| inviato il 05 Luglio 2016 ore 14:07
Ciao a tutti!
Anche se ho letto tutti gli argomenti postati qui su Juza, non ho ancora compreso l'utilità dei vari punti di messa a fuoco!
Io sono abituato a fare la maf al centro blocco l'esp e ricompongo...sbaglio?
Qualche anima pia avrebbe voglia spiegarmi per bene l'utilità dei 10000000punti di maf e in che casi/modi si usano?
Grazie anticipatamente!
Alessio. |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 18:10
No, non sbagli ma i vari punti di MAF servono proprio ad evitare questa procedura un pò macchinosa che può anche andar bene se non si ha particolare urgenza ma in certi casi, specialmente sport, avifauna, caccia fotografica e chi più ne ha più ne metta, richiede troppo tempo; infatti, generalmente i vari punti di MAF sono posizionati dove presumibilmente si troverà il soggetto da fotografare e sta a noi scegliere quale abilitare in base alla zona di messa a fuoco che ci interessa. |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 18:19
Con le ottiche luminose se le usi a tutta apertura e ricomponi hai il soggetto fuori fuoco. |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 18:22
? |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 18:32
@Alle79 “ Con le ottiche luminose se le usi a tutta apertura e ricomponi hai il soggetto fuori fuoco. „
non ho capito :) |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 18:37
“ non ho capito :) „
Praticamente con ottiche molto luminose, a tutta apertura, la pdc è talmente minima che anche un minimo movimento, quale quello della ricomposizione, può mettere il soggetto fuori fuoco. |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 18:39
Intendeva ad esempio che se usi l'85L f1, 2 a tutta apertura col centrale e poi ricomponi rischi di aver la messa a fuoco errata, ma con certe macchine non performanti in af sui laterali rischi la stessa cosa... Dipende dalla macchina e... Dal manico! |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 18:45
E' un discorso un po' complesso, ma Alle79 ha ragione. Il problema è la PDC in riprese ravvicinate con tele, come nei ritratti.
Provo a cercare qualche articolo che avevo salvato.
Giorgio B. |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 18:52
Non ho trovato nulla, comunque lo spiego con un esempio:
se inchino la reflex leggermente verso l'alto per fare cadere il punto centrale sull'occhio del soggetto, la distanza tra sensore e occhio sarà x, ma quando ricompongo raddrizzando la macchina, la distanza tra sensore ed occhio diminuisce, perché nello spostamento compie un arco e rischi di avere a fuoco il collo ma non gli occhi.
Forse qualcuno te lo spiega meglio. |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 19:16
Con un 85 1.4 ma anche 1.8 ad esempio ma anche focali maggiori se metti a fuoco gli occhi hai magari il naso leggermente sfocato, se ricomponi sposti inevitabilmente la distanza dal punto di messo a fuoco sugli occhi su un altro punto e quindi gli occhi saranno sfocati.
Inoltre nelle foto di soggetti in movimenti, vari punti sono molto comodi, spesso abbinati al tracking 3D.
Poi se uno non scatta a soggetti in movimento, non usa diaframmi aperti, va bene anche il singolo punto centrale. |
| inviato il 05 Luglio 2016 ore 19:40
A me è capitato anche con il 100f2, dopo aver fatto la regolazione fine dell'af, ora non ricompongo più. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 15:59
“ No, non sbagli ma i vari punti di MAF servono proprio ad evitare questa procedura un pò macchinosa che può anche andar bene se non si ha particolare urgenza ma in certi casi, specialmente sport, avifauna, caccia fotografica e chi più ne ha più ne metta, richiede troppo tempo; infatti, generalmente i vari punti di MAF sono posizionati dove presumibilmente si troverà il soggetto da fotografare e sta a noi scegliere quale abilitare in base alla zona di messa a fuoco che ci interessa. „
Sono l'unico che invece trova la "procedura" la più rapida e pratica ma che poi consapevole dei limiti evita di usarla solo quando inappropriata (casi citati)? Tra l'altro salvo controindicazioni, il punto di MAF centrale è in genere il più sensibile.
Il tracking è un caso a parte. Tanti punti di MAF, fino a coprire idealmente l'intero fotogramma, non sono utili, sono necessari. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 16:06
Confermo di aver buttato decine di foto per aver messo a fuoco e poi ricomposto!
Ma anche cambiare il punto di messa a fuoco non è sempre così veloce. |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 16:06
“ Sono l'unico che invece trova la "procedura" la più rapida e pratica ma che poi consapevole dei limiti evita di usarla solo quando inappropriata (casi citati)? Tra l'altro salvo controindicazioni, il punto di MAF centrale è in genere il più sensibile. „
no, non sei l'unico, mai usato altro che la ricomposizione anche fino a f1,4, stando sempre attento ovviamente in certi casi
ma ci ho fatto anche "caccia" fotografica e sport senza mai avere problemi |
| inviato il 06 Luglio 2016 ore 16:18
“ Sono l'unico che invece trova la "procedura" la più rapida e pratica ma che poi consapevole dei limiti evita di usarla solo quando inappropriata (casi citati)? Tra l'altro salvo controindicazioni, il punto di MAF centrale è in genere il più sensibile. „
In realtà anche io trovo molto più veloce questa tecnica, piuttosto che giocare col joystick per spostare il punto AF tra una foto e l'altra (sempre se si usa una xxD o xD e da menù si è abilitata la funzione che è disattivata per default, su Canon).
Uso il sistema di spostare il punto AF solo quando devo tenere la reflex ferma con una precisa inquadratura per precisi motivi e il fuoco deve cadere fuori dal centro, come quando uso il cavalletto, oppure quando faccio foto a qualche manifestazione ed il punto AF è spesso uno diverso dal centrale (es. quello superiore), quindi lo imposto in modo permanente fino a che non cambiano le esigenze.
Spostare il punto AF di continuo tra una foto a all'altra fa perdere più tempo che guadagnarlo.
Ovviamente occorre anche fare attenzione alla regola dell'arco quando si cambia inclinazione della reflex, ma alcuni suggeriscono che basta chiudere un po' il diaframma, se non è indispensabile avere la PDC stretta.
Giorgio B. |
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