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Per guardare il passato (Leica analogica)


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avatarjunior
inviato il 06 Febbraio 2016 ore 11:47

Ciao a tutti,

Questo è il mio primo post e innanzitutto vi ringrazio.
Vi leggo da tempo e ho trovato molto di buono tra le vostre pagine.
Le vostre foto, nella varietà di interessi, stili e mezzi, sono anch’esse un’occasione di analisi, oltre che una costante scoperta.

Due parole su di me, perché sto per chiedervi dei consigli.

Scatto dal 2005, con periodi di intensità alternati a discontinuità, ed allontanamento.
Sinora la fotografia è stata per me un diario.
Non sono affatto bravo, né tecnico, né legato ad un genere particolare.
Mi sono limitato a registrare istanti, luoghi, incontri, i miei stati d’animo.
Non dedico particolari energie alla postproduzione (in genere la gestisco con aggiustamenti minimi), in parte perché nel poco tempo libero preferisco scattare o leggere, ma soprattutto perché intimamente sono attratto da ciò che è scarno, essenziale.
Nikon D70 prima macchina, stra-usata, vecchia, ancora l’adopero con incredibile affetto e non me ne libererò mai.
Rimpiazzata nell’uso primario l’anno scorso dalla D810, arrivata con alcuni obiettivi.
Il passaggio è stato contestuale all’emersione di nuove motivazioni.
Il diario è un diario, e quello resta, non filtrato, disorganico, occasionale (la D70 basta e avanza per quello)
Ma al di fuori dei ricordi, la domanda che non ho potuto più ignorare è:
cosa voglio fare emergere con la mia fotografia?
Lentamente ho capito che non desidero uscire per fotografare, viaggiare per fotografare, inseguendo il caso e quello che mi porterà davanti. Non lo sento mio questo modo.
Faticosamente si sono coagulati alcuni temi, molto personali e sui quali sto ancora riflettendo, studiando.
Non so voi, ma per me non è sempre facile avere in testa l’urgenza di scattare una cosa, e poi trovare quella cosa nel mondo reale, comporla, eccetera
Comunque la D810 serve a questo, a scattare alcune di queste ricerche.
Oltre a permettermi di stampare in grande formato.

Premessa chiusa, veniamo al post.

Tra i temi sui cui voglio scattare, uno riguarda Eugenio Montale.
Voglio avvicinarmi a questo tema non da turista, ma da osservatore del passato, in assoluta semplicità.
Ho capito che questa ricerca la voglio scattare completamente in manuale.
Probabilmente in bianco e nero, quasi sicuramente su pellicola.
Ho pensato quindi di acquistare una vecchia Leica, probabilmente una M6, con un solo obiettivo.
Non conosco Leica, ma l’apprendimento fa parte dell’avvicinamento al tema.
E comunque la messa a fuoco in manuale non è in discussione.
Sbaglierò tutto all’inizio, ma all’inizio anche il miglior scatto sarebbe sbagliato, perché troppo acerbo.
Per lo sviluppo della pellicola penso di affidarmi ad Agenzia Luce.
A dire la verità, per qualche tempo ho anche pensato ad una M9 digitale, ma se passato deve essere, allora che lo sia fino in fondo.

Vi chiedo dunque un parere su questi aspetti:

1) Corpo macchina M6: è una scelta corretta? TTL o no? Se scatto senza occhiali con un 35 mm è preferibile la versione 0.72 o 0.85? E se scatto con un 28 mm?

2) Obiettivo: quale? Qui non ho proprio idea. Su Nikon scatto al 90% con un 35 mm luminoso, qui non ho ancora deciso tra 35 e 28 mm. Non amo molto il 50 mm. Cerco un obiettivo usato o nuovo tra i 500 e 1500 euro, orientativamente. Una scelta di lungo termine. Ci scatterò di tutto: luoghi, ritratti ambientati, oggetti. Possibilmente abbastanza inciso. Se mi dovesse piacere Leica, tra qualche anno voglio poterlo usare su un corpo digitale.

