user39791 | inviato il 25 Luglio 2016 ore 11:50
Fotografo cinese (n. Heilongijang 1966). Ha studiato presso l'accademia di belle arti del Sichuan. Dedicatosi alla pittura dal 1995 al 1997, ha trattato la figura in tematiche afferenti alla lotta e alla violenza. Dal 1996 ha iniziato a sperimentare il mezzo fotografico, che è diventato il veicolo di espressione a lui più congeniale, privilegiando l'uso della tecnologia digitale per costruire fotografie allungate, che hanno la struttura del tradizionale rotolo di pergamena cinese. Eclettico estro artistico, influenzato dalle avanguardie pop dell'arte statunitense, ha realizzato lavori frutto di accurate rielaborazioni progettuali che reinterpretano, trasponendole nella realtà cinese contemporanea, opere note di artisti occidentali vissuti in diverse epoche. Esemplare, tra le altre, Romantique (2003), una fotografia (lunga oltre 6 m e alta 1.20 m), nella quale W. Q. ha realizzato in successione una serie di tableaux vivants ambientati in una sorta di giardino magico dai colori sgargianti, in cui si individuano circa cinquanta figure orientali che si immedesimano in vari personaggi tratti da opere di Michelangelo, Manet, Botticelli, Ingres, Velázquez, Matisse, Gauguin. Presentate in importanti esposizioni internazionali, molte sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche.
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| inviato il 26 Luglio 2016 ore 13:49
Avevo gia visto alcune sue opere e mi piace sempre molto la Staged photography.
La foto con tutti gli adoratori del buddha mi piace particolarmente, credo sia un autore molto interessante |
user39791 | inviato il 26 Luglio 2016 ore 14:46
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user36759 | inviato il 26 Luglio 2016 ore 14:54
Sembra David La Chapelle in salsa di soia. |
| inviato il 26 Luglio 2016 ore 15:00
Un utilizzo del nudo dirompente...
Interessantissimo... |
user39791 | inviato il 27 Luglio 2016 ore 7:29
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| inviato il 27 Luglio 2016 ore 8:55
Interessante il gusto estetico, ma trovo queste immagini troppo costruite e forzate. |
| inviato il 27 Luglio 2016 ore 9:19
Concordo con il parallelismo con un LaChapelle; ma a guardar bene queste immagini sono più claustrofobiche, ove l'autore di Heaven to Hell si è abbandonato per anni a una mistura di kitsch e surrealismo più giocosa.
Grazie come sempre per la segnalazione! |
| inviato il 27 Luglio 2016 ore 9:39
Sicuramente entrambi si rifanno alla cultura pop e fanno foto costruite e dai colori sgargianti (LaChapelle in realtà non più è gia qualche anno che non fotografa più persone e si è dato a lavori differenti), e in effetti hanno anche alcune tematiche in comune, anche questo autore in Requesting Buddha e in Another Battle denuncia gli effetti negativi del capitalismo e del consumismo
Solo che Wang fa opere rivolte al mondo cinese attuale per cui ha dovuto anche subire la censura, parla diritti umani anche se non ama essere definito un artista impegnato.
Dopo aver criticato il capitalismo più spinto sembra che anche la religione lo abbia deluso e in Offering e Temple Wang pare volere affermare che le religioni istituzionali spesso portano l'idolatria e una mortificazione della propria dignità di esseri umani, questo il significato che sottende all'immagine Temple, in cui un grande Buddha dorato al centro della scena è circondato da una folla di fedeli adoranti e proni, mostrati da tergo e ricoperti di fango. |
user39791 | inviato il 27 Luglio 2016 ore 11:09
ottima analisi |
| inviato il 27 Luglio 2016 ore 12:46
“ Sembra David La Chapelle in salsa di soia. „
Ho pensato la stessa identica cosa...
Grazie Filiberto, davvero interessante! |
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