| inviato il 09 Aprile 2016 ore 20:17
spero di scrivere nella sezione giusta (Juza mi correggerà) Volevo sapere tecnicamente (fisicamente) cosa succede in una fotocamera digitale al variare del valore ISO... e quali differenze ci sono con la compensazione dell'esposizione! Grazie |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 20:41
Ciao! Il valore ISO è la sensibilità del sensore della macchina fotografica: più il valore è alto, maggiore è la quantità di luce catturata dal sensore. Insieme alla luce, però, aumenta anche il rumore dell'immagine. Qui puoi vedere la resa dell'immagine al variare degli ISO.
 Per la compensazione dell'esposizione ti appoggi al così detto triangolo dell'esposizione: Apertura del diaframma, tempo d'esposizione ed ISO devono 'andare d'accordo' affinché tu possa ottenere un'immagine esposta correttamente (ossia il soggetto non è bruciato -sovraesposizione- o nero/buio -sottoesposizione-). |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 20:44
“ più il valore è alto, maggiore è la quantità di luce catturata dal sensore. „ in realtà fisicamente , questo non è possibile, poichè la quantità di luce è determinata solo da diaframma e tempo. (a parità di condizioni di luce) |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 20:53
Ooo hai ragione, ma volevo essere più chiaro possibile: non mi pareva il caso di essere troppo tecnici... |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 20:55
no no, per carità, non voglio arrampicarmi su tecnicismi. è che la questione fisica l'ha posta proprio l'autore del topic. credo infatti che sia proprio quello che vuole sapere, ovvero: poichè non passa + luce, fisicamente cosa accade? domanda cui io non so rispondere. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 21:12
Ups... ho letto la domanda a velocità folle, saltando la prima parte. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 21:20
credo che il sensore venga "pompato", tipo overvolt, quindi reagisce maggiormente alla luce, e le interferenze elettriche che si generano producono artefatti. imho. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 21:30
è una AMPLIFICAZIONE del segnale (analogico) catturato dal sensore a monte del convertitore A/D |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 21:50
ha ragione povermac, l'aumento di sensibilità opera di solito tramite una normalissima amplificazione, nei comuni sensori cmos ogni singolo fotosito ha il suo amplificatore dedicato, mentre nel caso dei CCD l'amplificatore è esterno ed è comune a più fotositi. Però l'amplificazione porta con sè una certa dose di rumore elettronico, chiaramente più evidente qualnod il segnale utile è basso, proprio come nel caso di bassissimi livelli di illuminazione |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 21:53
Grazie! La compensazione dell'esposizione (il tastino con +/-) invece su cosa lavora? |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 23:07
la compensazione si usa quando le impostazione di esposizioni automatiche della macchina non ti soddisfano, quindi puoi intervenire alzando o abbassanto il tempo per ottenere l'esposizione voluta. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 23:33
Come hanno già ben detto, l'ISO agisce sull'amplificatore a valle del sensore. Questo, purtroppo, amplifica anche il rumore che quindi diventa più visibile alle alte sensibilità. Se in pieno giorno arriva al sensore una quantità di luce pari a 100 e il rumore è 1, puoi usare la sensibilità di base (100 ISO). Al calare della notte, se la luce che arriva è 10, occore amplificarla di 10 volte per portarla a 100 ed essere "ben esposta". Impostando l'ISO a 1000, l'amplificatore aumenterà di 10 volte sia il segnale buono che il rumore termico del sensore, portando il primo a 100 (come deve essere) e il secondo a 10, come non vorremmo fosse. La compensazione è un valore che corregge l'esposizione automatica scelta dall'esposimetro della tua macchina. Se tu pensi che stia sovraesponendo, puoi compensare in negativo per obbligare la macchina ad avvicinarsi alle tue esigenze. L'espsimetro calcolerà gli stop che secondo lui sono corretti, ci somma la tua compensazione, e da quel valore calcola la trippletta diaframma/tempi/ISO in base alla modalità in cui hai impostato la tua macchina. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 23:50
Grazie a tutti |
| inviato il 10 Aprile 2016 ore 0:54
Io ho letto che il rumore e dato dalla vicinanza dei fotositi, dalla loro densità e quindi dalla capacità di disturbarsi a vicenda e si manifesta all aumentare del voltaggio dato dall amplificatore. È una lettura corretta della situazione? |
| inviato il 10 Aprile 2016 ore 11:40
in parte,... la taglia dei fotositi é determinante, perché più sono grandi più catturano luce e sopportano meglio l'amplificazione. é come il segnale/rumore in hi-fi...quando il rumore é basso (grossi fotositi) puoi ascoltare più forte senza che disturba. Poi dipende anche dalla tecnica utilizzata per fabbricare i fotositi e il trattamento del segnale. |
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