3) Pellicola b/n: qui è buio pesto Sorriso. Consigliatemi una pellicola adatta ad un principiante e un minimo versatile. Non occorre che sia C41, Agenzia Luce credo impieghi dei processi ad hoc per ogni film. Consigliatemi anche una buona pellicola a colori per provare, non super contrastata, possibilmente anche questa versatile.

Ringrazio sinceramente chiunque vorrà darmi i sui pareri, aiutandomi a partire col piede giusto.

Grazie, SP

PS: Al tempo al PC preferisco stare all’aperto, o leggere. Se non rispondo non vuole dire che sono sparito, ma sono ... in giro Sorriso

user86925
avatar
inviato il 06 Febbraio 2016 ore 12:37

Lentamente ho capito che non desidero uscire per fotografare, viaggiare per fotografare, inseguendo il caso e quello che mi porterà davanti. Non lo sento mio questo modo.
Faticosamente si sono coagulati alcuni temi, molto personali e sui quali sto ancora riflettendo, studiando.
Non so voi, ma per me non è sempre facile avere in testa l’urgenza di scattare una cosa, e poi trovare quella cosa nel mondo reale, comporla, eccetera


bellissimo post e ottimo approccio
Sinora la fotografia è stata per me un diario.


per quanto riguarda le tue domande:

1)sento di consigliati una M6 non TTL e se vuoi rinunciare all' esposimetro (magari usandone uno esterno) puoi prendere in considerazione una M4P spendendo molto meno.
In questo link una descrizione ben fatta dei vari modelli.

Ti consiglio il mirino 0.72 perché è ottima con focale 35mm (tanta aria attorno alla cornice) e va bene anche per focale 28mm, mentre il mirino 0.85 va bene più per focale 50mm e 75mm ma un 35mm gli va stretto (le cornici hanno poca aria attorno). Poi esiste anche il mirino 0.58 che va meglio con focali più grandangolari (ottimo per il 28mm) ma sicuramente sono più difficili da trovare nel mercato dell' usato e proprio perché ce ne sono poche, mediamente costano di più.



Esistono aggiuntivi ottici che ad es. possono far diventare un mirino 0.72 in 0.85 circa




2)per il tu progetto vedo bene un 35mm luminoso e potresti orientarti su un voigtlander 35mm f1,4 per spendere meno oppure un summicron leica f2 e salendo di prezzo summilux leica f1,4.

3)per la pellicola sconsiglio le cromogene, ti consiglio di prendere una pellicola BN 400 iso che con opportuni tiraggi ci fai di tutto, oggi le farai sviluppare in qualche laboratorio (con risultati probabilmente non proprio ottimali) domani potresti sviluppartele da solo (poi per la stampa puoi sempre delegare da tue indicazioni). Ma per iniziare scegli una pellicola, una sola che manterrà nel tempo una caratterizzazione ed omogeneità in tutto il tuo progetto.
Io in frigo ho una scorta di TRI-X 400 kodak che mi durerà per anni.

Spero di esserti stato utile nelle tue valutazioni, non esitare a chiedere, ma attendi pure risposte più autorevoli.
Dimenticavo, buon giro MrGreen


avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2016 ore 10:07

Ciao Nove, grazie per la tua risposta! Sorriso

Corpo macchina: effettivamente dalle immagini che hai postato il mirino 0.72 sembra perfetto per un 35mm, al 90% mi orienterò su questo allora. Bella anche l'idea di una macchina puramente meccanica, ma qui ci devo pensare bene. Tra telemetro e analogico già sto andando verso l'ignoto, non vorrei esagerare. MrGreen
Comunque mi informerò sugli esposimetri esterni, immagino siano alquanto precisi, probabilmente superiori a quello integrato nella M6. Sempre riguardo al corpo: ogni quanto sarebbe opportuno mandarlo al service Leica? Te lo chiedo perchè anche questo fa selezione tra l'usato.

