RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

L'evoluzione del nostro stile fotografico


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » L'evoluzione del nostro stile fotografico





avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2016 ore 13:39

Ciao a tutti,
E' da un pò che mi bazzicava per la testa di scrivere un topic con soggetto questo argomento:
più una curiosità ma anche un momento per condividere le nostre esperienze passate e presenti, di come ci siamo evoluti fotografiacmente. Non parlo di materiale fotografico acquistato, o anche si se volete (ma dev'essere un contorno), ma più nello specifico se ci siamo mai resi conto dei passi che abbiamo fatto in avanti o indietro (in taluni casi) da quando fotografiamo.
Parto con il mio esempio: da quando ho ripreso a fotografare nel 2013 dopo una mediocre parentesi anni e anni fa, i risultati in termini di appagamento visivo non sempre sono arrivati. O meglio arrivavano ma dopo qualche giorno, forse un paio di settimane, tempo di una nuova uscita al mare, scemavano del tutto facendomi dire "bella merda che ho fatto...".
Ammetto che ci sono stati eventi che con il passare del tempo hanno fatto cambiare non tanto la percezione sugli scatti passati, quanto su quelli futuri, ossia un modo differente di pensare lo scatto.
La premessa è quella che io in principio mi avvicinavo molto al soggetto, estraniandolo dal contesto nel quale era immerso. Insomma mi dedicavo quasi esclusivamente a dei close-up manco ben riusciti. Devo ringraziare una coppia di amici che fanno surf che mi hanno consigliato di allargare la visuale "come nelle riviste", facendo foto ambientate. Riluttante in principio, pian piano però ho cominciato a documentarmi e per esempio adocchiare le foto di Palmerini qui sul forum e a cercare di mantenere quel tipo di visuale nella scena. Così ho provato sul campo a mantenermi più largo, complice il fatto di aver acquistato il primo tele fisso 300mm e a Varazze (spot che tendevo a favorire per il colore dell'acqua) ad esempio non avendo troppa libertà di avanzamento rispetto alla line-up. La cosa utilissima è arrivata qualche tempo dopo, qui sul forum con il #circolofotografico. Me lo ricordo ancora, un commento di Bzanna3 (che ancora ringrazio!) che così mi ha scritto:
mi sento di farti in particolare un appunto sulla eccessiva centralità dei soggetti nella composizione.
In alcune non è possibile, ma in altri scatti, tipo questo che hai messo a commento, potresti croppare la composizione cercando di mettere il soggetto sui punti di forza dei terzi o per lo meno il più vicino possibile.

Eh si cazz0! effettivamente io ho sempre tenuto il centrale come punto di fuoco, ignorando, vuoi per asineria, vuoi per...boooooh ed evitando così i laterali e dando piattezza allo scatto. Ammetto che questo forse è stato l'appunto che più mi è stato utile e che ora consiglierei di seguire a chiunque.
Ho cominciato quindi ad usare i laterali e a comporre secondo la regola dei terzi ed a volte anche ben oltre cambiando così il mio modo di vedere il soggetto nella scena, non cercando mai il crop, o quasi (non mi fa impazzire il crop come concezione fotografica, e quando lo adotto, lo faccio solamente per rifilare/raddrizzare l'immagine, quindi diciamo che al massimo perdo un 3 o 4% dell'immagine originale) cercando di fonderlo con l'ambiente e non tenendolo li nel mezzo che dopo un paio di foto ti sei già rotto le palle di vederle.
Con questa impronta mantengo solitamente il soggetto rivolto verso l'esterno in modo da avere così tutto il contesto dell'onda che segue.
L'ultima cosa che qui sul forum mi è stata veramente utile è un workflow su Lightroom, più dettagliato seppur di facile impostazione consigliatomi da Rednaxela1978 (che ringrazio pure lui!), che ha fatto si che alcuni miei scatti risultassero più accesi, tridimensionali e piacevoli alla vista (perlomeno la mia). Ho quindi imparato a bazzicare sul filtro graduato e su quello radiale per far risaltare meglio il soggetto sull'immagine.
L' ultima cosa che sto imparando, è che fotografando in solitudine come mi è capitato ad ottobre in Portogallo, dopo una pausa di surf che durava da gennaio hai modo di pensare veramente a tutta una serie di cose riguardanti lo scatto che con un via-vai di gente non riesci a tenere sotto controllo. Si riesce ad essere un tutt'uno con la natura, non tanto differente da quello che provano i tuoi soggetti quando sono in acqua. L'adrenalina anche se minore in qualunque caso c'è quando riesci a cogliere la scena giusta.
Detto ciò, ringrazio ancora tutti e vediamo di andare avanti nella nostra passione. Io perlomeno aspetterò fino ad ottobre per potermi permettere una nuova e speriamo prolifica uscita. Sorriso

Guido

avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2016 ore 18:35

Interessante questo tuo scritto, anche io sto attraversando una fase simile. Ricordo che tanti anni fa, con la prima reflex (analogica) il primo desiderio era quello di avere una focale lunga, desiderio che ritrovo puntualmente sui miei conoscenti che si avvicinano alla fotografia. Ora trovo sempre più intriganti quelle corte e mi sono divertito moltissimo addirittura com l'8mm su APS-C. Lo scatto croppato, quello stretto sul soggetto regala dettagli che a volte sfuggono vivendo la scena dal vivo, viceversa tagliano spesso una parte del tutto che potrebbe essere altrettanto importante. Morale? Non esiste una regola, se non forse quella che si dovrebbe andare in giro a scattare il surf (e altro) con due corpi macchina, come i fotografi dei matrimoni. Peccato che a me venga il mal di schiena ahahah!
Mi fa molto piacere constatare la tua modestia nel citare l'esempio (secondo me "la bibbia") di Palmerini e i consigli degli amici: il bello di questa passione, a mio avviso, è la condivisione, lo scambio disinteressato di informazioni, suggerimenti, trucchi ... per tutto il resto c'è il lavoro e la competizione!

Ciao e, come si dice tra noi, buona luce (e buon Lightroom :-) ). Ezio

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2016 ore 16:36

Ezio c'è da dire una cosa, con uno zaino di più di 10 kg sulle spalle, un altro corpo con altre ottiche, immagino sempre tele anche se non spinti, sarebbe davvero troppo. :)
Io sono dell'idea che faccio con quello che ho. Meno scelte ho a "corredo" più sono spronato a trovare con le mie gambe, delle posizioni che altrimenti, vuoi per voglia, vuoi per tranquillità, nemmeno mi sognerei. :)

Grazie ancora :)

Guido

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me