| inviato il 14 Marzo 2016 ore 22:49
Ciao :)
Sono una nuova utente del forum ed anche una novella detentrice di reflex!
Ho letto qualche argomento e ho visto che date dei consigli e delle critiche tecniche a cui vorrei appellarmi subito per capire dove sbaglio e come potrei aggiustare!
Fin da subito ho cercato di approcciarmi a questo nuovo modo di fotografare - arrivando dal mondo della compatta - usando esclusivamente la modalità manuale e cercando di capire come funzionassero iso, diaframma e tempi.
Solo che quando le condizioni luminose non sono proprio ottimali ecco che la mia buona volontà serve a poco e nulla e le mie carenze tecniche si fanno vedere eccome!
Quando il sole è a picco e la giornata non è delle migliori, quindi il cielo risulta lattiginoso, biancastro, come fare per ottenere comunque buoni risultati? Oppure quando sei obbligato a scattare a mezzogiorno e il sole si riflette sulle acque, come fare?
www.juzaphoto.com/me.php?l=it&pg=159258#fot1749573
Non so se sia corretto linkare così le foto, scusatemi.
Quel che chiedo è avere qualcuno che con occhio critico mi possa aiutare a capire dove sbaglio e come farebbe lui a rendere giustizia a dei paesaggi simili.
Grazie mille! Spero di crescere molto con voi!  |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 4:48
Premesso che le foto si fanno con la luce, e foto buone con una buona luce, quindi se questa viene meno o non è buona è difficile tirare fuori qualcosa di bello come quando c'è buona luce.
Ora tu hai descritto delle situazioni di luce non buona, come il sole a picco, foschia, sole a mezzodì e via dicendo.
Per recuperare alla cattiva luce si deve ricorrere alla tecnica e perché no all'aiuto in Post Produzione.
Se scatti con poca luce non c'è nulla da fare se non aumentare la luce che raggiunge il sensore, quindi abbassando tempi, aprendo il diaframma, alzando gli ISO, devi trovare il mix dei tre per avere un compresso della foto che vorresti e quella che puoi realizzare; ricordati che se scendi troppo con i tempi avrai bisogno di un appoggio per evitare il mosso, un treppiedi, un tavolo un sasso a avrai soggetti in movimento mossi o con la scia  , se apri troppo i diaframmi avrai poca profondità di campo ed un calo di nitidezza (di solito al qualità ottimale di un'ottica è 2 stop sopra il diaframma aperto), se alzi troppo gli iso generi rumore.
In situazioni a mezzogiorno dove la luce è la più cattiva, dura e fastidiosa che si possa avere, sopratutto nel tuo caso in si riflette nell'acqua puoi esporre per il riflesso che dovrebbe essere la parte più luminosa, così facendo però il resto della foto verrà più scuro, anche qui un compromesso; potresti usare un filtro polarizzatore per togliere i riflessi ma se il sole è tanto forte da renderti bruciato (bianco), il fiume serve a poco come nella foto Tures, in questo caso o fai due scatti uno esposto per il fiume ed uno per il panorama e dopo li unisci in post produzione così avrai tutto ben esposto, oppure esponi per il fiume e poi sovraesponi di un paio di stop, in questo modo esponendo per il fiume avrai il fiume giusto ma il resto scuro, ma sovraesponendo di uno o due stop schiarirai il panorama e brucerai leggermente il fiume che poi in Post Produzione recupererai (questo metodo si chiama esposizione a destra, perché si espone per la parte più luminosa e si sovraespone tra 1 e 2 stop portando l'istogramma tutto verso destra al limite della bruciatura).
Ovviamente in situazioni difficile, ma anche nelle altre, è sempre meglio scattare in RAW (tassativo per l'esposizione a destra), così hai più margine di lavoro sulla foto.
