| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 11:46
Ciao a tutti, vi segnalo questo articolo interessante (in inglese), che descrive alcuni aspetti relativi al generico "controllo di qualità" sulle lenti. Scrive, in estrema sintesi, che il controllo qualità e la qualità in generale, dipende da una filiera produttiva molto complessa. Stefano |
| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 17:26
Avevo già letto l'articolo di Cicala; ed ha ragione, la qualità e costanza degli esemplari costa cara. |
| inviato il 13 Febbraio 2016 ore 17:47
A me hanno insegnato che il costo della NON qualità è insopportabile per un'azienda seria |
| inviato il 14 Febbraio 2016 ore 3:32
È vero, ma c'è da dire che parecchie persone (la maggior parte di quelli che scattano) non hanno l'occhio per capire se la lente è starata o meno...ho conosciuto professionisti che hanno lavorato per mesi o anni con lenti che non mettevano bene a fuoco, e non se ne sono mai resi conto. Le foto in stampa andavano bene, nessuno sposo s'è mai lamentato. Immagino che a Canon, Nikon e molte altre case simili costi meno tenere lo standard qualitativo attuale e calibrare (in garanzia) le lenti di quelli (pochi) che rilevano i problemi di af o disallineamento. |
| inviato il 14 Febbraio 2016 ore 10:10
"Immagino che a Canon, Nikon e molte altre case simili costi meno tenere lo standard qualitativo attuale e calibrare (in garanzia) le lenti di quelli (pochi) che rilevano i problemi di af o disallineamento". Io ho lavorato quasi 20 anni in una azienda che fa elettro-ottica, blasonata a livello mondiale, per usi spaziali e militari, e quella eletto-ottica la vendevo, poi sono passato a vendere piattaforme terrestri, che quella elettro-ottica usano. In quei settori, la qualità non ammette compromessi ed i costi della qualità sono da capogiro, e sono da capogiro perché coinvolgono tutto, inclusa la progettazione, del Sistema Azienda. Ho visitato molte aziende di ottica nel tempo, e le uniche aziende che con produzione di ottica civile avevano metodologie di produzione tipo le nostre, erano la Leitz, in particolare la Leitz Canada, ed un artigiano francese, la Angenieux, che poi è passato completamente al militare. Quelle aziende producevano per entrambi i settori: in produzione, non avevano differenziato significativamente tra militare e civile, la stessa gente e le stesse macchine facevano militare e civile, anche se la componentistica ed i progetti erano diversi tra militare e civile, ma avevano differenziato chiaramente tutto sulle certificazioni, il civile non richiede certificazioni, e quelle due sono le uniche che ho visto io, e... i prezzi di Leitz sono di entità diversa rispetto ad una Canon, Nikon o Zeiss (Angenieux costava come Leitz sulle ottiche civili, e tra quelle poche che faceva, tutte eccellenti, alcune erano meglio delle Leitz) La differenza di prezzo tra una Canon o Nikon ed una Leitz di oggi, in larghissima parte è dovuta alla molto migliore costanza della qualità. Hai ragione a credere così, le ottiche di produttori normali, sono destinate ad una clientela che è sia non esigente, sia tecnicamente ignorante, e dunque gli rifilano anche delle porcherie, vedasi tante Nikon ultime nate, e porcherie non solo per qualità ma anche come prestazioni. Così gli costa meno e poi se qualcuno bercia, una sistematina gliela danno. Con Canon e Nikon è sempre bene provare PRIMA quello che si compra, bastano solo pochissimi scatti, per vedere se un'ottica è disassata o meno e se l'AF o il VR / IS funziona bene |
| inviato il 22 Agosto 2019 ore 9:52
Riguardo a questo articolo che ho anch'io letto mi dissocio completamente, la qualità delle ottiche si coverifica con gli anni, purtroppo le lenti di circa 20-30 anni fa erano costruire meglio, assemblate perfettamente e dopo decenni lavorano perfettamente . E come il buon vino quando e buono invecchiando diventa perfetto. Io possiedo delle ottiche Nikon risalenti anni 60-70-80 e devo dire che la funzionalità e la qualità dei materiali tutti in metallo , la precisione con qui sono stati costruiti, e' impensabile ora, diciamo che i controlli prima erano drastici e precisi. Rimango dell'avviso che le lenti di IERI sono molto meglio di quelle di ora e sono sempre dell'avviso che più che andiamo avanti le lenti diventeranno meno importanti e i materiale saranno sempre peggiori a scapito della qualità costruttiva e ottica, ma a favore del consumismo e del business che non vede oltre. Walter |
| inviato il 22 Agosto 2019 ore 11:56
beh non è un mistero che il controllo qualità dei componenti e del prodotto finito sia alla base di una produzione di grande qualità... se penso che a qualcuno ho provato a spiegare che il controllo qualità dei samyang da tre soldi è uno schifo e mi ha detto che tanto la sua copia era valida... Riguardo alle lenti di 20-30 anni fa il discorso è inutile... le lenti vecchie erano molto più semplici e qualitativamente scadenti rispetto a quelle odierne, motivo per cui la variabilità c'era eccome, ma per via di una minore qualità globale si sentiva meno. Senza contare che lenti di 20-30 anni fa quelle che ad oggi sono ancora in giro ovviamente sono le migliori che erano state prodotte, quelle maffe sono state accantonate o si sono rotte. Sul fronte elettronica e affidabilità non c'è nulla di peggio della roba anni 70-80... prodotta spesso per costare poco o anche quella che costava era progettata piuttosto male... Non è che le ottiche vecchie erano costruite meglio, semplicemente ce ne erano di meno e quelle che sono sopravvissute in efficienza sono ovviamente gli esemplari migliori... e in ogni caso restano difficilmente confrontabili con delle produzioni moderne in tema di qualità e affidabilità. |
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