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profilo colore e carte widegamut


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avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 0:35

Scrivo per un confronto.
Punto primo: a volte leggo che conviene elaborare e convertire le foto per la stampa in formato srgb. Questo spazio colore è però limitato e molte carte permettono coprono uno spazio colore maggiore (o meglio coprono tonalità fuori srgb). Quindi non è più corretto eleborare almeno in adobergb e controllare i colori fuori gamma con il profilo icc della carta utilzzata?
Punto due: quale carta (marca e modello) fine art copre uno spazio colore esteso con colori brillanti ma rimanendo piacevole al tatto ?

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 1:06

Secondo me è meglio lavorare e salvare il tiff che andrà in stampa in adobe rgb proprio per sfruttare al meglio l'ampio gamut che per esempio le epson con inchostri ultrachrome hdr hanno.Certo se non hai un monitor wide gamut certi colori li puoi solo immaginare. ciao

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 7:20

" a volte leggo che conviene elaborare e convertire le foto per la stampa in formato srgb."

Si leggono tante stupidaggini, dunque una di più non cambia la vita.

Se uno vuole stampe tecnicamente buone, deve usare un monitor a grande gamut, Adobe RGB, calibrarlo bene e spesso, se uso intensivo, anche tutti i giorni, utilizzare uno spazio di lavoro ALMENO Adobe RGB per il fotoritocco, ma sarebbe meglio usare Prophoto rgb a patto poi di saper gestire bene i fuori gamut dell'immagine rispetto al gamut di stampa, il file di lavoro ci vuole che sia preciso, dunque usare un Tiff a 16 bits, ed usare una stampante con una carta che assieme abbiano un grande gamut.

Le carte lucide hanno il gamut più ampio tra tutte le carte.

La piacevolezza al tatto di una carta è un fattore personalissimo e non ha alcun senso tecnicamente parlarne, non la misuri la piacevolezza al tatto, dunque tecnicamente è una stupidaggine parlare di piacevolezza al tatto.

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 11:59

Alessandro ha spiegato tutto molto bene.

Tra le marche che ho provato, le due carte che incontrano le caratteristiche che ricerchi sono la Canson Platine e la Hahnemuhle Rag Pearl.

Comunque è una questione di gusti personali.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 20:25

Grazie Alessandro mi confermi che lavoro correttamente.
La piacevolezza della carta è soggettivo e mi riferivo a opinioni personali e non prettamente tecniche - matematiche.

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 13:50

Si leggono tante stupidaggini, dunque una di più non cambia la vita.

Se uno vuole stampe tecnicamente buone, deve usare un monitor a grande gamut, Adobe RGB, calibrarlo bene e spesso, se uso intensivo, anche tutti i giorni, utilizzare uno spazio di lavoro ALMENO Adobe RGB per il fotoritocco, ma sarebbe meglio usare Prophoto rgb a patto poi di saper gestire bene i fuori gamut dell'immagine rispetto al gamut di stampa, il file di lavoro ci vuole che sia preciso, dunque usare un Tiff a 16 bits, ed usare una stampante con una carta che assieme abbiano un grande gamut.

Le carte lucide hanno il gamut più ampio tra tutte le carte.

La piacevolezza al tatto di una carta è un fattore personalissimo e non ha alcun senso tecnicamente parlarne, non la misuri la piacevolezza al tatto, dunque tecnicamente è una stupidaggine parlare di piacevolezza al tatto.


Quoto e condivido tutto, però a me certe carte piacciono anche al tatto. Sarà deformazione professionale, lo capisco ;-)

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2016 ore 23:49

Anche a me. Una bella stampa presa in mano è più goduriosa su certe carte. Per ora però quelle che ho provato io più sono piacevoli al tatto meno gamut hanno.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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