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Faer Øer in inverno


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Faer Øer in inverno, testo e foto by Mac81. Pubblicato il 25 Febbraio 2016; 25 risposte, 9033 visite.


Dopo dieci anni di duro lavoro ero arrivato al capolinea, avevo assolutamente bisogno di staccare la spina per ritrovare la mie passioni e i miei spazi. Parlando con un amico, ecco l'idea: un tour in solitaria delle isole Faer Øer in pieno inverno. Tutti quelli a cui dicevo cosa stavo progettando mi rispondevano: "Dove?? In inverno? Sei matto?!". Questo la dice lunga su quanto si sa, o meglio, su quanto non si sa, circa le Faer Øer.

Le Faer Øer sono un'arcipelago di 18 isole sperdute nell' Atlantico, tra Scozia e Islanda, dove ancora oggi è la natura a farla da padrone, non l'uomo. Dal punto di vista naturalistico sono un luogo di incredibile bellezza, caratterizzate da una natura selvaggia ed incontaminata. I pochi turisti che si avventurano in queste isole preferiscono farlo durante la stagione estiva, per via del clima.

Io però avevo voglia di avventura, volevo viverle in una maniera diversa dagli altri, più genuina, in contatto con quanto sono realmente queste isole, al massimo della loro asprezza, anche dal punto di vista climatico.
Ho scelto quindi di andare in inverno, a Gennaio, perchè le volevo vivere in un momento in cui fossero totalmente autentiche, libere da turisiti, e con le più estreme condizioni climatiche possibili.

Ho quindi prenotato un volo di andata e ritorno e tramite internet ho noleggiato una macchina e prenotato per le 4 notti sulle isole. Ho deciso di fare tutto da casa perchè là volevo pensare esclusivamente alla fotografia e perchè in inverno le poche strutture ricettive sono quasi tutte chiuse o aperte ai soli gruppi. Durata del viaggio: 5 giorni.

PRIMO GIORNO
Sono partito da Bologna di lunedì mattina per raggiungere Copenhagen, dove dopo 5 ore di scalo avrei preso il secondo aereo alla volta dell'aeroporto di Vagar, sulle isole Faer Oer con arrivo alle 20:30.
Avendo prenotato la prima notte a Sørvágur, a soli due chilometri dall'aeroporto avevo pensato di andare a piedi ma appena uscito all'aperto ho capito che forse era meglio prendere un taxi... vento gelido fortissimo (nevicava in orizzontale).
Il taxi mi lascia davanti alla Hugo Guesthouse che però è al buio... il tassista mai saluta con un eloquente "Good Luck..". Perfetto, iniziamo bene.
Resto lì fuori qualche minuto ma non arrivando nessuno e, visto che il mio telefono non andava, decido di bussare alla casa davanti, una delle poche illuminate. Mi aprono una signora ed una bimba in pigiama ma proprio mentre gli spiego che non riuscivo a contattare chi mi aveva dato la camera per fortuna arriva Kent, il mio contatto, con le chiavi della Guesthouse. Mi dice che è tutta mia, non c'è nessun'altro ospite.
La guesthouse Hugo è molto carina, direttamente sul mare, ma la prima notte la passo in un dormiveglia per via del fatto che non sono abituato ad un vento così forte. Picchiava sulla casa come se la volesse portare via.

SECONDO GIORNO
La mattina seguente (martedì) sveglia alle 7, colazione e partenza per la mia prima destinazione: Gasadalur, a pochi chilometri di distanza.
Arrivo con largo anticipo sull'alba in modo da perlustrare la zona e trovare le zone migliori dalle quali scattare le mie fotografie. Il mio obiettivo principale era di ritrarre la cascata e le varie isole che si vedono dalla costa con la luce dell'alba.
Purtroppo però la giornata è molto nuvolosa, vento e ghiaccio non mi danno tregua e rendono difficile qualunque cosa. Dopo un'oretta di scatti decido di ripartire per visitare Saksun, sull'isola di Streymoy.
Ad ogni curva si apre un paesaggio incantevole e mi fermo più volte a bordo strada per scattare qualche foto. Il paesaggio è completamente innevato e vento e nuvole disegnano colori e forme particolari.




