RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

rappresentazione colori in monitor e stampanti


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » rappresentazione colori in monitor e stampanti





avatarjunior
inviato il 07 Luglio 2016 ore 11:34

Ciao a tutti,
in questi giorni sto studiando, un po' qui sul forum un po' su vari blog, il complicato mondo dei colori e della loro rappresentazione su monitor,stampanti casalinghe o da laboratorio.
Non mi sono chiari ancora alcuni concetti, quindi apro questo topic nella speranza di trovare una risposta da chi ne sa di più.

Da quanto ho capito, correggetemi pure se non uso i termini corretti, la maggior parte dei laboratori industriali e dei laboratori fotografici hanno stampanti in grado di stampare in modalità colore CMYK .

La mia prima domanda è: perche? Il gamut CMYK è meno esteso, o meglio, differente e non in grado di riprodurre eventuali colori negli spazi di colore sRGB, Adobe RGB o ProPhoto. Quindi che senso ha utilizzare uno di questi spazi se poi alla fine andiamo a stampare in CMYK?
Avrebbe più senso utilizzare ad esempio ProPhoto se alla fine decido di stampare in fine art...giusto? ...che se non ho capito male permette la stampa nel modo colore RGB.
Che cosa succede a quei colori che non possono essere riprodotti in fase di stampa? Posso recuperarli in qualche modo?

E' vero che a partire da una immagine il processo di stampa è completamente indipendente da quello a monitor, ma che senso avrebbe comprare un monitor wide gamut se alla fine stamperò tutte le mie foto in quadricromia perdendo quindi una consistente porzione dei colori rappresentabili?

Questi per ora sono i dubbi che ho, e so che ahimè più approfondirò la questione e più me ne verranno TristeSorriso

Ad ogni modo ringrazio anticipatamente tutti coloro che interverranno.

Carmine

avatarjunior
inviato il 08 Luglio 2016 ore 13:27

up

avatarsenior
inviato il 08 Luglio 2016 ore 17:08

Questo tutorial sulla gestione del colore l'hai letto?
Lo so, è meno "digeribile" di un blog, però poi fa bene ;-) e soprattutto hai letto questo ?
Convertire in CMYK non solo è inutile, ma anche dannoso; la stampa casalinga è sempre RGB e anche i service per stampa fotografica usano lo stesso modo colore


Vedo che le tue certezze vacillano MrGreen ...


In ogni caso vale quanto per la musica, nel workflow dalla registrazione, processing, finalizzazione per la distribuzione/vendita (mp3, CD, SACD, flac/alac altissima risoluzione/frequenza), si acquisiscono le tracce al massimo, si fa il mix (e qualche degrado già c'è) e solo alla fine si "taglia" in qualità. Perché segarsi le gambe fin dall'inizio? Se vuoi rifare qualche passo intermedio? Perché non decidere solo alla fine?

Adotta la migliore rappresentazione per ogni step!

avatarsenior
inviato il 08 Luglio 2016 ore 18:05

Ti offro una risposta meno completa.
La stampa CMYK è più che altro riservata a stampe commerciali. In realtà anche se le stampanti hanno cartucce Ciano, Magenta, Giallo e Nero lavorano con profili RGB. Peraltro le stampanti migliori hanno anche cartucce verdi, rosso, blu, arancione .... quindi scorda la stampa CMYK.
La stampante ha una resa diversa dal monitor. Il monitor ha luminosità, la carta assorbe. Un monitor professionale permette di visualizzare più sfumature ed è possibile simulare all meglio la resa che si avrà con una determinata carta.
In queste simulazioni vengono segnalati i colori fuori gamma che cioè non saranno riprodotti sulla carta. A questo punto puoi apportare le modifiche necessarie per riportare i colori nella gamma coperta dalla stampante (e quella carta specifica), oppure lasciare fare al driver di stampa che ha un motore di conversione colori. Tu puoi indicare la modalità di conversione: esempio percettiva per avere i colori fuori gamma più naturali possibili.
Anche in questo caso un buon monitor aiuta molto.
Tieni presente che molte carte, specie se opache, hanno un prifilo colore che non è molto esteso.

