user46920 | inviato il 12 Giugno 2016 ore 16:14
La domanda può sembrare banale, eppure la risposta non è così ovvia a tutti e la si può trovare solo nella realtà delle cose, dove la fisica moderna è in grado di spiegare perfettamente questo fenomeno. In sostanza il fenomeno fotografico è il semplice disegno della Luce (foto = luce e grafia = disegno), nonostante la maggior parte della gente sia mentalmente abituata a collegare la fotografia solo ed esclusivamente con la macchina fotografica ... ma la fotografia esista ancor prima. La fotografia esiste dal primo giorno in cui Dio cominciò la sua creazione: "e luce fu! ... differenziando il giorno dalla notte, poi Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina ..." .. e da quel giorno, la fotografia fu una delle opere della LUCE, quindi la fotografia esiste da quando esiste la Luce ed è possibile solo in sua presenza, proprio perchè è la sua opera e non quella dell'uomo. E' la Luce che fa la fotografia e non l'uomo: il fotografo è solo una stampella, un treppiede, un supporto più o meno mobile e più o meno consapevole di quello che fa, che sposta la fotocamera e che direziona il suo obiettivo verso la Luce, per cui è solo un "cercatore di Luce" ed eventualmente un "trovatore di fotografie". Quindi, cos'è la fotografia, se non l'immagine della Luce ... l'immagine del creato, illuminato dalla luce e riflettente i suoi colori ai nostri occhi? In termini più tecnici è l'immagine della realtà che attraversa i nostri occhi e la stessa immagine che attraversa l'obiettivo delle nostre fotocamere. Con lo stesso procedimento fisico, per entrambe le destinazioni, l'immagine fotografica si rifrange nell'occhio del fotografo così come nell'obiettivo della fotocamera, proiettandosi dall'altra parte, sulla rètina e sul sensore, sotto forma appunto di immagine fotografica . L'immagine che il fotografo potrà registrare, su pellicola o sul sensore, questa è già la fotografia! .. ne più ne meno. E quindi il fotografare, diviene una semplice registrazione e documentazione della luce ripresa, ovvero della fotografia ripresa. Caravaggio (ad esempio) non aveva un sensore a disposizione quando operava con la camera obscura, per cui usava spesso matite e colori, per poter "registrare" la fotografia della Luce. Naturalmente lui non era un fotografo, ma un pittore, un artista, un disegnatore, un artigiano ... che ogni tanto sfruttava e "rubava" i disegni della Luce, per farli suoi ... era in pratica una specie di "ladro" (lui come tanti altri). Giustamente queste tecniche medioevali oggi sarebbero ridicole se usate per documentare la realtà , mentre la pellicola o il sensore, hanno invece in sé una tecnologia sufficiente per poter certificarla la realtà senza nessun problema né dubbio. Per questo la fotografia (quella vera, quella come Dio comanda - il vero disegno della Luce) è sempre un documento, perchè è la copia registrata del disegno della Luce, quel disegno proiettato dalla realtà all'altra parte dell'obiettivo (la Diapositiva in pellicola è un forte e solido esempio di questa tipologia della documentazione naturale, della fotografia come tecnologia). ----------- Tutto questo concetto banale, fin qui esposto, è il principio semplice che rappresenta la realtà delle cose, per ciò che riguarda la fotografia fisica, ed è la base utile e necessaria per comprendere più chiaramente anche il resto della situazione. La situazione fotografica attuale, per me che conosco la fotografia da 40 anni, è piuttosto semplice vederla, ma vuole cmq spiegata e riassunta compiutamente per chi le idee non le ha chiare. Ci sono altre ramificazioni rispetto all'Albero Maestro (o tronco principale) rappresentato appunto dal concetto di fotografia fin qui esposto - che è poi quello della semplice documentazione in cui per natura vi è la massima espressione di copia del disegno della Luce - e sono rappresentate (queste ramificazioni) dalla "fotografia d'Autore" e dalla "foto-Creazione Artistica" . La "fotografia d'Autore", come io la comprendo, è una forma di fotografia espressiva, che non bada più di tanto alla semplice "copia della luce", ma che la utilizza in forme e in modalità da renderla quasi un linguaggio, atto a comunicare qualcosa all'osservatore. Qualcosa che non è per forza e sempre espressamente figurato dal vero disegno della luce, ma che viene letto tra le