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Lo sfregio all'habitat dell'orso e l'incompetenza dell'amministrazione del pnalm


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avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2016 ore 11:12

Buongiorno a tutti cari amici. Nonostante non sia un patito della propaganda e mi sia sempre tenuto alla larga dal dibattere certe situazioni pubblicamente, visto che possono nascere opinioni discordanti, oggi ho deciso di portare anche sul forum una notizia che sta dilagando sulle pagine web delle varie associazioni ambientaliste italiane. Come sapete il PNALM (Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise) è uno dei più antichi parchi nazionali italiani, nato nel 1922, ed uno dei parchi a maggior rilevanza naturalistica, preservando, all'interno dei suoi confini, alcune delle ultime faggete vetuste d'Europa e specie-simbolo italiane come il lupo appenninico, il camoscio d'Abruzzo e l'orso marsicano, tutte quante sopravvissute solo in questi luoghi selvaggi, all'inizio del secolo scorso. Oggi la situazione per due di queste specie è nettamente migliorata, anche se rimane ancora il problema della scarsa variabilità genetica degli orsi marsicani che, essendo solo 50, rischiano l'estinzione. Solo nel PNALM, infatti, si trovano ammassati 40 esemplari, non tanto per mancanza di luoghi idonei al di fuori della riserva, quanto per il fatto che le femmine sono restie ad allontanarsi dal luogo di nascita, se trovano le condizioni di vita ideali. A questo punto le priorità dell'Ente parco dovrebbero essere la tutela dei pochi esemplari rimasti ed anche una tutela dell'habitat dell'orso. In questi giorni però il parco non solo ha dimostrato uno scarso interesse per le questioni di impatto ambientale, ma anche per il controllo dei lavori di edilizia attuati all'interno del proprio territorio. Infatti, una delle zone a confine di un'area a costante frequentazione di orsi, ossia la località Prati d'Angro, è stata recentemente testimone di una terribile azione edilizia. Da tanti anni a questa parte era presente, nella Valle Longa, una stradina sterrata che collegava il paesino di Villavallelonga ai prati, proprietà di alcuni contadini della zona, nonché del PNALM, e che finiva nel nulla, ai piedi del Monte delle Vitelle in mezzo alle faggete. Sin dal 1993 una parte della strada era già asfaltata, ma solo nella porzione della valle posta al di fuori dell'area protetta. Sotto il falso nome di "operazione di manutenzione straordinaria" in questi mesi il sindaco di Villavallelonga, in realtà, si adoperava ad asfaltare tutta la stradina sterrata che correva per la valle. Nel mese di gennaio il PNALM, con lo sconcerto di tutte le associazioni per la tutela della fauna e degli ecosistemi del nostro Appennino, ha rilasciato un nullaosta con il quale dava il consenso ad asfaltare parte di quella stradina (anche all'interno dei suoi confini) con delle restrizioni, quali la velocità di percorrenza massima di 30 km/h e la presenza di sbarre a segnare i confini del parco, dove solo i privati potevano entrare. Ovviamente nessuna di queste richieste è stata esaudita dalla ditta che si occupava dei lavori, così come nemmeno dal comune ed il parco si è visto costretto a fermare i lavori, sequestrare il cantiere e denunciare la ditta, quando questi hanno iniziato l'operazione di asfaltatura proprio a partire dalla zona di divieto ai lavori!
Il peggio è che ora quasi tutta, se non tutta la stradina, è asfaltata e ciò, oltre a deturpare un paesaggio di montagna invidiatoci da molti, rende anche la zona più sensibile alla frequentazione in massa di turisti provenienti da Roma o Napoli che non hanno molta voglia di scendere dall'auto per ammirare i nostri Appennini oppure di motociclisti che disturbano il silenzio delle faggete plurisecolari. Tutto ciò non contando il rischio di investimenti alla fauna selvatica che deriva dall'asfaltatura di una nuova strada (nella zona frequentata da orsi!).
Con ciò per me il parco ha dato prova dell'INADEGUATEZZA della sua attuale amministrazione. Sebbene quest'ultimo si dichiari “non colpevole” è stato grazie all'ente che il progetto ha avuto inizio e grazie alla mancata sorveglianza dell'area dei lavori, sin dai primi giorni, ora anche le aree più sensibili sono attraversate da una lingua di asfalto.
Si sono spesi quasi 500.000 euro nell'asfaltatura di questa strada, soldi che potevano benissimo essere spesi dal comune e dal sindaco di Villavallelonga per progetti a tutela dell'orso, per la pulizia e la buona manutenzione dei sentieri che TUTTI sono autorizzati a percorrere SENZA arrecare danno alcuno alla fauna e per trovare ed eliminare i bocconi avvelenati che spesso sono rinvenuti in zona.
Vi riporto la notizia, sebbene ormai non si possa fare più molto, perché credo che l'informazione sia l'arma più efficace di tutte e perché spero che anche chi leggerà questo post prenderà più a cuore questo tipo di questioni e problemi, che purtroppo, in Appennino, sono frequenti.

