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"steve mccurry e' sorprendentemente noioso"


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avatarjunior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 15:42

In un recente articolo il New York Times definisce il fotografo Steve McCurry “astonishingly boring” (sorprendentemente noioso). L'autore dell'articolo, Teju Cole, conduce una attenta analisi del lavoro di McCurry mettendo in discussione la qualità del lavoro del fotografo americano che, tuttavia, gode di notevole popolarità. La colpa principale di McCurry, secondo Cole, è quella di perpetrare la diffusione dell'immagine di una paese (l'India) che in realtà non esiste da molti decenni o non esiste più affatto. Nel suo più recente libro, McCurry, raccoglie le foto fatte dal 1978 al 2014, e, nonostante i quasi trent'anni di storia del subcontinente indiano in cui si sono verificati eventi che hanno mutato la geografia e la cultura di questa terra, dalla secessione del Pakistan e del Bangladesh, alla ascesa indiana come superpotenza economica (tutt'ora in corso), le foto di McCurry riportano sempre e solo l'immagine di una terra mitica, fatta di “festival colorati, uomini in turbante, donne in sari, monaci in abiti rossi, baffi arricciati, barbe lunghe e santoni”, alimentando lo stereotipo occidentale dell'esotico oriente riducendo l'estrema complessità di una terra ricca di diversità e contraddizioni a una fantasia romantica. Il successo di McCurry è dovuto in gran parte alla facilità di lettura delle sue foto, ai colori ricchi che ingannano gli occhi inesperti e alla atmosfera che va incontro all'immaginario collettivo ma non dice niente di più. Personalmente qualche anno fa ho subito il fascino del sogno indiano di McCurry e questo mi ha spinto a visitare l'india più volte e solo recentemente mi sono reso conto che, spesso, era quello stereotipo a guidarmi, a spingermi alla ricerca di una realtà fantastica a rendermi cieco rispetto alla realtà vera che mi circondava. Questo fenomeno, purtroppo, permea fino al midollo il mondo della fotografia di viaggio dei nostri tempi, dove le fotografie, invece che uno strumento di indagine, sono diventate l'oggetto del desiderio che viene raggiunto con viaggi fotografici confezionati ad hoc per assicurare ai partecipanti di portarsi a casa le foto tanto agognate. Concludo citando le parole finali dell'articolo di Cole: “La fotografia di qualità, a prescindere dallo stile, riconosce la complessità di ciò che racconta e per questa ragione sopravvive al momento contingente. La fotografia di bassa qualità ha un contenuto debole che viene facilmente colto ma non riesce a fare di più”.
Qui potete trovare l'articolo originale:
www.nytimes.com/2016/04/03/magazine/a-too-perfect-picture.html

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 16:13

L'ho letto e ci ho pensato molto quando è uscito l'articolo.

Fatta la premessa che se quella è bassa qualità dovrebbero vedere le mie foto allora, temo che l'errore sia di genere.

Se McCurry dichiarasse il corpus intero del suo lavoro come reportage, direi che l'obiezione è corretta: Steve, stai rappresentando qualcosa che NON rispecchia la realtà.

Qualcosa della sua opera è puro reportage, tecnicamente nella vita lo è anche stato. Attualmente le sue mostre non hanno quella pretesa però e quindi viene a cadere il ragionamento e, se diamo per buona questa premessa, non ha senso l'ultimo ragionamento sulla fotografia di qualità. Perchè un santone di McCurry (se non è un reportage che racconta le condizioni di vita negli slum di Calcutta ma è un ritratto dai colori incredibili "e basta") è come uno still life, un fiore o un paesaggio.

E che l'autore dell'articolo mi venga a dire che i paesaggi di Ansel Adams riconoscono la complessità di ciò che raccontano e per questo sopravvivono al momento contingente ...

A me in sintesi sembra un commento snob più che una critica.

avatarjunior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 16:30

Più che criticare McCurry, criticherei gli organizzatori delle mostre (parlo dell'Italia). Ho visto due mostre di Steve a Siena e a Monza.
Quella di Siena non era male ma non ho apprezzato la stanza con tutte le foto dei disastri e delle tragedie ammassate in modo scenografico. Le foto sono già forti di suo e meritano di essere viste in modo semplice senza troppi artifici.
Quella di Monza è stata oscena: le foto erano disposte in modo atipico che mi ha fatto venire un enorme mal di testa a fine giornata.