righe dell'interpretazione che l'Autore ha voluto suggerire. Come si diceva in un altro topic: "rendere visibile l'invisibile" (e ci sono mille modi di faro o poterlo fare, mille linguaggi da utilizzare e mille e mille cose da dire). Ora, finché si rimane nell'ambito della fotografia (quella fisica), ovvero finché si cattura la luce usandola per la propria esperessione Autorale, credo proprio che si possa confermare che la fotografia d'Autore è e rimane a tutti gli effetti all'interno dell'ambito fotografico in senso più ampio del termine e che questa modalità di "fare" fotografia, sia anche quella pratica che più ha voluto legare la Fotografia con l'Arte (parlo al condizionale, perché io non me ne intendo molto di fotografia e di certa storia della fotografia). Ad esempio per me, Gianni Berengo Gardin è anche un fotografo Autorale, oltre che foto-giornalista, ma più di lui credo che esponenti come Henry Cartier Bresson ed altri, possano rappresentare forse meglio questa ramificazione della "fotografia d'Autore" con tutte le varie sfaccettature [che poi il collegamento con l'Arte ci sia o non ci sia, non è certo l'argomento di questo topic - io personalmente posso essere concorde che a certi livelli d'Autorato, l'opera fotografica (e lo specifico a chiare lettere) possa poi essere anche definita opera d'Arte, ma non è detto che tutti la pensino così o la debbano vedere in questo modo] . Poi c'è la "foto-Creazione Artistica", che è quella ramificazione secondo me innestata di forza sul tronco principale (un po' come far crescere un Pero su un Banano), come una specie di collegamento obbligato per portare la fotografia ad essere vista come Arte artistica e ad essere accettata anche e soprattutto negli ambiti culturali Artistici (anche qui parlo al condizionale, perché la mia opinione personale è dedotta dalla poca cultura storica in mio possesso). In pratica è quella "fotografia" (che non chiamerei nemmeno fotografia) che deve storpiare, distorcere, modificare, personalizzare in maniera esasperata, la fotografia originale (quella della Luce), per i suoi scopi che sono evidentemente non fotografici. A me pare solo una procedura di becera "manipolazione violenta" della vera fotografia, al volere dell'uomo, come solo lui sa fare (vedi ad esempio i disboscamenti delle foreste, gli allevamenti di bestiame, alcune tecniche di caccia incondizionata, la colonizzazione di altri paesi, lo sterminio di etnie più deboli o l'estinzione di certa fauna terrestre, ecc...). Per cui, siccome la modifica è talmente radicale rispetto alla fotografia reale della luce, questa tipologia che io chiamo dei "cartoni animati", che a volte purtroppo sembrano anche delle fotografie tirando in inganno l'osservatore, non è più nemmeno logico chiamarla fotografia e senza l'ombra di dubbio non è appunto fotografia! Che poi il mezzo fotografico possa essere utilizzato da un Artista per produrre la sua Arte, in qualsiasi modo preferisca, in questo ambito non ci si può "mettere becco" ed anzi, sono molto felice che l'Artista abbia trovato la sua strada d'artista ... ma l'importante è che poi le sue opere non vengano per sbaglio chiamate fotografie, perché dal ridicolo si passerebbe all'assurda e voluta distorsione della realtà. Ed io quella la chiamo Menzogna bella e buona! -------------------- Quindi alla domanda: "quando una fotografia è Arte?" ... non si può certo rispondere "quando diventa una pittura ad olio" o "una scultura" o un "cartone animato", e se di fotografia si parla, di fotografia quindi si dovrà presentare l'immagine ... senza se e senza ma! Altrimenti parliamo di Arte ... e lasciamo quindi stare la fotografia o il termine fotografia! Anche questo concetto è o sembra banale, ma ci sono molte persone purtroppo, che non avendoli ben chiari (tutti questi concetti banali), poi confondono fin troppo facilmente la fotografia con i disegni che fanno loro al computer ed appoggiandosi al fatto che hanno comperato una macchina fotografica e che si sono autoreferenziati come Artisti, poi si prendono anche la briga di auto-dichiararsi "Photographer" e di classificare i loro disegni come delle "fotografie", pubblicandole per giunta sui siti di fotografia !!! ... ma come abbiamo appena visto e compreso, la fotografia è opera della Luce e non del fotografo col suo computer. Quindi, perché una fotografia possa diventare