| inviato il 04 Gennaio 2016 ore 9:43
La magia della fotografia l'ho scoperta a sette anni con una kodak a soffietto di mio padre, anche lui appassionato di fotografia, era quasi più grande di me e mi sembrava di rubare il mondo quando inquadravo con difficoltà qualcosa o qualcuno. E' iniziata così questa passionaccia che ancora adesso a distanza di tanti anni (proprio tanti!) ancora mi appassiona. un difetto? mai fatto corsi, solo letto molto e rubato qui e là sfogliando e visitando mostre. Tan'tè! |
| inviato il 04 Gennaio 2016 ore 12:01
"Carriere" da fotoamatore quasi simili le nostre.Io ho incominciato ad appassionarmi a circa 8 anni,guardando le foto del matrimonio di uno zio.Restavo meravigliato dal fatto che si potesse bloccare un attimo e di rivederlo per sempre come è stato su una stampa.Purtroppo pero nessuno aveva in casa una macchina fotografica,almeno a quei tempi,fine anni 50 inizio anni 60,per cui la mia prima fotocamera la presi nel 1970.Anch'io zero corsi,tanta,ma tanta gavetta,libri,riviste, qualche mostra,i soliti consigli del fotografo a cui portavi le foto da sviluppare,e così sono arrivato a 64 anni suonati ancora con tanto entusiasmo per questa magia che si chiama Fotografia. Ciao,Alessandro |
| inviato il 04 Gennaio 2016 ore 12:59
La macchina che papà aveva comperato per fotografare la mia prima comunione. Una meravigliosa Petri 7s, che poi ho ricomperato (nuova!) qualche anno fa. Aveva tutto quel che serviva per capire e sperimentare: la messa a fuoco telemetrica, l'esposimetro al selenio e tempi/diaframma regolabili in manuale. E un libro preso in biblioteca: "La fotografia a colori", di Feininger.
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| inviato il 04 Gennaio 2016 ore 17:51
Continuando, in casa poi arrivò una Retina II che mio padre portò dalla Germania appena messa in commercio: una favola di obiettivo con una luminosità invidiabile per quei tempi e poi il telemetro che metteva a fuoco senza calcoli perditempo. Negli USA (1060) acquistai una Yashica bifocale (era il tempo delle Rollej e del 6x6...) e ancora tutto in b/n. La prima reflex fu una Canon FTB che mi "cadde" in mano quasi per caso e fu amore a prima vista/tocco. ma il grande amore sono state le Dia, che permettevano tutto con la loro laitudine di posa: famiglia, ritratti, viaggi, still life, riproduzioni di quadri, tutto ci facevo (circa 30.000 dia ancora conservate). un breve ritorno al negativo a colori e mi ritrovo nella digitale. Fai uno scatto e vedi com'é: se vale lo tieni , se non ti piace lo elimini. E che vuoi di più? Lavorarci sopra? Puoi fare tutto... o quasi. Ho cominciato con una Nikon Coolpix 5400, piccola, versatilissima e tuttora la uso: non la lascerò mai! Poi D70 in prestito d'uso (capita!), una D80 usata (ancora mia) e un corpo macchina D300S, i miei occhi quando vado in giro. e continuo con la mia passionaccia... Ciao Cesare Giacomo (detto Franco) |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 15:42
quasi romantico (e perentorio allo stesso istante) quel "clà-clà" dello scatto! gelosamente conservata con le sue ottiche...! un salutone. cesare giacomo |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 16:21
La prima macchina fotografica su cui misi le mani era una macchina a soffietto di mio nonno: non ricordo la marca ma era abbastanza rinomata per l'epoca; vi misi le mani sopra, dicevo, per... immergerla in un secchio d'acqua! A mia parziale discolpa posso solo dire che avevo tre o quattro anni! Oggi l'avremmo tranquillamente buttata via, all'epoca non fece neanche una piega! Poi, per molti anni non mi interessai più di fotografia, sino a che ebbi la fortuna (uno di quegli incontri cruciali nella vita di una persona!) di frequentare e divenire amico di un mio collega di lavoro (che non è più tra noi da molti anni purtroppo) appassionato di montagna e fotografia! Il contagio fu inevitabile e da allora, non ho più abbandonato nè l'una nè l'altra! |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 20:10
grazie "Franco" di avermi risposto!! ricambio i salzuti e l'amicizia! ciao da Alberto  |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 20:26
“ era quasi più grande di me e mi sembrava di rubare il mondo quando inquadravo con difficoltà qualcosa o qualcuno. „ questa è bellissima. |
| inviato il 26 Gennaio 2016 ore 21:04
sai come vanno 'ste cose? basta essere spontaneo e ricordare. e questo è un ricordo vivissimo in me e qualche volta provo ancora la stessa emozione, ahimè, a distanza di tanto tempo... ciao e grazie del commento cesare giacomo |
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