolo, altri no.
- la diffrazione, e la raccolta dei bagliori provenienti dall'interno dell'ottica variano a seconda del diaframma e a seconfa dell'obiettivo. Entrambe modificano il contrasto e la nitidezza. e ad un determinato diaframma si trova il giusto compromesso tra questi 2 difetti (max diffrazione tanto più il diaframma è chiuso).
Di solito chiudere di 1 - 2 diframmi porta alla massima risolvenza, ma non sempre è così quindi questo orientamento non può essere assunto come regola. |
user28347 | inviato il 17 Ottobre 2016 ore 20:21
riccardo ,infatti per te è meglio a f8 coi tuoi obiettivi e non f5,6 a tutta apertura ,vedrai che nitidezza in più |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 8:27
Come ti hanno già risposto ci sono vari parametri che si possono considerare ma di solito se non si specifica si intende di solito si intende la risolvenza/nitidezza della lente. E di solito i valori migliori si hanno con valori di diaframma intermedi. Per dire le mie lenti (Fuji) hanno un range da F2 a F16 e ottengo i migliori valori di nitidezza al centro a F4 e di nitidezza ai bordi a F8. Lavorando fuori dal range si ha un peggioramento relativo a questo aspetto. Ovvio che se voglio una determinata pdc me ne impippo.
Comunque se cerchi in rete vedrai che riesci a trovare il grafico MTF (si chiama così) delle tue lenti. |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 9:11
otticamente la risoluzione di un obiettivo è tanto maggiore quanto più grande è il diametro della pupilla d'entrata (cioè il "cerchio", definito dal diaframma, d'ingresso della luce nell'obiettivo) ma al tempo stesso la maggior parte delle aberrazioni ottiche si riducono al diminuire della pupilla d'entrata e quindi ai diaframmi più chiusi.
Quindi dal punto di vista della risolvenza/nitidezza il diaframma ottimale in pratica è il punto di equilibrio fra questi due fenomeni |
user46920 | inviato il 18 Ottobre 2016 ore 13:36
“ Spesso sento dire che alcune lenti lavorano meglio e danno migliori risultati fotografici in un certo range del valore f. „
non alcune, ma tutte: tutte le lenti lavorano meglio ad una determinata chiusura del diaframma .. tutte, nessuna esclusa!
Poi dipende in base al progetto, alcune lavorano meglio ad 1 o 2 stop da TA ed altre a diaframmi più chiusi, anche fino a f/11 (ad esempio).
Per stabilirlo bisogna fare delle prove specifiche per ogni lente e per ogni sensore su quale la si usa.
“ ..non ho ben capito il significato: per 'migliore risultato' cosa si intende? nitidezza, velocità di maf o cosa? „
la velocità di maf non c'entra nulla, in quanto gli obiettivi vengono utilizzati a TA fino al momento dello scatto, ma in stop-down, più che velocità, si possono notare evidenti differenze sulla precisione del fuoco.
Il significato è che siccome qualsiasi schema ottico presenta sempre delle aberrazioni e delle distorisioni che variano in base alla "chiusura" del diaframma, i progetti vengono creati anche in base all'uso della lente, per cui il centro della "chiusura migliore" lo si può posizionare tra f/min e f/max.
ps: la diffrazione aumenta sempre chiudendo il diaframma, quindi non esiste una posizione con “ migliore resistenza alla diffrazione=a un certo F quell'obiettivo tiene meglio la diffrazione „ .. chiudendo è sempre peggiore , sotto l'aspetto diffrazione!  |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 13:46
La stragrande maggioranza delle lenti funziona meglio da f 5.6-6.3 ad f8 o f11.
Perché a seconda del progetto costruttivo della lente sono questi i valori intermedi di apertura / chiusura del diaframma.
Più sono professionali le lenti più questo valore si avvicina ai "numeri piccoli" , più sono scarse le lenti più si va verso f11 circa. |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 13:58
Ogni obiettivo ha dei diaframmi che consemtono una maggiore qualità di nitidezza. A diaframmi molto chiusi (ma questo dipente anche dalla sua lunghezza focale) si fa sentire un'aberrazione che si hiama "diffrazione" che rovina tutto. Bisogna conoscere il proprio obiettivo per farlo rendere al meglio. |
user46920 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 12:10
... ma l'autore del topic è sparito ???  |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 12:23
“ Per stabilirlo bisogna fare delle prove specifiche per ogni lente e per ogni sensore su quale la si usa. „
Si vede che starà ..........ancora facendo delle prove, con ogni lente ed ogni sensore . 
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user28347 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 13:04
interessante guardare su internet mtf del proprio obiettivo,non lo sapevo |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 13:12
“ Ogni obiettivo ha dei diaframmi che consemtono una maggiore qualità di nitidezza. A diaframmi molto chiusi (ma questo dipente anche dalla sua lunghezza focale) si fa sentire un'aberrazione che si hiama "diffrazione" che rovina tutto. Bisogna conoscere il proprio obiettivo per farlo rendere al meglio. „
Non ne sono sicuro, ma la diffrazione non è un'aberrazione (ottica, cromatica, coma) ma un comportamento della luce in determinati frangenti...
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