| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 11:24
Ciao a tutti! Qualcuno di voi sta pensando di aprire partita Iva da dipendente? Mi sono letta un po' di info sul nuovo regime dei minimi forfettario varato con il patto di stabilità 2016 e sto pensando di aprire partiva iva. Sono dipendente e non supero la soglia dei 30.000,00 Euro all'anno, quindi da quello che ho capito posso aprirla senza dovere necessariamente avere obblighi di gestione conti di un commercialista, o sbaglio? Ma come dovrei aprila? Come libera professionista o come ditta individuale? Vorrei aprirla per stare tranquilla, per riuscire a farmi un po' di pubblicità e per potere mandare online un sito internet senza la paura di controlli fiscali. Grazie mille a tutti! Cinzia |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 11:27
ma sei disoccupata oggi o no? se apri una partita iva non puoi lavorare da dipendente non puoi fare 2 lavori..uno da dipendente e l'altro da partita iva la contabilità c'è e costa,devi pagare i contributi,devi fatturare senza iva basta non superare i 30milaeuro quindi ogni mese hai circa 500euro di spese fisse,costo contabilità,contributi ecc.stima confartigianato superi di 1euro il massimale devi pagare l'iva su tutto il fatturato |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 11:35
secondo me dovresti aprire un post su un forum di commercialisti, hai molta confusione. libero professionista o ditta individuale è la stessa cosa, non puoi essere dipendente e libero professionista allo stesso tempo, ma puoi lavorare come libero professionista per una ditta, in poche parole saresti una consulente della ditta. Per la libera professione devi poi fare un'assicurazione , non hai diritto a ferie pagate, devi pagarti i contributi da sola, non hai diritto a maternità, permessi...nulla....vedi un po' se ti conviene (il regime agevolato dura poco, poi si prendono gli arretrati con gli interessi) |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 11:38
“ se apri una partita iva non puoi lavorare da dipendente „ Sicuro? Cioè uno non può fare il muratore (dipendente) e avere una ditta privata per lavori di falegnameria ad esempio? |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 11:40
Se fare siti é un impegno occasionale puoi "fatturare" i tuoi emolumenti con una ricevuta che riporta il tuo codice fiscale e poi aggiungerla alla tua dichiarazione dei redditi annuale, nessun obbligo.. La discriminante non è l'importo ma la continuità, se prendi un tot una volta all'anno è occasionale, se prendi un euro a settimana è continuativo.. |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 11:47
Sono dipendente ed ho una partita IVA. Quindi si può fare Ho però un commercialista... questo perchè apertura a parte della P.IVA ci sono molti aspetti, dettagli, aggiornamenti a cui un semplice cittadino difficilmente potrà star dietro. (almeno per me). Molto dipende dal tipo di figura che la tua P.Iva deve ricoprire, e quindi cosa ci vuoi fare. La fotografa? quindi libero professionista senza albo e cassa previdenziale... potrai regolarmente lavorare e fatturare nel settore fotografia\grafica vendendo l'opera del tuo intelletto (quindi non puoi vendere delle stampe o gli album...) e dovrai versare oltre alle tasse sul fatturato, una quota previdenziale alla" gestione separata" (che dovrebbe salire al 31 o 32% se non erro...) insomma: "Si Può Fare"... |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 11:55
il fotografo non ha un albo professionale, a meno che non sia un fotoreporter e quindi un giornalista e si è iscritti all'albo dei giornalisti.... il fotografo non è una professione! |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 11:59
Grazie Lorenzo_mc! si come fotografa ma ecco non avevo pensato agli album (fotolibri) o stampe, beh, si certo quelle cercherei di venderle. se dai i file digitali rimangono dentro una chiavetta o dentro un cd e questo non posso accettarlo (dopo tanto lavoro!). ma sono fotolibri o stampe del mio lavoro ... forse c'è differenza? grazie Cinzia |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 12:04
un tipico medio dipendente prende ogni mese circa 1400euro netti se stà male va sotto mutua e riprende i soldi ha le ferie+ permessi la tredicesima il tfr facciamo un pò di conti,aspiri a questo stipendio come professionista? 1400euro per 14 mesi(12mesi+13dicesima+tfr)=18.200euroX2(lo stato si prende la metà)=36.400euro + spese contabilita 1200euro minimo contributi circa 12.000mila euro se equiparato ad un dipendente,oggi l'inps per versamenti dei contributi minimo è 10mila euro telefono\fax circa 600euro ovviamente aspettando tempi migliori l'auto non c'è,usiamo la bici l'ufficio non c'è,usiamo la cantina di casa ovviamente facciamo il totale 36.400 1.200 12.000 600 300 --------------------- totale 50.500 euro da guadagnare in 10 mesi.....perchè il dipendente matura fra ferie e permessi ogni anno circa 60giorni che non lavora ma prende ugualmente i soldi assicurazione privata se stai male 300euro quindi ogni mese devi incassare minimo 5050euro.............................. |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 12:09
