| inviato il 28 Dicembre 2015 ore 21:38
ciao, ieri ho ritrovato la macchina fotografica di mio nonno, poi di mio padre. Si tratta di una Zeiss Contarex con Zeiss Planar 55mm f1.4. Il corpo macchina presenta dei guasti mentre l'obbiettivo è perfetto. Quello che vorrei sapere è se esiste ancora qualcuno in grado di aggiustarla e se vale la pena di farlo. Ricordo di averla usata quando ero ragazzino e ricordo il piacere di quegli scatti, il suono potente e preciso degli ingranaggi. Ho staccato l'obbiettivo e mi ha stupito il peso e la solidità di un materiale che, probabilmente ha una sessantina di anni circa. Che maestri che erano...chiedo aiuto a voi, sperando che, tra tutti, ci sia qualcuno che possa darmi informazioni...vi ringrazio anticipatamente. |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 20:46
E' incredibile la coincidenza di finire sul tuo profilo proprio quando trovo in una scatola una Contarex (ma con il 45mm) e una Elioflex...La mia è fortunatamente perfetta. Ho visto che sei di Cuneo quindi ti sarà sicuramente scomodo ma a Genova un laboratorio per lenti e camere vintage c'è. Se vuoi ti passo il numero...
Ciao!!! |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 23:59
ti ringrazio tantissimo, mi faresti proprio un piacere enorme. A Genova ci vengo abbastanza sovente perchè, oltre ad averci lavorato per più di un anno, abbiamo anche un mare di amici a cui fare visita!! Non so quale sia il danno, di preciso, però vorrei quantomeno sentire un parere e un pò, anche, i prezzi. Se l'hai a portata di mano, mandamelo, grazie. Ciao Lorenzo, ero quasi rassegnato a tenerla li come sopramobile...che bello...magari riuscirò ancora ad utilizzarla...quanti ricordi in un vecchio oggetto passato dalle mani di mio nonno a quelle di mio padre e poi alle mie... |
| inviato il 17 Gennaio 2016 ore 23:59
Tutta la migliore fortuna. Le Contarex sono macchine sofisticate e complesse, ultr-ingegnerizzate, autentici trionfi tecnologici, con caratteristiche rimaste in gran parte uniche. Le viti sono per la maggior parte incollate in quanto doveva essere la macchina definititva e perfetta, il tesoro dei nibelunghi della fotografia 35 mm, si rivelo' invece la caduta degli dei, i rientri in garanzia furono un disastro e le precauzioni prese per rendere la macchina 'la reflex definitiva' furono causa di spirali di costo terribili. COntiene un numero molto elevato di componenti di difficile smontaggio (la teoria era che non si sarebbero dovute smontare mai) e di grande complessita' costruttiva. Le scelte per i lubrificanti furono uniche e surreali (pare dettate da capitolati Nasa in quanto la Contarex era parte del.. corredo spaziale) e i peculiari grassi usati dopo qualche decennio sono estremamente appiccicosi e difficili (=costosi) da rimuovere perche' richiedono smontaggio integrale. Qundi la macchina e' complessa, piena di parti difficili e per di piu' non vi sono ricambi se non cannibalizzando altre Contarex (non la macchina piu' semplice da comprare guasta per parti, anche da guaste costano molto care, sono sempre costate care). L'otturatore e' complesso e peculiare , costruito con un numero dicomponenti piu' affine ad un cronografo gran complicazione che ad una reflex, e riparazioni precedenti, specie se tentate da riparatori senza esperienza specifica, possono facilmente rovinare piccole parti insostituibili e diviene per es. complesso avere contemporaneamente tutti i tempi ben tarati (specie il 1/1000) e l'autoscatto e la posa B, in quanto se manomesso l'otturatore perde i riscontri per una di queste 3 cose e ripararlo necessita di un pezzo da decenni esaurito che si ottiene solo smontando completamente un'altra Contarex funzionante... insomma si capisce perche' la Zeiss ci ha rimesso le penne a fabbricarla, era ambiziosa, complessa, raffinata e costosa, talmente costosa che il suo stratosferico prezzo era limitato dalla necessita' di mantenere un minimo (ma proprio un minimo) di vendibilita', e la si fabbricava con margini realmente risicati. |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 0:25
