| inviato il 05 Marzo 2016 ore 17:42
Eccovi un articolo in risposta ad un post che ho letto ultimamente nel web, contro i fotografi alle prime armi, odio dover leggere certe cose, specialmente quando sono scritte da qualcuno che pensa di essere arrivato al traguardo. Senza sapere che al traguardo non esiste.
Questo piccolo articolo è in difesa di tutti coloro che vogliono cominciare questa piccola, grande passione.
www.landscapeplaces.com/wordpress/chi-puo-essere-fotografo/
Buona lettura :) |
| inviato il 05 Marzo 2016 ore 18:03
Manca il link  |
| inviato il 05 Marzo 2016 ore 18:25
Spero che sia il brutto tempo, e non un principio di Alzheimer  . |
user16612 | inviato il 05 Marzo 2016 ore 18:45
Continua a non esserci il link.
Direi Alzheimer senz'altro |
| inviato il 05 Marzo 2016 ore 19:48
Adesso c'è |
| inviato il 05 Marzo 2016 ore 20:56
L'arte di scatenare polemiche è nobile ed encomiabile, ma ogni polemica ha un punto di partenza.
Se dobbiamo assumere come punto di partenza l'incipit di questo tread, direi che "nulla di nuovo dal fronte occidentale". Ne leggiamo almeno una la settimana, di querelle su cos'è un professionista e come si distingue (analisi dell'alito? radiografie? apposti test ad anticorpi monoclonali? cani da fiuto appositamente addestrati?).
Se dobbiamo partire da altro, per dare il nostro contibuto di virulenza e rissosità dovremmo almeno sapere da dove si origina, altrimenti si va fuori tema come niente e si fa la figura dei polli...
Se questi sono i prodromi, lo vedo morto in partenza. Ci ha provato Marzullo tanti anni fa, a scatenare le persone dicendo "si faccia una domanda e si risponda", ma lui aveva la scusa che era l'una passata... |
| inviato il 06 Marzo 2016 ore 11:11
Questo articolo leggermente provocatorio ha una sua logica. Aggiungo che forse non sempre i clienti sanno apprezzare la differenza tra un servizio di qualità pro da uno mediocre fatto da un amatore. E guardando solo al prezzo sappiamo tutti quale dei due sceglierà.
Ciao,
Marco |
| inviato il 06 Marzo 2016 ore 12:48
@LinuxGoblin, secondo me l'unica differenza che ho mancato di mettere nell'articolo è che il professionista deve sempre portare a casa il risultato, a prescindere da quello che possa succedere, senza avere seconde possibilità, una delle grandi differenze, in effetti.
@Andrea Ferrari no, non è molto provocatorio, in un'epoca dove ormai l'unico modo per scrivere qualcosa è additare qualcuno e canzonarlo con termini forbiti per me è abbastanza normale prendere le parti e scrivere due righe.
È semplicemente un articolo in risposta ad un altro, che purtroppo si faceva beffa di tutti coloro che tentano di intraprendere il percorso della fotografia senza esplodere in un successo ecclatante.
Se uno si limitasse a leggere l'articolo così com'è, senza farsi ulteriori seghe mentali, leggerebbe solo quello che c'è scritto.
Non voglio generare discussioni, ma solo rassicurare chi come tanti, ha appena cominciato.
Beh, detto ció, andiamo a fare due foto :)! |
user14286 | inviato il 06 Marzo 2016 ore 17:47
non è che lo comandi il medico di diventare fotografi.
si tratta di una professione inflazionata e piena di concorrenza. chi si avvia deve saperlo, punto.
senza contare che nessuno è obbligato a rivolgersi ad un professionista per farsi ritrarre, dunque con tutti i limiti del caso. |
| inviato il 06 Marzo 2016 ore 22:47
“ non sempre i clienti sanno apprezzare la differenza tra un servizio di qualità pro da uno mediocre fatto da un amatore. „
Trattasi di approccio che contesto da tempo in linea di principio. La qualità è definita da quelli che sanno le cose, come attitudine di un servizio/prodotto a soddisfare le aspettative, espresse o implicite, del cliente.
Da ciò consegue il dogma secondo cui il cliente è perfettamente in grado di apprezzare la qualità di un servizio/prodotto, cosa che avviene quando il prodotto corrisponde alle sue aspettative.
Un servizio fotografico può essere meglio o peggio fatto, ma se un servizio di livello professionale medio, o anche limitato, soddisfa il cliente, non vale nulla sbraitare contro il popolo ignorante che non vuole pagare le cose belle.
Se il servizio matrimoniale da 400 euro è esattamente ciò che il mercato chiede, chi lo propone ha ragione e chi ne vuole 2000 o 2500 si dovrà accontentare della nicchia di clientela più esigente. E' giusto così.
Poi, l'evasione fiscale, il lavoro nero e l'attività irregolare sono altra cosa, non sto difendendo quello, ma non si può pretendere di cambiare la testa di una persona che è soddisfatta di un prodotto di moderato livello.
Sarebbe come pretendere di chiudere Fiat, Renault, Opel e Skoda, e tutti in giro con Mercedes o Maserati altrimenti si è degli incompetenti.
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