| inviato il 03 Giugno 2016 ore 20:52
Ciao a tutti. Ho in progetto un incontro con una modella dilettante e il nostro obiettivo comune è quello di cercare di mostrare nelle foto la sua paura di essere abbandonata, lasciata da sola, non voluta. Chiedo dunque consigli. Voi come mostrereste questo sentimento sulla fotografia? Abbiamo a disposizione un ampio giardino con erba incolta alta circa un metro. Anche una casa ma gli spazi sono risicati in interno. Lei è disposta a fare un po' tutto e si fida di me. Il bello è che ne stiamo discutendo insieme e che abbiamo raggiunto questa idea proprio condivendo le idee. Quindi lei è molto partecipe alla cosa. Ovviamente siamo due amatori che lo fanno per divertimento niente di ché però vorrei fare una cosa fatta bene. Help? |
user16612 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 21:23
L'idea del giardino incolto non mi attira molto, troppo facile cadere nello stereotipo. Io farei così: mi siederei con lei a un tavolo con carta e penna e mi porrei delle domande. Tipo: alla parola "abbandono" che colori mi vengono in mente? Che film? Che canzoni? Che odori? Che forme geometriche? Che animali? Eccetera. Ognuno scrive un paio di risposte e alla fine si dovrebbe raccogliere abbastanza materiale per costruire una storia in cui convivono sensi diversi. Così, tanto per dire... |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 21:32
Fantastico suggerimento! Non ci avrei mai pensato grazie |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 21:33
(Premesso che se la realizzerai, voglio una stampa inviata ) Idea numero 1: Scenario -> stanza Regia -> Scatto in B/N con medio contrasto - Porta aperta nello sfondo (in uno dei due angoli della scena) - tavolino "apparecchiato" per due - modella seduta nella prima sedia in primo piano ed inquadrata di spalle, possibilmente scalza. - Seconda sedia caduta a terra - Nel pavimento vicino la porta si vede la sagoma di una persona. - Luci -> Tavolino illuminato con luce incidente laterale, possibilmente naturale ma se non è possibile, un faretto con media intensità in modo da creare un fascio laterale ben definito (che con il b/n e un po di polvere d'aria presente normalmente nella stanza, funziona). Ombra dietro la porta con un semplice flash in slave. Stanza se possibile illuminata in modo diffuso. Altre idee dopo il tuo parere. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 21:42
questo si preannuncia un ottimo post. per ora seguo volentieri. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 21:59
secondo mia immaginazione e difficile mostrare in una foto la paura del abbandono mentre e piu facile mostrare cosa e capace di fare una persona per non essere abbandonata se si tratta dell abbandono da parte di un uomo userei proprio i cliché (chiedi a lei cosa sarebbe disposta a fare) combinati con un espressione tipica di una persona insicura e ansiosa |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 22:13
"Preoccupazione di essere abbandonata" è un soggetto molto preciso e complicato, è molto facile commettere degli errori ed andare fuori tema, ad esempio sfociare nel "desiderio di isolarsi ed emarginarsi". Prima di tutto lo sguardo dovrebbe essere sempre aperto ed alto, ad assicurarsi una ricerca, mai basso come senso di chiusura. Potrebbe esserti utile una finestra, una porta, un cancello, un "gate","passaggio" che trasmetta il senso del dentro e il fuori, oltre questo ne farei prevalentemente un discorso di illuminazione, lo sguardo sempre verso la luce (dolce o violenta fai tu), l'oscurità sempre alle spalle, vestiario e trucco semplice, piedi nudi, spalle scoperte, collo importante, caviglie importanti, mani importanti, capelli importanti, seno e forme meno, acconciatura e gioielli zero. My 2 cents. |
user16612 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 22:23
E gli occhi Giorgio, come li vedresti? Io li vedo totalmente "inutili" o all'opposto protagonisti in base a un taglio di ampio respiro o più intimo. Ma niente vie di mezzo: o non si vedono affatto o si vedono in primo piano. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 22:48
Bello!!! |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 22:54
