| inviato il 04 Settembre 2016 ore 15:06
Salve ragazzi, ho ordinato sull'amazone un flash della yongnuo per la precisione il "yn-568 ex II" è il mio primo flash, essendo che vorrei addentrarmi in questo mondo, vorrei comprarne un altro in modo tale da creare un illuminazione da "studio", ma non avendo esperienza in merito, vorrei capire come sincronizzarli tra di loro, mi va bene anche in manuale, ma non ho capito bene se i trigger da comprare vanno bene di qualsiasi marca o bisogna prendere quello della yongnuo.. Datemi delle spiegazioni perché non cinsto capendo nulla.. Grazie! :) |
| inviato il 07 Settembre 2016 ore 10:33
Io ho 2 YN-560-III che hanno già il trigger integrato + 1 controller YN-560TX che ti permette di gestire tutto dalla macchina senza nemmeno muoverti .
Allo stesso tempo eviti di avere ulteriori batterie (quasi sempre AAA) per i trigger in quanto tutto viene alimentato da quelle del flash.Il controller usa delle normali AA come il flash. Con le ricaricabili sei a posto per centinaia di scatti .
Il 560-III costa la metà di un 568-EX e per l'uso che vuoi farne è l'ideale. 
Ciao
s
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| inviato il 07 Settembre 2016 ore 10:41
Se ha preso il 568EX che senso ha consigliargli il 560 ???
Se ne prendi un altro, puoi lavorare in wireless usando il CLS della Nikon, oppure puoi lavorare con i trigger.
Ti consiglio dei semplici 603N.
ciao
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| inviato il 07 Settembre 2016 ore 10:44
Quoto Poppi, in questo momento é la soluzione migliore sul mercato, per un amatore. |
| inviato il 08 Settembre 2016 ore 21:05
Grazie ragazzi, ma a questo punto per il terzo flash potrei spendere meno e prendere quello consigliatomi sopra, o no? |
| inviato il 08 Settembre 2016 ore 21:17
Se vuoi prendere più di un flash, ti consiglio di prendere in considerazione - poi ti compri quello che vuoi - anche un elemento con la funzione master. Spendi poche decine di euro in più che per un secondo slave, eviti di comprarti controller e trigger, hai a disposizione le seguenti opzioni:
- in manuale, puoi gestire tutto con il flash della macchian fotografica
- In modalità manuale o TTL, monti il master sulla macchina e gestisci con connessione ottica tutti i flash che vuoi (entro una ventina di metri e senza ostacoli in mezzo, ma...)
- se vuoi remotizzare tutti i flash, tii comperi un cavetto per il master e lo usi fisicamente staccato dalla macchina, ma logicamente configurato on-camera. con un buon cavetto, arrivi anche a 10 metri dal corpo.
Tutto senza gravarti di controller, triggers, batterie e quant'altro. Con un flash master puoi trasmettere agli slaves le impostazioni, sia in modalità M che TTL. L'unico limite rispetto al controller è che sei in modalità wireless ottica e non RF, vedi tu se puoi sopravvivere...
Certo, ci sono anche dei sistemi master-slave che integrano nei lampeggiatori i moduli controller RF (master) e trigger RF (slaves). Costano di più...e poi, il tuo 568 è di quelli pre-trigger integrato.
Tieni conto anche che il tuo primo flash è una versione EX, quindi attrezzato per lavorare TTL. Vale la pena di prendersi un manuale e basta? Un EX in manuale lavora, un manuale non lavora in TTL...la differenza di prezzo sarà di 15 euro? |
| inviato il 08 Settembre 2016 ore 21:23
“ ho ordinato sull'amazone un flash della yongnuo per la precisione il "yn-568 ex II" è il mio primo flash, essendo che vorrei addentrarmi in questo mondo, vorrei comprarne un altro in modo tale da creare un illuminazione da "studio", „
Pensare di creare una illuminazione da studio con i flash del tipo che vorresti comprare è una pia illusione.
La particolarità di un flash fa studio è l'area dell'illuminazione molto, ma molto più grande di qualsiasi flash portatile. Questo significa ottenere ombre molto morbide simili all'illuminazione naturale.
Però per divertimento vanno bene anche i piccoli flash |
| inviato il 08 Settembre 2016 ore 21:26
“ Pensare di creare una illuminazione da studio con i flash del tipo che vorresti comprare è una pia illusione. „
Mi sa che Phsystem non sbaglia del tutto...ti toccherà munirti anche di supporti e diffusori, box o ombrellino secondo il tipo di effetto che cerchi.