Decido di fare una deviazione e di visitare Vestmanna ma purtroppo al mio arrivo nevica talmente forte e soffia un vento tale che non riesco a fare praticamente nulla. Riparto quasi subito ed arrivo a Saksun verso pranzo.
Saksun è un piccolo villaggio circondato da montagne, le poche case di cui è costituito sono ricoperte d'erba ed è molto bella anche la chiesetta ed il piccolo cimitero adiacente. Tutto attorno lo scenario è incantevole e c'è una gran pace, solo poche pecore ed un cavallino che, incuriosito, viene a salutarmi.

Sono quasi le 14 e decido di ripartire visto che il tramonto è alle 15:45 ed in programma ho anche di visitare Tjørnuvík, nel nord di Streymoy. Anche Tjørnuvík mi è piaciuta molto, ha una bella spiaggia ed in lontananza si vedono di faraglioni che sono nei pressi di Eioi. Il mare è molto mosso ed il buio arriva presto, faccio qualche scatto e poi, col buio, parto alla volta di Klaksvik, dove avrei passato la seconda notte.




TERZO GIORNO
Sveglia alle 7, colazione e partenza per Gjogv (Eysturoy), una delle mete che più sognavo di vedere. La giornata è molto variabile, si alternano sole, nuvole, neve e ghiaccio ma il vento è decisamente più gentile rispetto al giorno precedente. (A Gasadalur, mentre non ero in una posizione stabile, una folata mi ha buttato a terra... sono 80 chili...)
Gjogv è strepitosa. Un paesino di poche case direttamente sul mare e a fianco un porto naturale (vedi foto) dove ho passato praticamente tutta la mattinata.
Verso le 11 arriva un nuvolone ed inizia a nevicare fortissimo, scappo in macchina e parto per Eioi, a pochi chilometri di distanza.




Ad Eioi (paese) in realtà non arrivo perchè mi fermo prima, lascio la macchina e dopo una passeggiata mi posiziono su un'altura per fotografare meglio i faraglioni che il giorno prima avevo visto dalla spiaggia di Tjørnuvík (Streymoy). Qui incontro un ragazzo svizzero che, come me, si godeva lo spettacolo. Mi racconta che dopo le Faer Oer avrebbe visitato l'Islanda... beato lui!!!




Visto che mancavano ancora un paio di ore al tramonto decido di tornare a Tjørnuvík per fare altri scatti, visto che il giorno prima ero arrivato con luce scarsa e tempo pessimo. Dopo la visita a Tjørnuvík riparto per Klaksvik per fotografarla con la luce del tramonto e per il pernottamento.

QUARTO GIORNO
Durante la colazione decido il mio itinerario di giornata e decido di farlo sulla base di come gira il sole, per la mattina scelgo località col mare ad Est mentre il pomeriggio me lo tengo libero per tentare nuovamente di fotografare Gasadalur.
Per l'alba mi dirigo a Vi?arei?i, nel nord est, poi scendo verso Hvannasund, entrambe belle location. Verso pranzo mi decido a tornare sull'isola di Vagar, visto che il tramonto si avvicina e visto che la notte avrei dormito nuovamente alla Hugo Guesthouse di Sørvágur.




Mi fermo ripetutamente a bordo strada visto che il tempo è clemente e la luce è fantastica. Tra le varie tappe le più belle sono state il ponte che collega l'isola di Eysturoy con quella di Streymoy, un paesino di cui non ricordo il nome dove sulla spiaggia ho trovato un caseggiato abbandonato pieno di murales e la spiaggia di Stykki? (Streymoy) con la bassa marea.




Arrivato sull'isola di Vagar mi dirigo a Bøur per fotografare l'isola di Tindhòlmur e di Drangarnir oltre che alla più famosa Mykines. La luce è favolosa e mi diverto come un matto :-).
Qui purtroppo arriva la piccola delusione del mio viaggio: arrivo a Gasadalur all'orario del tramonto, trovo l'inquadratura, il tempo è magnifico ma purtroppo un temporale si piazza sul mare proprio dove tramonta il sole e non riesco a fotografare la cascata con la luce che speravo... peccato... un buon motivo per tornare.




Il quinto giorno è interamente dedicato al viaggio di ritorno (come il primo).

Dopo esserci stato posso dire che le Faer Øer, viste in inverno, mi hanno colpito sotto molti aspetti. Sono isole stupende, ricche di scorci magnifici e piene di fascino. Si possono visitare molto facilmente in auto o con i mezzi pubblici. I paesaggi sono incredibili: scogliere altissime sferzate dalle onde e dal vento, faraglioni, cascate, montagne e villaggi caratteristici. Per chi, come me, ama la fotografia e la natura non posso far altro che consigliare queste isole. Non fatevi spaventare dal clima, è vero che è incredibilmente variabile ma a dispetto di quanto si possa pensare le temperature non scendono mai tanto sotto lo zero. Basta solo ripararsi dal vento proteggendosi mani e viso.