Obiettivo: mi farò un giro su flickr per verificare la resa degli obiettivi che mi hai suggerito. Ci sono davvero tante versioni di summicron e co, non è facile orientarsi se si conosce poco il marchio! Ho visto che anche Zeiss ha ottiche per l'M-mount. Possiedo un 15mm Zeiss su Nikon ed è una bellissima lente. C'è da pensarci su. Sicuramente affiancare l'M6 ad un obiettivo Leica è la soluzione di maggior fascino.

Ma per iniziare scegli una pellicola, una sola che manterrà nel tempo una caratterizzazione ed omogeneità in tutto il tuo progetto.

Qui hai centrato il segno. E' anche uno dei motivi che mi mettono più in crisi sulla post-produzione digitale: il fatto che ogni foto possa essere ottimizzata secondo il gusto del momento, a scapito della coerenza con gli altri scatti. E' un fatto che mi da molto da pensare. C'è da dire che è probabilmente un limite tutto mio, mentre chi ci spende energie ha messo a punto un workflow stilisticamente omogeneo.

Ancora grazie per la tua cortesia Sorriso

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2016 ore 10:55

Ciao, ho posseduto una M6 per anni. Sia questa che l'MP che tutte le altre tranne l'M7 sono puramente meccaniche. L'M6 ha una piletta da orologio che fa funzionare solo l'esposimetro. Quest'ultimo è tanto semplice quanto incredibilmente presiso, è un semi-spot, misura solo l'area centrale. Ho avuto 2 Summicron 35/2, uno difettoso, l'altro una lente, per me, inarrivabile. Non conosco gli altri menzionati, non mi pronuncio. La MAF dopo un po' di pratica diventa abbastanza semplice in particolare coi grandangoli. Come pellicola adoravo l'Ilford 400 con la scatola nera, non ricordo la sigla, la preferivo alle Kodak, ma son gusti personali. A colori la Fuji Superia, ma son rimasto indietro...che altro dire, se non che è un oggetto meraviglioso come costruzione, al tatto, discreta, silenziosissima (il "flap" di scatto è un rumore che non scorderò mai...).

avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2016 ore 11:35

Ciao MattewX, l'M6 l'hai venduta??? Come hai fatto??? MrGreen
Io non riesco a separarmi neppure dalla Nikon D70! Me la trascino sempre dietro!!!

Battute a parte: mi fa piacere sapere che l'esposimetro della M6 è preciso, visto che all'inizio già butterò via rullini sbagliando la MAF.

Che versione del summicron 35/2 hai usato? (asferico, "canada", "king of bokeh",...)
Come detto sono completamente perso tra tutte queste versioni ...Confuso

Grazie

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2016 ore 12:26

Non posso che unirmi ai complimenti per il giusto approccio, e non posso non condividere in toto tutte le informazioni che ti sono state date!

Io ho avuto una M6 per anni e sono innamorato del sistema M, purtroppo oggi inarrivabili e quindi scatto con un suo surrogato Fuji X100 (ma è un bell'accontentarsi!), con la M6 ho avuto il 35 mm Summicron 2 Pre Asph che lo trovo eccezionale e molto più plastico del successivo Asferico, poi comprai un vecchio Elmar 90 mm f/4 che ha uno sfocato eccezionale! Con questo piccolo parco obiettivi ho sostituito interi corredi Reflex sovrabbondanti (Nikon, Canon, ecc) eppure mi è bastato per vendere servizi interi a bell'Italia che da semplice fotoamatore Hobbista è una bella soddisfazione! Oggi sto ripartendo dalla X100 perché è quella che più mi ricorda la filosofia della M6

Concordo se vuoi risparmiare qualcosa compra la M4- P ottima macchina, la M6 aveva in più l'esposimetro molto Easy, ma che funzionava alla perfezione.