Ti stai imbarcando in un'avventura complicata... |
| inviato il 08 Settembre 2016 ore 23:11
@andrea ferrari i miei 568 ex ii sono anche master, però adesso mi stai dicendo una cosa bella, cioè che sono gia triggherati.. A me serviva giusto un terzo flash supplementare giusto per aggounger un terzo punto luce, per questo pensavo al 560.. Comunque si so il discorso dei diffusori, ma almeno i soft box me li sonk costruiti da me.. |
| inviato il 09 Settembre 2016 ore 12:56
Phsystem, secondo te quindi un flash cobra infilato in un bank di quelli che vendono su Amazon a 30 Euro, non é in grado di creare un tipo di illuminazione sufficiente per realizzare un ritratto?
Te lo chiedo, perché mi interessa realmente la tua opinione , in quanto stimo molto i tuoi scatti e le tue capacità di ritrattista. Anche io sto seguendo questo percorso, essendo amatore con poche disponibilità economiche. La tua affermazione mi ha un po' sorpreso. |
| inviato il 09 Settembre 2016 ore 13:21
Hai ragione, il 568 è un master E-TTL II.
Ciò significa che, in un gruppo di flash con specifiche wireless omogenee, è in grado di trasmettere a delle unità slave sia l'impulso di scatto, sia le impostazioni. (Se è un vero master, verifica che non sia uno pseudo, che trasmette solo l'impulso di scatto).
Mi sa che la spesa inutile l'hai già fatta, se ne hai presi due: che te ne fai di due master? (a meno che tu non voglia costruire un gruppo di lampeggiatori attivabili contemporaneamente da due corpi macchina, ad esempio a un matrimonio dove lavori con due corpi, uno con un telezoom e uno con uno zoom std).
Gli slaves sono per definizione attuabili da un master: la differenza tra uno slave "qualsiasi" e uno come il YN 560 IV è che quest'ultimo integra un trigger RF mentre quelli "qualsiasi" vengono gestiti in modalità ottica (hai presente il vetrino rosso che c'è davanti all corpo? Quello è il sensore), con un raggio di azione più limitato (20 m contro 100) e l'impossibilità di operare attraverso barriere fisiche. Tutti inconvenienti che in studio non dovrebbero creare problemi (dipende da quant'è grande il tuoo studio...) |
| inviato il 09 Settembre 2016 ore 13:24
“ per aggounger un terzo punto luce „
Sei sicuro che serva proprio un terzo punto luce?
Hai due flash, magari hai anche lo spot sul corpo macchina, non è che imparando a usare bene ciò che hai e munendoti di uno-due pannelli riflettenti...
Inoltre, se il tuo obiettivo e sistemarre uno studio, penserei piuttosto a dei faretti led. Fanno tanta luce come i flash, costano meno e hanno il grande vantaggio di essere permanenti, quindi di permetterti di valutare da subito l'esposizione. Puoi benissimo combinarli a softbox, ombrellini e a tutte le diavolerie del caso... |
| inviato il 09 Settembre 2016 ore 16:26
Non amo molto i faretti, mi piace molto di più il flash, come terzo flash potrei usare quello integrato, ma non mi sembra una grande idea dato che non è possibile nemmeno orientarlo.. |
| inviato il 09 Settembre 2016 ore 17:51
“ Ti consiglio dei semplici 603N. „
concordo, economici, affidabili e molto semplici...puoi lavorare solo in manuale ovviamente. |
| inviato il 10 Settembre 2016 ore 1:10
“ Non amo molto i faretti, mi piace molto di più il flash, come terzo flash potrei usare quello integrato, ma non mi sembra una grande idea dato che non è possibile nemmeno orientarlo.. „
De gustibus non est disputandum.
Ripropongo di prendere in considerazione sistemi riflettenti in alternativa agli spot. Conosco fotografi diplomati all'accademia, che usano di regola un solo punto luce.
Il gioco delle luci e delle ombre, i chiaroscuri, la tridimensionalità la gestiscono con pannelli, diffusori e affini. La luce riflessa è molto più morbida, è setosa, produce ombre diffuse e sfumate mentre quella diretta genera ombre incise, dure. Appiattisce di più.
Penso che due punti luce, se impari a manovrare diffusori e pannelli, siano più che sufficienti per fare quasi tutto, e la gran parte dei lavori verrebbero forse meglio che con tre o più flash.
Penso che ci sia un genere in cui la grande abbondanza di luce sia quasi sempre un beneficio a prescindere: la macro.
Per il ritratto o lo still life dosare vale molto di più che abbondare, per il ritratto in particolare i migliori risultati si ottengono spesso con la luce naturale e dei pannelli, ed eventualmente con un flash di riempimento. |
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