veramente anche un'opera d'arte, sicuramente e senza l'ombra di dubbio alcuno, si deve trattare esclusivamente di una FOTOGRAFIA e non di un "disegnetto d'artista" fatto al computer (o altrove). Su questo punto non c'è la minima ombra di dubbio tra cosa sia realtà e cosa no, i paletti alla fotografia si o fotografia no, non li ho certo messi io, ma li mette ogni volta e direttamente la Realtà ... e purtroppo so di essere a volte irriverente e dissacrante per molti, quando "prendo a realtà in faccia" qualcuno, ma cavoli la realtà è qui ed è davanti a tutti noi, pronta per essere osservata, guardata, vista e pure fotografata ... volerci per forza sbattere la testa contro, continuamente, a me pare di una assurdità indescrivibile! ... un gran salutone cmq ai caproni |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 17:00
Mangiato pesante ? |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 17:19
mi spiace ma la citazione dei passi della genesi mi ha tagliato li gambe...non sono riuscito a proseguire |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 17:29
La fotografia è e rimane una rappresentazione della realtà. Il disegno pittorico è, in generale, una interpretazione della realtà mediata tramite la cultura. La fotografia diventa documentazione quando vuole insegnare qualcosa ( documentare vene dal latino docere, insegnare, che è molto vicino a ducere, condurre ). La realtà "vera" non esiste, ma esiste solo la realtà sensibile, ovvero quella creata dai nostri sensi. Il pipistrello cieco sa benissimo dove andare, ma per lui la realtà è una cosa diversa che per noi. Con il digitale, la fotografia tende alla pittura, e si allontana sempre più da ciò che chiamiamo realtà. Può piacere oppure no ( a me non piace ). Un po' come la musica: cento anni fa era musica quella fatta col violino, pianoforte, flauto. Poi è arrivata la chitarra elettrica, il moog e il sintetizzatore, che emettono suoni per così dire non esistenti in natura: forse non è più musica ? Tutti sanno premere i tasti del pianoforte, ma c'è chi lo sa fare in maniera articolata e complessa: è la musica d'autore. Quelli che riescono a comporre una melodia nella quale molti si riconoscono, è un artista. |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 17:47
“ Ci sono altre ramificazioni rispetto all'Albero Maestro (o tronco principale) „ “ Poi c'è la "foto-Creazione Artistica", che è quella ramificazione secondo me innestata di forza sul tronco principale „ diciamo che volendo paragonare la fotografia ad un albero, e le fotografie a foglie, possiamo dire che dal tronco principale non si collega alcuna foglia, ma le foglie sono solo sui rami, che hanno una forte e variegata distribuzione. di innesti in un certo senso (che definirebbero l'artifizio) non ce ne sono. La fotografia è rimasta in B/N per un bel pezzo, in beffa alla realtà della luce, quindi le prime stampe erano già foglie elaborate, derivazioni. e anche la derivazione storiaca l'ha segnata. è possibile ottenere opere molto differenti dalla classica fotografia partendo dal concetto base della fotografia, e aggiungendovi altre competenze, o arti eventualmente. Difficile dire che non si tratta ANCHE di fotografia, solo basandosi sull'eventuale grado di PUREZZA che ciascuno gli attribuisce. (purezza che probabilmente non è mai esistita). |
user46920 | inviato il 12 Giugno 2016 ore 18:30
“ mi spiace ma la citazione dei passi della genesi mi ha tagliato li gambe...non sono riuscito a proseguire „ in effetti, è possibile che abbia usato troppe parole tutte in una volta ... ma tranquillo, fai con calma: se leggi 6 righe al giorno, tra meno di un mesetto potrai rispondere con qualcosa di tuo che sia in tema. |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 18:46
Seguo anche se, da fotoillustratore (come mi definisco per i lavori non puramente fotografici) essere paragonato, io, a chi perpetra “ i disboscamenti delle foreste, gli allevamenti di bestiame [...] , la colonizzazione di altri paesi, lo sterminio di etnie più deboli o l'estinzione di certa fauna terrestre, ecc... „ mi fa specie. |
user46920 | inviato il 12 Giugno 2016 ore 18:52
