| inviato il 16 Agosto 2016 ore 21:51
Il problema è il solito. Ho la fotocamera attaccata al collo o, nel mio caso, allo spallaccio con il Peak CapturePro (a mio avviso insostituibile). Voglio avere gli obiettivi a portata di mano e poterli cambiare al volo senza dover accedere allo zaino. Voglio che siano stabili e non penzolanti. Come fare?
Io ho tentato con il monospalla (nello specifico Lowepro Transit Sling 250). Lo si fa scivolare e si accede alla tasca laterale. Fattibile con la fotocamera al collo ma difficoltoso con il CapturePro. Il numero di obiettivi accessibile dalla tasca laterale è molto risicato. Lo zaino monospalla di solito è altrettanto risicato, per quanto utilissimo in città. La tasca laterale risulta molto utile come ripiano per il cambio degli obiettivi.
Fra un mese e mezzo farò un viaggio in Islanda e non vorrei perdere scatti nel tempo di metter giù lo zaino e ravanare alla ricerca degli obiettivi. Vorrei qualcosa di più efficiente dello zainetto Lowepro, che non è fatto per simili usi (poco capiente, essendo un monospalla). Credo userò solo il mio zainone da trekking. Mi servirebbe un sistema per avere a portata di mano tre/quattro obiettivi, di cui 1-2 di dimensioni generose, nello stile del Peak CapturePro.
Ho pensato all'uso di un sistema di contenitori attaccati alla cinta. L'effetto cartucciera non mi pare passi inosservato, ma per la comodità si può scendere a compromessi. Avete esperienza di questa strategia? Ho dubbi riguardo alla mia mobilità con gli accrocchi in vita, soprattutto in caso di trekking (su percorsi medio-tranquilli, s'intende). Inoltre ho paura che gli obiettivi ballino troppo, col rischio di cadute traumatiche (degli obiettivi). Nutro anche dubbi sul fatto che l'attrezzatura in bella vista possa far gola ai malintenzionati.
Ho pensato anche ad uno zaino da trekking dedicato, con contenitori già predisposti nell'allacciatura in vita (al posto dei classici porta-borraccia e porta-documenti/telefono). Dubito però esista.
Qualcuno ha idee in merito? Come fate, di solito? Marche e modelli da consigliare? |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 22:16
Gli obiettivi, visto quello che costano si mettono e si tolgono con molta calma.
Innanzitutto è necessario che la fotocamera sia agganciata con la tracolla altrimenti ti potrebbe cadere, poi si toglie l'obiettivo con una mano e si aggancia l'altro con l'altra mano e una volta agganciato si mette il tappo all'obiettivo che abbiamo tolto.
Riguardo alla borsa è meglio se ha l'apertura verso l'alto perché facilita l'operazione |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 22:24
Ehm, ho già solide idee sul cambio di obiettivi, sinceramente 
Il Peak è ben più solido e meno ballerino del classico laccio a tracolla, oltre a permettere l'uso di una sola mano per sganciare l'obiettivo.
Quindi usi una borsa? Intendi una di quelle a tracolla classiche che viaggiano sul fianco, quando cammini?
Purtroppo non fanno per me, queste ultime, per via della situazione descritta...
Il problema non è come agganciare e sganciare gli obiettivi, ma dove e come riporli per far sì da averli a portata di mano. |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 22:27
Se l esigenza è quella di cambiare lente in meno tempo di un pit stop in f1, l unica soluzione è un secondo corpo macchina, magari economico |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 22:31
“ Gli obiettivi, visto quello che costano si mettono e si tolgono con molta calma.
Innanzitutto è necessario che la fotocamera sia agganciata con la tracolla altrimenti ti potrebbe cadere, poi si toglie l'obiettivo con una mano e si aggancia l'altro con l'altra mano e una volta agganciato si mette il tappo all'obiettivo che abbiamo tolto.
Riguardo alla borsa è meglio se ha l'apertura verso l'alto perché facilita l'operazione „
Un giorno mi filmo mentre cambio le lenti. Più di due corpi non riesco a gestire (24-70 e 70-200) a volte capita di dover montare il grandangolo o un tele più lungo. Sono risulto a fare scatto-cambiolente-scatto in meno di 5 secondi :)
Se entra me**a sul sensore si fa pulire. :D |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 22:36
Se puoi permettertelo dimezzi il problema con il doppio corpo macchina:)))
Naturalmente quoto Phsystem quando scrive che comunque si fa con calma l'operazione.
Credo che ognuno di noi cambi i vetri come dire? Come è stato abituato a farlo nel tempo... Per alcuni fin da piccolo:)))
Secondo me non c'è un metodo migliore di un altro, o un sistema che funziona e uno no.
Forse tanta pratica nell'operazione ma anche forse nella capacità di usare "quella" lente, quella lente e basta, a volte credo sia anche quello che fa la differenza...