Unico consiglio in fase di acquisto controlla la taratura del telemetro che inviarla per una revisione è costoso, ovviamente in caso di M6 controlla la taratura dell'esposimetro

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2016 ore 15:15

Il mio a memoria era un Wetzlar, pensa, era cromato il primo, quello splendido ed avendo la fotocamera nera lo cambiai per quello nero, quello difettoso (si erano sciolte le colle). A seguire le varie discussioni degli utenti, quelli pre asph. sono nettamente meglio come progressione sfuocato e colori, non c'è una enorme differenza tra Canada e Germania. Della mia M6, l'ho purtroppo venduta perché avevo dismesso la camera oscura, far sviluppare i rullini era avvilente. Ma quando ho saputo che potevo adattare il Summicron 50 alla Fuji mi si è aperto un mondo nuovo...

avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2016 ore 15:53

Ivan61, MattewX grazie Sorriso
Vado a spulciarmi le recensioni dei vari summicron e a cercare scatti del 35mm pre-asph.


avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2016 ore 17:26

Buon lavoro

avatarjunior
inviato il 08 Febbraio 2016 ore 1:18

Ciao, hai mai pensato ad una bella biottica Rolleiflex/Rolleicord? Totalmente manuale e in più avresti la qualità del medio formato, dove la TriX rende una meraviglia.
Per il tuo progetto secondo me dovresti prendere in seria considerazione di sviluppare tu i tuoi negativi, non è per nulla difficile e molto gratificante!

avatarjunior
inviato il 08 Febbraio 2016 ore 7:28

Ciao Carlo, assolutamente sì, al medio formato ci ho pensato parecchio. Non sono entrato nel dettaglio della macchina specifica ma per il tipo di soggetti che inquadro (più spesso statici che in movimento), sarebbe una scelta sensata, anche perché amo le stampe in grande formato.

La verità è che nella mia esperienza non ci sono soluzioni perfette, ma al più buoni compromessi. Accanto alla qualità dello scatto, in questo avvicinamento alla pellicola metto anche la portabilità della macchina, per poterla infilare in qualsiasi sacca, tasca etc. Lo studio sulla poesia di Montale me lo immagino fatto di immagini emotive, una storia che si sviluppa foto dopo foto, che da senso alle foto perché c'è un racconto e non perché ogni scatto è bello tecnicamente. Quindi cominciare con una M6 mi è sembrato una idea che ci può stare.

Comunque il medio formato analogico è meraviglioso: se questa prima esperienza mi piacerà lo prenderò in considerazione sicuramente.

Per quanto riguarda lo sviluppo in casa, devo fare di nuovo i conti con la realtà. Il tempo libero è poco e tra la pianificazione di cosa/dove scattare, la fotografia, gli inevitabili sbagli, se parto volendo fare troppo rischio di non fare niente. Quindi intanto inizio così e poi vediamo man mano.

Grazie dei consigli!

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2016 ore 7:35

Parole molto sensate! Complimenti per le idee molto chiare, non nascondo che più lego di questa tua ricerca e più mi affascina il tuo progetto.

Spero tu voglia condividere con me/noi i tuoi scatti e ....non sarebbe male l'idea di perseguire in due lo stesso progetto (ognuno per se) mettendo poi i risultati a confronto (non tecnico, ma emotivo), come ognuno ha visto la cosa! ;-)

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2016 ore 9:06

Riguardo la fotocamera non ti so aiutare...

Riguardo la pellicola con una qualunque 400iso nominali secondo me non sbagli: è una sensibilità molto flessibile, che ti consente di scattare sia a mezzogiorno (magari non a f/1.4) sia la sera o comunque quando cala il sole, senza fare i salti mortali.

Kodak trix, ilford hp5+ sono le storiche più famose oggi in circolazione.
Altrimenti, ci sono le kentmere 400 (prodotte sempre da harman/ilford), le ilford pan 400, rollei rpx 400.
Se vuoi un look un filo più moderno, ci sono le ilford delta 400 e kodak t-max 400, entrambe pellicole a grana tabulare.