“ La fotografia diventa documentazione quando vuole insegnare qualcosa „ documentare = informare, far sapere - www.etimo.it/gifpic/04/206e0a.png - www.etimo.it/gifpic/06/197835.png o anche, da Treccani: [...] Sinonimi e contrari documentare [der. di documento] (io documénto, ecc.). - v. tr. [dimostrare con documenti] - attestare, certificare, comprovare, convalidare, dimostrare, provare. - documentarsi v. rifl. [fornirsi di documenti, di prove, di informazioni] - informarsi. - aggiornarsi.[...] |
user39791 | inviato il 12 Giugno 2016 ore 18:57
Proporrei questa intervista a Claudio Marra, con intervistatrice una certa Roberta Valtorta. Tema: cos'è la fotografia oggi. 30 minuti spesi bene secondo me. E' del 2011 ma ancora attualissima. vimeo.com/32145678 |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 19:02
“ " La fotografia diventa documentazione quando vuole insegnare qualcosa" documentare = informare, far sapere - www.etimo.it/gifpic/04/206e0a.png - www.etimo.it/gifpic/06/197835.png o anche, da Treccani: [...] Sinonimi e contrari documentare [der. di documento] (io documénto, ecc.). - v. tr. [dimostrare con documenti] - attestare, certificare, comprovare, convalidare, dimostrare, provare. - documentarsi v. rifl. [fornirsi di documenti, di prove, di informazioni] - informarsi. - aggiornarsi.[...] „ Esattamente quel che ho detto io. Nel primo tuo link l'etimologia da docere. Quindi ? |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 19:05
La foto grafia è come la calli grafia. Un concetto astratto. Ciò che percepiamo, è la rappresentazione che ognuno ne da con i mezzi che via via vengono usati. |
user39791 | inviato il 12 Giugno 2016 ore 19:09
Marra risponde in modo acuto alla domanda: è fotografia tutto ciò che gli uomini hanno chiamato, chiamano e chiameranno fotografia. Alla domanda se è arte risponde in modo ancora più acuto: se è arte contemporanea un barattolo di merda perchè non dovrebbe esserlo una fotografia. |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 19:11
Sia l'imbianchino sia Caravaggio usano il pennello, by the way... |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 20:28
L'occhiodelcigno devo dire che mi hai messo un po' in crisi con questi concetti che definisci banali ma che banali non sono in quanto vanno ad intaccare quella che è la nostra (la mia) "base culturale" sul concetto di fotografia come immagine proveniente fouri da un ordigno chiamato macchina fotografica. “ Quindi, cos'è la fotografia, se non l'immagine della Luce ... l'immagine del creato, illuminato dalla luce e riflettente i suoi colori ai nostri occhi? In termini più tecnici è l'immagine della realtà che attraversa i nostri occhi e la stessa immagine che attraversa l'obiettivo delle nostre fotocamere. „ Cioè, come ha accennato Ooo, una "fotografia" in bianco e nero, che è ovviamente disegnata dalla luce ma che non rappresenta la realtà in quanto la realtà è a colori, è fotografia? Una lunga esposizione, notturna nella quale restano impresse le scie dei fari delle automobili, cosa che non potremo vedere con i nostri occhi nella realtà, è fotografia? Una immagine sovresposta o una siluette che renda illeggibile una parte della scena ripresa è fotografia? etc, etc... Penso che in ogni caso, nel momento in cui si decidano i parametri di scatto, si determini una distorsione della visione della realtà. Ad ogni terna "diaframma-tempi-iso" corrisponde un'immagine diversa. Qual'è quella giusta... qual'è la "fotografia"?? Mi trovo però d'accordo con te sul fatto che magari oggigiorno, con fini più o meno diversi, si tenda a postprodurre in maniera eccessiva ottenendo dei veri e propri fotomontaggi piuttosto che delle "fotografie". Penso però che questo sposti un po' i termini del problema cioè per me la vera domanda (dilemma omerico) è: quando la postproduzione smette di essere tale per diventare fotomontaggio? |
| inviato il 12 Giugno 2016 ore 20:39
“ una "fotografia" in bianco e nero, che è ovviamente disegnata dalla luce ma che non rappresenta la realtà in quanto la realtà è a colori, è fotografia? „ A rigor di logica, questa domanda non ha senso. I colori sono un'invenzione del nostro cervello, ma non esistono a priori. La realtà non è a colori, al massimo possiamo dire che noi esseri umani la percepiamo a colori. Molte altre specie animali non vedono a colori, ma non per questo non percepiscono la realtà. Per questo motivo possiamo parlare solo di rappresentazione della realtà, o al massimo di descrizione secondo quello che ci appare. |
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