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2016 ore 11:17

Per approfondire:
- nullaosta rilasciato dal PNALM: www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=34216 (da notare il titolo "Più TUTELA nella Vallelonga)

- risposta alle associazioni ambientaliste contrarie al progetto del parco: www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=34403 (risposta che per me non dice assolutamente niente e gioca solo sulle parole, dando prova della mancanza di argomenti validi al progetto);

- comunicazione del parco per il sequestro del cantiere: www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=36686

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2016 ore 11:19

Foto della stradina, un tempo sterrata ed utile allo scopo preposto: www.facebook.com/SalviamolOrso/photos/a.158030757674659.48557.15316074

www.facebook.com/SalviamolOrso/photos/a.158030757674659.48557.15316074

www.facebook.com/160733917326976/photos/a.160739440659757.38278.160733

avatarjunior
inviato il 16 Luglio 2016 ore 11:27

Non sono di quelle parti e purtroppo non ci sono neanche mai stato...ma vedendo quelle foto non posso essere che solidale con chi ha combattuto / denunciato questo scempio....purtroppo la gestione dei nostri ambienti naturali è sempre o quasi disastrosa. in primis vengono profitto, carriera e altre schifezze...e dell'ambiente e dei suoi principali abitanti non frega mai niente a nessuno ( di quelli che contano ) ....

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2016 ore 11:31

Posso capire tutta la tua rabbia e il tuo disappunto.
Conconrdo sul fatto che l'asfaltatura permette a tutti quei pigri che non hanno voglia di camminare di raggiungere luoghi altrimenti per loro inaccessibili. Il tutto e subito insomma...con la connivenza di un ente parco che spesso latita nel controllo di un'area che dovrebbe essere di protezione integrale nel suo nucleo centrale.
Dove sono cresciuto c'è un luogo che sicuramente conoscerai, camposecco sui monti simbruini dove si può accedere tramite una sterrata che già consente un accesso agevolato ad un alcuni luoghi molto caratteristici di queste montagne situate tra LAzio e Abruzzo che molti avranno visto in tv nelle scene del film Trinità (la valle dei contadini che subiscono le angherie del ciccione messicano)...e lì per l'opposizione di ambientalisti, forestale ed ente parco dei seimbruini si è sempre riuscito ad evitare l'asfaltatura della strada...anche se ciò non ha impedito la risistemazione la battitura che consente comunque un accesso abbastanza agevole a chi ne abbia la voglia.
I problemi sono sempre gli stessi....mancanza di sensibilità, giro di soldi e superficialità )non dico disprezzo perchè, secondo il mio modesto parere, i più nemmeno si rendono conto dei danni che apportano all'ambiente)
Povero Orso...mala tempora currunt
Stefano

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2016 ore 11:34

è uno scempio,opera inutile e dannosa per la sicurezza della fauna,soldi spesi male che potevano essere spesi per opere e progetti di tutela,vergogna

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2016 ore 11:48

Taranis Ho sentito parlare molto di Camposecco, eppure non ho mai visitato i Simbruini. Mi sono sempre fermato ai Sibillini, Majella e Parco d'Abruzzo. Sicuramente da voi, nelle Alpi romane, le vostre proteste sono servite a qualcosa. Purtroppo non sono a conoscenza dei movimenti politici e delle carte "sottobanco" di questo progetto, ma ti posso assicurare che qualcosa di losco c'è sotto. Per avere più fruizione turistica pensa che nel comune si Villa si vocifera di costruire degli impianti di risalita che colleghino la Vallelonga alle piste sciistiche di Pescasseroli. Ovviamente è fantascienza, ma questo progetto sicuramente non è frutto dell'ingenuità degli abitanti o del comune stesso. Ora i contadini della zona pare che si vogliano battere per chiedere la rinaturalizzazione dell'area perché la maggior parte della gente del posto ci tiene a queste cose. E' il parco che li tiene in vita, se no addio turismo. Eppure, in comune, i politici vogliono ancora di più e sono disposti anche ad attuare anche azioni come questa. Io poi non critico la gente che non scende dalla macchina e che sono pigri o che non hanno voglia. Sebbene infatti io non mi ci trovi bene la colpa non è loro ma di tutti coloro nominati in precedenza. Per la fruizione turistica di massa c'è già la camosciara, e credo che basti in un'area protetta piccola e selvaggia come il PNALM.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2016 ore 15:28

quando ci si trova davanti a scempi come questi verrebbe solo voglia di emigrare ma dove? Esiste un posto dove l'umanità e meno stupida?
Piena e totale condivisione, piena solidarietà Alex...per quel poco che posso fare, mi troverai sempre pronto a combattere!
un abbraccio
orazioSorriso

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2016 ore 8:51

Orazio, ti ringrazio per le tue parole, davvero. Mi fa piacere che ci sia gente come voi ancora disposta a lottare per ciò che è giusto ed a denunciare questo tipo di azioni.

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2016 ore 9:03

A chi fosse interessato a seguire la vicenda ecco altre info.