Un dipendente privato può aprire una partita IVA, come ditta individuale/società o come libero professionista, senza problemi di compatibilità, ovvero può aprire una propria attività mantenendo in essere il proprio lavoro alle dipendenze di un'azienda privata a patto che non vi sia concorrenza tra i lavoro svolto come dipendente e quello a partita IVA, se il contratto lo vieta espressamente. Se non vi è esplicito divieto non vi è alcun problema di coesistenza tra le due attività. In generale non vige alcun obbligo di comunicazione al datore di lavoro, anche se è generalmente conveniente informare l'azienda per non incorrere in problematiche che potrebbero portare ad un licenziamento per giusta causa. => Fedeltà al datore di lavoro? Più che un dovere Ricordiamo in merito che l'art. 2105 del Codice Civile prevede l'obbligo di fedeltà del lavoratore di non trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore, né divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio. La violazione dell'obbligo di fedeltà costituisce inadempimento contrattuale che dà luogo a responsabilità disciplinare e, nella maggior parte dei casi, integra la giusta causa di licenziamento. Il lavoratore è inoltre tenuto al risarcimento dei danni subiti dal datore di lavoro (Cass. n. 6473/1993). |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 12:13
no solo di contributi superando i 15.000milaeuro annui lo scaglione raddoppia e vai a 500euro mensili minimo di contributi solo quelli.I vantaggi stanno nell irpef e nell'iva se non superi i 30milaeuro annui,per tutto il resto pagareeeeeee! proooova! qu ci sono opzioni vedi tu se conviene e dove................. Versamenti INPS Per quanto riguarda la contribuzione previdenziale INPS: in caso di lavoratore dipendente a tempo indeterminato full time (ovvero con almeno 26 ore lavorative settimanali) che avvia un'attività d'impresa commerciale, se è possibile qualificare il lavoro in azienda come prevalente sia in termini di tempo che in termini reddituali (reddito annuo come lavoratore dipendente maggiore del reddito derivante dall'attività commerciale), non è necessaria l'iscrizione alla Gestione commercianti dell'INPS né il versamento di ulteriori contributi. Una volta avviata l'attività l'INPS invierà al lavoratore comunque una comunicazione in merito all'iscrizione del soggetto alla Gestione commercianti, tuttavia sarà sufficiente rispondere spiegando i motivi che prevedono la cancellazione dell'iscrizione e provando l'esistenza del rapporto di lavoro dipendente allegando una copia dell'ultima busta paga percepita. nel caso di lavoratore dipendente che avvia un'attività da libero professionista, è previsto l'obbligo di iscriversi alla Gestione separata INPS versando il contributo proporzionale del 18%; in caso di contratto di lavoro a tempo determinato bisogna valutare se complessivamente nel corso dell'anno il periodo trascorso come lavoratore dipendente può essere o meno considerato prevalente rispetto all'attività commerciale esercitata. |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 12:21
Lucionelli, mi spiace non essere stata più chiara all'inizio! io sono dipendente e so bene cosa voglia dire avere la fortuna d'avere il posto fisso di questi tempi. qs lavoro non entra in conflitto con quello che vorrei fare come libera professionista (fotografa). negli ultimi anni ho fatto diversi servizi fotografici occasionali, ora vorrei crescere un po', fare pubblicità, crearmi un sito e per questo vorrei mettermi in regola. dalle foto che faccio creo poi fotolibri che rientrano nel pacchetto di vendita del servizio fotografico. comunque oggi contatterò un commercialista! grazie a tutti! Cinzia |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 12:22
vai da una associazione confesercenti\confcommercio risparmi e puoi forse evitare di pagare i contributi |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 12:29
...lascia perdere.... Tieniti il lavoro da dipendente chevoggi come oggi è molto meglio. Sono un artigiano (maledetto il giorno che ho iniziato ....) In uno stato come l italia non hai diritti di malattia infortunio ferie o altro... Devi sempre e solo pagare (io pago più o meno 850€ ogni due mesi di INPS INAIL IRPEF ecc ecc... Indipendentemente dal fatturato, e questa cifra "fissa" la paghi sia che hai lavoro, quindi che catturi sia che non lavori....) Metti bene sul piatto della bilancia i pro e i contro da dipendente e da autonoma. Se poi pensi di aprite una piva e dedicare il tuo tempo lavorativo esclusivamente a dove sta già lavorando attenzione, perche il tuo datore di lavoro potrebbe tra un paio di mesi dirti che non ha più lavoro per te...e ti troveresti a spasso. Questo naturalmente è una mia opinione In bocca al lupo |
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