| inviato il 30 Maggio 2016 ore 16:58
Buongiorno,
ho comprato un monitor da affiancare al mio macbook.
Si tratta di un dell p2415q. Vedo che esce dalla fabbrica già calibrato con tanto di certificato.
Io ero abituato a calibrare lo schermo del mac ogni due settimane con un i1profiler...
Domanda: immagino che sia da ricalibrare ogni tot anche il nuovo acquisto, posso farlo con lo stesso strumento? A cosa serve la calibrazione di fabbrica se ogni due settimane viene persa?
Grazie in anticipo delle delucidazioni!
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| inviato il 30 Maggio 2016 ore 18:31
“ A cosa serve la calibrazione di fabbrica se ogni due settimane viene persa? „
A niente  |
| inviato il 31 Maggio 2016 ore 13:32
Senza contare che la calibrazione non avviene su dei parametri fissi e univoci. A seconda delle esigenze si sceglie punti di bianco differenti, TRC diverse, luminanze diverse.....
Per quanto buona possa essere la calibrazione di fabbrica, magari non è fatta sui parametri da noi desiderati; e in ogni caso ci arriva già scaduta. |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 9:57
Ti conviene acquistare un calibratore per monitor, se hai questa grande quantità di file da stampare o file che richiedono grande precisione nei colori. Alcuni sistemi di stampa non garantiscono comunque una replica dei colori perfettamente corrispondente al monitor (anche se con monitor calibrato).
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| inviato il 01 Giugno 2016 ore 12:04
I calibratori non esistono; esistono solo colorimetri o spettrofotometri, che non calibrano nulla. La calibrazione di un monitor viene fatta manualmente o in modo automatico dal software.
“ Alcuni sistemi di stampa non garantiscono comunque una replica dei colori perfettamente corrispondente al monitor (anche se con monitor calibrato). „
Nessun sistema di stampa replica i colori del monitor, mai. La relazione colorimetrica non è tra monitor e stampa. E' tra file e stampante/carta. |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 13:33
Si era scontato non fosse il calibratore (che è un colorimetro o spettrofotometro) a calibrare il monitor, ma software, o hardware del monitor stesso . Questo non toglie vengano chiamati comunemente in commercio "calibratori per monitor".
Non ci può essere una relazione tra file e stampa, un file è una pila di dai in codice binario. 0101010111100001110010101010010101010101 (questo è una file) pertanto non ha colori. Vediamo il prodotto di un file immagine attraverso un programma, esso ce lo mostra attraverso un dispositivo (il monitor). Quindi l'unico senso è cercar di replicare il più simile possibile ciò che un monitor ci mostra a ciò che la stampa mostra.
Non trovo senso a puntualizzazioni leziose, o che comunque non aiutano l'utente che ha chiesto consigli. |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 13:51
@Raamiel... insomma un po' ovunque si parla di calibrazione monitor www.xrite.com/color-measurement-products#display-calibration “ La calibrazione è il primo passo per ottenere colori accurati, mentre la profilazione garantisce che tutti i vostri dispositivi utilizzino il medesimo linguaggio. „ oppure “ i1Display Pro
Calibrazione monitor professionale per i puristi del colore più esigenti „ www.xrite.com/i1solutions-color-management è normale che più comunemente si dica "calibratore" al posto di Dispositivo di misurazione multifunzionale |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 13:59
Io non ho un colorimetro, ma tempo fa me lo prestarono e calibrai il monitor. Il mio monitor prevede una calibrazione hardware. Ho notato delle differenze, ma niente che gridasse al miracolo. Dopo un po' di giorni acceso il PC i colori erano tutti sballati, ho dovuto eliminare il profilo e non avendo più la sonda, sono tornato alla "calibrazione" di fabbrica.
Ora, ha senso per un privato che fotografa solo per passione spendere 300/400 euro per un colorimetro che a tutti gli effetti mi aveva solo raffreddato minimamente il punto di bianco e poco altro? So dell'importanza di avere tutto un processo dalla registrazione alla stampa di gestione corretta del colore, ma le differenze sono secondo me trascurabili. Ovviamente purché si utilizzi un buon monitor... Raamiel illuminami!  |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 14:04
Io ho quel monitor da ormai 9 mesi, lo uso con la calibrazione standard di fabbrica...ho pure una stampante fotografica e faccio stampe, sulle quali non noto significative differenze con quello che vedo a monitor (o meglio, tra la prova colore di Lightroom e ciò che poi vedo su carta).
Con questo non voglio certo dire che la calibrazione non serva, ma che magari non tutti possono percepirne le differenze...ed io mi ritengo uno di questi  |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 14:11
Caro Linux, farsi imprestare il "dispositivo" :cool: non ha alcun senso perché il processo di "calibrazione" deve essere eseguito almeno una volta al mese. I monitor, nel tempo, tendono a modificarsi pertanto è un'operazione che si deve ripetere con una certa frequenza.
Quanto questo processo sia rilevante è da ricercare nella propria capacità di percepire il fenomeno e l'importanza che ha nel proprio modo di vedere la fotografia. Tenendo presente che anche le stampe fotografiche subiscono un fenomeno di "deterioramento" potrebbe essere superfluo... non è detto!!!
Certamente è una delle tante spese che un fotoamatore può percepire come indispensabile! |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 14:16
Me lo sono fatto prestare per vederne il risultato, non perché credevo di risolvere la questione nel lungo termine... |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 14:19
Mah, discorso ricorrente ...
la calibrazione del solo monitor non serve a niente, quello che potrebbe servire è rendere coerente l'intera catena di gestione del colore sino alla stampa.
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| inviato il 01 Giugno 2016 ore 14:21
Io dallo scatto a Lr sono abbastanza organizzato, il monitor è valido (ma non calibrato) e alla stampa conto di arrivarci a breve, ma appunto, prima volevo capire quanto pesa non vedere sul monitor come si deve.. |
| inviato il 01 Giugno 2016 ore 14:22
Per carità non era una critica... rispetto ad una decina di anni fa i monitor vengono venduti con una buona calibrazione per cui le differenze non sono così evidenti.
È più facile fare dei "casini" che migliorare :)
Per chi si pone il problema e ne sente realmente la necessità, è un mondo molto complesso ed articolato e necessità di una buona teoria e coscienza del colore.
Quello che mi lascia sempre un po' perplesso è quanto noi riusciamo a "ricordare" in termini cromatici rispetto a quanto abbiamo fotografato! |
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