| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 13:13
Grazie ai vari post e consigli qui sul forum, mi sono convito, che non serve avere una buona attrezzatura fotografica che costa centinaia di euro se poi il tutto viene finalizzato su monitor di scarsa qualità e oltretutto non profilati, quindi mi sono convinto ad investire su un discreto monitor con altrettanto colorimetro. Leggendo in rete varie recensioni ho scelto come monitor un Dell U2713H wide gamut dove copre il 100% srgb e il 99% di Adobe rgb, la scelta del colorimetro è stata obbligata x-rite i1 display pro, visto che risulta essere l'unico per poter calibrare il monitor in hardware modificandone le 2 lut interne. Ho fatto tutta la procedura di calibrazione con il software proprietario, inserendo i parametri consigliati per la fotografia: Cal 1 spazio colore Adobe Rgb; luminanza 105 cd/m; punto di bianco D65. Cal 2 spazio colore Srgb; luminanza 105 cd/m; punto di bianco d65. Ho ottenuto a calibrazione finita i seguenti risultati: Cal 1 punto di bianco 6608K ( quindi non 6500K), luminanza 106 cd/m, luminanza nero 0.120 contrasto 884:1 Cal 2 punto di bianco 6612K ( quindi anche qui non 6500K), luminanza 105 cd/m, punto di nero 0.108, contrasto 944:1. Creati i 2 rispettivi profili, ho eseguito sempre con lo stesso software il test di qualità, delle calibrazioni eseguite,facendo leggere al colorimetro come riferimento il color cheker 24 patch della X-rite, a test concluso il software mi conferma che sono passati entrambi i profili in base ad un DeltaE medio ed un DeltaE massimo. Arrivati a questo punto non capisco, effettivamente la valenza del test visto che DeltaE medio e massimo li posso variare io con il cursore, quindi come faccio a sapere se ho ottenuto dei buoni risultati di calibrazione? Ad occhio, a monitor guardando una fotografia nello spazio colore Adobe rgb, vedo i colori più saturi rispetto alla calibrazione emulata in Srgb dove i colori risultano più smorti, è normale tutto questo? oppure ho sbagliato qualcosa? Chiedo gentilmente ai più esperti, quando ci si può ritenere soddisfatti dei risultati di una buona calibrazione? Grazie in anticipo. |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 17:36
E' normale... tu hai calibrato il monitor in modo che emuli, nei suoi limiti, due spazi colore di riferimento. Quando carichi la calibrazione su gamut sRGB, limiti il gamut della periferica entro i confini di sRGB; quindi è normale che alcuni colori appaiano più smorti. Ad esempio se provi a visualizzare un verde particolarmente saturo in modalità sRGB il monitor si limiterà al gamut dello spazio da emulare, anche se effettivamente potrebbe andare oltre. La domanda è; perché emulare questi due spazi e non calibrare il monitor lasciando il suo gamut nativo? Per il discorso della validazione non saprei bene; sembra che, da come la descrivi, sia più una modifica manuale del profilo o della calibrazione. |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 19:12
Grazie Raamiel per la tua solita gentilezza e competenza. Quindi pensi sia meglio emulare lo spazio colore nativo? Ma comunque lasciando gamut nativo può arrivare al massimo a coprire lo spazio colore Adobe rgb 99% il limite del monitor stesso, non dovrei discostarmi tanto dalla profilatura che ho fatto, giusto? Per quanto riguarda la validazione, il software della x-rite fa leggere al colorimetro 24 patch colorate, dandomi alla fine dei resultati basati sul Delta medio, deviazione standard e Delta massimo, quello che non riesco proprio a capire è quale significato hanno questi numeri e di conseguenza se la profilatura è stata eseguita con un buon risultato. |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 19:25
La cosa migliore, se si usano sistemi compatibili con la gestione colore icc, è lasciare il gamut del monitor su nativo. In questo modo lo sfrutti tutto; da specifiche il tuo monitor dovrebbe coprire il 99% di AdobeRGB, ma potrebbe essere più ampio come volume ed eccedere i limiti di AdobeRGB in alcuni punti. La validazione del profilo viene di norma fatta facendo leggere al colorimetro un set di patch; poi il software confronta i valori letti con quelli previsti dal profilo monitor. Un profilo perfetto ha un DeltaE pari a zero nella validazione, cioè il risultato è pari alla previsione. Ovvio che non è mai possibile raggiungere tale precisione; un DeltaE 2000 sotto il valore di 0,5 è ottimo. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 7:04