Qui Bonami critica pesantemente McCurry ma ha messo pure nel calderone Salgado, Wahrol e gli impressionisti:

www.dagospia.com/rubrica-31/arte/mcboring-mentre-reggia-s-venaria-gent

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 16:34

Se cole si facesse un giro su juza vedrebbe le stesse foto di quegli stessi posti fatte da autori diversi nello stesso modo...allora delle due una è quella giusta, o SM infleunza tutti e tutti fanno le sue stesse foto oppure Cole l'india non l'ha vista proprio MrGreenMrGreen

user39791
avatar
inviato il 08 Aprile 2016 ore 16:35

A me sembra noioso l'articolo del NYT. Sparare sui "miti" è la cosa più facile e banale del mondo, peggio che sparare sulla Croce Rossa.

SM infleunza tutti e tutti fanno le sue stesse foto
Questo si, almeno il 99% di chi fa quel tipo di foto. Ma ci sta. Direi anche che ultimamente molte copie sono spesso migliori degli originali.

avatarjunior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 16:41

Critica snob da gente con la puzza sotto al naso. Un po' come quelli per i quali kubrick è scontato e tarantino noioso ed elogiano solo i film polacchi muti del 1930 che nemmeno la mamma del regista ha avuto la forza di vedere.
Bah...

avatarjunior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 16:43

Beh in pratica sto tizio sta dicendo: i maghi sono noiosi quando tirano fuori un coniglio dal cappello perchè solo illusionismo...la magia in realtà non esiste
aaaaah brutta l'invidia

avatarjunior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 17:00

Se McCurry dichiarasse il corpus intero del suo lavoro come reportage, direi che l'obiezione è corretta.......

Concordo pienamente, compone delle immagini che appagano l'occhio e nulla di piu'.......




avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 17:02

A me sembra noioso l'articolo del NYT. Sparare sui "miti" è la cosa più facile e banale del mondo, peggio che sparare sulla Croce Rossa.

Quotone.

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 17:03

bah... più che McCurry sta diventando noioso il McCurrismo. Sia come emulazione che come business.

Anche se personalmente, al contrario di altri grandi fotografi, visto una volta mi basta e avanza.

Sulle litografie del menga di Warhol invece mi trovo d'accordo.

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 17:05

in sintonia con te...tempo fa aprii un post sul fenomeno delle baraccopoli mondiali fotografate da autori con più o meno esperienza...tutti a ritrarre la povertà, spesso pagando per riprendere quelle scene.

Il post andò in mona...

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 17:14

Concordo sia con Filiberto che, soprattutto, con Arconudo. A mio giudizio, qui su Juza, ci sono utenti ben più bravi. Salgado, per me, è di una categoria superiore.

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 17:19

A mio giudizio, qui su Juza, ci sono utenti ben più bravi


Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!

avatarsupporter
inviato il 08 Aprile 2016 ore 17:19

Le critiche sono estreme e pesanti, ma dall'altra parte la macchina commerciale che c'è dietro McBoring sta un'attimo esagerando, oramai ci sono solo mostre di McCurry in giro, in Italia ne abbiamo appena subito un bombardamento, cito quest'altra critica di Bonami di cui un forumer ha dato riferimento e sono andato a leggere:
Cosi dopo McCurry arriveranno o meglio ritorneranno, in un loop senza speranza come nel film "Il giorno delle marmotte", mille mostre di Van Gogh, Frida Kahlo, Gauguin, Impressionisti, posteracci di Toulouse Lautrec, litografie del menga di Warhol, poi ancora McCurry e infine, colpo di grazia, Salgado ora pure beatificato da mastro Wim Swenders.

Su questo sono d'accordo, non è una critica agli artisti che non mi permetterei mai di criticare in quanto sono stati in gioventù per me punti di riferimento ed ispirazione, ma alla macchina commerciale che sfrutta il loro operato.
Si gira sempre intorno agli stessi nomi, ora per dei giovani che si avvicinano alla fotografia va bene è un percorso storico valido, ma per chi, non più giovane come me, sta roba la ha vista e rivista.... insomma qualcosa di nuovo da mostrare e portare alla ribalta non sarebbe male...altrimenti si va si sul "boring", aggiungo HCB e Capa, le critiche li avevano dimenticati ma sono sempre ultra presentiMrGreen

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 17:24

-Momo-, opinione personale. Per rimanere in quel contesto, ad esempio:
www.juzaphoto.com/me.php?p=9971&pg=allphotos&l=it
Ribadisco, opinione personalissima.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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