| inviato il 14 Novembre 2015 ore 19:23
|
| inviato il 14 Novembre 2015 ore 23:02
Non ne servono Guido, l'immagine racconta tutto.
Ciao
Annalisa |
| inviato il 15 Novembre 2015 ore 18:49
Ciao Annalisa, l'immagine l'ho trovata sul web non voglio prendermi il merito....
Mi sembrava il minimo che potessi fare!!!
Ti ringrazio per aver condiviso il messaggio.
Guido |
| inviato il 15 Novembre 2015 ore 21:10
Molto bella, anche l'idea. |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 20:30
Andrea, sono pienamente d'accordo e condivido in pieno il tuo pensiero.
Una soluzione potrebbe essere quella dell'Australia, non so se avevi già avuto modo di leggerla,di seguito te la riporto.
AUSTRALIA DA' LEZIONE DI CIVILTA' A TUTTO L'OCCIDENTE!!
Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, recentemente è stato detto di lasciare l'Australia, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
Il primo ministro John Howard ha scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:
GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
"Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l'INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l'arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d'influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E' quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un'altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un'altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che Vi ha accettati".
SE CONDIVIDI INOLTRA. |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 20:31
Grazie Wolfshanz della condivisione!!
ciao,Guido |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 20:51
Parole sante. |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 20:59
La cultura la religione non c'entrano niente.....o meglio insieme alla fame sono le motivazione per fare proseliti tra i giovani che sono l'esercito dei disperati .....ma se si pensa di vincere combattendo i soldati allora la guerra sarà lunga e sanguinosa.....non credo sia la cosa giusta.
Bisogna smetterla di finanziarli cioé di fare affari con chi li finanzia e li copre. Questa é l'unica soluzione. |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 23:29
Quando si ha la febbre, la cosa più inutile è prendersela con il termometro...
Se qualcuno pensa che la violenza sia la malattia, ben vengano le guerre, i bombardamenti, le rappresaglie, le repressioni e le invasioni civilizzatrici.
Se invece pensiamo che sia un sintomo....magari potremmo superare l'idea di curare il morbo con un pannicello caldo... |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 23:41
Fatto sta che il primo ministro australiano per me ha ragione in toto, a prescindere sui modi per sistemare i problemi del mondo, a cui io non ho cura. |
| inviato il 17 Novembre 2015 ore 10:38
La più lucida analisi del terrorismo la sentii fare molti anni fa da Bertinotti, e recitava più o meno:
"Come tanti fenomeni socialmente complessi, come ad esempio la malavita organizzata di stampo mafioso, il terrorismo si regge su tre livelli di adesione.
Il primo è quello dei sostenitori, largne masse di persone che soffrono enormi contraddizioni e hanno bisogno di qualcuno che dia loro un'identità e una speranza di riscatto sociale e culturale. Da queste larghe masse viene selezionato il secondo livello.
Che è quello dei fiancheggiatori, cioè persone che, pur senza operare attivamente, aiutano gli attivisti e a volte ne traggono benefici materiali. E' un gruppo già molto più ristretto, da cui si seleziona il terzo livello, quello degli attivisti.
Costoro sono quelli che, dopo aver fatto tutta la trafila, scelgono di dedicarsi alla causa in forma militante. Questa è una ristretta elite in continuo ricambio, spesso trasfigurata e mitizzata nell'immaginario dei sostenitori: inutile negarlo, è così anche per i mafiosi. Provate ad andare in Sicilia o in Calabria e sentite come vengono considerati gli affiliati da tante persone comuni... Attinge ai livelli inferiori, tramite proselitismo, reclutamento, cooptazione, formazione, indottrinamento, addestramento. Viste le dinamiche e i rapporti numerici, è una battaglia che non si può vincere se si combatte il terzo livello. Si deve interrompere il flusso di proselitismo dai livelli inferiori, altrimenti è come fermare l'acqua con le mani"
Quanto allo smettere di finanziarli, il discorso è giusto in teoria ma si scontra con interessi economici fortissimi e contingenze pratiche sconcertanti. Tre su tutte?
I migliori alleati dell'ISIS sono state finora le attuali vittime. I vuoti di potere in cui tale organizzazione si muove e si avvantaggia sono stati creati in Libia, in Siria, in Iraq, dalle guerre e dai bombardamenti, tutti cominciati e nessuno portato a termine, operati proprio dalle maggiori potenze occidentali.
La potenza militare dell'Iraq di Saddam Hussein è stata creata proprio dagli Stati Uniti, che l'hanno imbottito di armi - comprese quelle chimiche - per contrastare la forza dell'Iran sfuggito alla loro egemonia dopo la rivoluzione degli Ayatollah. Hussein le armi chimiche le ha davvero usate, contro l'esercito dei Pasdaran iraniani nella decennale guerra combattuta negli anni '80, e nessuno ha trovato niente da eccepire. Ha cominciato ad essere una minaccia quando le armi chimiche non le aveva più, ma ha cambiato parrocchia...
Il famigerato Bin Laden, che è costato al mondo e soprattutto al popolo afghano una guerra infinita per andarlo a catturare, era un uomo della CIA, sostenuto e finanziato ai tempi della guerra tra URSS e Afghanistan in quanto organizzatore e condottiero dei Mujaheddin del Popolo. In seguito, sono sempre stati noti ma mai chiariti i legami tra Bin Laden e l'Arabia Saudita, storico alleato americano in medio oriente, titolare qualche anno fa del 9% della liquidità bancaria circolante in USA e primo beneficiario della stretta correlazione che c'è sempre stata tra disordini in quell'area e aumento delle quotazioni del greggio.
Chi è causa del suo mal... |
| inviato il 17 Novembre 2015 ore 16:01
Andrea......lo sappiamo tutti che il discorso di finanziarli é giusto solo in teoria.
Purtroppo la teoria non viene applicata......immaginate che la Francia si vanta di avere una grande squadra di calcio, il Paris Saint che é di proprietà di sceicchi. Ebbene pare che questi sceicchi finanzino (piccola parentesi in Francia ci sono due correnti una filo marocchina ed una filo algerini che hanno un diverso approccio verso il califfato e verso il mondo occidentale) la fazione meno moderata.
Ci aspettano brutti giorni, quando si parla di guerra la prima conseguenza é che si comprimono le libertà. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