ricordo che mio padre l'aveva mandata, credo a Milano, per farsi fare un preventivo e, effettivamente, l'avevano rimandata in dietro dicendo che non erano riusciti nemmeno ad aprirla...avevo pensato a gente incompetente e speravo ci fosse qualcuno in grado di metterci le mani a prezzi abbordabili...ho avuto il numero di un riparatore, vediamo cosa ne dice. Grazie Duna per tutte le dettagliate spiegazioni del perchè nessuno la voleva vedere... visto che te ne intendi...hai anche un'idea del valore del corpo macchina e dell'obbiettivo? grazie di tutto, ciao, marco |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 21:05
Spiace ma non ne possiedo alcuna e non ho idea del loro valore, mi sono interessato a questa macchina da ode wagneriana (heh non tutte le fotocamere possono vantarsi di avere fatto fallire una multinazionale) da un bellissimo articolo che lessi tanti anni fa su Tutti Fotografi e poi con internet ho letto tutto quello che ho trovato. Per sapere il valore io andrei a vedere su ebay, cercando nelle aste scadute (so che si puo' fare con la ricerca avanzata in qualche modo). Tieni presente che non c'e' nulla di piu' incerto del valore di una Contarex, perche' se e' ben difficile guastare una Zeiss, nella sua perfezione formale, strutturale e costruttiva, e' ben diversa con i modelli piu' complessi e la Contarex e' il top assoluto. L'esterno e' invariabilmente ben messo, del resto ben pochi l'hanno tenuta in garage o in bagagliaio con quel che costava. La perfezione e semi-invulnerabilita' delle sue cromature e' proverbiale. L'interno puo' essere un caos, pare, con notevole frequenza, a causa delle ridotte tolleranze, dei lubrificanti ormai incolllati che la affliggono, e dei relativi tentativi di riparazioni spesso sfociati in tragedia, ed anche esemplari funzionanti possono richiedere costi da riparazione di turbodiesel mercedes per ritornare a fare il millesimo di secondo o ad avere l'autoscatto, niente a che vedere con i costi di riparazione di una Nikon o Pentax coeve.
Il problema e' che si fece una fotocamera con 'tutto', financo il dorso intercambiabile, l'automatismo a prorita' di diaframma quando la maggioranza dei concorrenti manco aveva l'esposimetro, e questo richiese pesi e complessita' non comuni in quegli anni. |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 21:22
Le esigenze di mercato furono tenute in scarsa considerazione , tranne forse per particolari tracotanti come l'esposimetro che arrivava a non so quanti ASA , piu' di 1000, quando nessuna pellicola superava i 100 e a colori non si arrivava a 50 (dico tracotanti perche' le prestazioni dell'esposimetro a 1000 asa sono in realta' del tutto erratiche, neanche esisteva al mondo una pellicola per verificarle prima di entrare sul mercato). Poi una macchina dal costo simile non fini' al collo di pacifici fotoamatori amanti del bello e buoni padri di famiglia, pazienti con la loro Casa di fiducia, certi che essa dara' loro un prodotto adeguato, venne invece sopratutto comprata da professionisti interessati alle sue prestazioni superiori, che pero' pretendevano operativita' a tutto campo da uno strumento cosi' per loro economicamente impegnativo ma in realta' largamente sperimentale, con i disastri che ben presto derivarono, e la Zeiss costretta, si dice, a togliere specialisti dalle linee di produzione per tentare di smaltire l'impressionante carico di riparazioni in garanzia. Non fa mistero che ben presto Zeiss Ikon chiuse i battenti, la capogruppo Zeiss venne ristrutturata e si continuo' a produrre le Contarex per denaro, perche' c'era ancora un mercato per le sue uniche prestazioni, a prezzi da capogiro, piccolissimi numeri e con marchio non Zeiss-Ikon ma proprio Zeiss-Zeiss, che allestirono una piccola linea per leccare le ferite e cercare di far su qualcosa dallo stock di invenduto e sopratutto (si dice ) di parti di ricambio, scarti compresi, usate per fabbricare esemplari nuovi (richiesti da chi non badava a nessuna spesa, come la ricerca o l'industria ) per far fronte al disastro economico. Per cui i 'pezzi' sono finiti e strafiniti da decenni , e sono unici come forma e di complessita' tale da rendere arduo riparare economicamente una Contarex. |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 21:31
