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Nitidezza e fotografia sportiva


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avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2016 ore 22:46

Interessante articolo riguardo alla nitidezza nella fotografia sportiva, sopratutto nella parte riguardante la velocità del soggetto e la densità del sensore

www.alessiobeltrame.com/perche-le-foto-calcistiche-sono-piu-nitide-con

Complimenti all'autore Alessio Beltrame per quanto pubblicato e per tutto il blog in generale, davvero ricco di informazioni.

avatarjunior
inviato il 20 Luglio 2016 ore 20:16

Ottimo articolo anche se mi verrebbe da dire che ha scoperto l'acqua calda ! Di certo con i suoi calcoli mi ha fatto capire chiaramente quanto sia importante usare un tempo sempre adeguato. Quando acquistai il Sigma 150-500 mi venne un colpo, le prime foto erano davvero schifose ma poi compresi che non dovevo prestare attenzione solo al diaframma ma anche al tempo e in effetti i risultati si fecero vedere subito con notevoli migliorie.
Immagino allora quanto problemi possa dare usare una fotocamera da 50 mp per un uso "sportivo"...

avatarjunior
inviato il 20 Luglio 2016 ore 23:22

Gia che si parla di calcio mi viene da grattarmi..
(avete mai notato che qui su Juza, per fortuna, quasi non ce né traccia?) ..basta OT ora

Comunque.. l'articolo è stato scritto con grande dedizione e voglia di approfondire l'argomento, ponendo particolare attenzione alla natura matematica per trovare una risposta concreta.

Qui la mia domanda: tutto ciò non si puo riassumere con una sola semplice parola? MICROMOSSO
È ovvio che piu è veloce il soggetto che ho di fronte e piu breve dovrà essere il tempo impostato se voglio congelare la scena, a meno che voglio fare un panning e lo seguo

Alex

avatarjunior
inviato il 21 Luglio 2016 ore 6:05

Infatti è quello che pensavo anch'io: si parla di un problema ben noto e conosciuto. Tuttavia il modo in cui viene trattato e spiegato è diverso dal solito e con un base matematica solida. Mi è piaciuto la relazione tra i pixel e lo spazio che coprono del soggetto, non ci avevo mai pensato...

avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2016 ore 13:42

Dice cose sagge ... ma credo e spero fossero chiare a tutti da tempo. Alcuni confondono il tempo di sicurezza per compensare i movimenti del fotografo , dal mosso dovuto al soggetto rappresentato. Lo si nota anche dalla domanda: perché avere lenti luminose che costano un sacco quando a "poco" mi prendo un superzoom 5.6+1,4 ? Perché 1/4000 a f4 equivale a 1/1000 f8. L'articolo fa capire bene la differenza tra i risultati di queste due impostazioni.

avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2016 ore 18:23

Non pensavo fosse così ovvio, almeno dal punto di vista matematico. Beh... meglio. Ero interessato alla relazione tra densità sensore e tempi... chiaro che se scatto sempre a 1/8000 vado alla grande ma quando non posso? Almeno ho degli esempi su come trovare i limiti a tavolino senza buttare quintali di foto. Sorry

avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2016 ore 19:03

Il tema é indubbiamente interessante e molto attuale, specie considerando che molti lo ignorano totalmente e anzi se glielo si fa notare ti fan pure passare per matto.
Ricordo in una situazione simile due anni fa un amico che fa avifauna (genere con simili problematiche) che dovette sostituire dopo pochi mesi una d7100 presa nuova con una d3 perché con il suo 300 2.8 vr semplicemente buttava via tutte le foto per via del micromosso e conseguente perdita di dettaglio per via del sensore denso, problematica scomparsa con i 12mpx della d3.
A questo discorso é poi interessante correlare quello dell'uso di lenti ff anche eccellenti sull'aps-c credendo ancora alla leggenda che usando solo la parte centrale del vetro la lente sara ugualmente eccellente, cosa sempre piu falsa con i nuovi sensori densi oltre i 20mpx che invertono la tendenza distruggendo la resa di ottiche anche costose, ma non nate per il formato ridotto che non riescono fisicamente per motivi ottici a risolvere i 20x1,5x1,5 mpx ( in equivalenza al ff) dei sensori nuovi regalando micromosso e perdite di nitidezza come non ci fosse un domani.
Purtroppo é innegabile come in tutto ciò la politica dei costruttori sulle gare di mpx che impatta molto sui consumatori di basso livello e fa vendere stia portando a realizzare mega sensori ultra risoluti che nessuna lente puo gestire appieno, quando con 12mpx si fa tutto (vedasi d90,d300 ecc.).

avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2016 ore 20:19

Come non quotare?

avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2016 ore 22:17

Forse questo spiega in parte perché ora con la 7D II usando gli stessi tempi che usavo con la 7D, le foto a 600 mm all'avifauna in volo sono meno nitide. Oltretutto è vero che la 7D II ha "solo" 2 Mpix in più della 7D, ma essendo dual pixel i pixel sono molto più piccoli di quelli di un comune sensore da 20 Mpix non dual pixel.
Sarà vero? Sarà falso? Sarà...