- In questi giorni il direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha firmato per la naturalizzazione ed il ripristino dell'area dove era vigente il divieto ai lavori. www.facebook.com/parcoabruzzo/photos/pcb.1052048238165640/105204799483

- L'ente parco continua a difendere l'indifendibile e a sostenere di non centrare niente in tutto questo. www.facebook.com/parcoabruzzo/photos/a.417193138317823.83326.411545755
Per ora come ultima linea di difesa si dicono "aperti" ad assumere altre decisioni in merito al ripristino dell'area.

- L'associazione Salviamo l'Orso attacca ancora invece il Parco il quale si deve assumere le proprie responsabilità in merito allo sfregio dei Prati d'Angro e specifica in modo chiaro ed esaustivo l'INCONGRUENZA e l'INCOMPETENZA del servizio scientifico e della direzione dell'ente parco. www.salviamolorso.it/risposta-al-pnalm-sulla-strada-della-vallelonga/

user33208
avatar
inviato il 22 Luglio 2016 ore 11:33

gli italian×,prettamente cittadini, che con macchine e motociclette rumorose vogliono avvicinarsi alla natura senza capire il danno che fanno,vanno fermati.in questo modo non lasceremo niente ai nostri figli.consiglio che non vorrei dare: mille euro a un cossovaro con quattro candelotti di dinamite per interrompere la strada,se vuoi vedere la natura vai a piedi e con rispetto,per quanto riguarda il sindaco regolatevi in futuro.

avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2016 ore 13:18

www.marsicalive.it/?p=122404
Qualcosa si è mosso....
Stefano

avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2016 ore 21:47

Ti ringrazio per l'aggiornamento Stefano, sono appena tornato da un viaggio in Romania e non ho avuto tempo di aggiungere le nuove info. Purtroppo, però, ciò che è successo è ben poco rispetto ai provvedimenti che dovrebbero essere realmente presi. A partire dalla naturalizzazione di tutta l'area dei Prati ricadenti all'interno del parco. Nei miei giorni trascorsi in Romania sono rimasto davvero impressionato della gestione locale dei parchi nazionali più antichi, dove tutto è lasciato in mano alla natura e le stradine che percorrono e collegano i vari rifugi di montagna (nel parco nazionale di Retezat, il primo del paese, non sono presenti comuni e paesini di altro genere) sono solo sterrate, eppure il turismo è florido e soprattutto è un turismo internazionale ed ecosostenibile. Ciò per ribadire che non serve una strada asfaltata e piste sciistiche per attirare turisti in un parco nazionale che si rispetti, piuttosto il PNALM ed i comuni dei dintorni dovrebbero pensare a riaprire al pubblico e rendere disponibili le decine di rifugi altomontani che sono sparsi lungo le creste, oppure incentivare le campagne di sensibilizzazione sulla situazione precaria dell'orso marsicano, spiegare alla gente quant'è importante il nostro patrimonio faunistico che, nonostante varie minacce da parte dell'uomo, è ancora presente.

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2016 ore 14:15

Una "buona" notizia per tutti coloro che hanno seguito la vicenda. In giornata 27 luglio il consiglio direttivo del parco si è riunito ed ha deciso sul da farsi, assieme anche all'amministrazione comunale di Villavallelonga. Tra le notizie più importanti va sicuramente citata la decisione del consiglio di dare avvio alla naturalizzazione del sito, almeno nell'ultimo tratto della strada dove i lavori erano vietati. Inoltre è stato detto di considerare necessaria e non eludibile l'azione di ripristino dello stato dei luoghi, inteso come tutta la stradina dei Prati d'Angro e di applicare le sbarre per una regolamentazione del traffico motorizzato e dare accesso alla strada solo ai residenti, a partire dai confini del parco in poi. Per ora sono solo parole, aspettiamo di vedere i fatti, ma almeno l'amministrazione ha deciso di fare un passo indietro e valutare l'opzione di ripristino dell'area.

Ecco il link al quale potete vedere tutte le decisioni prese dal consiglio:
www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=36932

avatarsenior
inviato il 30 Luglio 2016 ore 14:36

Resto sintonizzato anche io.
Non voglio aggiungere altro alla stupidità dell'uomo...alla miopia di capire certi concetti.
Conosco abbastanza quasi tutta la zona degli Appennini centrali, da Roma io e i miei soci partiamo per poter fare uscite in MTB in questi luoghi fantastici da ammirare e vivere, nonché le mie poche uscite fotografiche negli stessi.
Questa zona del parco che indichi non la conosco, mi promettero' di vederla a inizio settembre, quando io e la mia famiglia ci concederemo una breve vacanza a Villetta.
Purtroppo non posso che sottolineare anche il "traffico" presente sui Simbruini, da Campotosto a Campaegli a Campo dell'Osso fino pure ad arrivare a Marsia...un vero peccato...tutte zone a me care e ben conosciute, faggete a non finire, pochi avvistamenti, ma pace e natura davvero da godere.
Andrea

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