sapevo di avere tra le mani un oggetto di pregio ma non pensavo arrivasse a questo punto. Ho guardato anche io le schede tecniche di costruzione e, anche se sono in inglese, ho capito che era di gran lunga più complessa di qualunque altro corpo macchina dell'epoca. Proverò a sentire cosa mi dicono e, prima di fargli mettere le mani addosso, valuterò bene. Nel frattempo se c'è qualcuno sul forum che mi può dare un'idea del valore...ne sarò grato. Qualcuno saprebbe anche dirmi se c'è un adattatore zeiss-canon e se potrei usare l'obbiettivo su canon 7D? non mi dispiacerebbe affatto...ciao e grazie dell'aiuto. |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 21:36
Il non-plus-ultra fu il comando del diaframma sul corpo macchina, realizzato con una camma di tanto singolare perfezione e forma che neanche alla Zeiss riuscivano a fabbricarla quasi, e questo assurdo solo per evitare, alla radice, che plebei fabbricanti terzi potessero avvitare le loro inferiori ottiche sugli elfici corpi macchina Contarex. Pare che Zeiss guadagnasse poco sulla macchina (comprensibile: la Leica sulla Leicaflex ci perdeva addirittura, sebbene costasse il 50% piu' della Nikon F che era la 35mm giappponese piu' cara) per rifarsi sulle ottiche dove aveva piu' margine, per cui era vitale che nessun altro potesse riuscire a montare le sue economiche ottiche sulle loro superne macchine, e per questo si fece quello strano e unico comando diaframma a lato della piastra frontale portaobiettivo, tanto complesso da essere oggi fonte di incertezze non trascurabili nella regolazione del diaframma (l'errore medio sarebbe di mezzo stop), causa mancanza di pezzi di ricambio e di maestranze aduse alle fini tarature necessarie. Se riesci a ripararla, cosa che ti auguro di cuore perche' e' una macchina fenomenale, tienila stretta e usala con parsimonia, perche' se si rompe qualcosa son volatili. |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 21:50
non so se hai letto questo, e' istruttivo :
www.zeisscamera.com/services_overhaul-contarex.shtml
c'e' la foto dello straordinario NASA Space Maneuvering Unit e' un po di horror stories sulle Contarex , non e' tutto oro colato comunque (non va sempre cosi' male, e se la tua e' stata usata solo dai tuoi certo non e' stata abusata come l'usato di un pro). |
| inviato il 18 Gennaio 2016 ore 21:59
si, è quello che ho trovato e cercato, per quel che sono in grado di fare, di tradurre. Mi ha stupito la quantità e qualità di specifiche tecniche per un apparecchio di quell'epoca!! che gioiello...peccato non poterlo più indossare... |
user46920 | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 9:12
“ che gioiello...peccato non poterlo più indossare... „
in effetti l'ottica è rimarchevole e la riutilizzerei volentieri .. mentre il corpo se non può essere riparato, amen (si tiene per ricordo o si vende al miglior offerente) |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 18:20
la mia idea è proprio quella di utilizzare l'ottica che è in perfette condizioni. L'unico dubbio che ho è se esistono degli anelli adattatori per questa ottica da montare su canon 7D. Qualcuno mi può aiutare? l'ottica è piuttosto rara e ho paura che non esista un anello adatto. Se qualcuno mi può aiutare...ne sarò grato eternamente!! |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 18:44
scrivi a Newoldcamera di Milano al sig. Watanabe; loro trattano usato recente e datato e spesso devono ricorrere a riparatori anche solo per dare una "rinfrescata" alle fotocamere e ottiche.
Chiedi a loro che sapranno darti senza dubbio un ottimo consiglio (hanno anche delle Contarex in vendita: guarda nel settore USATO/CORPI sul loro sito); so che si servono da un esperto riparatore Zeiss: Wolfgang Rench di RC Service, a detta di tutti forse il migliore |
| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 19:22
Wow, la speranza divampa!!! Grazie delle indo. Ciao |
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