Il perché si usa questa tecnica e non recuperare le ombre (parti scure), è perché aprendo tanto le ombre viene fuori tanto rumore mentre recuperando le luci (non le bruciature complete) di 1 (alcune macchina arrivano anche a 2 stop) si recupera meglio senza rumore.
Per cielo lattiginoso c'è poco da fare, se la luce è quella, il cielo è quello torna un'altra volta in condizioni migliori , oppure provare, ma non è detto che risolva, con un filtro polarizzatore o facendo una doppia esposizione una per paesaggio ed una per cielo e poi unirle in Posto Produzione.
Molti fotografi tornano più volte sulla stessa scena aspettando per fare la foto "perfetta" la luce giusta, questo per dire che una foto bella non è solo merito di tecnica o attrezzatura ma anche delle condizioni di luce che ci sono. |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 6:56
Cerca di fare foto di paesaggio quando la luce è buona, col sole basso, dopo l'alba o prima del tramonto. Prediligi le giornate limpide, approfitta della luce che c'è dopo un temporale. Bisogna avere il tempo, spero tu ne abbia, è un po' come andare a caccia o a pesca: a mezzogiorno si prende poco. Il modesto consiglio è di non insistere coi correttivi, l'immagine deve essere buona nei tuoi occhi, prima di scattare, se non vedi niente di bello lascia perdere. |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 7:15
Ciao,
mi accodo ai consigli che già ti ha dato Darklay e ti do qualche altro spunto su cui studiare e fare pratica (sempre tanta pratica) per la fotografia naturalistica:
- per iniziare in modo molto pratico ti posso consigliare di impostare f8 e poi regolare il tempo (ciò per massimizzare la nitidezza dal primo piano fino allo sfondo). Volendo approfondire con un approccio più tecnico, cerca la regola dell'iperfocale;
- diaframma aperto colori morbidi, diaframma chiuso colori saturi;
- doppia esposizione o HDR (per ottenere esposizioni corrette in tutte le zone della scena in situazioni di luce ed ombra);
- composizione, inquadratura (regola dei terzi e proporzioni);
- inclinazione della fotocamera, geometrie, distorsione linee e prospettiva;
- orizzonte dritto e non in pendenza! (almeno per iniziare poi ti potrai concedere delle licenze).
Ultimo spunto di riflessione: la foto "Morimondo" è bella ma hai notato quell'antenna? Trovi anche tu che sia una nota stonata nel complesso? Credo sia importante fare attenzione a cosa si include nell'inquadratura...nelle foto naturalistiche, lo dice la parola, non si dovrebbero includere elementi artificiali o segni della presenza umana.
Spero troverai utili questi input.
Ciao ciao ;)
P.S. bellissimo pure l'approccio più concettuale di Bfilipazzi
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| inviato il 15 Marzo 2016 ore 8:13
Se la luce non è buona ci sono solo due soluzioni, in sintesi:
- o ritornare con buona luce;
- o fare un gran lavoro in post produzione (che a volte aiuta e risolve in buona parte, a volte no, dipende dai casi).
Certamente la prima sarebbe sempre la scelta migliore, ma non sempre è percorribile.
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| inviato il 15 Marzo 2016 ore 8:29
Inoltre se ami fotografare le acque correnti, dotati almeno di un set di filtri nd...
Ciao |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 11:28
Urca, che meraviglia!
Vi ringrazio moltissimo, mi avete dato degli input fantastici!
Darklay quella dell'esposizione a destra non l'avevo mai sentita, sono veramente alle prime armi e per qualche oscuro motivo nella mia testa le foto non devono essere ritoccate in post ma temo che sia inevitabile.
Grazie mille per i consigli, mi scrivo tutto!
Grazie anche a Rick, effettivamente il mondo della fotografia e delle reflex è talmente tanto vasto che ogni volta che tento di studiarne un lato mi perdo senza meta, i punti su cui mi hai detto di focalizzarmi possono essere un buon inizio!