Se sei un eclettico di foto allora pensa al 28-300 o Elvis come qualcuno lo chiama, vedi recensione qui su Juza, altrimenti vai di allenamento... come i maghi:)))
Buona fortuna per le tue ricerche e buon viaggio... oltre naturalmente sempre buona luce.:))) |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 22:45
"non vorrei perdere scatti nel tempo di metter giù lo zaino e ravanare alla ricerca degli obiettivi."
ciao, la prima impressione è che - forse - è il primo viaggio fotografico della tua vita, quindi capisco i dubbi e le paure.
Malintenzionati in Islanda, a meno che non li deportino lì da altre parti del mondo, mi pare difficile incontrarli e se li incontrassi, fotografali, sarebbe lo scoop della tua vita
la seconda considerazione riguarda la ricerca degli obiettivi. Non credo che ti porterai appresso l'intero catalogo Canon, e per quanto grande possa essere lo zaino, ogni lente sarà posizionata nel suo piccolo scomparto. Dovrebbero bastare pochi secondi per prenderla.
Un ultima considerazione sulla paura di "perdere lo scatto". In questo caso lo scatto "fine di mondo" o lo fai con l'obiettivo che hai sul corpo macchina - e devi essere comunque veloce e in gamba a beccarlo - o lo perdi comunque, anche se sei Flash Gordon nel cambio lenti
Io ti consiglio di rilassarti e goderti il viaggio, guarda, osserva, tieni la reflex pronta... vedrai che farai un sacco di belle foto. |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 22:45
Quando leggo queste problematiche mi sento un alieno. Come detto da Phsystem cambio gli obiettivi con la dovuta calma visto che vorrei evitare incidenti e mi viene difficile pensare che nei 20/30 sec che impiego a cambiare lente mi possa passare davanti lo scatto della vita. Poi questo imho ma per me la fotografia e' un hobby che va preso con calma, corro per lavoro tutto il giorno, quella volta al mese che riesco a prendermi il tempo di fare una decina di foto non mi faccio turbare certo da problemi di velocita o prestazioni. Tutto diverso se lo si fa per lavoro (anche perche' in questo caso il secondo corpo lo hai per forza anche solo come muletto). |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 22:50
“ Tutto diverso se lo si fa per lavoro. „
Chi lo fa per lavoro usa quasi sempre due corpi, oppure un assistente con corpo ed ottica differente.
Ho visto una fotografa fotografare il carnevale storico di Verres con tre corpi macchina al collo ed era in bilico su una scala di quelle pieghevoli. |
user10035 | inviato il 16 Agosto 2016 ore 23:21
Hai mai provato con uno psichiatra, ma uno bravo? |
user94858 | inviato il 16 Agosto 2016 ore 23:28
Borsa laterale, io smonto obbiettivi di continuo; se ho molta fretta porto un secondo corpo macchina ma per ora l'ho usato solo in un occasione |
user3834 | inviato il 16 Agosto 2016 ore 23:29
Chi lo fa per lavoro se ne sbatte altamente, tu sei un amatore e fallo con la dovuta calma che non ti corre dietro nessuno. Esistono vari sistemi a cintura ma evitali, lo zaino è la scelta migliore, lo poggi e cambi lente. |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 23:33
Per quel tipo di viaggio ti bastano tre lenti, al massimo 4. Una fissa tutto fare sempre montata e le altre due nello zainetto solo in caso necessitino. Io nello zainetto porto sempre il 24-70 e il 100 mm macro e sempre montato il 70-200. Raramente cambio ottica, e se lo fo, è come se stessi cambiando barre di plutonio da Fukushima e solo se nasce l'esigenza. Porto sempre con me un cavalletto e flash e qualche filtro nello zaino. In hotel lascio sempre il 150-600 e lo porto con me solo quando so che userò solo quello^^. |
| inviato il 16 Agosto 2016 ore 23:35
“ forse - è il primo viaggio fotografico della tua vita, quindi capisco i dubbi e le paure.
Malintenzionati in Islanda, a meno che non li deportino lì da altre parti del mondo, mi pare difficile incontrarli e se li incontrassi, fotografali, sarebbe lo scoop della tua vita „
No, no, non è il primo viaggio. Forse il decimo a quelle latitudini, essendo mezzo finlandese. Riguardo i malintenzionati, non mi riferivo all'Islanda, ma al generico fatto di portarsi gli obiettivi in vista in altri viaggi. Il monospalla, per esempio, pur con i suoi svantaggi risultava molto discreto.
____
Il doppio corpo non rientra nei miei pensieri nemmeno più lontani.
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Quindi, leggendovi, la maggior parte finora sembra che si fermi, si tolga zaino e lo poggi a terra, e faccia il cambio obiettivo così. Interessante.
E dire che mi ritengo uno lento. Non porto via più di una ventina di foto giorno, forse meno, per retaggio dalla pellicola. Eppure la necessità di cambiare l'obiettivo sul momento senza mettere via lo zaino, soprattutto in montagna, l'ho sempre sentita... |
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