Tutte queste richiedono processo b/n classico, e con una qualunque di queste caschi in piedi, nel senso che potrai ottenere immagini di ottima qualità. Darti un consiglio oggettivo è impossibile, ognuno consiglierebbe la pellicola che usa di più.

Da quello che ho letto e capito, non sei interessato alla parte "tecnica" dello scatto... nel qual caso ti consiglio di esporre solamente alla sensibilità nominale delle pellicole.
Evita i tiraggi o di esporre alla sensibilità effettiva... questi modus operandi richiedono studio, svariati test e soprattutto la gestione personale dell'intero processo per ottenere i risultati cercati. Insomma, sono cose più "tecniche".

Riguardo il colore non ne so molto... ma da quel che ho letto le kodak portra potrebbero fare al caso tuo.

avatarjunior
inviato il 08 Febbraio 2016 ore 9:53

Accanto alla qualità dello scatto, in questo avvicinamento alla pellicola metto anche la portabilità della macchina, per poterla infilare in qualsiasi sacca, tasca etc.


Una biottica pesa anche meno di mezzo chilo ed è portabile "quasi" quanto una M6.
Comunque indipendentemente dallo strumento che userai ti auguro un grosso in bocca al lupo.

avatarjunior
inviato il 08 Febbraio 2016 ore 13:54

Ancora grazie a tutti per i consigli.

@Ivan61:
idee molto chiare è una parola grossa.
Come riassunto po’ nella premessa, è successo sono arrivato ad un bisogno ineludibile di trovare un senso in quello scatto, e che non fosse solo estetico. I ritratti, la gente in strada, la montagna, tutti sono stati scattati miliardi di volte. E allora mi chiedo: perché voglio scattarne altri? Non ho particolare abilità, i miei non saranno sicuramente migliori. La domanda si è quindi rivolta contro di me, lontano dalla fotografia. Cosa mi interessa, cosa lavora dentro di me per fare di me ciò che sono, quali sono i miei demoni, che cosa mi attrae, che cosa mi fa incazzare, che cosa mi fa prendere una posizione, quali sono le esperienze primarie che hanno deciso il percorso, quali ricordi sono più vividi?
Progressivamente mi è stato chiaro che è questo il “senso” per me.
Il gesto di fotografare ritorna ad essere importante per me se il singolo scatto magari fa schifo, è banale, è mal esposto ma se metti le foto tutte assieme su un tavolo allora si intuisce una storia, un’ossessione, qualsiasi cosa che mette in relazione profonda te e il mondo.
E’ un approccio comunque non semplice, perché se da un lato accetti che la singola foto possa essere “modesta”, dall’altro fotografare soggetti elusivi come l’essere arrabbiati dentro, o il sapore che ha per te un luogo che ti ha richiamato a sé cento volte è più difficile che scattare un campanile. Ma il valore aggiunto è che adesso sei coinvolto, è roba tua al 100%.
Poi credo nel ridurre. Troppe scelte ci paralizzano.
Ha ragione quel mio amico che dice che sei creativo non se hai molte possibilità ma poche, se hai molti vincoli, molti limiti da gestire. Ad esempio con Montale, non è un tema libero. E’ una poesia specifica, ci si specchiano più lati del mio carattere, scatterò esattamente tante foto quanti i versi, sempre con lo stesso mezzo fotografico. Non c’è così tanto spazio per divagare, il soggetto è nella poesia, mettendo gli accenti su cosa ci leggo di importante e perché lei e non un'altra.

@Roby02091987:
Grazie delle dritte analogiche. Penso che acquisterò due rullini di varie pellicole e mentre faccio esercizio con la macchina scelgo quella che mi piace di più.

@Carloguarrasi
Analogicamente parlando stiamo quasi facendo l’eco ai post “reflex contro ML”!!! MrGreenMrGreenMrGreen
Che belle le rollei, una figata …

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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