avatarsenior
inviato il 08 Luglio 2016 ore 18:17

la quadricromia serve in ambiente fotografico per alcune certificazioni colore fatte con Rip (noi esempio usiamo ORIS).
Normalmente le stampe, anche Fine Art sono realizzate in Tiff 8 quindi in spazio colore sRGB ed in alcuni casi (per particolari lavori ove sono presenti il rosa flash e alcuni azzurri) adobe RGB normalmente a 8 bit ed eccezionalmente, su richiesta specifica a 16 bit. Lo spazio Profoto è uno spazio teorico inquanto non esistono periferiche "commerciali" in grado di gestirlo correttamente.
Gli intenti colorimetrici Percettivi e Relativi si differenziano essenzialmente nel sistema di compressione dei colori fuori gamut (con un softproofing si può attivare la visualizzazione dei colori non gestiti e appariranno a monitor grigi).
L'intento percettivo è consigliabile quando si hanno molti colori, la compressione avviene per tutti i colori presenti pertanto posso avere dei colori non esattamente precisi. L'intento Relativo è appunto relativo alla misurazione del nero, comprime solo i colori fuori gamut, funziona bene con pochi colori, nelle aree di confine fuori/dentro gamut, con molti colori posso avere uno sgradevole effetto di scalinatura ...
Alessio

avatarsenior
inviato il 08 Luglio 2016 ore 18:22

per facip ... le stampanti normalmente stampano in quadricromia, ma il flusso è gestito in tricromia è la fase di conversione finale (driver di stampa) che converte da tricromia a quadricromia. Per questo alcuni laboratori (per certificare il colore) usano dei Rip che gestiscono tutto il flusso di lavoro in quadricromia evitando così conversioni non gestibili.
Le cartucce Ciano, Magenta, Giallo e Nero sono le principali di conversione mentre le arancioni, verde e magenta servonoper rafforzare e rendere più precisi i colori e le sfumature (es. l'arancione migliora gli incarnati)
Alessio

avatarjunior
inviato il 09 Luglio 2016 ore 17:29

@Ilcentaurorosso: grazie per i link, approfondirò ulteriormente ;-)
effettivamente non avevo pensato al fatto che mi taglierei le gambe affrontando l'elaborazione direttamente in CMYK.

@Facip:
La stampa CMYK è più che altro riservata a stampe commerciali.

Proprio come immaginavo, mi sorprende comunque un po' il fatto che monitor e stampanti non sembrano aver subito lo stesso sviluppo tecnologico. Quindi possiamo dire che i monitor, specialmente quelli wide gamut devono "abbassarsi" e adattarsi al livello delle stampanti almeno per quanto riguarda la rappresentazione dei colori. (?)

@Blve: grazie della spiegazione, quindi come funziona in fase di stampa? posso scegliere di effettuare io la conversione con modalità percettiva o relativa ad esempio con lightroom e alla fine osservare il risultato sul mio monitor oppure chiedere direttamente al laboratorio di affrontare la conversione? In quel caso però non avrei una "preview" del risultato finale.

Grazie delle risposte e della disponibilità. Mi avete già chiarito molto ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2016 ore 18:31

Kcoma no ... non sei tu che scegli come convertire ... i laboratori classici (cioè industriali) al massimo ti forniscono il loro file di profilazione per fare dei softproofing ... per poter controllare tutto il flusso di lavoro devi rivolgerti a laboratori che offrono il servizio "con operatore" cioè vai da loro con il tuo Raw e in ambiente calibrato segui tutto il processo fino alla stampa ...

Facip ... il problema non sono le stampanti, le nuove Canon Pro 4000 e le epson SureColor P9000 hanno una possibilità di gamut veramente ampia, sono i supporti (carte, tele etc...) che hanno dei limiti, si possono migliorare le cose con le carte da proofing per la certificazione colore ma sono carte lucide e sottili a fronte di un guadagno nel gamut hai una carta povera come supporto

www.epson.it/it/it/viewcon/corporatesite/products/consumables/overview

avatarsenior
inviato il 09 Luglio 2016 ore 19:00

Si infatti ho scritto che la carta, specie opaca, "assorbe" inchiostro e, quindi, non ha la gamma colori e brillantezza di un monitor.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me