| inviato il 19 Agosto 2016 ore 19:38
buon topic appena ho tempo guardo attentamente |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 15:54
Recupero questo post perchè ieri ho fatto una chiaccherata con Marco Bottelli, un bravo fotografo reportagista delle mie parti. Ha mostrato un progetto legato alla Cisgiordania molto interessante, non vengono mostrate quasi mai persone, ma racconta la sua storia attraverso il territorio, faccio un esempio: www.marcobottelli.com/projects/img/home/01.jpg La cosa interessante di questo tipo di scatti è l'apparente normalità, in realtà qui ci sono 2 strade, una ben curata che porta a un Settlement Israeliano, mentre un'altra strada che è praticamente un sentiero porta invece a un villaggio arabo. Credo che anche questo sia un'ottimo modo in cui un progetto può fare la differenza |
| inviato il 30 Aprile 2017 ore 1:27
Molto interessante Approfondirò Grazie! |
| inviato il 01 Maggio 2017 ore 10:38
Seguo (devo prima leggere... ) Tema molto interessante. Ciao, Roberto |
| inviato il 29 Maggio 2020 ore 16:50
Mi ritrovo nel pensiero di Beckerwins. Forse bisogna distinguere fra fotografia concettuale e fotografia basata su un idea intorno alla quale le foto si raccolgono in un progetto. Forse sono un po' "categorico" e fazioso, forse sono troppo influenzato da un mio pregiudizio negativo verso l'arte concettuale (non solo la fotografia concettuale) che è l'unica che oggi sembra avere dignità e diritto: l'arte che, come ha detto qualcuno, "ha bisogno del bugiardino". “ la fotografia in sè, come forma di comunicazione non può essere autonoma, come si sarebbe portati a pensare, ovvero, deve sempre servirsi di una struttura esplicativa che ne esplichi il contenuto; i lavori mostrati infatti potrebbero essere stati scattati dovunque, da chiunque, a chiunque, non c'è nulla nelle sole immagini che possa permetterci di identificarne il reale contenuto „ In realtà la fotografia che più apprezzo è quella che invece non ha bisogno di strutture esplicative e sta in piedi lo stesso. Forse sono un passatista, penso ad un autore che a me piace moltissimo, Gerry Johansson, che ha pubblicato un libro intitolato semplicemente Deutschland, che raccoglie 170 fotografie scattate in Germania con Hasselblad in B/N stampate in formato 9x9cm, ogni foto ha una semplicissima didascalia che riporta il nome della città. In barba a tutti i libri che dedicano pagine all'arte della sequenza fotografica le 170 foto sono semplicemente in ordine alfabetico di città. Eppure il libro è, a mio parere, un capolavoro, e non c'è bisogno di leggere bugiardini per apprezzarlo. Parla la forza formale delle immagini, che pure non sono immagini di paesaggi esotici con effetti fantasmagorici. L'idea non manca ma probabilmente non è di quelle che si comunicano a parole. Qualche esempio:
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user86925 | inviato il 13 Marzo 2021 ore 12:54
Loretta Lux lorettalux.de/
"La sua è una galleria di ritratti immaginari; iconici simulacri di una fantasia che ha idealizzato l'infanzia come un paradiso perduto nel quale è impossibile tornare; un regno immaginario che non è altro che una proiezione di idee di adulti e l'interpretazione delle immagini è l'espressione delle nostre aspirazioni. Un paradiso perduto ed irraggiungibile, un'infanzia delusa. Anche se la composizione segue quasi rigidamente le regole pittoriche (notevole è l'influenza di maestri come Bronzino, Velasquez, Goya e Runge) l'effetto è quello di isolamento e di lontananza, che sposta le immagini fuori dal normale campo della ritrattistica. I suoi soggetti preferiti sono i bambini. Hanno occhi grandi e sguardo malinconico. A ispirarla sono i libri di fiabe ma anche i quadri di Holbein e Balthus. I piccoli soggetti sono attori di un film in cui rappresentano metafore. Hanno lo sguardo triste, pensoso. Essi raccontano l'annullamento di ogni possibile tensione individuale. Sembrano alienati dallo sguardo perso. Sembrano porcellane diafane. Sono protagonisti di favole, mentre fino a poco fa le favole le ascoltavano." tratto da www.fiaf.net/agoradicult/2013/12/10/5400/ |
| inviato il 15 Marzo 2021 ore 13:40
Segnalibro su questo post che non conoscevo |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 12:43
Bellissime Nove |
| inviato il 10 Aprile 2021 ore 14:00
Mi fa incazzare solo a guardare le foto qui... meglio lasciar stare |
user86925 | inviato il 11 Aprile 2021 ore 12:38
incredibile questo fotografo Gabriele Galimberti in quante abitazioni sia riuscito ad entrare nei suoi vari progetti, mi ha colpito molto la cura e disposizione degli oggetti che le persone ritratte mostrano orgogliose, di sicuro rende le sue foto riconoscibili da progetti simili fatti da altri autori, è riuscito a crearsi un suo stile... |
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