| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 11:54
Another announcement for next week: Leica X-U Typ 113 camera... (Fonte Leicarumors). 
leicarumors.com/
Sentivamo tutti la mancanza di una Leica waterproof and shockproof.... |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 12:43
L'annuncio è di qualche mese fa e cmq non capisco per quale motivo anche Leica non potesse costruire la sua macchinetta resistente all'acqua.
A me personalmente non frega una cippa della X-U, ma Leica è un'azienda e non può vivere solo di telemetri, quindi ben vengano questi prodotti se possono permettere alla Real Casa di tenere in piedi i suoi sistemi storici ed unici al mondo.
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| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 13:07
ottimo annuncio
per 2600 sterline ti possono fare buone offerte a soli 300 euro in più anche il viaggio alle Hawaii per poterla usare
con i margini ci stanno dentro |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 17:05
Ivan,
Leica può fare ciò che vuole, anche mettere una fotocamera di plastica nei fustini del sapone, ma se poi il fustino me lo vende a 2/3/4 mila Euro, allora mi compro il fustino concorrente a 3 Euro ed una Nikonos usata....
P.S. sono utente Leica da oltre 40 anni e posseggo corredi sia M che R e non credo che saranno le impermeabili a tenere in vita l'azienda di Solms.  |
| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 17:20
Sinceramente nn capisco come qualcuno possa lamentarsi di un prodotto che non gli interessa; personalmente mi lamento se un qualcosa che mi importa è troppo caro o presenta dei difetti.
Non saranno le subacquee a tenere in vita Leica, ma non ci trovo nulla di male nell'averla a catalogo.
Ps Leica è tornata a Wetzlar
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| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 19:27
Secondo CameraPedia non è così:
<<Leica Camera AG has production plants in Germany and Portugal, the headquarters of Leica Camera AG is situated in Solms, Germany>>
camerapedia.wikia.com/wiki/Leica
Ma non è importante ciò, anzi pare proprio che siano tornati a Wetzlar... con un outlet... www.fotografidigitali.it/news/leica-a-wetzlar-ora-c-e-anche-l-outlet_5
E' importante, PER ME , che Leica non sia più quella che era una volta, quella che non avrebbe abbandonato i suoi utenti che negli anni si erano costruiti ANCHE un sistema R, quella della SAM.CA, che rifornivano con parti originali, quella di tecnici che ti accoglievano ad Opera per cercare di venirti incontro, quella di Romolo Rappaini, per intenderci. 
Ora non c'è più la passione per la Fotografia ma quella per il profitto e, scusa Ivan, un po' rimpiango la vecchia fabbrica, ed avere a catalogo un giocattolo costoso, dimostrando quello che Leica è diventata grazie a profumieri e produttori di foulard, beh, non mi fa sentire più quel senso di appartenenza che avevo mantenuto per decenni.
Tutto ciò fermo restando che IMHO Leica può produrre tutto ciò che vuole... |
| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 19:46
Secondo Google, Wikipedia & Co. la sede di Leica è a Wetzlar...prima si era trasferita a Solms ma credo nell'anno scorso sia tornata alla città "natale", ma hai ragione, nn è importante questo.
Niente è più quello di una volta, ed anche io avrei preferito che Leica avesse continuato a molare a mano i propri fantastici vetri, ma sicuramente in questo modo avrebbe chiuso i battenti. Ogni azienda vive di profitti e Leica nn fa differenza in questo, ma quando tengo per le mani un Summicron 35mm iv tipo o la mia copia del noctilux f1 del 1981 accetto che a Wetzlar facciano anche le paperelle di carta, purché continuino ad aggiustare questi capolavori...e cmq anche negli ultimi anni qualche prodotto serio lo hanno tirato fuori (il lux 35 fle, il lux ed il Sem 21, il cron 50 apo, la monochrome, etc)...Leica non sarà la vecchia Leica, ma è sempre un punto di riferimento nella fotografia. |
| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 19:55
Sei proprio sicuro Ivan ?
Mi auguro che tu non abbia mai bisogno di farti riparare il "King of bokeh" o il Noctilux, che, guarda caso, appartengono proprio a quella Leica a cui facevo riferimento sopra.
A me è capitato ed è stata un'Odissea, con questo nuovo management...
Ho provato quasi tutti i nuovi arrivati che citi e non li cambierei con i tuoi ed i miei vetri con decenni sulle spalle.
Oggi Leica fa lenti che devono controbattere gli Otus e compagnia bella, tutta nitidezza (a quintali) ma, fine della poesia, dello sfocato, dei colori e di quelle caratteristiche che ritrovi tu nelle tue due ottiche citate.
Sarò strano, ma non ho voluto cambiare (per cifra conveniente) il mio Elmarit M 21mm pre-Asph. con il nuovo e modernissimo Sem... e non sono stato il solo.
Ma basta, sto diventando un patetico nostalgico.
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| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 20:22
Sulla sede si sono sicuro, nn so se a Solms sia rimasto qualcosa, ma sono certo che la sede principale sia tornata a Wetzlar.
Sui vetri nemmeno io li cambierei con i moderni, ma solo perché prediligo la resa classica e quella progressione dello sfocato che solo i preASPH sanno dare...ehehehe i patetici nostalgici mi sa in questo topic sono almeno due.
Leica si è adeguata alle leggi del mercato, quindi come hai giustamente detto, nitidezza esasperata e correzione delle imperfezioni che tanto amo sulle focali dai 28mm in poi, mentre per quanto riguarda i grandangoli posseggo il Sem 18mm e nn lo cambierei nemmeno sotto tortura. |
| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 20:36
TI chiedevo se eri sicuro che sarebbero stati in grado di aggiustare i tuoi "vecchi" vetri, non della sede in Germania.
Quanto alle leggi del mercato, ti riporto uno stralcio da Wikipedia sul comportamento di un altra azienda che tratta di esclusività, ricordandoti che uno dei mercati principali di Leica é/era quello arabo, un po' come la Ferrari...
<<Dal 1997 la Panerai fa uscire ogni anno degli orologi, a tiratura limitata, denominati Special Editions. Di questi orologi, Panerai produce intenzionalmente un numero di pezzi inferiore a quella che sarebbe la domanda del mercato. il fine è quello di mantenere un'immagine di esclusività e giustificare prezzi elevati. Una di queste edizioni speciali porta il nome (e l'autografo nel retro) di Sylvester Stallone.>>
Una volta la Leica operava così, oggi di esclusivo ha solo i prezzi alti e, per esempio, gli obiettivi per la S2 se li fa fare da..... Fuji !
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| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 20:49
Scusa avevo capito male...beh penso che siano assolutamente in grado di aggiustarli, ma spero di non doverlo mai scoprire.
Per quanto riguarda il tuo esempio c'è da dire che chi compra quegli orologi lo farà di certo come pezzi da collezione, non da uso...qui si parla di oggetti che devono essere adoperati, pertanto avrebbe poco senso se tutti fossero a tiratura limitata; in ogni caso anche Leica ha da poco fatto una versione del noctilux 0,95 con tiratura limitata a 95 esemplari e prezzo di circa 13k euro e penso li abbia dati via tutti. |
| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 21:07
Gli orologi Panerai sono come i Rolex, si usano e sono uno status symbol.
Così come la M6 ed altre Leica tutte d'oro per il sultano del Brunei che le usava.
I 95 Noctilux 0,95 a 13k mica li ha venduti a gente che li userà ?
Saranno collezionisti pure loro.
Leica ha prodotto l'obbiettivo più caro del mondo, un Apo Telyt 1600mm f:5,6 per un privato del Quatar, 2 milioni di dollari !!!
Mica sopravvive con le macchinette impermeabili, la Leica (ma poi chi se le comprerà...?).
Buonanotte. |
| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 21:16
callma calma i nostalgici sono almeno tre :-) Io sono qui che sto decidenendo se prendere o no un cron35 III tipo :-) da affiancare al lux75, dato che la resa del summilix35ASPH, sebbene mi piaccia molto e' troppo diversa da quella del lux75... (ovvviamente terro' anche il 35luxASPH perche' mi piace molto, ma vorrei avere anche un'ottica diversa per certe occasioni)
Comunque un po' rimpiango anche io i tempi della SAMCA... ci sono stato un paio di volte anni e anni fa (mi sa che sono almeno 20-25anni) con un amico imbollanito dalla testa ai piedi (allora io non ero in grado di distinguere la differenza tra un'ottica da 1000E e una bottiglia di cocacola DI PLASTICA) ed ero rimasto impressionato dal laboratorio, dalla preparazione del personale e dalla passione con cui venivano fatte le cose... quel laboratorio era una garanzia e soprattutto a quei tempi le riparazioni erano molto piu' veloci di quelle di adesso... l'ho sempre detto, per me e' stato uno dei piu' grossi errori di leica chiudere delle "botteghe artigiane" come quelle... (anche se capisco le scelte del management, scelte che probabilmente in quegli anni "buoi" avrei fatto anche io se fossi stato nei loro panni...) |
| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 21:26
Sammartino e Casanova erano istituzioni di un tempo che non c'è più.
L'ultima volta che capitai a Genova andai a trovarli ed erano parecchio depressi, quasi intenti a chiudere, perché Leica non forniva più loro i pezzi di ricambio.
La mia M6 aveva la leva di carica indurita e nelle loro mani tornò a caricarsi con quella dolcezza, quella perfezione meccanica data anche dal suono, che non si ritrova più, ormai...bisogna mandare il tutto in Germania con tempi e prezzi che non sto a dirvi...!
P.S. la mia M9 era stata colpita dalla "varicella" ed é stata spedita in Germania per la sostituzione (per fortuna gratis) del sensore.
Mi é stata restituita dopo quasi 4 mesi...
Ganesi e Rappaini (Romolo) l'avrebbero tenuta una settimana ad Opera e me l'avrebbero restituita con le scuse e qualche gadget Leica (tracolle, distintivi, pulsanti colorati ecc.). |
| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 21:50
Una persona che conosco bene aveva ( e ha ancora) una M9 e ha dovuto fare come te. Aveva anche un 28 con dei giochi sospetti, me l'ha fatto vedere e gli ho consigliato di mandarlo in assistenza. Anche in quel caso il suo negozio di fiducia l'ha mandato in Germania con tempi piuttosto lunghi. |
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