Tra l'altro non ho nemmeno un treppiede o uno straccio di filtro perché pensavo che nelle mie mani fossero uno spreco invece credo che potrebbero aiutarmi (l'orizzonte storto verrebbe per lo meno corretto :D)
Si, quell'antenna è antiestetica al massimo, hai proprio ragione!
Che bello, grazie per queste dritte, mi metto all'opera! |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 15:35
La Post Produzione non è ritocco come lo ritiene chi non conosce la fotografia o chi è agli inizi.
Lo sviluppo fotografico si faceva anche con la pellicola solo se ne occupava il laboratorio di stampa nella maggiore dei casi.
Adesso col digitale lo sviluppo si fa a casa col pc, per ottenere il meglio dallo sviluppo si scatta in RAW che altro non è che il negativo digitale, ci sono programmi atti solo allo sviluppo cole Lightroom, Camera RAW (contenuto in Photoshop, che è lo stesso motore di Lightroom), i programmi proprietari delle case (non so quale sia quello di canon), Rawtherapee che è gratuito opensource ecc....
Poi se vogliamo ritoccarla abbiamo bisogno di altri programmi come Photoshop, ma già solo l'uso dei programmi di sviluppo è una cosa integrante dell'essere fotografo oggi con il digitale.
Anche se a volte Photoshop o l'opensource gratuito GIMP (che ai più basta ed avanza invece di scomodare PS) in alcuni casi è essenziale come fondere due esposizioni nei casi in cui si ha il "cielo lattiginoso" o "riflessi nelle acque", e questa tecnica in questi casi è essenziale e si faceva anche con la pellicola, quindi diciamo che il digitale ha reso più semplice, alla portata di tutti, tecniche che priva si facevano in sviluppo e prestampa che non erano per nulla semplici. |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 9:35
Capisco, in effetti non l'avevo mai vista in questi termini.
Non so se sia corretto chiedere qui e penso che come domanda vi risulterà forse stupida o "già sentita" un milione di volte ma a questo punto mi sorge spontanea: il passaggio attraverso questi programmi di sviluppo è necessario per ogni scatto?
Io mi rendo conto di non avere ancora acquisito una buona sensibilità fotografica e spesso trovo che i miei scatti siano buoni anche se occhi più esperti probabilmente mi maledirebbero. Questo mi porta spesso ad "accontentarmi" e a non sentire il bisogno di lavorarci sopra, anche solo per migliorarle senza necessariamente ritoccarle.
In soldoni, voi fotografi veri, una volta tornati a casa dalla vostra escursione sulle dolomiti in cui avete scattato un millino di foto, quando le scremate arrivando ad una serie di foto che ritenete buone, poi le ripassate tutte tramite software di sviluppo oppure esistono foto già ottime senza il bisogno di revisione?
Sembra quasi una domanda esistenziale: esiste lo scatto perfetto?
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| inviato il 19 Marzo 2016 ore 9:47
"Sembra quasi una domanda esistenziale: esiste lo scatto perfetto? MrGreen"
Esiste,probabilmente, ma non è la regola: di volta in volta potrebbe essere necessario ritagliare un po' l'immagine, anche solo per raddrizzarla e/o togliere elementi indesiderati, oppure ridurre il rumore con appositi plug-in, saturare i colori o al contrario, ridurre il contrasto...Si, generalmente, dopo lo screening inziale che dovrebbe ridurre moltissimo le foto buone occorre,per le migliori, un minimo di post-produzione ( od un massimo,per i più bravi )
Ciao,
Andrea |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 15:53
Scattando in RAW è obbligatorio passare per programmi di sviluppo del RAW, visto che il RAW non è un'immagine, quindi quanto meno va convertita in Jpeg.
Poi dipende, se sono foto di un viaggio, magari alla stessa ora con stesse condizioni di luce le faccio tutte in batch, ovvero sviluppo la prima ed applico le stesse impostazioni a tutte le altre, poi per quelle che mi interessa maggiormente le vado a sviluppare una ad una. |
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