Bella idea ma non semplice da mettere in pratica, mi sembrano ottimi i consigli di Nonnograppa. Il giardino lo sfrutterei con lei completamente immersa nell' erba, sdraiata ed inquadrature larghe e dal' alto. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 23:33
intrigante. una considerazione. è possibile scomporre la paura di essere abbandonata in 2 fasi che non si devono dare per scontete. La prima è il " bisogno di stare insieme " che non è affatto uguale o necessario negli esseri umani, nella stessa misura. Quindi occorre lavorare su questo, occorre cioè considerare la dipendenza altrui e manifestarla nell'immagine. Ne consegue solo dopo la possibile "paura d'abbandono", che si evince per conseguenza alla mancanza del primo passaggio. quindi lavorare sulla prima parte. è facile immaginare la dipendenza naturale di alcuni essere umani verso altri, si pensi a persone particolarmente dipendenti, per motivi d'età o di handicap. quindi, una volta che si riesce a manifestare la dipendenza altrui nell'immagine, il resto del lavoro sarà molto più semplice. si può anche seguire un'altra strada. chi è abbandonato può sentirsi come spazzatra, non più considerato, buttato via. allora il vestito potrebbe essere in sacchi neri di plastica, e la posa potrebbe essere vicino ai cassonetti, magari accasciata per terra, implorevole, tra l'indifferenza di chi passa. In questo caso potrebbe essere utile un'immagine a 2 scatti, su cavalletto, in un punto di passaggio frequente vicino ai cassonetti. La prima ad un orario in cui non passa nessuno, solo la modella vestita di sacchi di plastica nera, setuta per terra, il secondo scatto invece in un momento in cui c'è passaggio, ma nessuno guarda modella e cassonetti. questa sarebbe una rappresentazione simbolica che non so se coincide con i vostri intenti. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 23:44
Notte di tempesta .. modella che cerca di uscire dal grovigliio dell erba per dirigersi verso casa.... |
user68299 | inviato il 04 Giugno 2016 ore 0:03
Puoi fare almeno 1500 cose. - Un tavolo apparecchiato per due dove lei siede sola. - Un letto matrimoniale dove lei è sdraiata sulla destra o sulla sinistra ma sola. - lei su un'altalena in giardino che si spinge da sola con i suoi piedi. - una mano delicata in primo piano che scende lungo il suo corpo che cerca un'altra mano sulla parte opposta della foto e che non c'è. - lei davanti la TV sdraiata su un divano con qualche bottiglia di alcolici su un mobiletto davanti. - lei che apre il frigorifero semi-vuoto. - Un dondolo fuori dal giardino dal quale osservare il vuoto. - Un cappio legato e poggiato su un mobiletto del bagno. - La cucina piena di piatti sporchi nel lavandino. - Un barattolo da mezzo kilo di Nutella (quello me lo magno io). Scherzi a parte, hai l'imbarazzo della scelta, ci sono forse un milione e mezzo di idee da sviluppare, tuttavia lo trovo un tema troppo generico e troppo trattato. Punterei altro. |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 0:22
Occhio, la paura dell'abbandono è una cosa ben diversa dall'essere abbandonati. È più una nevrosi intimistica, un'ansia continua di perdere il braccio a cui ci si aggrappa... buon lavoro! |
user68299 | inviato il 04 Giugno 2016 ore 0:35
Si ha paura di essere abbandonati quando ci si sente o si è soli, nessuna persona che vive felicemente con un'altra avrebbe una paura del genere. Identificare la paura dell'abbandono in una scena dove c'è solitudine è a mio avviso una chiave di lettura. Tuttavia in queste cose non sono decisamente portato, avrei consigli migliori su come pubblicizzare qualcosa, e quindi nella fotografia commerciale. Questa che viene richiesta si chiama fotografia concettuale, e funziona solo quando il concetto è molto interessante o non trattato. Ad esempio un tema interessantissimo non trattato è l'abbandono dei bambini. Dai padri che scappano voltando pagina, fino ad arrivare ai genitori che lasciano i figli nelle macchine serrate sotto il sole. Per me quello è un argomento che si presta moltissimo a mille interpretazioni e ci si può lavorare molto bene per far uscire foto veramente comunicative. |
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