Gionny: per calibrarlo hai usato il software i1profiler del colorimetro o il software del monitor? Perché nel primo caso non accedi alla LUT del monitor. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 9:25
Ho usato il software del monitor Dell, necessario per accedere alla lut interna. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 13:02
Ho rifatto la calibrazione lasciando il gamut del monitor su nativo, come consigliatomi gentilmente da Raamiel alla fine il software dell'X-RITE mi ha restituito i seguenti risultati con DeltaE 1976 ( non DeltaE 2000, non so che differenza ci sia ): DeltaE medio, tutti i patch 0,60 DeltaE medio dell'90% inferiori 0,56 DeltaE medio dell'10% superiori 1,11 DeltaE massimo, tutti i patch 1,13 DeltaE massimo dell'90% inferiori 1,08 Penso che il più importante sia il primo, DeltaE medio, tutti i patch, con questi risultati di validazione spero di aver raggiunto un "buon " profilo. Grazie ancora Raamiel. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 15:17
Direi che il risultato è ottimo. Del DeltaE esistono varie versioni, raffinate nel tempo; la 1976 è la prima, ed è la semplice distanza euclidea nello spazio LAB:
 Poi è stata creata la versione 1994 e successivamente la 2000; che correggono la non uniformità dello spazio LAB. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 15:26
Ok Raamiel, quindi posso ritenermi soddisfatto e finalmente, grazie al tuo aiuto, sono riuscito a capire i numeri per la validazione. Comunque quei numeri, sempre da quanto ho capito, stabiliscono la qualità della profilatura e non del monitor. |
| inviato il 12 Febbraio 2016 ore 17:17
Esatto, la validazione è sul profilo; cioè si verifica quanto la mappa descrittiva della periferica sia accurata. Al massimo, una calibrazione molto precisa può essere indice di una elettronica raffinata, specialmente se essa è stabile nel tempo; ma un profilo buono non significa monitor buono. |
| inviato il 01 Dicembre 2017 ore 0:03
Qual' è la differenza tra profilo icc e icm e qual è il vantaggio di avere Lut interne al monitor? a proposito ma Color navigator senza collegamento usb tra monitor e pc non funziona? sarà proprio per avere la possibilità di registrare le Lut? mentre x-rite i1 profiler funziona, questo significa che non scrive le lut interne? |
| inviato il 02 Dicembre 2017 ore 20:45
La differenza tra .icm e .icc è solo nel nome dell'estensione. Il vantaggio di avere le Lut hardware del monitor è che solitamente sono più precise di quelle della scheda video che hanno solo 8 bit per canale. ColorNavigator ha appunto necessità di avere il collegamento usb per mantenere i dati di calibrazione nella memoria del monitor. i1 Profiler non accede alle Lut del monitor. |
| inviato il 03 Dicembre 2017 ore 0:37
“ La differenza tra .icm e .icc è solo nel nome dell'estensione. „ e che senso ha dare due nomi diversi? bah! “ Il vantaggio di avere le Lut hardware del monitor è che solitamente sono più precise di quelle della scheda video che hanno solo 8 bit per canale. „ significa che la profilatura avviene su un numero maggiore di colori, e quindi la tabella è più ampia? “ i1 Profiler non accede alle Lut del monitor „ quindi scrive nelle Lut della sk video, se può, o legge solo il profilo? pertanto con i monitor che non hanno porte usb non è possibile usare Navigator? fermo restante che deve essere una usb apposita non una qualsiasi, giusto? grazie Raamiel, sei molto gentile e soprattutto paziente. |
| inviato il 03 Dicembre 2017 ore 2:11
Ram i1 può accedere alle lut hardware sui monitor Dell premiere con suo software sviluppato da xrite in collaborazione con dell |
| inviato il 03 Dicembre 2017 ore 13:38
@Mario2006 Eh... spesso degli standard usano estensioni diverse per indicare sostanzialmente la stessa cosa; come .jpg e .jpeg. Le Lut della scheda video o del monitor servono per la modifica della TRC del pannello, non c'è relazione con l'estensione del gamut. I normali software di calibrazione creano dei profili con un tag particolare, il vcgt, che contiene i dati per la modifica delle Lut che il SO carica all'avvio nella scheda grafica. ColorNavigator funziona solo sui monitor della Eizo e devi collegare la porta usb. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |