| inviato il 10 Gennaio 2016 ore 19:26
Scusate, so che se n'è già parlato. Ho letto in internet diverse discussioni ma vorrei solo chiarire un secondo per sicurezza.
Adobe RGB ha un migliore spazio colore ed è preferibile in stampa ma per mettere le foto in rete o per visualizzarle senza avere uno schermo correttamente calibrato non ha senso.
sRGB è uno spazio colore limitato che va bene per la rete e per essere visto sul 90% dei monitor.
La mia Fuji ha la possibilità di selezionare in macchina Adobe RGB e mi sembra di capire sia meglio farlo perché i raw non vengono modificati e perché dopo con lightroom posso sempre salvare la foto in sRGB ma se almeno volessi stamparla posso dire di averla catturata in Adobe RGB e se trovo uno studio che stampa in quella qualità posso realmente vedere le differenze.
Per il mio imac posso selezionare che il monitor sia in sRGB in Adobe RGB e in iMac. Fino ad oggi è stato in iMac.
Se lo modifico in Adobe RGB anche solo la foto del desktop risulta slavata ed inguardabile. (ma in rete ho letto che probabilmente il mio vecchio iMac va tenuto con profilo colore iMac perché non copre neanche tutta la gamma di colore dell' sRGB figuriamoci dell' Adobe RGB.
Fin ora tutto giusto?
Se qualcuno ha voglia di leggere sto pippone ed è tutto giusto passo alle domande:
- Voglio migliorarmi scattare in Adobe RGB e stampare le foto per una buona stampa in Adobe RGB. Se il mio monitor non è correttamente calibrato quello che vedo su lightroom mentre modifico la foto non è quello che andrò a stampare giusto?
- questo vuole dire che se non ho un monitor decente meglio che non vado neanche a stampare le foto con gamma Adobe RGB perché altrimenti non sono come le ho viste giusto?
- non potendo ora comprare un nuovo monitor mi conviene fotografare in Adobe rgb ma poi modificarle tutte in sRGB e stamparle in sRGB fino a che non farò il passo giusto?
Grazie.
Davide
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| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 17:01
Daiiii aiutooooo ? |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 12:16
nessuno? :( |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 12:35
Dubito che adobe RGB sia abbastanza esteso da permetterti di vedere grosse differenze sulla stampa, rispetto a sRGB. Cerca i mille precedenti post per chiarire le idee su quale spazio colore stai usando quando lavori sulle foto (dipende più che altro dal software che usi), sullo spazio di salvataggio, sulla calibrazione, sull'influenza del monitor su tutto ciò, ecc. |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 12:48
la foto non la "catturi in AdobeRGB". Quello è solo un tag; il RAW è indipendente dallo dominio colore che usi per lavorare, guardare, stampare la foto.
In macchina (in genere) puoi scegliere se catturare un RAW in 12 o 14bit (che è ampiamente sopra a sRGB e credo anche AdobeRGB in quanto se non erro lo spazio srgb conta 860k colori, quello AdobeRGB conta 1250k colori - dati trovati in rete).
Non sono un esperto, ho da poco approfondito questi temi ma tento di dare delle risposte:
1) Lavorare in sRGB e stampare in AdobeRGB non ha senso...o meglio, credo si possa fare ma tu in pratica non vedi in modo "raffinato" così come stamperai.
2) giusto. La catena deve essere tutta di pari livello
3) come dicevo sopra, non devi fotografare in adobergb...devi fotografare in RAW.
Non prenderla come un'offesa, anche io ho fatto dei ragionamenti e poi fatto acquisti di conseguenza... ma considerato il livello a cui stai, credo poco meno del mio, ti consiglio una catena tutta sRGB. Gestire una catena tutta wide gamut (e i relativi costi che essa comporta) ha senso se sai di cosa stai parlando, sai apprezzarlo, sai gestirlo (non è così semplice da gestire...calibrazioni di monitor e stampanti comprese).
Io ero tentato. Poi considerando i miei scopi e ho tarato il tiro organizzandomi tutto srgb ma almeno completo e coerente. Non è solo una questione di budget... ma anche che gestire una catena wide-gamut comporta anche delle accortezze (e quindi complicazioni che io non voglio affrontare).
Se un domani dovessi accorgermi che mi sto perdendo qualcosa, allora valuterò un upgrade.
ciao
db
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| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 14:14
Dunque.... non è facile rispondere in modo stringato a queste domande, dovresti iniziare a conoscere meglio il mondo del colore. Sinteticamente posso dirti:
1-Quando scatti in RAW è del tutto ininfluente il settaggio dello spazio colore sRGB o AdobeRGB, questo agisce solo se scatti in jpg; il RAW non è una immagine e non ha spazio colore.
2-Se usi Lightroom per sviluppare i tuoi RAW lo spazio di lavoro interno è RIMM, il ProPhoto a gamma 1, su questo spazio Lightroom apporta tutte le modifiche fino all'atto dell'esportazione.
3-Durante l'esportazione puoi decidere il formato del file e lo spazio colore di riferimento; la massima qualità la raggiungi con Tiff 16bit ProPhoto, oppure altro spazio colore che offra gli stessi vantaggi, in ogni caso un wide-gamut.
4-Alla fine della pp decidi la destinazione d'uso della foto; stampa, web, archivio.... Per il web si usa sRGB perché è uno spazio progettato per replicare il comportamento di uno schermo medio (ai tempi dei CRT) e le applicazioni che non supportano la gestione colore lo visualizzano quasi decentemente. Per l'archiviazione lasci direttamente il formato Tiff 16bit e lo spazio che stai usando. Per la stampa dipende...se la fai tu, se la fai fare ad altri, con che macchine... il discorso è lungo.
Una doverosa precisazione su questo:
“ In macchina (in genere) puoi scegliere se catturare un RAW in 12 o 14bit (che è ampiamente sopra a sRGB e credo anche AdobeRGB in quanto se non erro lo spazio srgb conta 860k colori, quello AdobeRGB conta 1250k colori - dati trovati in rete). „
Non si può confrontare il volume di uno spazio colore con il RAW, perché come ho detto sopra il RAW non ha gamut e non contiene colori.
Il volume di un gamut non si esprime in numero di colori, ma in DeltaE cubici; sRGB 832.478, AdobeRGB 1.207.520, ProPhoto 2.548.220.
Mentre la quantizzazione interna dipende dallo spazio di indirizzamento del formato del file, ed è indipendente dallo spazio colore. Un Tiff a 8bit è quantizzato a 2^24=16.777.216 (i famosi 16 milioni di colori millantati dai produttori di schermi) a prescindere che si tratti di un sRGB o di un ProPhoto.
E da qui si capisce che la precisione di quantizzazione è inversamente proporzionale al volume del gamut, una delle ragioni che rende il mio spazio colore migliore di ProPhoto  |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 12:03
Raamiel quali monitor supportano il ProPhoto RGB? e soprattutto quanto costano?
perchè nelle specifiche tecniche non viene mai menzionato questo ProPhoto....al massimo l'Adobe RGB o il DCI-P3
stavo leggendo la discussione qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2199158&show=1
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| inviato il 24 Giugno 2019 ore 13:02
Beh... nessuno.
Il ProPhoto, alias ROMM, è uno spazio colore teorico pensato per l'elaborazione dei dati; non fa riferimento a nessuna periferica reale di output.
Infatti codifica anche molti colori inimmaginabili.
AdobeRGB e sRGB, come anche Rec709 o Rec2020 e P3, sono spazi colore riferiti all'output di periferiche a sintesi additiva. Sono spazi di destinazione e non di elaborazione. |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 13:26
capito grazie. Ma il tuo Cobalt RGB è quindi uno spazio colore di elaborazione dico bene? |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 14:07
Esattamente, appartiene a quella famiglia.
A differenza di ProPhoto non comprende colori inimmaginabili e il suo gamut è più piccolo, ma allo stesso tempo grande abbastanza da inglobare il Pointer gamut e tutte le periferiche di output.
Inoltre la trc interna è L* anziché 1.8, che comporta una efficienza di codifica nettamente superiore. In combinazione con il gamut più limitato il CobaltRGB è usabile anche per file 8bit; mentre per il ProPhoto è consigliabile l'uso esclusivo con i 16bit. |
| inviato il 16 Ottobre 2019 ore 13:20
Grazie a tutti |
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