Giorgio B.

avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2016 ore 22:39

Mi sono interessato della cosa proprio pensando ad un futuro acquisto di 7d2. Sarebbe interessante vedere come rende il mio 70-200 is rispetto... che ne so... a un tokina o un sigma specifico.... magari il 50-150.... per il 50-100 aspettiamo quando sarà sceso di molto il prezzo. Ovviamente ambito sportivo...

avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2016 ore 22:41

esattamente come dici, 99\100 la perdita di nitidezza la trovi lì quasi sicuro.
Ora quel solo non è proprio un solo, tieni conto che le lenti che citi sono fatte per ff o pellicola e quindi possono risolvere una tot definizione su una determinata area (la superficie del sensore o la pellicola 35mm), ora se su aps-c hai 20 mpx e consideri il fascio luminoso della lente questo andrà a sbattere su un sensore (la sua superficie superficie) che in equivalenza al ff ha 51,2 mpx (ovvero 20x1,6x1,6) considerando il fattore di crop moltiplicato due volte in quanto i pixel sono spalmati su una superficie e quindi la progressione non è lineare, ma quadratica), motivo per cui una lente anche ottima non riesce a risolvere tale definizione e da qui la perdita di resa.
veniamo ora ai 2mpx che ballano tra 7d1 e 7d2 che ragionando così in equivalenza come sopra sono pari a circa 5 mpx e che quindi sono pochi, ma non proprio pochissimi.
Ora sperando che il ragionamento che ho fatto sia passato io nel mio piccolo con la 7d posso citare l'indecente confronto con lenti di pari nitidezza (70-210 f4 canon vs 70-210 f4-5,6 nikon tutti anni 80-90) che mi capita di fare quando esco con i miei compagni di foto che hanno la lente sopracitata e la usano sul sensore dx della d90 da 12mpx e su quello fx della d3 anche lui da 12mpx, tralasciando quest'ultima perchè diciamo che sarebbe un po' come la pubblicità del lotto il confronto d90 - 7d è impietoso in termini di nitidezza per via della ridotta risoluzione del sensore 12mpx, che peraltro avendo meno pixel a dispetto dell'età tira anche fuori meno grana quando si lavora ad alti iso, certo poi con la post e le opportune maschere di contrasto si recupera e si lavora benissimo anche con la 7d...

avatarsupporter
inviato il 21 Luglio 2016 ore 22:42

Quando uscì la D7100 Ken Rockwell fece delle foto paragonandola al sensore FF della D600/610 e in determinate condizioni sembrava che il sensore DX eguagliasse quello FX. Cavalletto, una palma ferma e luce del sole. Le foto sono ancora lì. Di fatto i Mpix sono gli stessi ma di dimensioni molto diverse. Usare lo stesso 300mm in avifauna a mano libera occorrono tempi diversi per avere risultati paragonabili. Ma non per il fattore di crop, per la questione del micromosso. Alla rovescia il "tuttofare" per antonomasia cioè il Tamron 16-300 funziona apparentemente molto meglio sulla D610 ( 10Mp ) che sulla DX da 24Mp..

avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2016 ore 22:50

sì la terminologia tra fattore di crop e sinonimi mi capita spesso di sbagliare ad usarla, l'importante era passare il concetto che tu hai correttamente esemplificato così facendo, aggiungendo per chi non lo sapesse che le nikon ff passano automaticamente in modalità crop quando gli vengono messe davanti ottiche per aps-c.
Purtroppo tutto ciò riduce la possibilità di usare ottiche che oggi si trovano a basso prezzo (magari qualche vecchio L canon o qualche tele o supertele) e che un tempo su sensori poco densi davano il meglio di se, mentre ora danno una qualità di immagine pessima o scadente perchè inadatte a risolvere così tanti mpx, con il paradosso che magari 2-300 euro di lente dedicata al formato come può essere un 17-50 lavori meglio di lenti professionali molto più costose.

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2016 ore 0:01

Certo che Canon, che conosco, potrebbe darsi da fare per tirare fuori ef-s degni che reggo i loro cavolo di mpixel....

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2016 ore 0:39

io personalmente sugli efs conto poco o nulla, la qualità costruttiva fa pietà. Ho il 15-85, 800 euro di lente da nuova (presa in packaging con la 7d) e non so bene se da sempre o dopo il mio uso presenta delle lenti disassate che ne rendono impossibile l'uso a certe focali in certe condizioni (mezzo scatto a fuoco e mezzo con del vistoso micromosso, notevoli gli insulti per le foto cacciate), motivo per cui lo ho declassato con un molto più economico, ma meglio costruito tokina 16-50 2.8.
Forse si salva il 17-55 mai provato, ma forse è l'unico, personalmente piuttosto che contare i pixel e farsi mille arrovellamenti per la niditezza preferisco comprare lenti creative di produttori esterni (ho l'8-16 come vetro principale) che hanno una qualità costruttiva nemmeno paragonabile che essendo sempre in giro per monti, sentieri, scogli e quant'altro la vedo come una prerogativa più importante.
Volendo una lente che è in grado di reggerli esiste ed è l'11-24, certo non è economico.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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