A mio parere le località che meritano maggiormente sono Gasadalur, Saksun, Tjørnuvík e Gjogv ma credetemi, ovunque andrete ne varrà la pena.

Note conclusive:
Come molti paesi del nord Europa anche le isole Faer Oer sono care per le tasche di noi italiani, nel senso che il mangiare, il bere ed il dormire costicchiano. Io ho cercato di contenere il più possibile il budget. Ciò che ha influito maggiormente sul costo del mio viaggio è stato il noleggio dell'auto ed il costo dell'aereo. Per quel che riguarda la qualità del cibo purtroppo non posso dirvi molto. Ho avuto la fortuna di trovare sempre una colazione abbondante quindi di solito quello che non mangiavo per colazione me lo portavo dietro durante il giorno così da arrivare fino a sera. La sera, di solito cenavo con un panino ed una birra (buonissima) in un bar o addirittura da un benzinaio. Là i benzinai sono come da noi gli autogrill.
L'unica cosa che costa meno rispetto all'Italia è il diesel, che è sotto l'euro al litro... no comment... d'altra parte le nostre auto non vanno a diesel ma ad accise ;-).



Marco Maccolini è un grafico pubblicitario della provincia di Ravenna con una forte passione per la fotografia ed i viaggi. Amante soprattutto dei generi di fotograifa "paesaggio" e "reportage di viaggio". Per maggiori info: www.marcomaccolini.photography



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avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2016 ore 19:25

Che bellezza, grande Marco,... racconto che mi ha fatto vivere come te l'emozione del viaggio anche se un pochetto ti invidio. Reportage fotografico molto bello che ti fa vivere stando dietro a un PC tutti i momenti delle tue giornate. BRAVO un saluto...Fiorenzo

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2016 ore 20:10

Bellissima esperienza Marco.
Sono sicuro che sei tornato "rinvigorito" al tuo lavoro...
Complimenti per la realizzazione...

avatarjunior
inviato il 25 Febbraio 2016 ore 20:45

bravo bravo scatti stupendi,complimenti!!!

avatarsupporter
inviato il 25 Febbraio 2016 ore 20:59

luoghi incantevoli e un esperienza indimenticabile, grazie di averci proposto tutto questo bel documento e le splendide foto, ciao
Giuliano;-):-P

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2016 ore 22:15

Complimenti, ma soprattutto grazie per avermi fatto vedere un luogo bellissimo sotto un altro aspetto.
Ciao
MN

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2016 ore 22:17

Grandi scatti, bel viaggio, peccato il mangiare...

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2016 ore 22:20

Letto tutto d'un fiato. Ho visitato 10 anni fa la Norvegia in auto da Oslo a Bergen. Vorrei tornarcia quelle latitudini

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2016 ore 22:42

Bel racconto e complimenti per la scelta della destinazione poco turistica e "inflazionata" ;-)

Stefano

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2016 ore 7:38

assolutamente invidiabile!
grandi complimenti
Luca

avatarsupporter
inviato il 26 Febbraio 2016 ore 7:44

Una fantastica avventura!

avatarsupporter
inviato il 26 Febbraio 2016 ore 8:41

Bellissimo viaggio ed avventura, anche se un po' freddino.
A parte gli scherzi bellissimo ed ottima anche la tua descrizione.
Ma non hai visto neanche un volatile?????
Un saluto Robertino

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2016 ore 14:35

Invidia allo stato puro!! Complimenti...bel reportage.
Barbara

avatarjunior
inviato il 26 Febbraio 2016 ore 14:46

Bel viaggio fotografico, reso ancor più interessante grazie ad un racconto piacevole!

Saverio

avatarjunior
inviato il 26 Febbraio 2016 ore 15:10

Grazie a tutti per i bei commenti, mi han fatto molto piacere!!
@Robertino
Ma non hai visto neanche un volatile?????
: solo qualche gabbiano, niente di particolare. In estate invece ci sono i Puffin. ;-)

avatarjunior
inviato il 26 Febbraio 2016 ore 16:44

complimenti x il racconto/viaggio/foto, mi ha colpito soprattutto l'ultimo scatto! rende benissimo il messaggio trasmesso dal racconto MrGreen





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